Pic interreg III a Italia – Francia – isole Progetto a.m.i.c.o. Classi Ia C e Ia F Scuola media “Gerolamo cappai” Sorso Presentazione a cura di Maria Gloria Borsa su attivita’ di Chicca gerosa La musica popolare Sarda ha origini molto antiche, ma soltanto nel 1773 un cappellano del reggimento tedesco di fanteria al servizio del re di Sardegna descrive in alcune lettere gli aspetti più significativi delle antiche usanze sarde. I successivi ritrovamenti di alcuni bronzetti nuragici ci conferma l'esistenza di strumenti come le Launeddas, le cetre, sa bena, i tamburelli, trombe costruite da tritoni ecc… La Sardegna può vantare un complesso di circa 72 strumenti musicali, oggetti sonori e fonici. Gli strumenti venivano utilizzati durante varie occasioni: quando i contadini coltivavano la terra e i pastori badavano alle greggi, quando le donne lavavano i panni , e durante le cerimonie. Insieme alla nostra insegnante abbiamo deciso di farvi conoscere alcuni strumenti e momenti delle nostre antiche tradizioni che ancora oggi vengono svolte durante le manifestazioni quali: la cavalcata Sarda, la sagra di S.Efisio, la Sartiglia. Alcune maschere caratteristiche sarde Durante il triduo* della Settimana Santa (detto in alcuni paesi SA DIE DE SU MOMMODINU*) si facevano giochi e si suonavano strumenti come MATRACCA A RODA, MATRACCA ,TRIANGULU, AFFLUENTE O ZACCAREDDA. I bambini andavano per il paese richiamando con questi strumenti i fedeli alle funzioni religiose perché le campanenon suonavano. Gli strumenti erano accompagnati da filastrocche ormai di difficile decifrazione dicevano così: "Oi,oi mi ddu pappu tottu no ndi lassu mancu unu spizzu(Oi,oi me lo mangio tutto,non ne lascio neanche un frusto)". Gli strumenti suonavano soltanto durante queste occasioni per più volte al giorno . *TRIDUO: giovedì, venerdì, sabato Santo. *SU MOMMODINU è l'insieme dei rumori che sostituisce il suono delle campane e dei campanelli Gli strumenti usati durante la settimana santa disegnati dagli alunni della Ia F Questa è una melodia per flauti e canto. Perché non provate a suonarla anche voi? Uno degli strumenti più antichi della Sardegna sono le LAUNEDDAS. Questo strumento ha più di 2.000 anni e viene comunemente chiamato così in diverse zone della SARDEGNA. Il materiale di cui ci si serve per la sua costruzione è la canna comune (Arundo Donaxs ). I costruttori di Launeddas usano canna stagionata che viene procurata dai canneti di Gesturi e Barumini particolarmente ricca di cellulosa. Questo strumento è composto da tre canne di misura differente. La prima, chiamata TUMBU, è più lunga e più grossa di diametro ed è formata da due parti: il Bocchino e il Calamo. La seconda è detta MANCOSA perché viene suonata dalle dita della mano sinistra, la terza è la DESTRINA perché viene suonata dalla mano destra. In tutte e tre le canne viene inserito un cannellino sottile nel quale è collocata un'ancia semplice rivolta all'insù. Queste sono le launeddas disegnate da Andrea