FULMINI
Protezione dalle scariche atmosferiche
L’obbligo della protezione dalle scariche atmosferiche scaturisce da:
2087 Codice civile: “l’imprenditore è tenuto ad adottare …. le misure
che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono
necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei
prestatori di lavoro.
Art. 80 T.U. SULLA SICUREZZA -Obblighi del datore di lavoro
1.
2.
Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati dai
tutti i rischi di natura elettrica … in particolare da quelli derivanti da:
a) contatti elettrici diretti;
--e) fulminazione diretta ed indiretta;
--A tal fine il datore di lavoro esegue una valutazione dei rischi di cui al comma 1, …
(sanzione da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro il datore di lavoro)
Art. 84 T.U. SULLA SICUREZZA - Protezioni dai fulmini
1. Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano
protetti dagli effetti dei fulmini realizzati secondo le norme tecniche.
Protezione dalle scariche atmosferiche.
Normativa di riferimento
 - CEI EN 62305-1 (81-10/1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1:
Principi Generali“ (p. 119)
 - CEI EN 62305-2: "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione
del rischio" (p. 197)
 - CEI EN 62305-3: "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno
materiale e pericolo per le persone" (p. 285)
 - CEI EN 62305-4: "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti
elettrici ed Elettronici nelle strutture“; (p. 193)
 - CEI 81-3: "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per
kilometro quadrato dei Comuni d'Italia." Maggio 1999;
(mappe isocerauniche)
Per stabilire se la struttura metallica debba essere protetta
contro i fulmini si può fare riferimento alla procedura
semplificata di cui all’appendice G della norma 81-1
Questa procedura è a vantaggio della sicurezza.
1)
2)
3)
4)
I RISCHI RELATIVI AL FULMINE SONO:
Perdita di vite umane;
Perdita inaccettabile di servizio pubblico;
Perdita di patrimonio culturale insostituibile;
Perdita economica.
Per i ponteggi si configura solo il rischio di tipo 1
• Le componenti del rischio 1 sono dovute alle
sovratensioni, all’incendio e alle tensione di
passo e contatto.
Per un ponteggio è presente solo l’ultima
componente (tensioni di passo e contatto). La
norma considera il rischio relativo alle tensioni di
passo e contatto solo se nei pressi della struttura
(convenzionalmente 5m) siano presenti persone in
numero elevato e per un notevole tempo.
La norma però non precisa il significato di “numero elevato di persone o di notevole periodo di tempo”
Tuttavia, a vantaggio della sicurezza, ammettiamo
che in un cantiere edile in prossimità di gru e
ponteggi vi siano un “numero elevato di persone per
un notevole periodo di tempo”
Se il terreno presenta una elevata resistività le
tensioni di contatto e di passo diventano
trascurabili. La norma ha assunto come limite della
resistività ρ di 5kΩ m. Pertanto se ρ ≥ 5kΩ non
occorre alcun collegamento a terra qualunque siano
le dimensioni della struttura.
Se il terreno ha una resistività inferiore bisogna procedere ad un
confronto tra la frequenza di fulminazione della struttura Nd con la
frequenza tollerabile Na
Per le strutture metalliche all’aperto la norma da i
seguenti valori di Na :
Na = 0.1 per ρ < 0.5 kΩ m (es terreno vegetale)
Na = 1 per ρ compreso tra 0.5 e 5 kΩ m (es marmo,
ecc.)
Dove ρ è la resistività del terreno entro 5 m dalla struttura
La frequenza di fulminazione dipende dall’ubicazione
della struttura secondo un coefficiente ambientale C, e
dalla geometria della struttura.
Tab.A
Inserire
(
Fig.1
Fig.2
Ponteggi
Per un ponteggio di larghezza 2 m, Il limite dimensionali oltre il quale
è necessaria la protezione contro i fulmini, ai sensi -Art 84 D.Lgs
81/08 nell’ipotesi di terreno circostante di abbia una ρ superficiale
< 0.5 kΩ m (Na = 0.1), lo si può determinare con l’ausilio
dell’abaco di fig. 1, in cui a rappresenta la lunghezza ed h l’altezza.
Le fig. 1 e 2
mostrano che la messa a terra di un ponteggio, ai fini della protezione dalle
scariche atmosferiche, anche nella condizione più sfavorevoli, è richiesta solo
in casi eccezionali.
[commento: come fa l’ispettore, in sede di controllo, a sapere se
quel ponteggio o quella gru deve o no essere collegata a terra ai fini
della protezione dalle scariche atmosferiche? ]
Conclusioni
Come anticipato il collegamento a terra di gru e
ponteggi, ai fini della protezione contro le scariche
atmosferiche, è richiesto solo in casi particolari.
Il collegamento a terra di gru e ponteggi deve essere
effettuato se questi sono considerate masse estranee, a
tal proposito si rammenta che nei cantieri edili sono da
considerare masse estranee se presentano una
resistenza verso terra inferiore a 200 Ω
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