Una volta un uomo, in preda a dei forti dubbi, chiese a Dio: “Dio mio, parlami, fammi sentire che esisti!” E Dio gli parlò, mandandogli dei fatti molto gravi nella sua vita. Ma l’uomo non riconobbe in essi la voce di Dio! Di nuovo, si rivolse con forza al Signore: “Signore, ascoltami!”, e Dio gli mandò dei segni chiari come lampi nella notte. Ma l’uomo ancora una volta non seppe riconoscere in essi la voce di Dio! Allora gridò ancora più forte: “Mio Dio, fa’ che io possa vederti!” Una stella di raro splendore si accese in cielo per lui. Ma egli non fu capace di riconoscere in essa il suo Dio. In preda all’angoscia, l’uomo urlò a Dio: “Mio Dio, mostrami un miracolo perché io creda!” E Dio gli diede un figlio. Ma l’uomo lo reputò una disgrazia e non riconobbe nel bimbo l’intervento di Dio. Piangendo urlò allora a squarciagola: “Toccami, Signore, che io possa credere che tu mi sei vicino!” A queste parole, Dio fu mosso a compassione e discese dal cielo e sotto forma di farfalla si posò sulla sua spalla. Ma l’uomo non si accorse di nulla e rimase nella sua disperazione! Non credere che il Signore sia lontano da te, solo perché non ti si fa presente nelle forme in cui tu vorresti. Anzi, spesso il Signore ci dà molto di più di quello che noi gli chiediamo! Poiché Dio è Padre e Madre che soccorre premurosamente i suoi figli. Mostraci, Signore, il sentiero della vita. Aiutaci a riconoscerti nelle vicende quotidiane.