AMRA ACCESSO AI FINANZIAMENTI NAZIONALI E COMUNITARI Dott. Igino della Volpe 1. IL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA 1.1. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL BILANCIO COMUNITARIO 1.2. FONTI NORMATIVE E COGNITIVE 1.3. FONTI COGNITIVE E INFORMATIVE 1.1.MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL BILANCIO COMUNITARIO Fonti finanziarie STATI MEMBRI IVA (42,3%) Contributo % PNL Stato membro (40.3%) Dazi Doganali (16.5%) Prelievi agricoli (0.9%) UE Politiche strutturali Fondi strutturali Fondo coesione PAC FEOGA Politiche interne Programmi R & S Programmi x ambiente (LIFE) Programma Leonardo STATI MEMBRI STATI NON MEMBRI Politiche esterne Programmi PECO (Est Europa) Programmi ACP(Africa, Caraibi, Pacifico) Programmi PVA-ALA (America lat. Asia) 1.2. FONTI NORMATIVE E COGNITIVE Fonti sovranazionali Regolamenti Bandi Decisioni Fonti nazionali Legge Nazionale Decreto governativo Circolari e direttive Fonti regionali Legge Regionale Delibera di Giunta Parlamento Europeo Commissione Direzioni Generali Parlamento Governo Ministeri Consiglio Giunta Assessorati G.U.C.E. G.U. B.U.R 1.3. FONTI COGNITIVE E INFORMATIVE LE BANCHE DATI TRATTATI CEE CELEX www.europa.eu.int/celex/htm LEGISLAZIONE COMUNITARIA EUR-LEX www.europa.eu.int/eur-lex PUBBLICAZIONI UE EUR-OP www.eur-op.eu.int/ BANDI DI GARA (GUCE SERIE S) TED www.ted.eur-op.eu.int/ GIURISPRUDENZA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA CORDIS www.cordis.lu INFORMAZIONI GENERALI, PROCEDIMENTI LEGISLATIVI IN CORSO SCADPLUS www.europa.eu.int/scadplus/ STATISTICHE COMUNITARIE EUROSTAT www.europa.eu.int/comm/eurostat 2. REGOLE E PRINCIPI COMUNI 2.1. FONTI FINANZIARIE 2.2. FONDI STRUTTURALI 2.3. OBIETTIVI PRIORITARI 2.4. ZONE AMMISSIBILI 2.5. CONCETTO DI PMI 2.5. AIUTI DI STATO 2.7. INTENSITÀ DI AIUTI: ESL E ESN 2.1. FONTI FINANZIARIE Politiche comunitarie strutturali Politiche comunitarie interne Politiche nazionali Fondi strutturali PON, POR, PIA Bilancio comunitario Programmi comunitari di R&S Bilancio statale Leggi agevolative nazionali, contratti programma 2.2. FONDI STRUTTURALI FSE Fondo Sociale Europeo FEOGA Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia FERS Fondo Europeo di Sviluppo Regionale SFOP Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca Obiettivo: • Eliminazione disparità socio-economiche tra aree geografiche Stati membri • Finanziamento a fondo perduto di: -Politiche Strutturali (Obiettivo 1, 2, 3) - Iniziative Comunitarie 2.2. FONDI STRUTTURALI (segue) Normativa Regolamento 1260/99, Disposizioni generali sulla nuova disciplina Regolamento 1257/99, Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia Regolamento 1258/99, Finanziamento della Politica Agricola Comune Regolamento 1261/99, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Regolamento 1262/99, Fondo Sociale Europeo Regolamento 1263/99, Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca Regolamento 1264/99, Fondo di Coesione 2.3. OBIETTIVI PRIORITARI Obiettivo 1 Sviluppo e adeguamento strutturale di Regioni con ritardi di sviluppo Obiettivo 2 Riconversione economica e sociale di zone con difficoltà strutturali Obiettivo 3 Sviluppo risorse umane e occupazione attraverso istruzione e formazione 2.4. ZONE AMMISSIBILI Zone in cui si persegue l’obiettivo 1 Zone in cui si persegue l’obiettivo 2 Zone in cui si persegue l’obiettivo 3 Zone in Sostegno transitorio (phasing out) Zone in cui si persegue l’obiettivo 1 Zone in ritardo di sviluppo PIL 75%<media UE Zone a scarsissima densità di popolazione Ex obiettivo 6 Zone ultraperiferiche Azzorre, Isole Canarie, Dipartimenti Francesi d’oltralpe, Madera Zone in cui si persegue l’obiettivo 2 Zone in trasformazione economica nel settore industria tasso disoccupazione superiore alla media comunitaria percentuale occupazione industriale superiore alla media comunitaria flessione occupazione industriale Zone rurali in declino bassa densità di popolazione tasso occupazione in agricoltura uguale o superiore al doppio media UE tasso disoccupazione superiore alla media comunitaria Zone in crisi che dipendono dalla pesca tasso di occupazione elevato nel settore della pesca forte diminuzione dei posti di lavoro nello stesso settore Zone urbane in difficoltà tasso di disoccupazione di lunga durata superiore alla media elevato livello di povertà ambiente particolarmente degradato elevato tasso di criminalità basso livello di istruzione comunitaria Zone in cui si persegue l’obiettivo 3 Tutto il territorio comunitario escluse aree obiettivo 1 MAPPA 2000-2006 MAPPA GENERALE 2000-2006 OBIETTIVI, ZONE DI APPLICAZIONE E FONDI STRUTTURALI Obiettivi prioritari Zone di applicazione Fondi utilizzati per il perseguimento degli obiettivi prioritari OBIETTIVO 1: la Zone in ritardo di sviluppo promozione dello Zone a scarsissima densità di popolazione sviluppo e dell’adeguamento Zone ultraperiferiche strutturale delle Regioni in ritardo di sviluppo FEOGA Orientamento OBIETTIVO 2: la riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali FEOGA Orientamento Zone in trasformazione economica nel settore industria FSE FESR SFOP FESR Zone rurali in declino Zone in crisi che dipendono dalla pesca Zone urbane in difficoltà OBIETTIVO 3: lo sviluppo delle risorse umane Tutte le zone dell’Unione ad eccezione delle zone comprese nell' obiettivo 1 FSE 2.5. IL CONCETTO DI PMI Imprese industriali Imprese di servizi Parametri Piccola impresa (PI) Piccola e Media impresa (PMI) Piccola impresa (PI) Piccola e Media impresa (PMI) Numero dipendenti inferiore a 50 inferiore a 250 inferiore a 20 inferiore a 95 Fatturato annuo (in milioni €) inferiore o eguale a 7 (9) non superiore a 40 (50) inferiore o eguale a 2,7 non superiore a 15 Totale di bilancio annuo (in milioni €) non superiore a 5 (10) non superiore a 27 (43) non superiore a 1,9 non superiore a 10,1 2.6. AIUTO DI STATO E’ tale l’aiuto che presenta tre elementi: 1. Rappresenta un vantaggio per l’impresa beneficiaria 2. Costituisce un onere pecuniario per le finanze dello Stato 3. Viene concesso in maniera selettiva ad alcune imprese o produzioni 2.6. AIUTO DI STATO (segue) Conseguenze 1) Intensità di aiuti dell’agevolazione 2) Notifica alla Commissione Europea Eccezioni 1) Aiuti in regime “de minimis” 2) Aiuti concessi in forza del Regolamento CE 70/2001 2.7. INTENSITÀ DI AIUTI Piccola e media impresa Grande impresa ESN ESL ESN Zone Obiettivo 1: Campania, Puglia Sicilia, Sardegna, Basilicata 35% 15% 35% Zone Obiettivo 1: Calabria 50% 15% 50% 50% Zone Obiettivo 2 e fuori obiettivo rientranti nella deroga ex art. 87.3.c del Trattato 8% 10% PI 6% MI 8% / Zone Obiettivo 2: aree non rientranti nella deroga ex art.87.3.c) 15% / 7,5% 15% Abruzzo: aree ob. 2 ed aree fuori obiettivo rientranti in deroga art. 87.3.c. Trattato 20% 10% 20% / Abruzzo: aree obiettivo 2 non rientranti nella deroga. / 15% / 7,5% 20% 10% 20% / / 15% / 7,5% Molise: aree in deroga art. 87.3.c) Molise: aree senza deroga art.87.3.c) ESL 2.8. ESL e ESN Equivalente Sovvenzione Lorda E’ il valore nominale dell’aiuto concesso depresso come % del costo totale ammissibile del progetto Equivalente sovvenzione netta E’ il valore dell’agevolazione ricevuta attualizzata al netto dell’imposizione fiscale , in altre parole è ciò che rimane all’impresa 3. PROCEDURA DI PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI OPERATIVI 3.1. FASI, ATTORI, DOCUMENTI 3.2. PROCEDURA DI PROGRAMMAZIONE 3.3. PIANO DI SVILUPPO, QCS, POR, PON, COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE 3.1. FASI, ATTORI, DOCUMENTI Pianificazione Stato-CE Programmazione CE: Direzioni Generali Quadro Comunitario di sostegno Ministeri (Tesoro, Lavoro, Agricoltura) Documento unico di programmazione Regioni Piani operativi (POR-PON) Tavoli settoriali Attuazione Ministeri Regioni Piano di sviluppo Complementi di programmazione Provvedimenti attuativi 3.2. PROCEDURA DI PROGRAMMAZIONE PROCEDURA CLASSICA OBIETTIVO 1 PIANO DI SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO QUADRO COMUNITARIO DI SOSTEGNO PIANO OPERATIVO REGIONALE POR Basilicata POR Calabria POR Campania POR Puglia POR Sardegna POR Sicilia POR Molise* COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE CdP POR Basilicata CdP POR Calabria CdP POR Campania CdP POR Puglia CdP POR Sardegna CdP POR Sicilia CdP POR Molise* BANDI ATTUATIVI PIANO OPERATIVO NAZIONALE PON Scuola per lo sviluppo PON Ricerca e sviluppo tecnologico PON Sviluppo locale PON Pesca e Acquacoltura PON Sicurezza per lo sviluppo del Sud PON Trasporti PON Assistenza tecnica al QCS COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE CdP PON Scuola per lo sviluppo CdP PON Ricerca e sviluppo tecnologico CdP PON Sviluppo locale CdP PON Pesca e Acquacoltura CdP PON Sicurezza per lo sviluppo del Sud CdP PON Trasporti CdP PON Assistenza tecnica al QCS BANDI ATTUATIVI 3.3. PIANO DI SVILUPPO E’ il documento che delinea assi di intervento e priorità economiche di uno Stato •Analisi della situazione attuale effettuata dallo Stato membro: divari, ritardi, potenziale di sviluppo in funzione degli obiettivi prioritari comunitari e delle esigenze prioritarie connesse al conseguimento di tali obiettivi •Descrizione della strategia, degli obiettivi specifici e le relative risorse finanziarie indicative •Indicazioni sull'utilizzo e la forma del contributo finanziario dei Fondi previsti 3.3. QUADRO COMUNITARIO DI SOSTEGNO Assicura il coordinamento dell’insieme di aiuti strutturali comunitari nelle regioni interessate (ob. 1 - ob. 3) Si articola in uno o più assi prioritari, ed è attuato tramite uno o più programmi operativi: •Risorse naturali •Risorse culturali •Risorse umane •Sistemi locali di sviluppo •Città •Reti e nodi di servizio 3.3. PROGRAMMA OPERATIVO (POR-PON) 1.Situazione di partenza e punti di forza e debolezza 2. Strategia di sviluppo 3. Assi prioritari: obiettivi specifici e valutazione dell'impatto atteso 4. Descrizione sintetica delle misure di attuazione assi prioritari 5. Piano finanziario: dotazione finanziaria prevista per ciascun Fondo, per BEI, per altri strumenti finanziari, per FEAOG garanzia.Importo totale dei finanziamenti pubblici ammissibili e stima di quelli privati, stanziamenti previsti per sostegno transitorio 6. Condizioni di attuazione: autorità di gestione, coordinamento 7. Meccanismi di attuazione: valutazione degli interventi preparazione, sistemi di sorveglianza e 3.3. PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI PON Ministero dell’economia e delle 1. Assistenza tecnica finanze 2. Ricerca scientifica, tecnologico, alta formazione 3. Sviluppo Imprenditoriale Locale 4. Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno 5. Scuola per lo sviluppo 6. Trasporti 7. Pesca Ministero dell’Istruzione, e dell’Università ricerca scientifica e tecnologica Ministero delle attività produttive Ministero Interno Ministero dell’ Istruzione dell’Università ricerca scientifica e tecnologica Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Ministero delle politiche agricole e forestali 3.3. PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI POR 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Basilicata Calabria Campania MOLISE Puglia Sardegna Sicilia www.regione.basilicata.it www.regione.calabria.it www.regione.campania.it www.regione.molise.it www.regione.puglia.it www.regione.sardegna.it www.regione.sicilia.it 3.4. COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE E’ il documento di attuazione della strategia e degli assi prioritari dell’intervento previsti a livello di PON/POR e di DOCUP, che contiene elementi di dettaglio a livello di misura E’ adottato dallo Stato Membro o dell’autorità di gestione designata previa approvazione del Comitato di sorveglianza 4. FINANZIAMENTI ALLA RICERCA 4.1. FINANZIAMENTI DIRETTI E INDIRETTI 4.2. VI PROGRAMMA QUADRO RICERCA E SVILUPPO 4.3. PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE SVILUPPO TECNOLOGICO 4.4. DECRETO LEGISLATIVO 297/99 FONDO PER LA RICERCA (FAR) 4.5. DECRETO LEGISLATIVO 297/99: INCENTIVI AUTOMATICI 4.6. LEGGE 46/82: FONDO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA (FIT) 4.7. LEGGE 598/94: INNOVAZIONE TECNOLOGICA E AMBIENTE 4.8. PIA INNOVAZIONE 4.9. CONTRATTI DI PROGRAMMA 4.10 POR CAMPANIA MISURE 4.1. FINANZIAMENTI DIRETTI E INDIRETTI Supportano la ricerca fondamentale, la ricerca industriale, la ricerca –pre-competitiva Possono essere: •Diretti : sono concessi direttamente ai CRDC (VI Programma quadro R&S, PON Sviluppo tecnologico, D.lgs. 97/99 (FAR), D.lgs. 297/99-Incentivi automatici, L.46/82: (FIT)) •Indiretti: sono concessi alle imprese che a loro volta possono dare incarico al CRDC di svolgere l’attività di ricerca (VI Programma quadro R&S, PON Sviluppo tecnologico, D.lgs. 97/99 (FAR), D.lgs. 297/99-Incentivi automatici, L.46/82: (FIT), L. 598/94: innovazione tecnologica e ambiente, PIA Innovazione, Contratti di programma) 4.2. VI PROGRAMMA QUADRO COMUNITARIO RICERCA E SVILUPPO Obiettivo •Sviluppare politica comune della ricerca scientifica •Rispondere a sfide dEl sistema industriale europeo: ritardo tecnologico accumulato dalle imprese, difficoltà di trasferimento dei risultati della ricerca al mercato Natura agevolazione Contributi a fondo perduto Beneficiari Entità giuridiche interessate a promuovere progetto di ricerca e sviluppo comprese imprese industriali e le società di servizi residenti sul territorio dell’UE o di un paese terzo associato al programma. 4.2. VI PROGRAMMA QUADRO RICERCA E SVILUPPO (segue) Procedura •Selezione deI progetti da Commissione europea attraverso esperti tecnici indipendenti. •Proposta di convenzione di finanziamento al coordinatore del progetto che disciplina il rapporto tra il consorzio promotore e la Commissione europea Modalità di accesso Sono pubblicati inviti a presentare proposte a scadenza aperta (dal 2003 al 2007) Soggetto Responsabile Commissione europea, Direzione Ricerca in coordinamento con Direzioni generali Società informazione, energia e trasporti e ambiente 4.3. PON SVILUPPO TECNOLOGICO Obiettivo •Stimolare nuove occasioni di sviluppo, migliorando qualità delle risorse umane •Accrescere il contenuto scientifico e tecnologico delle produzioni meridionali, rafforzando le reti di competenza del Mezzogiorno •Rafforzare il sistema della ricerca tecnologica migliorando i collegamenti tra circuito scientifico e sistema imprenditoriale per promuovere il trasferimento di know how, la nascita di imprese innovative e l’attrazione di insediamenti high tech Natura agevolazione Contributi a fondo perduto, crediti agevolati, crediti d’imposta, bonus fiscali Beneficiari PMI, Società di servizi e di brokeraggio tecnologico, istituzioni finanziarie, incubatori di imprese, CCIA, enti di ricerca, parchi scientifici e tecnologici 4.3. PON SVILUPPO TECNOLOGICO (segue) Procedura Istruttoria valutativa dei progetti, con priorità a proposte che prevedano assunzione di nuovi ricercatori e assicurino ricadute positive sull’ambiente Modalità di accesso Inviti a presentare proposte, contratti di programma, Intese o Accordi di programma. Selezione realizzata da organismi interministeriali (Cipe) o nell’ambito di attività negoziali Soggetto Responsabile Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca in coordinamento con il Ministero delle Attività Produttive. 4.4. D.LGS 297/99 FONDO PER LE AGEVOLAZIONI ALLA RICERCA (FAR) Iniziative ammissibili •Attività di RICERCA INDUSTRIALE (R.I.) Sono le attività rivolte all’acquisizione di nuove conoscenze finalizzate alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi o servizi o al miglioramento dei prodotti, processi produttivi o servizi esistenti. •Attività di SVILUPPO PRECOMPETITIVO (S.P.) non preponderanti rispetto all’attività di R.I. Sono le attività rivolte alla concretizzazione dei risultati della ricerca industriale mediante le fasi di progettazione e realizzazione di progetti pilota e dimostrativi, nonché di prototipi non commercializzabili, finalizzate alla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi ovvero ad apportare modifiche sostanziali a prodotti, linee di produzione e processi produttivi purché tali interventi comportino sensibili miglioramenti delle tecnologie esistenti. Non sono comprese le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso anche se tali modifiche possono rappresentare miglioramenti. Attività relative alla realizzazione di nuovi centri di ricerca o all’ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, riconversione, riattivazione, acquisizione o delocalizzazione di centri già esistenti, purchè l’attività di tali centri sia funzionale rispetto all’attività di Ricerca Industriale 4.4. D.LGS 297/99 FONDO PER LE AGEVOLAZIONI ALLA RICERCA (segue) Natura agevolazione •Contributo in conto capitale e conto interesse (*art. 72 L.Finanziaria) •Finanziamento a tasso agevolato Beneficiari Imprese industriali di produzione di beni e servizi, imprese che esercitano attività di trasporto; imprese artigiane, centri di ricerca con personalità giuridica autonoma, parchi scientifici e tecnologici Procedura Selezione valutativa dei progetti con criteri che privilegiano innovazione e utilità industriale dell’azione proposta da esperto scientifico nominato da MIUR e da esperto finanziario nominato da banca convenzionata Modalità di accesso Presentazione delle richiesta al MIUR in risposta agli inviti periodici. Soggetto Responsabile Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca 4.5. D.LGS 297/99 INCENTIVI AUTOMATICI Obiettivo Contenimento dei costi di assunzione personale destinato alla ricerca Natura agevolazione Crediti di imposta e contributi in conto esercizio Beneficiari Imprese industriali di produzione di beni e servizi, imprese che esercitano attività di trasporto; imprese artigiane, centri di ricerca con personalità giuridica autonoma, parchi scientifici e tecnologici Procedura Automatica a sportello previo controllo formale della sussistenza dei requisiti di idoneità Modalità di accesso Presentazione delle richiesta al MIUR in risposta agli inviti periodici. Soggetto Responsabile Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca 4.6. LEGGE 46/82 FONDO PER L’INNOVAZIONE (FIT) Iniziative ammissibili Progetti pilota per servizi innovativi, messa in opera di nuove metodologie di lavoro, introduzione di tecnologie avanzate nei servizi di produzione e commercializzazione Natura agevolazione •Contributo in conto capitale e conto interesse (*) •Finanziamento a tasso agevolato Beneficiari Imprese industriali, società di servizi, imprese di trasporto; imprese artigiane, aziende agro-industriali, centri di ricerca Procedura Selezione valutativa delle proposte progettuali Modalità di accesso Presentazione domanda di accesso in qualsiasi momento Soggetto Responsabile Ministero Attività produttive che si avvale di esperti iscritti all’albo del MIUR 4.7. LEGGE 598/94: INNOVAZIONE TECNOLOGICA E AMBIENTE Obiettivo Sostenere gli investimenti delle imprese rivolti a: -rinnovo e ammodernamento impianti -introduzione di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale del ciclo produttivo -automazione fasi produttive, prevenzione e riduzione dell’inquinamento, protezione e difesa attiva contro i rischi di incidente ecologico Natura agevolazione Contributi in conto interesse Beneficiari PMI di ogni settore escluso i comparti siderurgico, cantieristica navale, trasporti e pesca. 4.7. LEGGE 598/94: INNOVAZIONE TECNOLOGICA E AMBIENTE (segue) Procedura Istruttoria valutativa delle domande con criteri che vertono su requisiti soggettivi del proponente e su natura degli investimenti previsti Modalità di accesso Presentazione domanda di accesso a Mediocredito centrale Soggetto Responsabile Ministero dell’economia e delle finanze o amministrazioni regionali in collaborazione con Mediocredito centrale e partner finanziari convenzionati 4.8. PIA INNOVAZIONE Obiettivo Promozione di iniziative organiche e complete riferite ad un programma di “sviluppo precompetitivo” ed al conseguente programma di investimenti per la “industrializzazione dei risultati” nell’ambito di proprie unità produttive ubicate nei territori obiettivo 1 Provvedimento che unisce legge 46/82 FIT (agevolazioni in favore della ricerca) e legge 488/92 Industria (agevolazioni in favore dell’industrializzazione) e permette di avviare più attività e di presentare unica richiesta di agevolazioni a valere su un unico bando nazionale Iniziative ammissibili Programma di "sviluppo precompetitivo" e successiva “industrializzazione dei risultati" Beneficiari PMI estrattive, manifatturiere, di produzione e distribuzione di energia e costruzioni, di servizi 4.8. PIA INNOVAZIONE (segue) Natura agevolazione •Contributo in conto capitale e conto interesse •Finanziamento a tasso agevolato Procedura Istruttoria valutativa sulla base di criteri che tengono conto del grado di innovatività dell’iniziativa, qualità dell’incremento occupazionale, attenzione alle tematiche ambientali Modalità di accesso Presentazione della domanda di agevolazioni entro i termini previsti da decreto ministeriale a banca concessionaria convenzionata con MAP •Apertura nuovo bando : 10 maggio 2004 al 19 luglio 2004 •Dotazione finanziaria 335 milioni di euro Soggetto Responsabile Ministero Attività Produttive 4.8. CONTRATTI DI PROGRAMMA L’obiettivo finale di questo strumento della programmazione negoziata è la creazione delle condizioni per un aumento dell'occupazione regionale e della competitività delle imprese localizzate nella Regione attraverso la previsione ed il sostegno di attività di formazione e di R&S di nuovi prodotti e/o processi 4.8. CONTRATTI DI PROGRAMMA PIANO DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO E’ previsto quando il programma che si vuole finanziare attraverso il contratto di programma preveda attività di ricerca e sviluppo precompetitivo di nuovi prodotti e/o processi Informazioni da fornire •Descrizione dell’attuale tecnologia prima dell’introduzione della innovazione oggetto dell’iniziativa evidenziandone gli aspetti innovativi, le sinergie e interconnessioni con altri programmi di sviluppo già realizzati •Descrizione, con evidenza delle caratteristiche e delle prestazioni, del prodotto, processo o servizio da sviluppare e delle principali problematiche tecnico-scientifiche e tecnologiche •Descrizione delle attività per ciascuna fase di sviluppo e di ricerca dell‘iniziativa, articolate in eventuali studi di fattibilità, sperimentazione, sviluppo e preindustrializzazione 4.9. POR CAMPANIA MISURA 6.2 Sviluppo della società dell’informazione Obiettivo Sviluppo della società dell’informazione in Campania, sostenendo la diffusione dell’ITC presso le pubbliche amministrazioni e presso il sistema produttivo Beneficiari PMI, Enti pubblici, centri di RSTI La selezione sarà effettuata mediante procedure di evidenza pubblica Soggetto Responsabile Assessorato regionale alla Ricerca Scientifica Spese ammissibili •Acquisizione di attrezzature e di servizi; Realizzazione di reti e di infrastrutture informatiche e telematiche, materiali e immateriali; realizzazione di banche dati ed acquisizione dei relativi supporti informatici •Per la realizzazione di iniziative ed azioni sperimentali: attività di studio e consulenza, attività configurabili nell’ambito della ricerca pubblica, acquisizione di servizi, acquisizione di infrastrutture informatiche e telematiche 4.9. POR CAMPANIA MISURA 6.3 Sostegno allo sviluppo della società dell’informazione nel tessuto produttivo Obiettivo Erogazione di contributi per la realizzazione di programmi di sviluppo e trasferimento tecnologico volti ad implementare l’impiego dell’ITC, ivi compreso lo sviluppo di nuove attività economiche fondate sull’impiego dell’ITC Beneficiari PMI, selezionate con procedura concorsuale sia di tipo valutativo che negoziale Soggetto Responsabile Assessorato regionale alla Ricerca Scientifica Operazioni finanziabili •Operazioni di spin-off e di start-up aziendale •Acquisizione di infrastrutture e strutture, acquisizione di beni immateriali, attrezzature tecnologiche, software, servizi, consulenze, sviluppo ed implementazione di software specifici, banche dati, protocolli, contenuti •Promozione di distretti virtuali 5. PROCEDURE DI ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE AGEVOLATE 5.1. PROCEDURE DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI 5.2. MODALITÀ DI ACCESSO 5.1. PROCEDURE DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI 5.1.1.ISTRUTTORIA VALUTATIVA 5.1.2. PROCEDURA AUTOMATICA 5.1.3. PROCEDURA A SPORTELLO 5.1.4. PROCEDURA NEGOZIALE 5.1.1 ISTRUTTORIA VALUTATIVA L.46/82; PON R&S; VI Programma Quadro R&S, PIA Innovazione, POR Descrizione Valutazione comparata delle richieste ammissibili ordinate in graduatorie fondate su criteri oggettivi e predeterminati diretti a verificare il grado di soddisfazione delle priorità fissate dalle amministrazioni responsabili Criteri di valutazione • Coerenza del progetto con le finalità del regime di sostegno • Adeguatezza del piano di attività, dei tempi e delle risorse finanziarie, • professionali e organizzative • Capacità tecnica, esperienza e competenza gestionale del promotore Requisiti di ammissione • Uso modulistica obbligatoria • Mezzo di invio • Completezza della documentazione • Ammontare dell’agevolazione richiesta • Durata del programma di investimenti • Caratteristiche soggettive del richiedente • Transnazionalità del consorzio proponente (programmi comunitari) • Compartecipazione con la Commissione europea 5.1.2 PROCEDURA AUTOMATICA Dlgs. 297/99 Descrizione E’ prevista in tutti i casi in cui non sia necessaria la valutazione economica, finanziaria e tecnica del programma di spesa elaborato dai beneficiari potenziali Si attiva mediante la presentazione dal legale rappresentante del beneficiario della documentazione comprovante il possesso dei requisiti e la sussistenza delle condizioni di accesso al regime E’ prevista per i regimi di breve durata connessi a progetti di investimento non complessi e per agevolazioni di natura fiscale Le amministrazioni definiscono in anticipo l’ambito di applicazione, il target dei beneficiari potenziali e l’ammontare massimo dell’intervento ammissibile 5.1.3. PROCEDURA A SPORTELLO Descrizione Avvia una attività istruttoria basata su criteri di ammissibilità soggettivi e oggettivi, in cui l’assegnazione delle risorse avviene in base alla data di presentazione e non del valore qualitativo delle proposte progettuali Si fonda sul criterio cronologico di selezione L’obiettivo è quello di raggiungere livelli maggiore di efficienza nella gestione delle risorse finanziarie e facilitare alle imprese l’accesso ai sostegni previsti 5.1.4. PROCEDURA NEGOZIALE Contratti di programma Descrizione I soggetti coinvolti (amministrazioni locali o centrali eroganti i contributi, le rappresentanze istituzionali e le imprese) “negoziano” il finanziamento di progetti o piani di investimenti che affronti e risolva i principali problemi che impediscono alla realtà locale di sfruttare appieno le proprie risorse 5.2. MODALITA’ DI ACCESSO 5.2. 1. INVITI A PRESENTARE PROPOSTE 5.2.2. BANDI DI GARA 5.2.3. RICHIESTE DIRETTE 5.2. 1. INVITI A PRESENTARE PROPOSTE Sono avvisi al pubblico per la presentazione delle richieste di finanziamento e delle proposte progettuali L’invito individua un numero più o meno ampio di progetti da finanziabili il cui contenuto è stabilito dai Promotori Può essere diffuso da qualsiasi soggetto attuatore Inviti fissi a presentare proposte (L. 297/92) Prevedono una data fissa ed inderogabile per la presentazione delle domande di agevolazione entro la quale tutta la documentazione richiesta alla autorità di gestione Inviti aperti in permanenza (VI Programma Quadro R&S) Le richieste possono essere presentate in qualsiasi momento fino alla sua definitiva conclusione. Sono previste delle periodiche sessioni di Valutazione 5.2. 1. INVITI A PRESENTARE PROPOSTE (segue) Elementi essenziali contenuti negli inviti • • • • • • • • Oggetto dell’appello a presentare richieste o proposte Tipologia di agevolazione concessa Modalità di attuazione Condizioni di ammissibilità dei beneficiari Criteri di selezione delle richieste Disposizioni finanziarie di erogazione dei contributi Coordinate della autorità di gestione Termini di presentazione delle richieste 5.2.2 BANDI DI GARA Sono annunci per l’avvio di una gara di appalto locale, nazionale internazionale Apre una selezione che conduce alla aggiudicazione di un contratto di lavori, servizi o forniture ad un unico offerente per l’esecuzione di un’attività predeterminata La pubblicazione è riservata unicamente alle amministrazioni appaltanti specificatamente identificate dalla normativa comunitaria di settore e da quella nazionale di trasposizione 5.2.3 RICHIESTE DIRETTE Legge 46/82 le domande sono indirizzate alle autorità di gestione e non sono precedute da specifici inviti Non sono previste scadenze, per cui gli interessati possono sottoporre in qualsiasi momento le proprie richieste di finanziamento L’autorità di gestione verifica la fattibilità dell’iniziativa alla luce della convenienza economica, della percorribilità tecnica e delle prospettive finanziarie del proponente, ricadute economiche dell’iniziativa (impatto occupazionale e ambientale) Le informazioni da fornire riguardano la ragione, l’oggetto sociale, la natura giuridica, la sede legale, la situazione economico—finanziaria del richiedente