SE CRISTO, DOMANI. . . Sarà, come una volta, certamente un uomo solo. un uomo povero, Sarà, senza dubbio un operaio e anche, se lo sciopero è giusto, uno scioperante. si arresterà senza fine sui ballatoi Salirà scale su scale senza mai finire, con un sorriso meraviglioso sul suo volto triste. . . uno dei quindici milioni di profughi con un passaporto dell’ONU; Sarà forse un profugo, e che vagano, uno di coloro che nessuno vuole stanco di mendicare un buco negli alloggi di New York, O un meglio negro, ancora, come in dicono America, loro, un nero, come una volta a Betlemme, la Vergine Nostra Signora. . . annientato com’è perché deve portare Avràlel’aspetto abbattuto, tutte pene della terra. . . spossato, E poi se gli si chiede: Evvia, non si da’ lavoro “Cosa sai fare?” ad un uomo così prostrato. . . non può rispondere: “Tutto”. non può rispondere: “Da ogni dove”. “Da dove vieni?” “Cosa non puòpretendi rispondere: di guadagnare?” “Voi”. con la Pace nelle sue mani nude. Allora se ne andrà, più abbattuto, Raoul Foullereau PAVANE Op. 50 (G. Fare): TARAHUMARA più annientato, elaborazione: [email protected]