MICHELANGELO
Il David. In quest'opera Michelangelo vuole
ritrarre David che appoggia sulla spalla la
frombola con la quale ha appena colpito il
gigante Golia.
La scultura di riferimento è quella del periodo
classico greco (corpo appoggiato su una
gamba, perfezione anatomica, viso con
proporzioni perfette e espressione neutra).
Largamente considerato un capolavoro della
scultura mondiale, è uno degli emblemi del
Rinascimento, nonché simbolo di Firenze e
dell'Italia all'estero.
Data
1501-1504
Materiale Marmo bianco[1]
Dimensioni
516×199 cm
Ubicazione
Galleria
dell'Accademia, Firenze
PIETA'
Data
1513-1515 circa e 1542
Materiale Marmo
Altezza 235 cm
Ubicazione
basilica di San
Pietro in Vincoli, Roma
MOSE'
Data
1513-1515 circa e
1542
Materiale Marmo
Altezza 235 cm
Ubicazione
basilica di
Michelangelo scolpiva con un metodo della “conca” cioè attaccando il blocco di pietra
da una delle facce, oppure da due quand'era prevista una veduta di spigolo, facendo
gradualmente emergere le forme come dall'acqua di una "conca" che lentamente si
svuoti (così il Vasari).
Prediligeva i corpi maschili a quelli femminili anche se quando si trattava di
rappresentare figure sacre come la Madonna, rendeva l'idea della grazia e della
leggerezza in in maniera sublime, ciò che ne ha fatto un maestro unico nella storia
della scultura mondiale.
“È legato al Mosè l'aneddoto secondo il quale Michelangelo, contemplandola al
termine delle ultime rifiniture e stupito egli stesso dal realismo delle sue forme, abbia
esclamato «Perché non parli!?» percuotendone il ginocchio con il martello che
impugnava.
A proposito della maestosa barba del Mosè, il Vasari disse che è scolpita con una
perfezione tale da sembrare più «opera di pennello che di scalpello».” Wikipedia
Spesso lasciava le opere incompiute. Secondo Michelangelo bisognava liberare la
forma imprigionata nel blocco di marmo, dopo di che finire la scultura e levigarla
aveva poca importanza. Alcuni non finiti come “I prigioni” per la tomba del Papa Giulio
II, sembrano effettivamente ritratti nello sforzo di liberarsi dal marmo. Va anche detto
però che la tomba non fu mai realizzata perché il papa impegnato in molte guerre per
rafforzare lo Stato Pontificio, non ha più avuto tempo e finanze per quest'opera.
I PRIGIONI
LA SACRESTIA NUOVA CON LE TOMBE MEDICEE
Michelangelo fu anche architetto e realizzò opere in pieno
spirito Rinascimentale:
 Archi a tutto sesto
 Ordini architettonici greci
 Proporzioni armoniche
Le statue raffiguranti le allegorie del giorno e della notte, dell'aurora e del
tramonto sono “non finite” come molte sculture di Michelangelo.
I corpi sono imponenti e virili anche quando rappresentano delle allegorie
femminili.
CUPOLA DI SAN PIETRO
CAPPELLA SISTINA
LA VOLTA
Michelangelo crea una finta architettura nella quale vengono
inserite scene dell'Antico Testamento e personaggi profetici.
Lavorò quattro anni senza far vedere a nessuno cosa stava
facendo.
Si offese per aver ricevuto questo incarico da Giulio II che
era considerato di scarsa importanza in quanto si trattava di
una cappella buia e nascosta rispetto ad altri spazi del
Vaticano.
Oggi è considerato un capolavoro mondiale.
IL GIUDIZIO UNIVERSALE
Sulla parete di fondo della
Cappella Sistina Michelangelo
ha dipinto una colossale scena
rappresentante il Giudizio
Universale.
Da una parte le anime salve e
dall'altra le anime dannate.
I corpi risorgono e riprendono
forma e riempono le pelli
informi. Le decine di personaggi
rappresentati assumono
posizioni espressive con i loro
corpi tutte diverse l'una
dall'altra. Alcune esprimono
gioia altre terrore.
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Michelangelo