NUOVI STILI DI VITA:
PROPOSTE CONCRETE DI
IMPEGNO
Commissione Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato (GPSC) dell’OFS di Puglia
Coordinatore: Luca Nucci – Strada Saliscendi, 7 – 74015 Martina Franca (TA)
Tel. 080.4832588 - cell. 339.3967805 – E-mail: [email protected] - www.ofspuglia.it
GPSC NELLA SPIRITUALITA’ FRANCESCANA
I valori di giustizia, pace e salvaguardia
del creato, sono parte integrante e
costitutiva della spiritualità francescana.
Il saluto: « Pace e Bene»
LA FORMA DI VITA
Art. 15: «Siano presenti con la testimonianza
della propria vita umana ed anche con iniziative
coraggiose tanto individuali che comunitarie,
nella promozione della giustizia, ed in
particolare nel campo della vita pubblica
impegnandosi in scelte concrete e coerenti alla
loro fede.»
LA FORMA DI VITA
Art. 18: «Abbiano inoltre rispetto per le altre
creature,
animate
e
inanimate,
che
‘‘dell’Altissimo portano significazione’’, e si
sforzino di passare dalla tentazione di
sfruttamento al francescano concetto di
fratellanza universale.»
LA FORMA DI VITA
Art. 19: «Quali portatori di pace e memori che
essa va costruita continuamente, ricerchino le
vie dell’unità e delle fraterne intese, attraverso il
dialogo, fiduciosi nella presenza del germe
divino che è nell’uomo e nella potenza
trasformatrice dell’amore e del perdono.
Messaggeri di perfetta letizia, in ogni
circostanza, si sforzino di portare agli altri la
gioia e la speranza.»
LA FORMA DI VITA
Le nostre fraternità “devono convertirsi e
passare da notaie dello status quo a
sentinelle profetiche che annunciano cieli
nuovi, terra nuova, aria nuova, mondi
nuovi, tempi nuovi” (don Tonino Bello).
LA VOCAZIONE
La storia del terz’ordine è un percorso di otto
secoli di amore per il bene comune
caratterizzatosi per la scelta della povertà e a
vantaggio degli esclusi e gli emarginati della
società.
Ai terziari si deve infatti la realizzazione di opere
di misericordia quali i primi ospedali e farmacie
con le prime soluzioni di finanziamento più equo
assieme a forme di animato impegno politico.
LA VOCAZIONE
Come Francesco seppe affrontare i “lupi” del
suo tempo, cambiandoli, così noi ci
adopereremo per far crescere la cultura della
legalità.
Impegni adeguati alle nostre disponibilità,
obiettivi facilmente perseguibili, ma ugualmente
importanti.
IMPEGNO PER LA PACE
• Prendere coraggiosa posizione pubblica a favore della Pace
in ogni angolo della terra, deprecando decisamente la
guerra quale strumento di risoluzione delle cattive relazioni
fra i popoli o i gruppi, ma anche quelle missioni umanitarie
dei paesi occidentali che molto spesso finiscono per
alimentare le violenze e i conflitti. Invitare i nostri
rappresentanti politici a sostenere la risoluzione dei conflitti
attraverso le vie diplomatiche e il dialogo.
• Aprirsi e relazionarsi con altri movimenti e associazioni che
lavorano per la pace, anche laiche, testimoniando la nostra
specificità di essere “portatori di pace”.
• Diffondere gioia e letizia nei nostri ambienti quotidiani
(lavoro, scuola, famiglia, fraternità).
IMPEGNO SOCIO-POLITICO
• Ritenendo la politica come la forma più piena
della carità (Paolo VI), occorre sollecitare il
passaggio da una mentalità di delega ad una di
impegno attivo e diretto in politica.
• Pretendere dai nostri rappresentanti politici e
istituzionali la promozione di interventi a favore
della vita, della libertà dell’individuo e della
solidarietà sociale.
• Tutelare la famiglia e difendere il suo ruolo
indispensabile per la società civile. Le politiche
sociali devono essere viste come investimento e
non come spesa.
IMPEGNO PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO
• Rivedere le abitudini di consumo e comprare o usare quei beni che non
sono confezionati in maniera elaborata. Cercare beni "ecologici" tra ditte
di detersivi, saponi e detergenti vari.
• Aderiamo alla raccolta differenziata dei rifiuti ed adottiamo un uso oculato
dell’acqua.
• Ridurre i consumi e soprattutto gli sprechi.
• Ridurre la dipendenza dall'automobile.
• Sollecitare i governi locali nel loro impegno sul riciclaggio e la riduzione dei
rifiuti.
• Riscopriamo nelle culture contadine dei nostri paesi e dalla quale
proveniamo quasi tutti quella semplicità di stili, quella sobrietà di
consumi, quel diffuso senso di dipendenza ed affidamento a Dio.
• Evitiamo sovrabbondanza di cibo.
• Facciamo stabilmente nostro uno stile di vita sobrio ed essenziale più
propriamente francescano e trasferiamolo amorevolmente ai nostri figli.
• Perseguiamo il risparmio energetico e favoriamo la produzione di energia
da fonti rinnovabili (energia eolica e fotovoltaica).
IMPEGNO PER LA DIFESA, LA PROMOZIONE E LA
CUSTODIA DELLA VITA UMANA
• Promuovere forme individuali e organizzate di
volontariato in favore degli anziani e degli
ammalati, a cominciare dai terziari ammalati.
• Favorire le adozioni.
• Difendendo la vita, dall'inizio alla fine, ci
opponiamo ad ogni forma di aborto e non
accettiamo sotto alcun pretesto l’eutanasia,
poiché siamo convinti che la vita è un dono di
Dio e non possiamo toglierla.
IMPEGNO PER UNA ECONOMIA ED UN
CONSUMO ETICI
• Occorre richiamare i responsabili delle nazioni a promuovere, nelle
loro politiche estere, progetti di sviluppo e aiuto verso il terzo
mondo, a condonare il debito ai paesi più poveri, favorendo la loro
autodeterminazione.
• Compriamo alimenti a basso impatto ambientale, con meno
imballaggi e meno impattanti (preferiamo gli imballaggi in carta a
quelli in plastica), favorendo i prodotti locali, per i quali non incide
molto il trasporto.
• Beviamo acqua del rubinetto, che è sicura e controllata con rigorose
norme sanitarie, e molto economica, visto che un litro di acqua del
rubinetto può costare fino a mille volte meno di quella in bottiglia.
Inoltre, l’acqua di rubinetto rispetta l’ambiente perché arriva
direttamente nelle case senza produrre emissioni di CO2 e rifiuti
plastici.
• Non andiamo per negozi nei giorni dedicati al Signore: se ci manca
qualcosa andiamo a chiedere dal nostro vicino, miglioriamo così
anche le nostre relazioni interpersonali.
IMPEGNO PER LA CULTURA DELLA LEGALITÀ,
DELLA SOLIDARIETÀ E DELL’ACCOGLIENZA
• Richiamati dall’ emergenza dei grandi flussi migratori in atto nei
nostri
giorni,
dobbiamo
sostenere
amorevolmente
e
rispettosamente contatti con le altre culture, usi, religiosità,
favorendo un clima di tolleranza dapprima e di integrazione poi,
ricordandoci che il nostro specifico è l’amore per il prossimo e la sua
accoglienza.
• Sosteniamo il volontariato verso i fratelli migranti.
• Rispettiamo la dignità umana e promuoviamo la realizzazione
dell’individuo, opponendoci alle nuove forme di sfruttamento del
lavoro che si stanno diffondendo, alimentate dalla crisi economica.
• Denunziamo con coraggio ogni forma di criminalità, rifiutando
atteggiamento omertosi.
• Riteniamo l'evasione dalle tasse non solo un reato civile, ma un
grave atto contro la morale cristiana.
NUOVI STILI DI VITA
Si tratta di vivere:
• con la pace nel cuore, senza tristezze e aggressività che
possono emergere all’esterno con violenza, verso di sé o
verso gli altri;
• secondo giustizia verso le persone che ci circondano: in
famiglia, al lavoro, nell’amicizia, con i vicini…;
• usando con sobrietà e responsabilità le risorse del creato,
in un atteggiamento di rendimento di grazie e di solidarietà
con i più svantaggiati;
• impostando il modo quotidiano di vivere secondo criteri e
abitudini diversi da quelli indotti dal mercato, alternativi al
modello consumistico, partendo da cambiamenti personali
per influenzare e migliorare la società.
LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA E NUOVI
STILI DI VITA
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•
•
•
Giovanni Paolo II percepisce l’importanza di questo movimento di cambiamento di vita e lo fa
diventare parte della dottrina sociale della Chiesa, mediante i suoi documenti pontifici. Infatti, nella
Sollicitudo Rei Socialis (1987) contiene un appello che la base faccia pressione sui vertici mediante
lo stile personale e familiare della vita.
Nell’enciclica Centesimus Annus (1991) risuona l’appello ai cambiamenti, soprattutto nei numeri 36
e 58: “costruire stili di vita, nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli
altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei
risparmi e degli investimenti”; “ciò sarà possibile soprattutto cambiando gli stili di vita, i modelli di
produzione e di consumo, le strutture consolidate di potere che oggi reggono le società”.
Il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa ha approfondito il tema del Salvaguardare
l’Ambiente: “I gravi problemi ecologici richiedono un effettivo cambiamento di mentalità che induca
ad adottare nuovi stili di vita (…). Tali stili di vita devono essere ispirati alla sobrietà, alla
temperanza, all'autodisciplina, sul piano personale e sociale. Bisogna uscire dalla logica del mero
consumo e promuovere forme di produzione agricola e industriale che rispettino l'ordine della
creazione e soddisfino i bisogni primari di tutti”.
Anche Benedetto XVI ha richiamato, varie volte, l’importanza del cambiamento degli stili di vita: "E'
indubbio che la comunità mondiale stia attraversando un tempo di una grave crisi economica, ma
che è connessa a quella strutturale, culturale e di valori. Forse mai come oggi la società civile
comprende che soltanto con stili di vita ispirati alla sobrietà, alla solidarietà ed alla responsabilità, è
possibile costruire una società più giusta e un futuro migliore per tutti" (Dichiarazione del 12
gennaio 2009).
I BINARI CHE CI PORTANO AL CAMBIAMENTO
La Sobrietà felice
è la riscoperta dell'essenzialità, perché la sobrietà è la
scuola che ci educa a saper distinguere le cose
fondamentali e necessarie per la dignità umana da quelle
che sono superflue. È sempre più urgente e necessario
rapportarci in maniera diversa con le cose. Il consumismo
sfrenato ci ha condotto a possedere tantissime cose. Ciò
comporta una serie di impegni che vanno dal lavoro per
poterle comprare, fino al mantenimento delle stesse,
diventando servi delle cose, lavorando solamente per
consumare. La sobrietà è riscoprire l’essenziale della vita
che sono i beni relazionali, spesso trascurati e non
coltivati.
I BINARI CHE CI PORTANO AL CAMBIAMENTO
Il Tempo: da vittime dell’ora a protagonisti del
tempo
Siamo sempre di corsa perché il tempo non ci basta
mai. Recuperare il valore della lentezza per vivere
bene il presente e fare le scelte della vita dando
valore alla qualità dell'azione e non tanto alla
quantità di cose da fare. La lentezza ci aiuterà a
saper vivere il presente con intensità, valorizzando
meglio le opportunità che la vita ci mette accanto.
I BINARI CHE CI PORTANO AL CAMBIAMENTO
Lo Spazio: da luogo di conflitto a dimora di
solidarietà
Lo spazio dove viviamo va curato come bene
comune per il bene di tutti. E’ importante avere
non solo una casa accogliente, ma anche un
condominio solidale, una strada non solo per le
automobili, una piazza dove incontrarsi, una
città vivibile.
I BINARI CHE CI PORTANO AL CAMBIAMENTO
Il possibile nel quotidiano per resistere contro la
nuova rassegnazione
A causa dell’enfasi dei modelli e degli avvenimenti
negativi, si sta diffondendo il pensiero che non è
possibile cambiare la realtà e che va accettata così
com’è, senza più la minima reazione o almeno
indignazione. I nuovi stili di vita, partendo da dalla
testimonianza individuale nel quotidiano danno la
possibilità alla gente comune di reagire, di non
rassegnarsi e di sperare.
I BINARI CHE CI PORTANO AL CAMBIAMENTO
La ricchezza delle relazioni umane che sono la felicità ed
il gusto della vita
Le relazioni umane sono importanti per poter affrontare
uno dei più grandi mali del secolo: la solitudine che
colpisce non solamente gli anziani ma anche le giovani
generazioni. Il gusto della vita non dipende dalla ricchezza
economica, ma dalla ricchezza umana, cioè dalle relazioni
interpersonali. Stabilire rapporti umani disinnescando
ogni forma di violenza, anche quella verbale che è molto
comune e che si manifesta nell'alzare la voce, nel
controbattere senza ascoltare e nell'usare parole o
dichiarazioni offensive verso l'altro (quanto sono popolari
certi talk show in televisione).
I BINARI CHE CI PORTANO AL CAMBIAMENTO
Recuperare la dimensione del silenzio
Anche i momenti in cui ci troviamo da soli
rompiamo il silenzio accendendo la tv, la radio, il
computer, l’mp3. Il silenzio è una dimensione
importante della vita perché ci conduce alla
riflessione, al pensare e alla contemplazione, ossia
la capacità di andare oltre e di cogliere quello che
apparentemente non si vede, ma che trascende la
vita e la connette all'Assoluto: al Dio con noi.
I BINARI CHE CI PORTANO AL CAMBIAMENTO
Passare dalla violenza ambientale al rispetto
del creato,
dalla mercificazione della natura alla relazione
con “nostra madre terra”, dall’uso indiscriminato
alla responsabilità ambientale.
Il risparmio energetico deve partire da scelte
individuali.
I BINARI CHE CI PORTANO AL CAMBIAMENTO
Liberare la solidarietà dall’elemosina e
dall’assistenzialismo,
con lo scopo di sradicare la miseria, l’oppressione, la
dipendenza e ogni tipo di esclusione, senza alleviare le
sofferenze con dei “calmanti”. La vera solidarietà è quella
che ha il coraggio di interagire con le radici del male per
rimuovere le cause dell’impoverimento. Una solidarietà è
intelligente quando raggiunge il livello della giustizia,
creando rapporti giusti ed equi tra le persone. Non
possiamo vivere nell’indifferenza di quello che accade nel
mondo ma dobbiamo sentirci solidale e responsabili.
I BINARI CHE CI PORTANO AL CAMBIAMENTO
La Convivialità delle differenze
“La pace non è la distruzione delle armi, né
l'equa distribuzione dei pani a tutti i commensali
della terra. Pace è mangiare il proprio pane a
tavola insieme con i fratelli. Convivialità delle
differenze, appunto” (don Tonino Bello).
NO ALLA PILLOLA ABORTIVA RU486
Il Francescano pugliese, rispettoso della vita, quale dono di Dio, si oppone ad
ogni forma di aborto. Pertanto, non può rimanere indifferente e silenzioso
dinanzi al triste primato pugliese di essere la prima regione italiana ad aver
somministrato la pillola abortiva RU486.
Occorre quindi pressare le istituzioni e i politici affinché aboliscano questo
farmaco.
La commissione regionale ha inviato una lettera alle Istituzioni regionali
pugliesi e alla Direzione Generale dell’ASL per ribadire che noi cattolici, noi
francescani non condividiamo tale pratica. Noi Francescani, chiediamo ai
nostri politici, da noi investiti della carica di rappresentarci, ed alle istituzioni
democratiche che si lavori insieme per la prevenzione dell’aborto, che si aiuti
chi vuole abortire offrendo non un metodo più semplice, ma una strada più
agevole per portare avanti la gravidanza, fatta di strumenti di aiuto
economico e di tutela del minore che nascerà, dei genitori, ecc. …(percorso
ovviamente più impegnativo per le istituzioni!). La modernità ed il progresso
della società non si misurano adottando i metodi abortivi più moderni, ma
costruendo una società dove chi è più vulnerabile è tutelato, dove chi da
solo non ce la fa, trova aiuto nelle istituzioni, che si fanno carico delle
difficoltà accompagnando lungo il cammino della vita e non della morte.
NO ALLE MISSIONI CHE CERCANO DI RISTABILIRE
LA PACE CON LE ARMI
• Prendiamo una coraggiosa posizione pubblica a favore della Pace in ogni
angolo della terra, deprecando decisamente la guerra quale strumento di
risoluzione delle cattive relazioni fra i popoli o i gruppi, ma anche quelle
missioni umanitarie dei paesi occidentali che molto spesso finiscono per
alimentare le violenze e i conflitti.
• Quanti nostri militari pugliesi sono morti in “missioni di pace”? Giovani
spesso spinti dalla necessità di un lavoro in una terra afflitta dalla
disoccupazione.
• Invitiamo i nostri giovani a disertare il lavoro degli eserciti per impegnarsi
in vere missioni di pace, tra i nostri missionari e le organizzazioni
umanitarie.
• Facciamo presente ai nostri politici che ci rappresentano, che noi
francescani siamo contrari alle missioni all’estero, poiché crediamo
nell’autoderminazione dei popoli, nelle capacità delle relazioni
diplomatiche e nella non violenza quale metodo di risoluzione dei conflitti.
IO PAGO LE TASSE
• Ormai sembra che si stia diffondendo il prepotente modello del
furbo, che evade il fisco, tanto che l’evasione è ritenuta dal pensare
comune, non solo come non grave, ma paradossalmente giusta ed
indispensabile. Ciò sta provocando l’aumento del divario fra ricchi e
poveri, proprio perché spesso chi evade è il ricco, spinto non dalla
necessità, che si arricchisce sempre più a discapito di chi ha
bisogno.
• L'evasione dalle tasse è da ritenersi non solo un reato civile, ma un
grave atto contro la morale cristiana, poiché crea disparità,
sfruttamento dei più deboli, povertà per i più poveri; perciò,
adoperiamoci nel rispetto della legalità e pretendiamola dagli altri,
evitando complicità di comodo. Se tutti paghiamo le tasse possiamo
pretendere dalla pubblica amministrazione il diritto ad un welfare
più efficiente e solidale, vigilando sul corretto operare dei governi.
NO ALL’ESTRAZIONE DEL PETROLIO LUNGO LE
COSTE PUGLIESI
Abbiamo aderito al comitato "No petrolio, Sì energie rinnovabili",
per esprimere dissenso all'estrazione di petrolio in Mar Adriatico
ed esprimere il proprio assenso allo sviluppo delle fonti rinnovabili
di energia. Oltre all’obiettivo virtuoso, è stato importante dare
visibilità alla nostra partecipazione, in quanto se ci sono le
condizioni, noi cattolici dobbiamo far sentire la nostra opinione
anche collaborando ad iniziative sane e giuste anche se proposte da
associazioni laiche, altrimenti la nostra assenza lascia campo libero
agli altri e la conseguenza è la secolarizzazione della società, di cui
spesso ci lamentiamo comportandoci da semplici spettatori.
SÌ ALLA LEGGE SUL FINE VITA
L’OFS Nazionale ha aderito al tavolo dei presidenti del Copercom (Coordinamento delle Associazioni per
la Comunicazione) in relazione al dibattito pubblico sul fine vita:
Il Copercom,
consapevole del dovere di difendere sempre il bene dell’uomo e
Ispirandosi
al Magistero della Chiesa sui temi della vita e tenuto conto della costante attenzione della Chiesa
italiana sulla questione del fine vita,
Aderisce
all’appello rivolto al Parlamento italiano da un gruppo di intellettuali, attraverso il quotidiano “Avvenire”
(12 marzo 2011), perché venga approvato il testo di legge sul fine vita all’esame della Camera, di cui si
sottolineano “l’urgenza, l’efficacia e l’utilità”;
Auspica
che si evitino in Italia derive eutanasiche e forme di accanimento terapeutico; e ancora che si continuino
a considerare l’idratazione e l’alimentazione (ovvero la somministrazione di acqua e cibo anche per vie
artificiali), per tutti i pazienti, semplici forme di sostegno vitale, che pertanto non devono essere
sospese;
Si impegna
con le proprie competenze e la propria azione a rendere più solida la cultura della vita, profondamente
radicata nel popolo italiano.
DECADIMENTO MORALE DELLA POLITICA E
PRESENZA DEI CATTOLICI
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La nostra Società sta andando verso una deriva etica, morale e culturale, a cominciare dalla politica.
E’ risaputo che qualcuno prenda scorciatoie per raggiungere un obiettivo, ma è terrificante il
messaggio di normalità che viene dato a queste scorciatoie. Ormai ai politici italiani è concesso di
tutto: comportamenti libertini, vendersi, evadere le tasse, essere pregiudicati, comprarsi casa in
modo agevolato, corrompere, essere corrotti, essere collusi con la criminalità.
Tutto normale? No, noi Francescani non ci stiamo a questo decadimento morale, anche se nessuno
sembra indignarsi. Il nostro paese ha bisogno degli ideali e dei valori nei quali i cattolici democratici
hanno creduto e credono, dei valori della Costituzione e della dottrina sociale della Chiesa.
Ferma la libertà per i cattolici di aderire all’uno o all’altro dei partiti lealmente democratici, il primo
impegno dei cattolici deve essere la loro presenza civile in città e sul territorio, una cittadinanza
attiva, responsabile e solidale, che, a modo di fermento evangelico, contribuisca a formare sul
territorio comunità solidali, fraterne e giuste. Ciò consentirà di spostare il confronto dalla sterile
contrapposizione tra due coalizioni costruite prevalentemente per vincere le elezioni, al dibattito
sul progetto di società che si vuole realizzare e sui valori comuni che la devono animare. “C’è
innanzitutto da assicurare presenza. L’assenteismo, il rifugio nel privato, la delega in bianco non
sono leciti a nessuno, ma per i cristiani sono peccato di omissione” (Consiglio Permanente della CEI:
La Chiesa italiana e le prospettive del paese, 23 ottobre 1981).
Noi francescani, proprio in Francesco, “artista e maestro di vita evangelica” (FF 384) possiamo
scorgere l’ispiratore di una missione rinnovatrice della società civile, edificatore di una società
fondata sulla verità e libertà, sul rispetto della vita e della dignità umana, sulla giustizia e sulla
solidarietà sociale.
ENERGIE RINNOVABILI PER UN FUTURO
SOSTENIBILE – NO AL NUCLEARE
•
•
•
Il modo in cui produciamo e utilizziamo l'energia oggi non è sostenibile. Le nostre principali fonti di
combustibili fossili (petrolio, carbone e gas) sono risorse naturali che hanno un limite, finite, e le
stiamo rapidamente esaurendo. Inoltre i combustibili fossili sono i principali fattori che
contribuiscono ad innescare i cambiamenti climatici, oltre che provocare grandi disastri per
l'ambiente naturale, come si è visto di recente con la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico.
Inoltre, la competizione per le riserve di combustibili fossili è una delle cause delle guerre in atto.
Convertirsi alle energie rinnovabili, attuando al tempo stesso ambiziosi interventi finalizzati al
risparmio energetico, è la via migliore per ottenere le rapide riduzioni di emissioni di cui abbiamo
bisogno.
IL RISCHIO DELL’ENERGIA NUCLEARE E LE SCORIE.
• Alcuni considerano l'energia nucleare come una parte della soluzione della crisi energetica. Ma non
possiamo non tenere conto che la fissione nucleare produce scorie pericolose che restano
altamente tossiche per migliaia di anni e che non esiste alcun posto al mondo dove possano essere
stoccate senza rischi. In un mondo politicamente instabile, la diffusione delle tecnologie nucleari è
una strada molto rischiosa, poiché la stessa tecnologia può essere usata per produrre ordigni
nucleari. Alla luce di quanto successo in Giappone, possiamo ritenere ancora altamente rischiose le
centrali nucleari.
ENERGIE RINNOVABILI PER UN FUTURO
SOSTENIBILE – NO AL NUCLEARE
IL FOTOVOLTAICO, L’EOLICO, LE BIOMASSE.
•
La regione Puglia è all’avanguardia nella produzione di energia con pannelli fotovoltaici. Sebbene virtuosa,
la maggior parte dell’energia viene prodotta da pannelli installati al suolo, spesso su terreni sottratti
all’agricoltura, invece di installarli sui tetti delle case, integrandoli agli edifici.
•
Anche le pale eoliche hanno un impatto visivo molto evidente sul panorama, ma se vengono disposte con
criterio il loro impatto ambientale è minimo. Quando le turbine vengono collocate su terreni agricoli, quasi
tutta la superficie dei terreni interessati può essere usata comunque per l'agricoltura o per il pascolo.
Inoltre, a differenza delle centrali che usano combustibili fossili ed energia nucleare, gli impianti eolici non
hanno bisogno di acqua per il raffreddamento.
•
L'energia ottenuta dalle biomasse, materiali derivanti da vegetali o rifiuti animali è la più controversa. In
linea di principio, le biomasse sono una risorsa rinnovabile, in quanto è possibile far crescere nuove piante
per sostituire quelle che usiamo. Le emissioni di gas serra sono minori di quelle dei combustibili fossili,
purché vi sia una ricrescita sufficiente per assorbire l'anidride carbonica rilasciata e vengano seguite
pratiche di corretta gestione. Inoltre, occorre produrre il “combustibile” vegetale in prossimità delle
centrali, altrimenti il loro trasporto ne fa ampiamente perdere il beneficio ecologico. Di fronte alla
previsione di un aumento delle bocche da sfamare di due miliardi di unità entro il 2050, è determinante
che l’aumento della coltivazione di prodotti agricoli destinati alla produzione di biocombustibile non
comporti l’utilizzo dei terreni e dell’acqua necessari a coltivare gli alimenti per la popolazione o a
mantenere la biodiversità.
•
Dal punto di vista tecnico, due fattori chiave consentiranno al mondo di soddisfare i bisogni energetici con
fonti rinnovabili: aumentare l’efficienza energetica e ridurre gli sprechi di energia.
•
Un futuro energeticamente sostenibile deve essere un future equo.
•
Il cambiamento degli stili di vita giocherà un ruolo chiave.
BEVIAMO ACQUA DEL RUBINETTO
• L’acqua del rubinetto è sicura e controllata, molto di più di quella in
bottiglia. Per quest’ultime, infatti, le prescrizioni normative prevedono la
realizzazione di una sola analisi all’anno da parte dei soggetti titolari della
concessione, che viene inviata al Ministero della Salute insieme a una
autocertificazione relativa al mantenimento delle caratteristiche delle
acque. Inoltre, in questi anni l’Acquedotto Pugliese ha realizzato numerosi
interventi per il miglioramento della qualità, tra cui l’avvio di un innovativo
sistema di telecontrollo delle reti in grado di monitorare anche i principali
indici di potabilità dell’acqua in tempo reale.
• Inoltre, l’acqua di rubinetto rispetta l’ambiente perché arriva direttamente
nelle case senza produrre emissioni di CO2 e rifiuti plastici”. L’Italia è il
Paese in cui si ha il maggior consumo di acqua in bottiglia nel mondo con
il conseguente business miliardario per le industrie dell’acqua minerale
che pagano canoni di concessione molto bassi.
BEVIAMO ACQUA DEL RUBINETTO
L’acqua è per sua natura un bene comune e non può essere posseduta
come proprietà privata e venduta. Assoggettare l’acqua alla
concorrenza e al libero mercato anziché riaffermarne il valore di diritto,
umano, avrà un risultato immediato: se ne perderà il controllo. Gli esiti
delle tante privatizzazioni già intervenute nel nostro paese non
tranquillizzano; la gestione di sorella acqua deve essere pubblica e non
privata, in quanto bene di prima necessità, a cui tutti devono poter
accedere senza discriminazioni economiche. Si riconosce che se è vero
che le aziende private fanno in genere più efficienza, il problema non si
risolve privatizzando, ma pretendendo che la Pubblica
Amministrazione funzioni bene e senza sprechi o peggio ancora
corruzione. Inoltre, in Italia l'acqua costa poco, quindi una
privatizzazione potrebbe portare speculazioni economiche che si
rifletterebbe sull’aumento delle tariffe che peserebbe soprattutto sulle
famiglie in difficoltà.
Pace e Bene!
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