poesia di by fuffyj & papy Mara Porzia Come ogni sera, la mente lentamente cominciava a pensare, a ricordare i meravigliosi giorni passati insieme a lui, a ricordare le ore felici mai più rivissute con nessun altro. E come sempre, come ad un appuntamento immancabile, una luce tenue e una musica di sottofondo, invadeva la stanza. l mobili, ormai sbiaditi e stinti dal tempo, recavano un'atmosfera lugubre. Le tende di quella vecchia stanza, erano ormai lacere dalla polvere ed emanavano uno sgradevole odore. E lei era li, da quando tutto era finito, da quel giorno in cui il suo uomo non era più il suo, da quel giorno fatidico che gli rovinò la vita. La sua mente pensava, riviveva con la sua dose, i ricordi ormai impossibili rivivere. Ricordava giornate passate con lui, i giri con la moto, i momenti insieme, per i prati con la mano nella mano. Ma anche se non voleva, la sua mente ricordava, anche contro la sua volontà il giorno in cui tutto era finito, quando ella, da quella bocca che tante volte aveva baciato, si sentì dire che ormai tutto era finito, che ormai amava un'altra. Quella bocca tanto dolce ma amara come il fiele.. e tutto gli crollò addosso. Adesso ti chiedi, ogni volta che sei normale; ma vale la pena di soffrire per amore? E ogni volta rispondi no, ma il tuo cuore non resiste e ogni volta ci ricasca. Adesso sei li, come sempre, come anni a questa parte, poesia di Mara Porzia in quella lurida stanza di pensione, che tanto odi, e l'unica compagnia che ogni giorno ti conduce sempre più alla morte è li, come un cane fedele e che non ti abbandonerà mai, la tua siringa!