Struttura ed uso Errore d’Indice Osservazioni con il Sestante Verifiche e Rettifiche Principio ottico del Sestante Il Sestante è uno strumento di alta precisione utilizzato per misurare l’altezza degli astri sull’orizzonte in navigazione astronomica. Ma può essere utilizzato, seppure con qualche difficoltà, anche per misurare angoli orizzontali in navigazione costiera. Ecco due vedute del sestante: Vediamo la nomenclatura delle sue parti: Specchio mobile Vetrini colorati Cannocchiale Specchio fisso Alidada Vetrini colorati per l’0rizzonte Cremagliera Armatura Impugnatura Tamburo Tasto Lembo graduato Per le osservazioni con il Sestante si possono usare vari tipi di cannocchiali, a secondo dei casi : Un piccolo cannocchiale (es: 2.5 x 28) nei casi in cui c’è un cattivo orizzonte o per osservare un Sole velato. Un 4x40 può andare bene in quasi tutti i casi, in particolare per le altezze di Sole. Guardando il sestante dal lato dell’impugnatura si nota in particolare che: Vite senza fine con la leva rilassata, la vite senza fine è impegnata alla cremagliera, quindi girando il tamburo si ha uno spostamento micrometrico dell’alidada; con la leva premuta, la vite senza fine è allontanata dalla cremagliera e di conseguenza l’alidada è libera per gli spostamenti più grandi. Poiché il sestante è uno strumento molto importante, bisogna usare tutti gli accorgimenti per conservarlo nelle migliori condizioni. Perciò si eviterà di tenerlo esposto a lungo ai raggi del Sole e di farlo urtare o cadere. Dovrà essere riposto SEMPRE nella sua custodia Non bisogna MAI prenderlo dagli Specchietti, dal Cannocchiale o dall’Alidada Va appoggiato SEMPRE come si vede nelle figure ai lati Menu Prima di misurare l’altezza di un astro, bisogna determinare l’Errore d’Indice (γ) del Sestante. L’Errore d’indice può essere determinato: con il Sole o con l’orizzonte. Determinazione dell’Errore d’Indice (γ) con il Sole: A Portare sullo Zero sia l’indice dell’Alidada che l’indice del Tamburo; 1 3 4 Portare l’immagine riflessa sotto quella diretta e tangente ad essa; Effettuare la lettura sul Tamburo. 2 Ruotare il tamburo in modo da separare l’immagine riflessa da quella diretta; Determinazione dell’Errore d’Indice (γ) con il Sole: 1 Portare sullo Zero sia l’indice dell’Alidada che l’indice del Tamburo; 3 Portare l’immagine riflessa sopra quella diretta e tangente ad essa; 4 Effettuare la lettura sul Tamburo 2 B Ruotare il tamburo in modo da separare l’immagine riflessa da quella diretta; L’Errore d’Indice è dato dalla semi-differenza delle due letture. La Correzione d’Indice da apportare ad ogni misura presa con il Sestante ha lo stesso valore assoluto dell’Errore d’Indice (γ) ma SEGNO CONTRARIO. Facciamo un esempio tenendo conto che: • le letture fatte a sinistra dello zero hanno segno (+) • le letture fatte a destra dello zero hanno segno (-) Prima lettura (Immagine riflessa sotto quella diretta) = + 32’.5 Seconda lettura (Immagine riflessa sopra quella diretta) = - 29’.3 Differenza = + 3’.2 Errore d’Indice (γ) = Semi-differenza = + 1’.6 Correzione d’Indice = 1’.6 Ad ogni misura effettuata con questo sestante bisogna apportare una Correzione di 1’.6 Determinazione dell’Errore d’Indice (γ) con l’orizzonte: 1 Portare sullo Zero sia l’indice dell’Alidada che l’indice del Tamburo; 2 Ruotare il Tamburo fino a vedere due immagini: una diretta ed una riflessa; Oppure 3 Riportare le due immagini sullo stesso piano (a collimare); 5 Effettuare la lettura sul Tamburo. Dopo aver riportato sullo stesso piano le due immagini, prima di effettuare la lettura, è buona norma ruotare il Sestante attorno all’asse ottico (verso destra e verso sinistra). Se le immagini dovessero apparire sfasati bisogna effettuare una collimazione più accurata. Quindi effettuare la lettura dell’Errore d’Indice. Naturalmente la Correzione sarà l’opposto dell’Errore d’Indice letto sul Tamburo. Menu Determinato l’Errore d’Indice del Sestante, si procede alle osservazioni degli astri nel seguente modo: Attenzione: se si osserva il Sole predisporre i vetrini colorati 1 Portare sullo zero sia l’indice del Verniero che del Tamburo; 2 Ruotare lentamente il Tamburo in modo da vedere l’immagine riflessa sotto quella diretta; Tenendo ferma la mano che tiene premuto la Leva (sblocca -Tamburo), ruotare tutto il Sestante in avanti, lentamente, facendo bene attenzione a non “perdere” l’immagine riflessa; 3 4 Abbassare l’immagine riflessa fino quasi all’altezza dell’orizzonte; 5 A questo punto l’osservatore dà il “lesta!” cioè “attento, pronto” (per prendere l’ora esatta) 5 Muovendo opportunamente il Tamburo, portare l’immagine riflessa a tangenziare l’orizzonte; Per essere certi di misurare l’altezza esattamente sulla verticale, è opportuno ruotare lentamente il Sestante attorno all’asse ottico, verso destra e verso sinistra Mentre si “dondola” il Sestante si vede l’immagine riflessa dell’astro compie un movimento oscillatorio, come un pendolo; durante questa operazione, per mezzo del Tamburo, bisogna mantenere l’astro tangente all’orizzonte; solo quando si è certi che l’astro è tangente sopra l’orizzonte si dà lo STOP per prendere l’ora esatta dell’osservazione. Osserviamo tutta la sequenza appena descritta Portare l’immagine riflessa sopra l’orizzonte Dondolare il Sestante STOP ! Lestaaa!!! Dopo lo “Stop” non bisogna più muovere il Tamburo, per non falsare l’altezza.. Menu Verifiche e rettifiche del Sestante Quando si usa il Sestante, di tanto in tanto, è bene fare delle verifiche ed eventualmente effettuare poi le opportune rettifiche. Le verifiche da fare, nell’ordine, sono: 1) Perpendicolarità dello specchio grande (mobile); 2) Perpendicolarità dello specchio piccolo (fisso); 3) Individuazione del punto di parallelismo degli specchi. 1)Verifica della perpendicolarità dello specchio grande: Disporre il Sestante sopra un piano orizzontale Portare l’Alidada a circa 1/3 della sua corsa Avvicinare l’occhio a circa 10 cm dallo specchio grande, all’altezza del piano del lembo Osservare, nello spigolo interno dello specchietto, l’immagine riflessa del Lembo che si trova a destra dello specchietto stesso La graduazione di destra deve risultare in linea con l’immagine diretta a sinistra dello specchietto Immagine diretta 20 30 Immagine riflessa 40 50 Se le due immagini del Lembo non si vedono una sul prolungamento dell’altra, la perpendicolarità dello specchietto deve essere rettificata. La rettifica si effettua ruotando la vite di regolazione, fino a riportare le due immagini sullo stesso piano. 20 30 In questo caso lo specchietto, rispetto al piano del Lembo, forma un angolo inferiore di 90°. Vite di rettifica dello specchio grande Verifiche e rettifiche 2) Verifica della perpendicolarità dello specchio piccolo (fisso) Può essere effettuata osservando il Sole, una stella non molto luminosa, un’antenna verticale che disti circa un miglio o altro oggetto verticale sulla costa. Portare l’Alidada vicino allo zero e guardare l’immagine diretta e riflessa dell’oggetto scelto; 1 2 Per mezzo del Tamburo spostare l’Alidada in un senso e nell’altro: (Con questo movimento si vedrà l’immagine riflessa spostarsi in alto e in basso) 3 Fermare l’Alidada quando le due immagini si trovano sullo stesso piano orizzontale: A questo punto si possono verificare tre casi: 1° caso : le due immagini si possono sovrapporre: Lo specchio è perpendicolare al piano del Lembo. 2° caso: l’immagine riflessa rimane a destra di quella diretta: Lo specchio è inclinato verso l’interno 3° caso : l’immagine riflessa rimane a sinistra di quella diretta: Lo specchio è inclinato verso l’esterno. Vediamo i tre casi in questa sequenza: 1° caso 2° caso 3° caso Specchio perpendicolare al piano del Lembo Specchio inclinato verso l’interno Specchio inclinato verso l’esterno Nel caso in cui si utilizza un’antenna verticale o una stella, durante la rettifica si vedono i seguenti spostamenti: La non perpendicolarità dello specchio piccolo si corregge agendo sulla vite di rettifica posta più lontana dall’armatura Verifiche e rettifiche 3) Individuazione del punto di parallelismo degli specchi: I due spechi, oltre che essere perpendicolari al piano del Lembo, devono essere anche paralleli fra di loro quando l’Alidada indica 0°0’0”. Essi sono paralleli fra di loro se, osservando un oggetto lontano, l’immagine riflessa e quella diretta sono coincidenti. La verifica del parallelismo si può effettuare con il Sole, con una stella oppure con l’orizzonte. Per la verifica con l’orizzonte si procede come abbiamo già visto per stabilire l’Errore d’Indice nella diapositiva nr.13 La rettifica si effettua agendo sulla vite più vicina al Telaio Menu Principio ottico del Sestante Si basa sulle leggi della riflessione di un raggio di luce Quando un raggio di luce è riflesso da una superficie piana: a) l’angolo di incidenza è uguale all’angolo di riflessione; b) il raggio incidente, il raggio riflesso e la normale al punto di incidenza giacciono sullo stesso piano. Chiariamo quanto detto con un semplice disegno Normale = angolo di incidenza ’= angolo di riflessione ’ Piano riflettente ’ = Se un raggio di luce subisce due riflessioni nel medesimo piano, l’angolo fra la sua prima e la sua ultima direzione è uguale al doppio dell’angolo acuto formato dalle superfici riflettenti. Piano Verticale Specchio grande Specchio piccolo 2 Lembo L’angolo indicato in rosso è il doppio di quello indicato in nero L’altezza misurata è rappresentata dall’angolo ed è indicata dall’indice dell’Alidada, perciò ogni lettura dovrebbe essere moltiplicata per due; Orizzonte 2 0° Alidada Per evitare questo calcolo, il Lembo è graduato in modo che ogni mezzo grado è considerato un grado. Nei primi sestanti il settore graduato (Lembo) era ampio 60°, cioè un sesto dell’angolo giro, da qui il nome di Sestante; e in alcuni strumenti era ampio solo 45°, cioè un ottavo di 360°, perciò erano chiamati Ottanti. Negli strumenti moderni l’ampiezza del settore graduato è di circa 80° e permettono di misurare angoli di circa 150°, ma continuano ad essere chiamati ancora Sestanti.