5^ Domenica di Quaresima
Isaia 43, 16-21
Filippesi 3, 8-14
Giovanni 8, 1-11
“Chi è senza peccato scagli la pietra contro di lei”
AVANZAMENTO MANUALE
CHI DI VOI NON HA PECCATO
Certamente nel nostro tempo proviamo orrore e sdegno
a sapere che si uccidono a sassate
donne sorprese in adulterio;
è un crimine barbaro e crudele.
La pena di morte è sempre un atto di barbarie.
La legge o il legislatore che la permettono vanno contro Dio,
conforme al suo proclama antichissimo
e scritto ancora dal profeta Ezechiele (33,11):
“io non godo della morte dell’empio,
ma che l’empio desista dalla sua condotta
e viva”.
Ma chi difende comunque la pena di morte
commette una grande ipocrisia
perché nasconde
e finge di dimenticare le proprie colpe;
Caino
la tendenza stessa di uccidere l’uomo
è una tendenza perversa;
quando chiedi la pena di morte,
non fai altro che assecondare
questa tendenza perversa che è in te;
e mentre condanni a morte chi ha ucciso,
tu ne ripeti il crimine.
E’ questa ipocrisia
che Gesù condanna prima di tutto nel Vangelo,
Contro questa ipocrisia
Gesù punta il dito e ammonisce severamente,
come farà tante volte nel Vangelo.
In secondo luogo,
Gesù condanna anche l’adulterio
come peccato.
La legge allora faceva colpevole solo la donna
di questo peccato;
anche oggi permane questa gravissima discriminazione
presso alcuni popoli.
Gesù supera l’atteggiamento discriminatorio
e condanna l’adulterio come peccato
sia della donna che dell’uomo.
Oggi la nostra società è piuttosto frivola
a questo rispetto reciproco,
non considera l’adulterio come
violazione dell’amore sacro e giurato.
La sacralità dell’amore coniugale
è esigenza della natura
e non solo dell’istituzione matrimoniale;
chi vive l’esperienza dell’amore totale
sente e cresce nel bisogno
di chiedere e offrire
fedeltà assoluta ed esclusiva.
CAMMINO IMPEGNATIVO
Il Vangelo di oggi chiede ancora una conversione
in contrasto con le mode superficiali.
Aiutiamoci meditando spesso alcune verità
riproposte dal Vangelo di oggi
fino a farle entrare nel tessuto della nostra vita:
- il peccato
- il superamento delle
discriminazioni
tra uomo e donna
è un ideale da raggiungere,
lede la dignità
della persona umana.
si conquista
rispettando l’uguale dignità,
e completandosi
nella diversità dei carismi
(=geni);
- la fedeltà
è una grande virtù,
e sulla fedeltà si fonda
e cresce la fiducia tra le persone;
- l’amore
è possibile solo in un contesto
di fiducia e fedeltà reciproca;
- la trasgressione
non è un atto di modernità,
ma è la violazione della parola data
e scardina le basi di ogni fiducia;
- la pena di morte
è un atto di barbarie
contro la volontà Dio e contro il prossimo,
nella maggioranza dei casi
è una strage degli innocenti,
sempre è una ipocrisia
nel tentativo di coprire i propri peccati.
Per questo Gesù ha detto:
“Chi di voi non ha peccato, scagli la prima pietra”.
Sunto dell’omelia odierna del P. Dehoniano Natalino Costalunga
F I N E
Scarica

Diapositiva 1