ISTITUTO COMPRENSIVO RIPI ISTITUTO COMPRENSIVO BOVILLE ERNICA BENVENUTI L’ISTITUTO COMPRENSIVO RIPI PRESENTA STEP BY STEP Costruiamo insieme il tuo futuro LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA PROGETTO Il progetto è stato presentato dall’I.C. di Ripi ( Scuola capofila) finanziato dall’U.S.P. Regione Lazio e coinvolge docenti, alunni e genitori dell’Istituto Comprensivo di Ripi e dell’Istituto Comprensivo di Boville Ernica. FINALITA’ • Dare risposte più specifiche ai bisogni degli alunni • Consentire a ciascun alunno di valorizzare al massimo le proprie potenzialità • Concentrare l’attenzione e le risorse sui bisogni e sulle esigenze degli alunni in funzione delle prospettive di vita • Rendere socialmente autonomo l’alunno in funzione del suo inserimento nella collettività locale • Valorizzare le sue preferenze, i suoi interessi e le sue attitudini • Renderlo gradualmente partecipe di un progetto di vita che si definisca nel tempo ed in relazione alle sue attitudini Classi e docenti coinvolti I.C. Ripi Scuola classi Primaria Torrice 3A – 3B 5A - 5B Primaria Ripi 2A- 3 sg 5A - 5Sg Ore Ore extra curricolari 5 docenti 36 - 73 - - Palani (h12 curricolari) De Santis (h12 curricolari) Noce Giovanna ( h12 curricolari) Noce Nadia (h 8 curricolari) Ceccarelli Fiorella h 8 curricolari) Guglielmi Giuseppina(h16 curricolari) Caserta Ivan(h15 curricolari + 5 extracurricolari) Perciballi Filomena(h10 curricolari) Classi e docenti coinvolti I.C. Ripi Scuola classi Ore extra Ore docenti curricolari Secondaria Torrice 2A 10 25 - - Secondaria Ripi 2A-2B 5 25 - Fiorella Beatrice (h 10 curricolari) Fiorini Angelica (h 10 curricolari + 5 extra)extracurricolari) Minicilli Valeria (h curricolari + 5 extracurricolari) Donnini (h10 curricolari) Simonelli (h1o curricolari) Nagipal (h 5 curricolari + 5 extra) Classi e docenti coinvolti I.C. BOVILLE Scuola classi Ore extra Ore curricolari docenti Primaria Capoluogo A. Di Cosimo 2B 3 20 - Primaria Capoluogo A. Di Cosimo 5A-5B 40 - Grimaldi Angelina (h15 curricolari) Ottaviani Flora (h5 curricolari) Scarano Annunziata (ore extracurricolar) Reali Gaita ( h 15 curricolari) Russo Eleonora (h 15 curricolari) Ottaviani Flora ( h 10 curricolari Sirizzotti Catia (h 10 curricolari) Scarano Annunziata (h 3 extracurricolari Classi e docenti coinvolti I.C. BOVILLE Scuola classi Primaria 5A Casavitola Giovanni Paolo II Ore extra Ore curricolari docenti 3 20 - Primaria Scrima F. De Andrè 3A 3 20 - Verrelli Stefania (h 10 curricolari) Sirizzotti Catia (h 10 curricolari) Scarano Annunziata ( h 3 extracurricolari) Perciballi Annunziata (h10 curricolari) Russo Angela Dora (h10 curricolari) Scarano Annunziata (h3 extracurricolari) Classi e docenti coinvolti I.C. BOVILLE Scuola classi Ore extra Ore curricolari docenti Sec I G. G. Armellini IIC 11 20 - Sec I G. G. Armellini IIIE 20 - I.C. Boville E. Coordinamento organizzativo e didattico - Villa Rita (h 10 curricolari) Fiorni Emilio (h 10 curricolari) Scarano Annunziata (ore extracurricolari) Polsinelli Sara (h 10 curricolari) Colasanti Augusto (h 10 curricolari) Scarano Annunziata (ore extracurricolari) Iori Viviana PERCORSI 1. PERCORSO CON I DOCENTI: E…MOTIVA…MENTE 2. PERCORSO CON GLI ALUNNI: DAMMI UN BUON MOTIVO 3. PERCORSO CON I GENITORI: TU CHIAMALE SE VUOI…EMOZIONI… PERCORSO CON I DOCENTI E…MOTIVA…MENTE CORSO DI FORMAZIONE Ripi sede Centrale - 12 Novembre 2014 16:00 - 19:00 La nuova emergenza educativa: gestire la classe Molteplicità dei bisogni Comportamenti inadeguati a scuola Strategie di prevenzione 25 novembre 2014 sede centrale Ripi 16:00 – 18:00 - Comportamenti inadeguati: cause scolastiche - Ruolo dell’insegnante e strategie - Strumenti operativi 3 dicembre 2014 sede centrale Ripi 16:00 – 18:00 - Gestire le dinamiche di classe - Problem solving meta-cognitivo - Punto della situazione 13 gennaio 2015 sede centrale Ripi 16:00 – 18:00 - Imparare cooperando - Punto della situazione e analisi dei laboratori avviati. 10 febbraio 2015 Sede centrale Ripi 16:00 19:00 Conclusione dei lavori INSIEME PERCHE’? EMERGENZA EDUCATIVA GESTIONE DELLA CLASSE chi cosa molteplicità di bisogni Azione dell’insegnante che include tutte le cose che mette in atto per promuovere l’INTERESSE e la PARTECIPAZIONE dell’allievo nei confronti delle attività di classe e per stabilire un produttivo e significativo ambiente di apprendimento Come? LA GESTIONE DELLA CLASSE Di che cosa si occupa In che cosa consiste Che cosa richiede LA GESTIONE DELLA CLASSE Di che cosa si occupa Di affrontare la complessità del gruppo classe e delle sue dinamiche LA GESTIONE DELLA CLASSE In che cosa consiste Fare scelte organizzative e didattiche Promuovere l’interesse Incoraggiare la partecipazione Conoscere le variabili che influenzano la gestione LA GESTIONE DELLA CLASSE Che cosa richiede Occuparsi dell’ambiente fisico e sociale dell’aula Ripensare il ruolo dell’insegnante Porre attenzione ai bisogni degli alunni (i vissuti, le attese, l’autodetermionazione, il coinvolgimento, la competenza e gli stati emotivi) GESTIRE LA CLASSE Significa soprattutto saper motivare MOTIVAZIONE SCOLASTICA COMPONENTI: INTRINSECA: bisogno di conoscenze, competenze, autonomia ESTRINSECA: - bisogno di realizzazione personale - bisogno di approvazione (genitori, insegnanti, compagni…) - bisogno di rinforzo estrinseco (voto) VALORE DEL COMPITO E MOTIVAZIONE VALUTAZIONE POSITIVA VALUTAZIONE NEGATIVA VALUTAZIONE POSITIVA PRIMA DELL’ESECUZIONE DURANTE L’ESECUZIONE SENSO DI FORZA, DESIDERIO D’ACQUISIRE NUOVE CONOSCENZE ED ABILITA’ DIVERTIMENTO , PIACERE SENSO DI GRATIFICAZIONE IL COMPITO E’ PERCEPITO COME QUALCOSA CHE CONSENTE DI RAGGIUNGERE OBIETTIVI PIU’ IMPORTANTI CONCENTRAZIONE RILASSATA CONSAPEVOLEZZA METACOGNITIVA DELLE RICHIESTE DEL COMPITO VALUTAZIONE NEGATIVA PRIMA DELL’ESECUZIONE DURANTE L’ESECUZIONE RESISTENZA , SENSO D’ESTRANEITA’ SCARSO DESIDERIO DI ACQUISIRE NUOVE CONOSCENZE RABBIA, TIMORE DISINTERESSE (IL COMPITO E’ VISSUTO COME PUNIZIONE) CONFLITTO TRA QUANTO IL COMPITO RAPPRESENTA E LA PROPRIA PERCEZIONE DI SE’ ANTICIPAZIONE DELLE CONSEGUENZE INDESIDERATE NELLO SVOLGERE IL COMPITO RISENTIMENTO E SCARSA CONCENTRAZIONE, CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE COINVOLTI IN ATTIVITA’ SPIACEVOLI O IRRILEVANTI Per aiutare gli alunni a valorizzare se stessi e l’apprendimento gli insegnanti devono orientare gli studenti a lavorare sul “Ciclo del pensiero” (Cfr. S. Cacciamani Psicologia per l’insegnamento) CICLO DEL PENSIERO DI CACCIAMANI 1. PENSIERO (ad es. questo compito è troppo difficile per me) 4. RISULTATO 2. SENTIMENTI ED (fallimento o rimprovero) EMOZIONI ( ad esempio rabbia, ostilità) 3. COMPORTAMENTO ( ad es. azioni distruttive o aggressive in classe) Non si può pensare di cambiare gli altri senza impegnarsi a cambiare se stesso(B. Rossi,Pedagogia degli affetti,Laterza& figli). DAL CICLO VIZIOSO AL CICLO VIRTUOSO Un insegnante appassionato e competente nella propria materia si rileva una variabile determinante per consolidare la motivazione allo studio e trasformare cicli viziosi in cicli virtuosi. CICLO DEL PENSIERO VIRTUOSO 1. PENSIERO (ad es. posso farcela) 4. RISULTATO 2. SENTIMENTI ED (successo anche solo per essersi Avvicinato alla meta GRATIFICAZIONE) EMOZIONI ( ad esempio: serenità concentrazione rilassata e fiducia) , 3. COMPORTAMENTO ( ad es. azioni collaborative ed autonomia di lavoro) NEL 1983 JHON KELLER HA IDEATO UN MODELLO PER SUSCITARE ADEGUATE MOTIVAZIONI NEGLI ALLIEVI L’ AUTORE INDIVIDUA DUE PREREQUISITI FONDAMENTALI PER INVOGLIARE GLI ALLIEVI ALL’IMPEGNO: - RICONOSCIMENTO DEL VALORE DELL’ ATTIVITA’ PROPOSTA - CONSAPEVOLEZZA DELLA POSSIBILITA’ DI FARCELA IL MODELLO E’ ARTICOLATO IN 4 DIMENSIONI 1. ATTENZIONE 2. RILEVANZA 3. FIDUCIA 4. SODDISFAZIONE 1. ATTENZIONE L’INSEGNANTE DEVE ESSERE CAPACE DI Mantenere viva l’attenzione e modificare stili didattici, diversificare materiali e strumenti, adottare atteggiamenti educativi improntati all’OTTIMISMO 2. RILEVANZA Per essere rilevanti le attività formative devono acquisire senso. L’attività deve rispondere ai bisogni degli allievi e si attiva anche grazie all’ENTUSIAMO mostrato dal docente. 3. FIDUCIA Ogni allievo per impegnarsi ha bisogno di avvertire stima e considerazione nei suoi confronti. Bisogna proporre prima attività a basso rischio di fallimento ispirandosi ad un principio graduale di complessità. L’insegnante deve mostrarsi FIDUCIOSO 4. SODDISFAZIONE Strettamente collegata ai rimandi POSITIVI dell’insegnante e all’efficacia pratico-aperativa di quanto appreso CHE FARE? Vogliamo risposte pratiche… Rischio delle ricette facili, pronte all’uso e del metodo… L’ABBIAMO SEMPRE FATTO… Sappiamo che “ le esperienze che hai fatto non puoi trasmetterle e che l’esperienza degli altri non serve a nessuno, tanto meno ai giovani che devono fare la propria”. U.Galimberti “Non c’è niente di più pratico che cominciare con una buona teoria” ( Kurt Lewin) LE TEORIE - APPROCCIO COMPORTAMENTISTA IL COGNITIVISMO LA TEORIA DI PIAGET VYGOTSKIJ E L’APPROCCIO SOCIO-CULTURALE BRUNER: LA CULTURA E LO SVILUPPO STADIALE - GARDNER: LA TEORIA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE - COSTRUTTIVISMO PERCORSO CON GLI ALUNNI DAMMI UN BUON MOTIVO… “LA FACCIA E’ LO SPECCHIO DELLA MENTE E GLI OCCHI SENZA PARLARE CONFESSANO I SEGRETI DEL CUORE” (SAN GIROLAMO) UNITA’ DI APPRENDIMENTO ISPIRATE A MOLTEPLICI FILONI TEORICI E CHE DIVENTANO FECONDI QUANDO STIMOLANO APPLICAZIONI PRATICHE CHE GLI INSEGNANTI CONCEPISCONO SU MISURA DELLE PROPRIE PECULIARI SITUAZIONI GLI INSEGNANTI ACCRESCONO LA PROPRIA PREPARAZIONE E RENDONO LA SCUOLA UN LABORATORIO IDEA GUIDA RENDERE GLI ALUNNI CONSAPEVOLI DELLE PROPRIE EMOZIONI E CAPACI DI GESTIRLE LA CAPACITA’ DI GESTIRE LE EMOZIONI E’ LA CONDIZIONE ESSENZIALE PER METTERLE IN GRADO DI STAR BENE CON SE STESSI E CON GLI ALTRI, E QUINDI DI AFFRONTARE IN MODO POSITIVO LE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO PROPOSTE DAI DOCENTI PERCORSO CON I GENITORI TU CHIAMALE SE VUOI…EMOZIONI… INCONTRO CON I GENITORI 9 DICEMBRE 2014 18.00-20.00 SEDE CENTRALE RIPI SPAZIO ASCOLTO Sportello ascolto famiglie in collaborazione con l’equipe psicopedagogica del Comune di Ripi GRAZIE PER L’ATTENZIONE !