Padre Giovannino Tolu Così leggiamo nella S. Scrittura nel capitolo 2, versetto 20, del libro di Abacuc. Il silenzio è l’atteggiamento che più si addice all’uomo quando si trova dinanzi a Dio. In questo mese anche noi esercitiamoci nel SILENZIO Il silenzio è un insopprimibile bisogno dell’anima che, avendo in sé la percezione della presenza del suo Creatore, dinanzi alla sua grandezza e bellezza, colma di meraviglia, tace. Il silenzio non è semplicemente assenza di rumori ma sublime presenza di stupenda realtà impossibile da comprendere con ragionamenti: c’è bisogno allora di silenzio che sfocia nella contemplazione. Oggi l’uomo sembra aver paura del silenzio; egli si è voluto colpevolmente seppellire nel rumore, nel frastuono del peccato che lo stordisce e lo ammazza dentro, lasciandogli un vuoto incolmabile. Il cuore però ha esigenze che il fracasso non può soddisfare. In natura tutto è avvolto nel silenzio. La primavera, ad esempio, si manifesta nel silenzio. Dopo i grigi mesi dell’inverno gli alberi e i prati silenziosamente si ammantano di fiori e di colori. Lo splendore di un nuovo giorno nasce dal silenzio della notte. “Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa, il tuo Verbo, o Signore è sceso dal cielo”. Ancor più avvolta nel silenzio è la realtà soprannaturale. La liturgia parla dell’Incarnazione così: Di Gesù, il Vangelo dice che passava le notti in preghiera, lontano dal vociare della gente, interamente “occupato” nel Padre suo. La Pasqua, per eccellenza il Giorno del Signore, scaturisce dal silenzio della morte. Maria SS.ma è stata chiamata “Silenzio di Dio”. Nel suo Sì, si è spento ogni dissenso dell’orgoglio umano. Impara anche tu ad essere silenzio che adora e che ti rende possibile la contemplazione. Fuggi la dissipazione, la vanità, la frivolezza. Impegno da praticare: SILENZIO Silenzio davanti al Signore (Sof. 1,7)