STRATIGRAFIA
Le basi fondamentali della stratigrafia, tra
cui il principio di sovrapposizione, furono
enunciate da N. Stenone in
“De solido intra solidum naturaliter
contento dissertationis prodromus”
Firenze, 1669
Nicola Stenone
(Niels Stensen)
1638-1686
STRATIGRAFIA
Gli strati
recenti
si
depositano
sopra
a quelli
antichi
Principio di sovrapposizione
Tipi di relazioni fisiche tra unità
litologiche, discontinuità e suoli.
Tipi di relazioni fisiche tra unità litologiche, discontinuità e suoli. Legenda
1) Deposizione contemporanea di due tipi di depositi
a) Interdigitazione di differenti facies;
b) Interdigitazione di differenti facies aventi superfici
deposizionali con diversa inclinazione;
c) Passaggio graduale tra facies.
2) Deposizione continua con cambiamento verticale delle
facies.
3) Deposizione conforme di facies differenti. Il deposito A
è più vecchio della superficie deposizionale B, che è
più vecchia del deposito·C.
4) Overlap. Il deposito A è più vecchio della superficie
deposizionale B che è più vecchia del deposito C.
a) Il deposito si sovrappone alla superficie inclinata.
b) La superficie inclinata è modellata sul deposito
sovrapposto.
5) Erosione seguita da deposizione. Il deposito A è più
vecchio della discordanza semplice B che è più
vecchia del deposito C.
a) L'estensione della discordanza semplice è sconosciuta.
b) L'estensione della discordanza può essere osservata.
6) La deposizione è seguita da stabilità. Il deposito A è più
vecchio del suolo B.
7) La stabilità interrompe la deposizione di depositi simili.
Il deposito A è più vecchio del suolo B che è più
vecchio del deposito C e del suolo D.
8) La stabilità segue la deposizione continua di depositi
diversi. Il deposito A è più vecchio del deposito B che
è più vecchio del suolo C.
9) La stabilità separa la deposizione di depositi diversi. Il
deposito A è più vecchio del suolo B che è più vecchio
del deposito C e del suolo D.
10) La deposizione è seguita da stabilità e da una
successiva erosione. Il deposito A è più vecchio del
suolo B che è più vecchio della superficie di erosione
C.
11) La deposizione è seguita da erosione e
successivamente da stabilità. Il deposito A è più
vecchio della superficie di erosione B che è più
vecchia del suolo C.
12) La deposizione è seguita da stabilità e successiva
erosione quindi da rinnovata deposizione e stabilità
finale. Il deposito A è più vecchio del suolo B che è
più vecchio della discordanza C. La discordanza C è
più vecchia del deposito D che è più vecchio del suolo
E. Il suolo E non ha modificato il suolo B.
13) La deposizione è seguita da erosione, nuova
deposizione, e stabilità finale. Il deposito A è più
vecchio della discordanza B che è più vecchia del
deposito C e del suolo D.
14) La deposizione è seguita da erosione e stabilità quindi
da rinnovata deposizione e stabilità finale. Il deposito
A è più vecchio della discordanza B che è più vecchia
del suolo C. Il suolo C è più vecchio del deposito D
che è più vecchio del suolo E. Il suolo E non ha
modificato il suolo C.
STRATIGRAFIA
“… la parte inorganica della geologia storica, ovvero lo
sviluppo attraverso le successive età geologiche
dell’ossatura litologica della Terra o litosfera.”
Grabau A. W. 1913 - Principles of Stratigraphy. A. G. Seiler & Co., New York
Studio degli strati,
della loro composizione,
dei loro rapporti nello spazio
e nel tempo
STRATIGRAFIA
Sequenza stratigrafica
Profilo stratigrafico
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Superfici
d'erosione
17
Stalagmite
Fosfatizzazione
18
Concrezioni
carbonatiche
19
Scheletro
20
Grotta del Colombo, Toirano (SV)
STRATIGRAFIA
STRATO
Parte di massa rocciosa,
delimitata da due superfici (giunti di strato)
piane
e parallele
giunti
fratture
noduli di selce
Eremo di S. Bartolomeo (PE)
Sito di estrazione della selce
Epigravettiano evoluto
UNITÀ STRATIGRAFICHE
“Stratigraphy is the triumph of nomenclature over common sense”
(Anonimo)
Le unità stratigrafiche sono suddivisioni concettuali in cui vengono
ripartite le sequenze,
sulla base di criteri scelti secondo precise regole.
UNITÀ STRATIGRAFICHE
Unità litologiche
(litostratigrafiche)
Parti della successione all’interno delle
quali i caratteri litologici sono omogenei
Caratteri litologici:
- Dimensioni delle particelle (ghiaia-sabbia-limo-argilla)
- Forma delle particelle (angolose, arrotondate, sferiche, …)
- Natura delle particelle (tipo di minerali/rocce costituenti)
- Colore
Sono le unità stratigrafiche più importanti dal punto di vista archeologico, poiché durante
lo scavo si procede di norma asportando, una alla volta, unità litologiche.
Corrispondono alle “US positive” (Harris E. C. 1983 - Principles of Archaeological
Stratigraphy. Academic Press, London).
UNITÀ STRATIGRAFICHE
Limo grigio con ghiaia calcarea mal classata
subarrotondata
Ghiaie calcaree medio-fini mal classate da
angolose ad arrotondate in matrice grigia
Limo bruno chiaro con ghiaia calcarea media
mal classata subarrotondata
Ghiaie calcaree medio-fini mal classate
arrotondate in matrice nera
Ghiaie calcaree fini arrotondate in matrice bruna
Ghiaie calcaree fini arrotondate con scarsa
matrice bruna
Depositi di versante con insediamento dell’Età del Rame - Fucino (AQ)
Unità litologiche - esempi
UNITÀ STRATIGRAFICHE
Unità morfologiche
(morfostratigrafiche)
Unità definite in base alla forma della loro
superficie esterna
Le superfici che le definiscono possono essere:
- Libere o sepolte
- Deposizionali o erosive
Non possono essere definite morfostratigrafiche perché non sono sempre identificabili sia la
superficie di base che quella di tetto.
Corrispondono in parte alle “US negative” (Harris E. C. 1983 - Principles of Archaeological
Stratigraphy. Academic Press, London).
UNITÀ STRATIGRAFICHE
Unità biostratigrafiche
Intervalli di successioni caratterizzati dalla presenza
di una o più specie animali o vegetali (fossili)
- fossili guida: significato cronologico
(diffusi su ampi spazi e per breve tempo)
- fossili di facies: significato ecologico
(diffusi in ambienti particolari)
Il concetto che le definisce può essere adoperato in campo
archeologico, considerando come fossili i resti di cultura materiale.
L’applicazione va fatta però con prudenza, data la non-sincronicità di
molti materiali ed eventi archeologici
UNITÀ STRATIGRAFICHE
Unità cronostratigrafiche
Unità i cui limiti sono isocroni, ma non
necessariamente paralleli a quelli di altri tipi di
unità.
I limiti devono essere riscontrabili sul terreno;
possono esere definiti per mezzo di:
- metodi radiometrici
- eventi sicuramente sincroni su ampia scala
(tefrocronologia, estinzioni, …)
UNITÀ STRATIGRAFICHE
Esempio
Stratigrafia del Quaternario
(pro parte, ultimi 130’000 anni)
Scala cronologica
Unità cronostratigrafiche
Cronologia isotopica
Eventi climatici
Unità biostratigrafiche
Dryas octopetala
Camedrio alpino
Silberwurz
....
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