Wealth Year 2015
Indicatori di sviluppo
I paesi in via di sviluppo
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Prevalgono gli occupati nel
settore primario
Alta disoccupazione
Forti contrasti sociali
Speranza di vita alla nascita
bassa
Mancanza di pari opportunità
per le donne
Mortalità infantile elevata
Gli
economisti
hanno
cercato di
misurare il
grado di
sviluppo dei
paesi
Il PIL e il PNL
= Gross Domestic Product in inglese
=in inglese GNP, Gross National Product
significa ‘Prodotto Interno Lordo”
‘Prodotto’ = valore dei prodotti finali, che equivale anche a redditi
‘Interno’ = valutato sul territorio geografico
‘Lordo’ = (al lordo degli ammortamenti)
 include redditi pagati a persone non residenti ma che operano
temporaneamente all’interno
 esclude redditi pagati all’estero a nostri residenti che
temporaneamente lavorano là.
 Se al PIL sottraiamo la prima delle due poste, e sommiamo
invece la seconda, ecco che troviamo i redditi dei soli
residenti, e questo si chiama Prodotto Nazionale Lordo

Il PIL pro Capite
Per confrontare il valore del PIL con
quello di altri Paesi occorre tenere
conto del numero dei residenti
 Perciò si calcola il PIL pro Capite

Dati ISTAT PIL pro Capite
 Il
Pil pro capite non tiene
conto degli squilibri
Si tratta di un valore medio
 Il
Pil misura un'economia ma
non è in grado di quantificare
benessere e felicità
Chi lo ha detto? Lo stesso Simon
Kuznets che nel 1934 inventò il Pil.
Robert Kennedy
discorso
del 18 marzo del 1968, tre mesi prima di cadere vittima in un
attentato
Il nostro Pil ha superato 800 miliardi di dollari l'anno, ma quel PIL - se
giudichiamo gli USA in base ad esso - comprende anche l'inquinamento
dell'aria, la pubblicità per le sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre
autostrade dalle carneficine dei fine settimana. Il Pil mette nel conto le serrature
speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per coloro che cercano di
forzarle. Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck, ed i programmi
televisivi che esaltano la violenza al fine di vendere giocattoli ai nostri bambini.
Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari e non fa che
aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Comprende le auto blindate della polizia per fronteggiare le rivolte urbane. Il Pil
non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro
educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza
della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l'intelligenza del nostro
dibattere. Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la
nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la
devozione al nostro Paese. Misura tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende
la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'America ma non
se possiamo essere orgogliosi di essere americani
Robert Kennedy
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=e_RBopgiV8E
Pil e paesi in via di sviluppo
Il PIL viene usarto per fare proiezioni
e confronti, ma si rivela inadeguato
per analizzare l’economia e lo
sviluppo dei paesi in via di sviluppo.
 Non tiene infatti conto di

Economia informale (baratto, mercato
nero, autoproduzione)
 Speranza di vita alla nascita...

Occorrono indici
alternativi che
calcolino il grado di
sviluppo
Negli anni '90 conquista spazio
l'indice di sviluppo umano
Dal 1993 l'Onu affianca al Pil l'Hdi, l'Human
development index (indice di sviluppo umano).
 Nell'algoritmo ideato per la prima volta nel 1990
dall'economista pakistano Mahbub ul Haq (e
successivamente integrato) si tiene conto di tre
fattori:
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reddito lordo pro-capite,
 aspettativa di vita
 grado di accesso alla conoscenza
(alfabetizzazione)

Fil sta per Felicità interna
lorda
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In inglese l'acronimo cambia: Gnh, ovvero Gross
national happiness.
L'indicatore non si focalizza sulla capacità di
un'economia di produrre beni e servizi in un
determinato arco temporale (ciò su cui è orientato il
Pil) ma tiene conto


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
della qualità dell'aria,
della salute dei cittadini,
oltre a rapporti sociali
istruzione
Il Fil è il principale indicatore utilizzato dal Buthan,
piccolo stato ai piedi dell'Himalaya. Da quelle parti
l'articolo 1 della costituzione recita: «Tutti i cittadini
hanno diritto a essere felici».
Bhutan


La Felicità Interna Lorda pone la persona al centro dello sviluppo
riconoscendo che l'individuo ha bisogni di natura materiale, spirituale ed
emozionale.
Sono cinque le tematiche o gli obiettivi che vengono considerati come
potenti strumenti per dirigere il processo di cambiamento:
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lo sviluppo umano,
la governance,
lo sviluppo equilibrato ed equo,
il patrimonio culturale e
la conservazione dell'ambiente
Pil al netto dell'inquinamento
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
Le imprese producono e fanno muovere il Pil. La
produzione è anche causa di inquinamento ambientale
è non si può non tenerne conto.
È questa la filosofia che ha ispirato la creazione del Gpi
(Genuine progress indicator) conosciuto in Italia
come "indicatore del progresso autentico".
Alla base della misurazione c'è la differenza tra spese
positive (produzione di beni e servizi) e spese
negative (inquinamento, incidenti stradali).
Queste ultime infatti muovono comunque in positivo la
fredda logica del Pil (l'inquinamento fa aumentare la
produzione di maschere anti-batteriche così come un
incidente stradale fa lievitare le entrate sanitarie).
L’Indicatore di impronta
ecologica

misura il consumo umano di risorse naturali in
relazione alla capacità della Terra di
riprodurle.

Al momento ci sono circa 7 miliardi di abitanti sul
pianeta Terra. In poco più di 100 anni la gran parte dei
combustili fossili (il petrolio) è stata consumata. Inoltre
molti Paesi produttori hanno già raggiunto il picco sui
livelli di estrazione. Alcuni profetizzano che se non
verrà trovata quanto prima una fonte energetica di
massa alternativa l'attuale modello di società non si
potrà sostenere.
Impronta ecologica
In pratica la Terra ha bisogno di un
anno e mezzo per ricreare quello che
l'uomo, ai ritmi attuali, consuma in un
anno.
 Di questo passo, nel 2030 ci sarà
bisogno di due pianeti per sfamare la
richiesta di beni ed energie.

L'Istat lancia il Bes:
riuscirà a superare il Pil?
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
Enrico Giovannini lo aveva preannunciato ed è arrivato.
Nel marzo 2013 il presidente dell'Istituto nazionale di
statistica ISTAT ha presentato il Bes, l'indice che misura il
"Benessere equo e sostenibile".
Tra le variabili di cui tiene conto il nuovo paniere c'è anche
il benessere economico ma a questo si aggiungono:
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
salute, istruzione e formazione,
rapporto tra lavoro e tempo libero,
relazioni sociali, benessere soggettivo,
ricerca e innovazione,
qualità dei servizi, ambiente.
Secondo Giovannini si tratta di «un punto di partenza per
realizzare un cambiamento culturale che, mi auguro,
aiuterà a migliorare in concreto il benessere della
generazione attuale e di quelle future».
Il BES
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
Il Bes messo a punto da Istat e Cnel è uno
strumento importante, perchè "il Pil misura
la crescita, ma non il benessere da
garantire anche alle generazioni future spiega Giovannini –
Non tutto ha un prezzo: il sorriso di chi ci
circonda, la solitudine, l’ansia di non avere
un lavoro, l’aria che respiriamo, la
biodiversità. A livello globale gli economisti
e gli statistici lo hanno capito da tempo".
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