Post-umano
slides a cura di Claudia Bruno
Iaph Italia (Associazione
Internazionale delle filosofe)
[email protected]
postumano
relazione con tutto ciò che è diverso da quel che è
considerato “UMANO” dalla scienza moderna:
UMANO:
DIVERSO DA UMANO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
maschio
bianco
eterosessuale
in buona salute
di carne
appartenente alla
specie umana
• terreno
femmina
altre razze, ibridi sociali
omosessuali, prostitute
corpi malati
macchine, intelligenza artificiale,
protesi
• altri animali, minerali, piante,
batteri, ecc.
• extraterrestre, divino
non umano, disumano, postumano,
sovrumano
il contributo del pensiero femminista
•critica alla logica del dominio: differenza non vuol dire gerarchia
•critica all’individualismo: va tenuto conto delle relazioni
•critica alla presunta “neutralità” della scienza: il pensiero dell’esperienza
•critica all’antropocentrismo: incontrare l’altro
Immagine: “Sky Walker Biding Thru”, Lynn Randolph
interlocutrici
Biologa e storica della scienza, californiana,
insegna dal 1980 all’interno del percorso
History of Consciousness presso l’Università di
California, a Santa Cruz, iniziatrice del
pensiero cyborg, è considerata una delle
pensatrici più innovative e originali del nostro
tempo
Donna Haraway
Laureata in fisica, indiana, scienziata e
attivista considerata tra i maggiori
esponenti dell’ecologia sociale e del
movimento per la salvaguardia della
biodiversità
Vandana Shiva
contaminazioni [nel ventre del mostro]
CYBORG: ibridi di
carne e protesi
elettroniche, organico
e inorganico, carbonio
e silicio
monopolio
delle
tecnologie genetiche e
informatiche
sulle
nostre vite e culture.
nel paradigma cyborg il corpo
viene ripensato attraverso la
progressiva demolizione del mito
dominante della naturalità del
soggetto. adesso il corpo non è
né fisico, né meccanico, ma
ibrido, e il concetto di corporeità
non è più inscritto nel dualismo
cartesiano, ma diventa costrutto
post-metafisico, una sfida ad
affrontare la complessità propria
del presente.
sfumano i confini tra
categorie:
Umano/non umano
Cultura/Natura
Informatica/Biologia
Vivi/Morti
Semiotico/Materiale
Organico/Inorganico
Immagine: “Cyborg”, Lynn Randolph
semi transgenici…
Con la possibilità di trasferire un gene da una specie
all’altra – tramite microproiettili di metallo oppure
attraverso vettori batterici o virali – come accade
nel caso degli Ogm, ogni tipo di limite e confine
naturale diventa arbitrario e vulnerabile, non c’è
modo di sfuggire a questa vulnerabilità. Per avere
un’idea delle ricombinazioni messe in pratica dalla
ingegneria genetica già nei primi anni di applicazioni,
riportiamo di seguito alcuni esempi di procedure
transgeniche:
•Introduzione di geni di pesce (passera di mare) nelle
fragole per aumentarne la conservabilità e
consentirne il trasporto a distanza, in base
all’assunto che il gene consente al pesce di
sopravvivere in acque ghiacciate conserverebbe le
fragole.
•Introduzione di geni di criceto nel tabacco per
incrementarne la produzione di sterolo (che
aumenta l’effetto della nicotina).
•Inserimento di geni di ragno nelle capre per fare in
modo che producano seta nel loro latte.
•Introduzione di geni umani nelle pecore per
produrre proteine “umane” nel loro latte
•Introduzione di geni umani per la produzione di
sperma nei topi, in modo da produrre uno sperma
“uomo-topo” per fecondare ovuli umani
Rendendo “parenti” una fragola e un pesce, un
uomo e un topo, un ragno e una capra, un criceto
e una foglia di tabacco, il mutamento genetico
diventa in qualche modo mutamento evolutivo.
C’è qualcosa in tutto questo che ha a che fare con
l’immaginario del mostruoso, e spesso questo
genere di contaminazioni è stato interpretato in
senso teratologico, basti pensare agli Ogm
ribattezzati come “cibi-Frankenstein”. Intanto, le
tecniche di clonazione nate nel settore della
ricerca scientifica sulle cellule staminali
embrionali, e la fecondazione artificiale in vitro,
rendono sempre più sottile la linea che teneva
separate la vita e la morte, la natura e la
tecnologia, la produzione e la riproduzione. Ora, il
ventre della Terra e quello femminile non sono
più gli unici in grado di produrre esseri viventi: il
laboratorio asettico sottoposto alle norme di
sterilizzazione e ai controlli di qualità promette di
creare frutti altrettanto necessari e in grado di
sopperire alle “mancanze” dei sistemi naturali.
Nel caso dei semi transgenici, la promessa è stata
proprio quella di dare vita a delle “sementi
miracolo”, anche dette “ad alto rendimento”, in
grado cioè di raggiungere alti livelli di produttività
una volta coltivate
…ed embrioni in provetta
Nel caso della fecondazione
assistita degli ovuli in vitro, si
tratta analogamente di sopperire
alla infertilità del corpo in cui
saranno poi reinseriti gli ovuli
fecondati. Si crea quindi un
rapporto di interrelazione tra
l’ambiente asettico, sterilizzato,
altamente
controllato
del
laboratorio, e quello “sporco”,
animale, vulnerabile del corpo
femminile. Inutile dire come
questa sorta di sostituzione
dell’utero materno naturale con
quello artificiale e maschile della
tecnica, abbia ricordato a molte
le fantasticherie patriarcali di
autoriproduzione – e quindi di
appropriazione extra-uterina del
feto come manufatto – care alla
cultura scientifica tradizionale
ma presenti anche nella più
moderna
letteratura
fantascientifica cinematografica:
“[…] i bambini in provetta di oggi segnalano il trionfo, da
lungo tempo atteso, del sogno degli alchimisti: dominare
la natura attraverso le loro pratiche di auto-inseminazione
masturbatorie. Quello che oggi sta accadendo nel campo
delle tecniche riproduttive è il capitolo finale della lunga
storia della fantasia degli uomini sulla propria autogenerazione, quella di riprodursi da sé e per sé. Uomini di
scienza certo, ma di genere maschile, cioè capaci di
produrre nuovi mostri e affascinati dal loro potere”.
Braidotti R., (2005) Madri, mostri, macchine, Roma,
Manifestolibri, cit., p. 96
controllo sulla vita
“vampiro”: figura
di inquinamento e
di confine, che
Haraway riprende
dalla cultura
popolare
fantascientifica e
dall’immaginario
del mostruoso.
incarna l’abietto,
l’anormale, il
contaminato e
«sembra essere
una delle figure
più potenti nelle
nostre pratiche
narrative, perché
è colui che
contamina il
cosmo, la
comunità chiusa e
organica»
Si modificano i
rapporti di
parentela:
Da legami di
sangue,
all’interno della
stessa specie
A legami
intraspecifici,
non sessuali,
orizzontali, tra
organismi di
specie e natura
diverse
I legami di sangue
non sono più
puri.
Immagine: “Transfusions”, Lynn Randolph
controllo sui corpi
la figura sopra la
macchina rivela
qualcosa in più di un
quadro clinico. Un
piccolo demone rosso
batte sul cranio,
ripetendo il rumore
che la macchina
espelle, un orologio
senza lancette ma con
chele di granchio
bloccato e in attesa,
uno scheletro figura
con una lancia
attende la decisione
cruciale. Una sirena a
bocca aperta e un
pene galleggiante e
dei testicoli attestano
le paure e i desideri
incommensurabili
racchiusi nella testa di
questa donna.
è l'immagine di una
donna che entra in
una macchina della
risonanza magnetica
(MRI), uno dei nuovi
dispositivi di imaging
medicale che
promettono tanto.
Una risposta alla
nostra resistenza
non innocente al
dominio della
tecnoscienza in
situazioni di vita e di
morte.
Immagine: “Immeasurable Results”, Lynn Randolph
l’immaginario della catastrofe
crisi delle
diversità
Nord:
mappatura del
genoma
umano
inquinamento
(terminato negli anni
2000)
nucleare
ambientale
genetico
Sud:
erosione della
biodiversità
1992: Convenzione
di Rio sulla
Biodiversità
Immagine: “Millenial Children”, Lynn Randolph
raccontare l’umanità
“SimEve” è il prodotto di un’elaborazione
cibernetica risultato dall’incrocio tra più
facce di diverse etnie rappresentative
delle varie istanze presenti negli Stati
Uniti. Questi volti, alcuni dei quali sono
riportati nella matrice creata sullo sfondo
della copertina, sono stati fotografati e
ricombinati tramite un programma di
morphing computerizzato
Progetto Genoma
Umano
Progetto Diversità
Genoma Umano
il processo di trasformazione della
pop-star Michael Jackson attraverso
le categorie di razza, sesso, genere,
specie e generazione.
Immagine: “Self-consortium”, Lynn Randolph
relazioni tra specie
“OncoTopo™ è mia parente
stretta, o meglio, maschio o
femmina che sia, è mia
sorella e compagna. Fornita
per definizione di ghiandole
mammarie la sua essenza è
mammifera, il sito per il
trapianto di un gene
tumorale umano […]. Anche
se la sua promessa è
decisamente laica, lei/lui è
una figura del realismo
cristiano: è il nostro capro
espiatorio, esorcizza la
nostra sofferenza, significa
e rappresenta la nostra
mortalità in modo potente
e storicamente specifico,
promettendo una salvezza
culturalmente privilegiata –
una “cura per il cancro”.
A Few Words about Reproduction.
Una pubbblicità della Logic General
Corporation degli anni ‘80
Immagine: “The Passion of OncoMouse”, Lynn Randolph
vacche “sacre” vs mucche “pazze”
La mucca in India è
“sacra” perché ha un
ruolo di sussistenza
fondamentale
nell’ecosistema,
produce:
•latte
•pelli, corna, zoccoli
•forza lavoro
•letame (energia,
fertilizzante)
La mucca “pazza” si sacrifica
per salvare il profitto delle
multinazionali della carne:
•macchina da latte
•sostituzione di mangimi
vegetali
•spugnette di plastica per
ruminazione
•massiccio consumo di carne
(cancro)
meglio “cyborg” che “dea”?
Buon dibattito e grazie per l’attenzione!
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Presentazione IV Seminario – parte I