Verità o finzione? Tradotto dal portoghese ITALBIT by Vittorio Copyright © 2007 Powerpoint Paradise. All Rights Reserved New King James Version Vista satellitare del Mar Rosso ◄ Lago Tiberíade ◄ Mar Morto Territorio di Goshen ◄ Golfo di Aqaba Golfo di Suez ► Fiume Nilo ► Gli ebrei partirono dalla terra di Gosen Gola di Watir Spiaggia Sucote 2^ tappa dell’esodo attraverso la gola di Watir Arrivarono alla spiaggia di Nuweiba Spiaggia di Nuweiba Gola di WATIR Foto dal Satellite della gola che porta, con una unica uscita, alla spiaggia di Nuweiba! (clicca per animare il percorso effettuato nella gola) la spiaggia di Nuweiba Vista Laterale Vista dalla sponda saudita Spiaggia di Nuweiba La spiaggia di Nuweiba nel golfo di Aqaba dove presumibilmente fecero la traversata gli israeliti … Grande e bella spiaggia per 2 milioni di persone, vero? Mi sono sempre meravigliato come una colonna di fuoco potesse fermare gli egiziani che inseguivano gli ebrei durante la notte. Bastava girare intorno! Ma non era possibile. Quelle colline erano molto ripide per i loro carri. (Ron Wyat) Controllando la profondità con il sonar, Wyatt ha scoperto un ponte di terra subacqueo esattamente tra la spiaggia di Nuweiba e il lato saudita. Dio divise il mare con un forte vento orientale facendo apparire questo ponte di terra subacqueo in modo che Mosè e gli israeliti poterono passare attraverso la terra ferma! Fu così che 2-3 milioni di persone passarono! Esodo 14:21-22 “Allora Mosè stese la mano sopra il mare; e, con un forte vento orientale, il Signore fece ritirare il mare tutta quella notte, trasformando il mare in terra ferma. Le acque si divisero, e gli israeliti passarono in mezzo al mare all’asciutto; e le acque erano come un muro a destra e a sinistra di loro.” Da qui attraversarono il Mar Rosso e in Arabia Saudita, dove secondo gli archeologi si trova realmente il Sacro Monte Sinai, Mosè ricevette le tavole con i Dieci Comandamenti. Secondo quanto raccontato nella Bibbia i carri del faraone tentarono di inseguirli Figura originale dei carri del faraone Esodo. 14 23 E gli egíziani li perseguitarono entrando dopo di loro in mezzo al mare, con tutti i cavalli, i carri e i cavalieri del faraone. 24 All’alba, il Signore dalla colonna di fuoco e di fumo, guardò nell’ accampamento degli egiziani e li sconvolse. 25 Egli fermò le ruote dei loro carri per farli andare con difficoltà. E allora gli egiziani dissero: Fuggiamo da Israele, perchè il Signore combatte per loro contro di noi. 26 Intanto il Signore disse a Mosè: Stendi la mano sopra il mare, in modo che le acque ritornino sugli egiziani, i loro carri e i loro cavalieri. 27 E così Mosè stese la mano sopra il mare, e questo la mattina riprese la sua forza e gli egiziani fugirono di fronte ad esso. Così il Signore travolse gli egiziani in mezzo al mare. 28 Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri e tutto l’ esercito del faraone, che era entrato nel mare dietro di loro. E non ne scampò neppure uno di loro. Così Wyatt decise di immergersi per vedere questo posto! Indovinate cosa ha scoperto … …le ruote dei carri del faraone che furono sommersi quando tentarono di perseguirli! Gli artefatti scoperti comprendono ruote, parti di carri, e anche ossa umane e di cavalli. Diversi furono trovati tanto nella parte costiera saudita che nella parte di Nuweiba. Dal 1987, Ron Wyatt ha trovato 3 razze dorate di ruote di carro. Il corallo non cresce sull’ oro, pertanto è stata mantenuta la forma originale, mentre il legname placcato in oro che stava dentro di loro s’è disintegrato rendendolo troppo fragile per la sua rimozione. La speranza delle future spedizioni è quella di esplorare le acque più profonde con telecamere remote o mini-sub. La ruota di carro incrostata di corallo, filmata sotto la costa saudita, è paragonabile a questa del carro trovato nella tomba di Tutancamon. Ruota e asse di carro (in posizione verticale nel riquadro) coperti di corallo. Êxodo 14:25 ‘Ed Egli fermò le ruote dei loro carri per farli andare con difficoltà' ... Ossa mineralizzate, uno dei tanti ritrovamenti dovuti alla traversata e testati dal Dipartimento di Osteologia dell’ Università di Stoccolma. Uno di questi è stato identificato come un femore umano della gamba destra di un uomo di 165-170 cm di statura. Si tratta essenzialmente di un ‘fossile’ totalmente ricoperto da minerali e corallo pertanto non databile col metodo del radiocarbonio, comunque questo esemplare è molto antico. Colonna commemorativa di Salomone. Quando Ron Wyatt visitò per la prima volta Nuweiba nel 1978, incontrò una colonna in stile Fenicio accostata all’acqua. Purtroppo le inscrizini erano state cancellata per l’erosione, quindi l’ importanza di questa colonna non fu percepita fino al 1984 quando una seconda colonna di granito fu trovata sul lato opposto, sulla costa saudita; identica alla prima tranne che per le inscrizioni che erano intatte! Ron Wyatt trovò due colonne poste da Re Salomone su entrambe le coste per commemorare la traversata del Mar Rosso L’inscrizione Fenicia (ebreo arcaico) della seconda colonna conteneva le parole: Mizraim (Egitto ); Solomão; Edom (rosso); morte; Faraó; Moisés; e Yahweh (Dio), indicando che Re Salomone pose queste colonne a ricordo della miracolosa traversata del Mar Rosso. L’Arabia Saudita non ammette turisti, e tantomeno visitatori non autorizzati, le Autorità saudite intanto hanno rimosso queste colonne collocando una bandiera per segnalare il luogo dove stavano. Iscrizioni ebraiche scoperte in Arabia Saudita Una serie di altre prove si possono incontrare nella parte saudita, inclusi resti della base del vitello d’oro, colonne, altari… e anche la roccia sull’Oreb (Sinai) dove la Bibbia narra che Mosè la colpì due volte per ottenere l’acqua per il popolo. La roccia si spacca in due e l’acqua sgorga... È difficile da dire ma la tendenza dei media anti-religiosi descrivono questi fatti come non veri, alla luce della fede. Però è preferibile essere scettici su tali prove archeologiche, che dubitare della veridicità e storicità del racconto biblico, uno dei libri storici più precisi al mondo.