Franco Forte è scrittore, sceneggiatore, nonché
editor Mondadori e curatore di questa e altre
collane Delos Books e Delos Digital.
L’idea fantascientifica che vive in ogni racconto,
il Chew-9, è sua.
Questa collana inizia proprio con i suoi racconti
così che noi autori potessimo prenderne spunto
e ampliare gli scenari della serie.
Il Chew-9, ovvero la droga del benessere, è
una sostanza in grado di manipolare la realtà.
Si attiva con il pensiero e il desiderio, a volte
anche solo con l’istinto. C’è chi diventa
fortissimo, chi oltrepassa i confini della
conoscenza, chi ancora esplora la quinta
dimensione, ma non c’è limite
all’immaginazione e di conseguenza alla
realtà, che si plasma nelle trame di ogni
racconto sotto il volere della mente umana…
-Tutti possono partecipare alle selezioni, purché iscritti al
forum della Writers Magazine Italia.
-Il tema scelto è la fantascienza, con particolare
riferimento agli scenari descritti da Franco Forte nei
racconti della serie “Chew-9 / La droga del benessere”,
pubblicati da Delos Digital.
-I racconti devono avere una lunghezza compresa tra
50.000 battute (25 cartelle) e 180.000 battute (90
cartelle), spazi vuoti compresi.
Leggi il regolamento completo
L’incipit:
Sal D'amore infilò il suo modulo nel
Killroy's Cafè, facendosi largo tra due
colossi che litigavano ad alta voce. Si
diresse al bancone del bar e con un unico
movimento agganciò la piastra del
modulo al trampolo di sostegno.
Il locale era impregnato di fumo e
puzzava di vomito, ma Sal sapeva che era
l'unico posto dove avrebbe potuto
convertire i buoni dell'assistenza in Jack
Daniel's.
Chiamò il droide che serviva dietro il
bancone di finto mogano e lanciò
un'occhiata all'uomo infilato nel trampolo
accanto a lui.
- Che cos'hai da guardare?- fece questi
girando l'occhio naturale dalla sua parte.
Sal si rese conto dalla voce che era una
donna.
Chew-9 n.1 – CHEW-9
di Franco Forte
Il Chew-9 è la sostanza più preziosa della galassia. Un potente
allucinogeno capace di fare interagire l'immaginazione con la
realtà, manipolando la materia per ottenere effetti
sconvolgenti. Una droga che solo i ricchi e i potenti possono
permettersi. A costo di annientare intere civiltà...
Il primo capitolo della saga della droga del benessere. Quando
Sal D'Amore, eroe di guerra che ha perso le gambe durante
una battaglia interstellare, conosce il potere miracoloso del
Chew-9, dovrà rivoluzionare la propria vita per sopravvivere,
e per proteggere una creatura che non appartiene alla Terra...
Un'altra serie ideata da Franco Forte, dopo la saga horror "The
Tube", collegata a un contest letterario online a cui tutti
possono partecipare. I migliori autori selezionati saranno
messi sotto contratto e le loro opere pubblicate all'interno della
serie.
Franco Forte è autore di bestseller quali
"Carthago", "Il segno dell'untore" e "La
Compagnia della Morte" (tutti Mondadori),
sceneggiatore televisivo ("RIS - Delitti
imperfetti", "Distretto di Polizia") e direttore
editoriale delle collane da edicola Mondadori
(Urania, Gialli Mondadori e Segretissimo).
Per Delos Digital è autore delle serie horror
bestseller "The Tube" e "The Tube
Exposed". Il suo sito: www.franco-forte.it
L’incipit:
Le paratie della navetta si sollevarono con un
frastuono metallico, e dagli scivoli di sbarco
le truppe scesero incolonnate, andando a
radunarsi nel piazzale dell’astroporto.
Rigide sull’attenti sotto il sole impietoso di
Capella IV, le reclute stringevano i fucili in
dotazione e le sacche di tela ruvida, in attesa
di ricevere ordini dai comandanti di squadra.
Alta Ronoe aveva dimenticato di infilare gli
occhiali da sole prima di scendere, e adesso
era costretto a stringere gli occhi per non farsi
accecare dal riverbero. Nella concitazione non
ricordava più doveva aveva infilato l’astuccio
con le lenti protettive, e quando un piccolo
trattore da trasporto si fermò a pochi metri da
lui, investendolo con l’ombra della cabina di
guida, sbatté le palpebre e rilassò i muscoli
contratti del viso. Ancora pochi minuti e le
cornee avrebbero cominciato a friggergli
come uova in padella. Del resto, non poteva
sciogliere la rigida posizione di attenti, non
fino a quando il sergente Data non avesse
smesso di andare avanti e indietro a pochi
passi da lui come un animale in gabbia.
Chew-9 n.2 – LA GUERRA COI REMS
di Franco Forte
Perché gli umani sono in guerra con la razza aliena dei Rems?
Che cosa nasconde, in realtà, di così prezioso il loro pianeta
natale?
Dopo il primo capitolo della saga della droga del benessere,
"Chew-9", ecco il secondo racconto scritto da Franco Forte,
che ci porta direttamente su Capella IV, il pianeta di origine
della razza dei Rems. Perché gli umani sono in guerra con
questa razza aliena? Che cosa nasconde, in realtà, di così
prezioso quel pianeta, per cui tutti, dai veterani di guerra ai
potenti della Terra che finanziano le spedizioni militari, non
esitano a uccidere, pur di venirne in possesso? Chew-9 è
un'altra serie ideata da Franco Forte, dopo la saga horror "The
Tube", collegata a un contest letterario online a cui tutti
possono partecipare. I migliori autori selezionati saranno
messi sotto contratto e le loro opere pubblicate all'interno della
serie.
L’incipit:
Pareti sporche, luci soffuse, voci che si
diffondevano nel locale come il brusio della
risacca, e davanti a me, sul banco lucido di
legno, una bottiglia di Vate, il liquore locale
che evaporava direttamente nell’esofago e i cui
effluvi avrebbero messo fuori combattimento
un bevitore inesperto nel giro di pochi secondi.
— Cinquanta Din, Roxie. Non uno di più.
Questo è quanto dice il regolamento, e io non
sono autorizzato a scostarmi dalle cifre
ufficiali.
Mi fermavo sempre su Proxima Frontera
quando mi trovavo a navigare in quel
quadrante di spazio, e ormai sapevo che prima
di ogni bicchierino di Vate dovevo mordere
una grossa fetta di limone, impregnandomi la
bocca del succo acido che avrebbe assorbito i
vapori malsani, impedendogli di arrivare allo
stomaco e al cervello.
— Hai intenzione di continuare a dettare
condizioni? — chiesi al robusto droide della
Sorveglianza che mi aveva raggiunto al banco.
Il Charlie Baker’s Vate Drugstore non era
propriamente un bar, e neppure uno spaccio.
Chew-9 n.3 – SOLE GIAGUARO
di Franco Forte
Ma quando Roxie viene ingaggiato per comandare una
spedizione di soccorso, non può immaginare quello a cui si
troverà di fronte: un buco nero sta per inghiottire la sua
astronave...
Dopo "Chew-9", primo capitolo della saga della droga del
benessere, e "La guerra coi Rems", secondo episodio della
serie, ecco il terzo racconto scritto da Franco Forte. L'umanità
ha conquistato le stelle, ma i misteri dei buchi neri sono
ancora lontani dalla portata degli scienziati e dei più
coraggiosi scorridori dello spazio. Ma quando Roxie viene
ingaggiato per comandare una spedizione di soccorso, non può
immaginare quello a cui si troverà di fronte. E ancora una
volta, suo malgrado, dovrà fare ricorso al Chew-9 per cercare
di salvare la sua astronave dal disastro... Chew-9 è una nuova
serie ideata da Franco Forte, dopo la saga horror "The Tube",
collegata a un contest letterario online a cui tutti possono
partecipare. I migliori autori selezionati saranno messi sotto
contratto e le loro opere pubblicate all'interno della serie.
L’incipit: Quando mi presero, su a Plenum Rock,
nel versante occidentale del cratere Varium di
Marte, ero a un passo dal farla franca.
Gip Thorsen era stato ingaggiato per farsi trovare
lì con la sua aerocella autorizzata e un pacchetto
di tessere di riconoscimento intestate a mio
nome.
Gip era stato pagato in anticipo da Rachele, la
mia donna, ma non si fece vedere neppure da
lontano. E anche Rachele è scomparsa da quel
giorno.
Credo che quei due si siano messi d’accordo e
mi abbiano abbandonato. Rachele aveva con sé
buona parte degli accreditabili che ero riuscito a
mettere da parte con i miei affari, e questo
poteva bastare per farla decidere di piantarmi in
asso.
In ogni caso, quando i droidi della Guardia
Imperiale mi trovarono, io ero già rassegnato al
destino che mi sarebbe toccato: era impossibile
allontanarsi da Plenum Rock senza una aerocella
autorizzata e un pilota con i controcoglioni
disposto a giocarsi la licenza per una nota di
credito.
— Lavorante 1436 barra rosso — recitò il
caposquadra registrando l’avvenuto arresto…
Chew-9 n.4 – SENTENZA CAPITALE
di Franco Forte
Riuscirà il detenuto Cash La Rocca a sopravvivere
all'atmosfera letale di Mephistopheles, un gigante ghiacciato
ricoperto da oceani di metano e ammoniaca da cui nessuno è
mai tornato vivo?
Dopo i primi tre capitoli della saga della droga del benessere,
"Chew-9", "La guerra coi Rems" e "Sole giaguaro", ecco il
quarto episodio della serie. Cash La Rocca viene accusato di
detenzione e spaccio illegale di sostanze stupefacenti, fra cui
la potente droga del benessere, e condannato ai lavori forzati
sul terribile pianeta Mephistopheles, un gigante ghiacciato
ricoperto da oceani di metano e ammoniaca da cui nessuno è
mai tornato vivo. Ma nessuno, a differenza di La Rocca ha mai
provato a usare il Chew-9 per trasformarsi in qualcosa di più
di un semplice umano. Qualcosa capace di resistere
all'atmosfera letale di Mephistopheles... Chew-9 è una nuova
serie ideata da Franco Forte, dopo la saga horror "The Tube",
collegata a un contest letterario online a cui tutti possono
partecipare. I migliori autori selezionati saranno messi sotto
contratto e le loro opere pubblicate all'interno della serie.
L’incipit:
Questa è la mia storia.
La storia di come uccisi l’Agglomerato.
La musica scoppiava dai diffusori e
s’incanalava nei vicoli oscuri della città, un
animale ferito che cercava sangue e si
allungava dalle sbarre della finestra come
plastica fusa. Valeria se n’era andata per la terza
volta, ma adesso sapevo che non sarebbe
tornata, non dopo quello che le avevo detto e
tutta la rabbia che le avevo schizzato in faccia.
Ero a un passo dal tracollo, e quella musica
vibrante, le note elettriche che mi entravano nei
polmoni come scosse vive e andavano a
scuotermi dalla testa ai piedi, erano il solo
appiglio che mi era rimasto per non impazzire.
Non dopo che avevo dissipato i miei ultimi
cinquemila yen in quel folle gioco a rimpiattino
negli intestini dell’Agglomerato.
Valeria mi aveva guardato con le sue protesi
Kendo nuove di zecca e si era fatta una risata,
lasciando brillare le minuscole lettere del
marchio di fabbrica che disegnavano uno sbuffo
grigio sui tondini azzurri delle sue pupille.
Chew-9 n.5 – MORTE
DELL’AGGLOMERATO
di Franco Forte
Questa è la sua storia. La storia di come uccise l'Agglomerato...
I mastini dell'Agglomerato non permettono a nessuno di entrare
nella realtà viruale senziente che governa il mondo, e forse tutto
l'universo. Solo un pazzo può credere di riuscire a farsi largo in
quell'inferno elettronico. Un pazzo disposto a tutto pur di
salvare la sua donna. Anche a sfruttare il Chew-9 per aggirarsi
come un'entità viva e reale nel mondo dell'Agglomerato...
L’incipit:
Seritax 9
Sistema di Alpha Centauri
12:34:27
Il sistema della terza luna sembrava sciogliersi
in schiuma, quando il sole spuntava
all’orizzonte rasentando l’asse di rotazione del
pianeta. La luce brillava sulle tracce d’ombra
della terza luna e inghiottiva i suoi planetoidi
come acido solforico; gli altri satelliti, disposti
simmetricamente rispetto all’apogeo, si
assottigliavano fino a scomparire agli estremi
della visuale che si aveva dalla garitta di
osservazione.
Non fare così, Alex. Dacci dentro, perdio, dacci
dentro…
Ricordava perfettamente il giorno del suo primo
turno di guardia, un G27 in sostituzione del
tenente Roney. Lei aveva studiato le
caratteristiche astronomiche di quel sistema sui
terminali del cargo che la Società per le Attività
Extrasolari aveva messo a disposizione per il
trasferimento da Terra, ma quando si era trovata
davanti allo spettacolo delle tre lune con i loro
satelliti complementari, non era stata capace di
concentrarsi nel suo lavoro.
Chew-9 n.6 – STAZIONE 9
di Franco Forte
Seriatx 9 è un pianeta letale. Solo grazie al Chew-9 si può
sperare di sopravvivere...
Che cosa sono quelle ombre che si muovono su Seritax 9, un
pianeta disperso nelle profondità dello spazio? E perché solo
grazie al potere rigenerante del Chew-9 il soldato Alex, una
ragazza disposta a tutto pur di sopravvivere, riesce a
comprendere che cosa si cela negli anfratti oscuri che animano
il pianeta?
L’incipit: Aria secca. Niente umidità. Le dita
aderiscono all’acciaio e rendono precisa la
traiettoria del coltello. Scaldo le mani facendo
rotolare una moneta dal pollice al mignolo. E
viceversa. Con entrambe le mani. Io non uso
pistole, non faccio rumore. Solo le mani. La mia
polizza di assicurazione e lo strumento del mio
lavoro. Le mani e il coltello da tiro con la punta
allargata, perfettamente bilanciato sulla forza
dei miei polsi. Posso centrare un francobollo a
dieci metri di distanza. Anche a occhi chiusi.
Non serve guardare, quando c’è la memoria.
Avverto le vibrazioni nell’aria, sento muoversi
le correnti invisibili, il coltello è una propaggine
del mio braccio e io non devo fare altro che
allinearlo con il bersaglio, calcolare d’istinto la
forza e lasciarlo andare. La lama si spinge
avanti dopo una capriola, il manico di plastica
mi sorride. Non ha mai conosciuto il mio
palmo, ma è consapevole dell’importanza del
suo compito. Bilanciamento. Mi giro senza
guardare il francobollo che viene tagliato in
due. È questo a far decidere il nero con la
canottiera. Stacca il coltello e mi segue a bordo
dell’autocraft senza dire una parola. Sono stato
assunto per l’incarico.
Chew-9 n.7 – ACCIAIO
di Franco Forte
L'acciaio è parte del suo corpo, della sua anima. E con il
Chew-9, niente potrà fermarlo...
Per una donna puoi cercare di morire. Sacrificarti per trovarla
e tornare ad abbracciarla. Soprattutto quando possiedi il dono
di controllare l'acciaio, e farne un'arma devastante. Ma quando
chi ha rapito la tua donna controlla la criminalità planetaria,
non puoi fare altro che donarti anima e corpo al nuovo
demonio del millennio: il Chew-9, la droga capace di renderti
qualcosa di più di un semplice combattente. Forse il diavolo in
persona...
L’incipit:
Mikita sorrise e si pulì i denti con l’unghia del
mignolo.
— Ho provato una di quelle schifezze — disse
mentre Laura la guardava accigliata. — Le
pappette energetiche.
— Speri che riescano a tenerti su? — le chiese
Kim-Choo alzando le braccia e sistemandosi i
capelli sulla nuca con una forcina. — Sono tutte
cazzate. L’importante è riuscire a concentrarsi.
— Merda, ragazze — sbuffò Darko Fjosevic
alzandosi di scatto. Era stanco di aspettare. — Se
non si sbrigano divento pazzo.
La saletta era piccola e asettica, tagliata
direttamente nella plastica, e il rumore
dell’impianto di sterilizzazione ricordava il
respiro di un bufalo stremato.
— Calmo — fece Kim-Choo stringendo ancora
di più gli occhi obliqui. Il colore della sua pelle
era giallastro e malaticcio sotto la pioggia di luce
che colava dai neon sul soffitto. — Che fretta
hai?
— Giusto — aggiunse Mikita. — Cerchiamo di
goderci questi momenti di tranquillità.
Potrebbero essere gli ultimi.
— Oh, Cristo…
Chew-9 n.8 – QUINTA DIMENSIONE
di Franco Forte
Che cosa troverà Darko nella quinta dimensione? Perché mai
nessuno è riuscito a tornare vivo? E se ce la farà, grazie alla
potenza del Chew-9, come saranno cambiati il suo corpo e la
sua mente?
Quando Darko deve assumere una dose di Chew-9 per
spingersi nella quinta dimensione, insieme a una squadra di
esploratrici donne di cui dovrà sovrintendere alla sicurezza,
non sa che cosa lo attende dall'altra parte. Nessun essere
umano è mai tornato vivo da quella dimensione, se non sotto
forma di gelatina organica. Ma la loro squadra è bene
addestrata e pronta a tutto. O almeno così credono... "Chew-9"
è una serie ideata da Franco Forte collegata a un contest
letterario online sul forum della Writers Magazine Italia, a cui
tutti possono partecipare. I migliori autori selezionati saranno
messi sotto contratto e le loro opere pubblicate all'interno della
serie.
L’incipit:
Dallo scaffale scelse la sua combinazione
preferita, si sdraiò nel lettino del commutatore e
premette la sequenza d’istruzione. Con un sibilo
la camera empatica si chiuse attorno a lui e
sottili propaggini di tenebra l’avvolsero,
togliendogli ogni percezione. Dagli altoparlanti
si diffuse la giusta sequenza di fondo e alle narici
gli giunse l’odore della salsedine sovrapposto a
quello frizzante dell’ossigeno. Lentamente e con
gran cura di particolari il commutatore empatico
cominciò a irradiare la simulazione che lui aveva
scelto.
Si trovava su un minuscolo atollo perduto nelle
distese cristalline dell’Oceano Indiano, su Terra;
davanti a lui la barriera corallina contro cui
s’infrangevano le acque con basse colline di
spuma, e ovunque una distesa uniforme di verde,
palme grandiose che si protendevano verso il
mare allungando ombre ristoratrici. Quando tutte
le configurazioni sensoriali trovarono armonia,
Iashin si alzò e tuffò i piedi nella finissima
sabbia bianca, sperimentando la gioia del corpo
nudo prostrato agli strappi del vento, mentre con
le caviglie sollevava finissimi spruzzi dall’acqua
turchese, quasi invisibile.
Chew-9 n.9 – SONO ATOMI DI STELLE
di Franco Forte
Un contatto con un'entità aliena nello spazio. Una lotta per la
sopravvivenza. Solo attraverso l'uso del Chew-9, Iashin può
sperare di riuscire a salvare se stesso e il genere umano...
Quando Iashin viene risvegliato dal computer di bordo,
durante uno psicosogno da favola, è infuriato per
quell'interruzione inopportuna. Ma l'emergenza è grave: un
oggetto sconosciuto è in rotta di collisione con l'astronave, e
lui deve cercare di capire di che cosa si tratta, e come evitare il
disastro. Eppure, quando l'oggetto alieno si fa spazio
attraverso gli schermi protettivi del cargo spaziale di Iashin e
si rivela una minaccia ben più grande di quanto lui
immaginava, diventa chiaro che solo il Chew-9 potrà
contrastare quel nuovo, incredibile pericolo arrivato dallo
spazio.
L’incipit:
L’appartamento di Arcaj era sventrato. Di lui
nemmeno l’ombra; neanche un debole segnale
che ne indicasse la localizzazione. Il contatto
si era interrotto un’ora prima.
Le tre stanze del loculo senza finestre al
centotredicesimo piano erano irriconoscibili.
Non era rimasto più nulla dell’ordine
maniacale del loro padrone: quello che non
era andato in frantumi era carbonizzato. Le
fiamme, però, erano state tenute sotto
controllo e poi soffocate, per non fare attivare
il sistema antincendio. Un messaggio.
L’uomo passò un dito sulla superficie un
tempo liscia del tavolo a sospensione
magnetica. Il piano fluttuava ancora, seppure
con scossoni; era annerito e ruvido. Ne seguì i
contorni. Sul guanto restò della polvere rossa
che l’uomo si guardò bene dall’avvicinare al
viso.
Sapeva cos’era.
Chew-9.
Tutti la conoscevano come la droga del
benessere. Per lui era soldi. A volte, soldi e
morte.
Chew-9 n.10 – CERBERUS
di Ilaria Tuti
Chi è Iro? E perché è salita dai Livelli più profondi del pianeta
Egemona per infastidire Caronte, il potente spacciatore di
Chew-9 che vive come un dio? La risposta cambierà la vita a
entrambi. Per sempre...
Quando Caronte si trova davanti Iro, una ragazzina sparuta
che proviene dai Livelli inferiori del mondo-alveare che è
Egemona, capisce che il suo mondo dorato da dei problemi:
Cerberus, l'intelligenza artificiale che regola la sua vita e tutte
le sue attività clandestine, ha deciso di sopraffarlo. La lotta è
per il controllo del Chew-9, la sostanza più preziosa
dell'universo, e Caronte è disposto a tornare negli inferi del
pianeta, pur di non abbandonare il controllo su quella
straordinaria risorsa.
Ilaria Tuti, friulana, ha pubblicato il suo
primo romanzo nel 2012 ("Isabel", Edizioni
Montag). Per Delos Digital ha pubblicato
"La fame e l'inferno", con Carlo Vicenzi,
"Ceneri" e "Nido di carne" nella collana
The Tube; i romanzi brevi "Cerberus" ed
"Egemona", per la collana Chew-9, che
precedono questo "Profondo Alpha".
L’incipit:
Isole di pietra all’orizzonte. Fasciate dalle
brume lattescenti di una guazza che
galleggiava sull’acqua come uno strato di
bambagia filamentosa.
La nave procedeva in bolina rischiando di
rovesciarsi sul fianco, tanta era la forza del
vento che pure sembrava risparmiare lo strato
cumuliforme di nebbia.
L’acqua di mare aggrediva la chiglia
dell’imbarcazione e mi spruzzava in faccia con
cadenza regolare, lasciandomi una patina
salmastra sul viso che aveva l’odore del pesce
e la sgradevole persistenza del sale.
In alto un limpido cielo azzurro sembrava in
contraddizione con le mie grida e gli sforzi che
facevo per tenere l’imbarcazione in rotta.
Coppie di gabbiani volteggiavano con parabole
discendenti che le portavano a pochi metri dai
miei muscoli affaticati sotto la giacca di GoreTex, e quando ne incontravo gli sguardi lucidi,
fissi verso la scritta stampata sul fianco del
mio dodici metri, credevo di avere a che fare
con topi… topi enormi pitturati di bianco che
sporgevano il muso oltre i lastroni di pietra…
Chew-9 n.11 – GLI ORIZZONTI DEL
CERCHIO
di Franco Forte
Quando finzione e realtà si confondono, forse è solo il
prodotto di una mente soggiogata dal Chew-9
La vita sul pianeta si è estinta. La guerra nucleare ha
cancellato ogni forma di vita, e i pochi esseri umani rimasti si
trascinano tra le fornaci radioattive che eruttano morte,
cercando di sopravvivere come possono. Solo Virtuo ha
qualcosa in più degli altri, che lo rende il signore incontrastato
di quel mondo allo sfacelo: una scorta di Chew-9, la potente
droga del benessere. E alcune cartucce di simulazione virtuale
che possono rendere la vita meno terribile di quanto non sia.
Finché qualcuno non si accorge che realtà e finzione,
nell'universo allucinato del Chew-9, troppo spesso si
confondono...
L’incipit:
La Morte Bianca: una distesa di ghiaccio che
circondava la città di Egemona; un deserto
spazzato da venti rabbiosi e dalle propaggini
del campo di forza elettromagnetico che
proteggeva la metropoli. La matrice d’energia
disfaceva il tessuto molecolare di chiunque
cercasse di oltrepassarla senza conoscerne
l’architettura. I torrioni che la generavano
svettavano come gigantesche aste lungo tutto il
suo perimetro; più alta di loro, c’era solo La
Lux: il faro di Egemona spargeva la sua luce in
un cielo dai colori cangianti; l’attività solare
era in uno dei suoi picchi e generava
spettacolari aurore boreali dai riflessi
iridescenti.
Egemona era una metropoli costruita su nove
Livelli concentrici, che salivano come i piani
di un tempio gigantesco. In cima, il Livello
Uno sfavillava con il suo skyline di palazzi di
acramex, dimore del potere corrotto che
governava la città e dell’élite che vedeva
concentrata in poche mani una ricchezza senza
eguali. Man mano che i Livelli scendevano
verso la base, le tracce del benessere
diventavano sempre più labili…
Chew-9 n.12 – EGEMONA
di Ilaria Tuti
Si era circondato di droidi perché non si fidava dell'essere umano.
Aveva affidato la sua vita a un'intelligenza artificiale. Non aveva
calcolato, però, che anche un computer quantico può desiderare...
Quando Iro irrompe nella vita di Caronte, boss del traffico di
Chew-9, la potente droga del benessere, tutto sembra precipitare:
la cortina di sicurezza che lui ha stretto attorno alla sua vita viene
distrutta; Arcaj, il suo droide più fidato, è sparito e Cerberus, il
computer quantico posto a difesa della sua privacy, è stato violato
e lo crede una minaccia. A Caronte non resta che ridiscendere con
la ragazza i Livelli della città di Egemona e nascondersi dove
nessuno oserebbe cercarlo: nel Livello Nove, il più basso e
pericoloso, chiamato il Girone. Nel Girone la scalata al successo di
Caronte è iniziata e, forse, lì qualcuno vorrebbe vederla finire. Ma
non sempre il nemico è chi si crede. A volte è più vicino e colpisce
per scopi inimmaginabili. Caronte dovrà affrontare il suo passato e
lì, giù nell'inferno, riprogrammare il futuro. "Egemona" è il
seguito del racconto "Cerberus" già uscito in questa collana a
firma Ilaria Tuti. Anche la copertina di "Egemona" è illustrata da
Ilaria Tuti.
L’incipit:
Il bambino senza occhio guardò la bambina
senza orecchio.
– Hai sentito, Rina?
– Sì, era un'esplosione.
– Dove?
– Che ne so, stupido. Non sono un pilota di
navi.
– Stupida sei tu – mormorò il bambino
continuando a disegnare. – Ti odio, Rina.
– Ti odio anch'io,Toio.
Ci fu un’altra esplosione, più lieve, e poi una
serie di piccoli scoppi che si esaurirono nel
giro di pochi secondi tra le pareti di metallo.
– Bum! – disse Toio.
– Sta’ zitto, basta!
I due bambini continuarono a disegnare
muovendo le dita nell’aria, chiusi nella loro
cabina senza finestre. Il soffitto luminoso
iniziò a lampeggiare e a tingersi di arancio. Il
piccolo robot di servizio nella cuccetta prese a
girare come una trottola nel poco spazio
disponibile, finché Toio gli diede un calcio,
facendolo ruzzolare sotto il letto.
– Lascialo stare. – Rina scosse la testa. – Devi
avere rispetto.
Chew-9 n.13 – GLI ORFANI DI ANA-J
di Diego Lama
Ottantadue bambini superstiti, mutilati e privi di organi vitali,
non hanno alcuna possibilità di salvezza. Nella nave però vi è
anche un grande carico di Chew-9: gli effetti della droga vanno
ben oltre l'immaginabile...
Continua la saga di "Chew-9", inventata da Franco Forte. In
questo racconto, scritto da Diego Lama, conosciamo la storia di
Rina, una bambina a cui hanno tagliato le orecchie, e di Toio, suo
fratello senza più un occhio. Essi, assieme ad altri ottantadue
bambini, sono orfani di Ana–j, la dea non nata. Il culto è diffuso
su oltre quaranta pianeti e prevede mutilazioni, scarnificazioni e
digiuno. Ogni mese centinaia di orfani sono inviati alla sede
della Fondazione per completare il loro ciclo vitale. Ma
l'astronave che li sta portando a destinazione è costretta ad
atterrare su un pianeta ostile. Gli ottantadue bambini superstiti,
mutilati e privi di organi vitali, non hanno alcuna possibilità di
salvezza. Nella nave però vi è anche un grande carico di Chew-9,
la droga del benessere, che gli orfani cominciano a prendere nel
tentativo di abbreviare le proprie sofferenze. Gli effetti della
droga vanno ben oltre l'immaginabile.
Diego Lama è architetto, autore di libri di
architettura, giornalista pubblicista e
direttore di una rivista di design e
arredamento. Socio fondatore
dell'associazione Made In Earth che
realizza progetti per il terzo mondo, scrive
e disegna per giornali e riviste.
L’incipit:
Jack Nash interruppe la comunicazione e fece
ripiombare la stanza in una cupa penombra,
appena ammansita dal lucore artificiale che
filtrava tra le imposte socchiuse. Gli occhi,
adattati alla luminescenza azzurrognola del
multicorder, impiegarono alcuni secondi per
rimettere a fuoco la sagoma della moglie,
raggomitolata e immobile sotto le coperte.
Se non fosse stato per il quasi impercettibile
sollevarsi e riabbassarsi della coperta avrebbe
anche potuto giurare di avere giaciuto con un
cadavere. Una sensazione di gelo prese a salirgli
di vertebra in vertebra e si diffuse al resto del
corpo.
Non ora, Jack… non ora.
Scacciò quei pensieri dalla mente e allungò una
mano per afferrare i calzini gettati sulla sedia,
quindi iniziò a rivestirsi.
I bassi edifici squadrati della colonia scorrevano
pigri, attraverso i finestrini dell'auto, addobbati
a festa da luminarie color oro, zaffiro e rubino.
Mancavano meno di ventiquattro ore ai
festeggiamenti per il nuovo anno, ma a Jack non
poteva importare di meno.
Chew-9 n.14 – INFERNO BLU
di Roberto Zago
Cosa ha spinto quattro consumatori della droga del benessere a
suicidarsi senza apparente motivo, nell'ex colonia imperiale di
Cariddi I? Quando la risposta verrà alla luce, nulla sarà più
come prima
Quattro morti. Quattro suicidi inspiegabili. Jack Nash,
l'investigatore incaricato delle indagini, scoprirà a sue spese
che nulla è quello che sembra, nell'ex colonia imperiale di
Cariddi I. Ciò che è destinato a scoprire stravolgerà per
sempre le vite di tutti loro: una verità in grado di minare le
fondamenta stesse dell'impero.
Veneto, classe 1968, per Delos Books Roberto
Zago ha pubblicato "Il costruttore di Oggetti" (365
racconti Horror per un anno), "Solo quattro
numeri" (365 racconti sulla fine del mondo), "Per
amore darò tutto, per amore farò tutto" (365 storie
d'amore), "Un natale lontano" (365 racconti di
Natale), "La clinica" (Speciale Science Fiction WMI
n°24), "La teoria di Kroll e Ar'lek" (Speciale
Science Fiction WMI n°34), "L'antro di Jona" (The
Tube Exposed n°2), "L'alveare" (con Carlo Vicenzi
- The Tube n°8).
Estratto:
Appena Harry aprì il cofanetto di acramex
intarsiato che avevano trovato nella
cassaforte del padre, i gemellini trattennero
il fiato.
– Wow! – mormorò Pop, affascinato.
– Perché? – domandò Lizzie senza capire. –
È un semplice iniettore, come quelli che si
usano per le vaccinazioni.
– No, non quello: la fiala! – spiegò Pippa
sottovoce. – Se davvero quello lì dentro è
Chew-9 puro, allora quella fiala vale più di
tutta la Refugium. Anche più della
Refugium tutta intera, appena uscita dal
cantiere, e col cantiere incluso nel prezzo!
Lizzie spalancò gli occhi, sbalordita.
– Per della droga?
– Quella droga – spiegò Harry, leccandosi
nervoso le labbra come se improvvisamente
si sentisse la bocca asciutta, – ammesso che
sia ciò che sembra, è la sostanza più
preziosa dell’universo. È esattamente quello
che ci serve adesso!
Chew-9 n.15 – ALLA DERIVA
di Alain Voudì
Quando un gruppo di terroristi dirotta un'astronave di lusso e
rapisce i VIP a bordo, tocca a un pugno di ragazzini risolvere
la situazione e salvare se stessi e i propri genitori.
Lizzie, figlia adolescente di un importante uomo politico, non
è molto felice di dover trascorrere tre giorni chiusa in uno
yacht spaziale pieno di gente antipatica e supponente, né lo è
di trovarsi coinvolta da tre coetanei in una stupida partita a
uno stupido gioco di ruolo. Ma quando un commando di
Combattenti per la Pace dirotta l'astronave e prende prigionieri
gli adulti per sottoporli a un sanguinario "processo popolare"
su Capella IV, saranno proprio i quattro ragazzi a doversi far
carico della salvezza comune, affidandosi solo alla propria
intelligenza, all'esperienza acquisita "in game"... e a un pizzico
di Chew-9.
Genovese, classe '63, Alain Voudì collabora fin dai
primordi alle collane Delos Digital, per le quali è
coautore tra l'altro di tre episodi della serie The
Tube. Ha pubblicato numerosi racconti, alcuni dei
quali apparsi nei Gialli Mondadori, ed è stato
vincitore o finalista di concorsi quali lo Stella
Doppia e il Premio Robot. Altri suoi lavori si
possono trovare nella serie "365 storie per un
anno" di Delos Books, oltre che nelle riviste Robot
e Writers Magazine Italia, nella collana
FantaErotika di Lite Editions e nelle raccolte Il
Cerchio Capovolto (I Sognatori, 2011 e 2012).
L’incipit:
L’ufficio si trovava all’ultimo piano di uno
squallido bordello.
Mi accompagnò il gorilla all’ingresso.
L’ambiente, in penombra, puzzava di fumo e
whiskey. Dietro una scrivania di mogano c’era
Frank Lo Carno, boss dell’immigrazione
intergalattica clandestina: pelle nera, pancia
grossa, occhio destro cibernetico.
Dopo i soliti convenevoli, andò dritto al sodo.
– Dove vuoi andare? – mi chiese, sfoderando un
sorriso sornione fatto di labbra come
sanguisughe e denti metallici.
– Proximus IV.
– Città?
– Neo Genesis.
– Immaginavo… – Aspirò una profonda boccata
dal sigaro. – Ti avverto: a Neo Genesis temono
lo Z-Morph, un virus tecnorganico, per cui è
obbligatoria la quarantena. Ti consiglio di
evitarla, ma ti costerà di più…
– Quanto di più?
– Mah, avrai bisogno di documenti falsi extra.
Io direi…
Tacque. Le dita piene di anelli d’oro presero a
tamburellare sulla scrivania.
Chew-9 n.16 – BLUE DIAMOND
di Daniele Pisani
Un ladro geniale ossessionato da una donna irresistibile. Il furto
di un diamante unico al mondo. La minaccia incombente di
un'organizzazione segreta. E poi, il Chew-9. Per cambiare ogni
cosa...
La fortuna ha voltato le spalle a Jimmy Maverick, il più grande
ladro dell'universo. Solo, sconfitto, e con una taglia di due
milioni di platinum sulla testa, decide di ritirarsi. Il luogo scelto
per il volontario esilio è la Megalopoli Neo Genesis, sul pianeta
Proximus IV, dove spera di condurre una vita tranquilla. Ma la
notte stessa del suo arrivo incontra l'affascinante Chantal Duval,
detta Lola, che gli sconvolge l'esistenza. Per amore, Jimmy
decide di mettere a segno, ancora una volta, un grande colpo
come ai vecchi tempi: rubare il Blue Diamond, il diamante
sintetico più famoso dell'universo. Ma anche una potente
organizzazione segreta ha messo gli occhi sul gioiello, e presto
Jimmy si ritrova nei guai fino al collo. Un nuovo capitolo della
saga fantascientifica del Chew-9, ideata da Franco Forte, a cui
tutti possono partecipare grazie alle selezioni sul forum della
Writers Magazine Italia.
Daniele Pisani, nato nel 1983, è un
ingegnere ambientale con la passione per
la scrittura, la lettura (lettore onnivoro e
appassionato di libri e fumetti di ogni tipo)
e la pittura (allievo del maestro Felice
Bossone). Nel 2012 è stato finalista al
Premio Alberto Tedeschi con "Sherlock
Holmes e l'assassino di Whitechapel". Vive
e lavora in provincia di Milano.
L’incipit:
Il monastero di Hemis era immerso nella
bruma del primo mattino. La nebbia saliva
dalla valle di Oms, un’immensa spianata del
Nuovo Tibet dall’aspetto lunare, e si
aggrappava ai pendii rocciosi della montagna
fino a scivolare dentro le mura dell’eremo.
I canti del mattino erano suoni ovattati che
l’antica costruzione sembrava soffiare sul
paesaggio innevato dalle ampie bocche
spalancate tra le sue colonne di cobalto, e si
univano ai lamenti dei venti dell’Est.
Nella sala del Risveglio i monaci iniziati si
esercitavano alla Difesa. Erano bambini,
immersi in vasche di granito colme di
ghiaccio, disposte a cerchio. Avevano tutti la
testa rasata; il capo, però, non era ancora stato
dipinto di rosso; sarebbe rimasto nudo e
spoglio fino alla cerimonia della consacrazione
che seguiva i sette gradi di apprendimento.
Una serie di elettrodi e sensori li collegava al
server centrale.
I loro respiri regolari si trasformavano in
nuvole di vapore che si dissolvevano nell’aria
gelida, mescolandosi ai fili di fumo
dell’incenso che ardeva nei bracieri.
Chew-9 n.17 – PROFONDO ALPHA
di Ilaria Tuti
Sapevano di non essere al sicuro, ma non credevano che il
pericolo sarebbe arrivato così presto. Il pericolo, però, non
sapeva che qualcun altro lo stava osservando, nel sempre e
nell'ovunque, e si preparava a fronteggiarlo.
Caronte, ex trafficante di Chew-9, per scappare dagli uomini del
governatore che lo braccano, si è rifugiato nel Livello Nove, il
più basso e pericoloso della metropoli di Egemona, assieme ad
Arcaj, il suo droide Benkor più fidato, e Iro, l'umana venuta dal
nulla che ha contribuito a radere al suolo la sua vecchia vita di
boss della droga. Con l'aiuto di Navarre e Beatrix, un vecchio
chirurgo caduto in disgrazia e la sua ex moglie che ha tentato di
ucciderlo, Caronte dovrà riorganizzare la sua vita e quella di Ty,
il bambino salvato da morte certa che ora vive grazie a un
cervello quantico dalle potenzialità immense: Cerberus. Tutti
insieme dovranno proteggere Oyun, il giovane monaco i cui
ideali di libertà e uguaglianza sono osteggiati in ogni modo dalla
tirannia di Egemona. Il governatore è disposto a qualsiasi cosa
per eliminare Oyun e i droidi Benkor a lui fedeli e ha predisposto
un piano per stanarli. Il Cacciatore è già sulle loro tracce.
L’incipit:
Alla fine Timofey si era calmato, e prima che
i sedativi facessero effetto, spedendolo di
nuovo nell'incoscienza, era perfino riuscito ad
alzare una manina in segno di saluto.
Ivan guardava suo figlio, deformando il naso
contro il vetro che separava la camera di
isolamento dal resto del mondo. Rimase a
contemplare il faccino per alcuni minuti, la
frangia bionda che cadeva sul viso smunto, il
collo ossuto che usciva dal pigiama troppo
largo per quel corpo scheletrico.
Un droide infermiere gli appoggiò un artiglio
sulla spalla. Con voce metallica lo invitò a
seguirlo.
Percorse il labirinto di corridoi asettici dietro
al robot che, senza voltarsi, si adeguava alla
sua velocità. A pochi metri di distanza un
aggeggio simile, addetto alle pulizie,
cancellava dal pavimento immacolato ogni
traccia lasciata dalle sue suole. Ivan
conosceva già la strada, l’aveva percorsa
almeno una volta alla settimana negli ultimi
due anni, ma a nessuno veniva permesso di
girovagare da solo nell’ospedale. Il protocollo
era il protocollo.
Chew-9 n.18 – GUANTONI ROSSI
di Lorenzo Fontana
Un lottatore a fine carriera affronta un formidabile astro nascente
del muay combat, un incontro che appare scontato fin quando
due criminali non lo costringono a... vincere a tutti i costi.
Ivan Gatalsky divide il suo tempo tra figlio malato, un lavoro
precario e sbrigativi allenamenti in vista dell'incontro con il
giovane Touthatis, promessa delle arti marziali, avversario
violento e spietato. È rassegnato a perdere, quando due criminali
gli piombano in casa, decisi a scommettere su di lui. Gli
propongono di usare il Chew-9 e Ivan rifiuta, da sempre
sostenitore degli alti valori dello sport. Ma gli sgherri non
demordono, e ricorrendo all'arte del ricatto lo costringeranno a
combattere con ogni mezzo, in una lotta che si estenderà ben
oltre i confini del ring.
Lorenzo Fontana è un ingegnere idraulico
toscano, classe '74. Il suo racconto "Il
manutengolo", incentrato sulla figura del brigante
maremmano Tiburzi, è stato pubblicato in
appendice ai Gialli Mondadori nel 2013. I racconti
brevi "Simbiofono" e "Prime fughe di un ribelle"
sono stati pubblicati sulla rivista Writers Magazine
Italia. Altri suoi racconti si possono trovare nelle
antologie "Il magazzino dei mondi", "365 Racconti
Horror", "365 Racconti sulla fine del mondo" e
"365 Storie d'amore", tutte edite da Delos Books.
L’incipit:
Infilo la mano nella terra umida che cede
mollemente alla mia pressione. Socchiudo gli
occhi, rimestando il compost marrone.
Sono solo. Solo in questa casa, solo in questo
terreno, solo in questa regione. Sono solo anche
su questo pianeta. Ma non mi pesa. Anzi.
Ogni tanto esco nella luce del tramonto e
guardo la foresta infinita che ricopre questo
mondo. E sono in pace con me stesso.
Il tempo in cui riuscivo a sopportare la gente è
finito qualche anno fa, ma pare un’eternità. Un
tempo convulso, dove essere nel vortice era
obbligatorio. Quasi naturale. Adesso, invece,
sono come sospeso nelle mie abitudini
quotidiane, come un lento asteroide che orbita
lontano, nello spazio vuoto.
Tiro fuori la mano cosparsa di terriccio: la
temperatura è quella giusta, l’umidità anche.
Un’occhiata al display sul muro della serra mi
conferma quello che la mia esperienza mi ha già
detto. Accarezzo con un sorriso le foglie
brillanti e sussurro qualche parola affettuosa.
Io, Philip Retseb, qui ci sto bene. Anche se non
è sicuramente il pianeta più frequentato della
galassia.
Chew-9 n.19 – PURO SPIRITO
di Andrea Ferrando
Puoi anche rifugiarti nel più remoto dei pianeti, ma se non hai
chiuso i conti con i tuoi errori, il passato può venire a cercarti
quando meno te l'aspetti. E solo in quel momento capirai qual è
la cosa giusta da fare, sempre che il destino e il Chew-9, la droga
del benessere, ti diano la possibilità di scegliere...
Philip Retseb ripara astronavi e coltiva fiori rari nelle serre del
pianeta disabitato Arbus, ai margini della galassia. Quando il
Titan III, un cargo che costituisce la sua più importante
commessa, viene rubato, Philip sa che si deve occupare
personalmente del recupero. Quindi lascia il suo volontario
isolamento e si getta all'inseguimento fino ad arrivare su
Cardassia, dove ritrova i suoi vecchi compagni di scorribande in
lotta tra loro. Quando è il momento di saldare i conti lasciati in
sospeso, bisogna decidere da che parte stare, anche a costo di
morire per ritrovare una nuova vita.E per capire che cosa fare del
Chew-9, la droga del benessere che tanti interessi smuove in tutta
la galassia abitata.
Andrea Ferrando, nato nel 1970, laureato in fisica,
vive a Genova con la sua splendida famiglia. Di
giorno conduce progetti di miglioramento
aziendale, di notte si dedica alla fantascienza, al
rock, all'horror e al noir. Pensa che le due cose
siano collegate ma deve ancora capire come.
Qualche suo racconto è in giro per la rete o
pubblicato in antologie di vario genere. Per Delos
Digital ha pubblicato, in collaborazione con Fabio
Pasquale, ""Siamo Legione"", il decimo capitolo
della prima stagione di "The Tube".
L’incipit:
– Ehi, Talia, razza di nullità! Alla fila otto
hanno bisogno di un tecnico manutentore.
Ondeggia quel bel culetto sodo e datti una
mossa!
Il capo Berin era un donnone vecchio stampo,
capelli corti, quasi rasati, forme abbondanti e
burrose dei fianchi. Mai un sorriso o una
banale frase di approvazione. Impartiva ordini
con arroganza e strafottenza senza badare
troppo ai convenevoli. Quando voleva
qualcosa non chiedeva, ti fissava da dietro la
maschera protettiva con gli occhi incavati che
si intravedevano appena, e arricciava il labbro
superiore come un mastino pronto ad
azzannarti alla giugulare. Non ammetteva
rifiuti, pena la decurtazione della paga
giornaliera… brutta rogna.
Mi detersi la fronte e riposi il fazzoletto
umido nella tasca della divisa ormai intrisa di
grasso e sudore. Il reparto di estrazione stava
cadendo a pezzi. Le fornaci di turalitium,
ormai prossime al collasso, bruciavano più
combustibile del previsto e rendevano l’aria
densa e appiccicosa.
Chew-9 n.20 – BARAS III
di Michela Pierpaoli
Vent'anni di lavoro nel cuore di un pianeta minerario possono
sembrare tanti, ma se l'agognata ricompensa allo scadere del
contratto, il prezioso Chew-9, è negata, allora tutto può
succedere...
Talia è una dei manutentori della fornace: la struttura a nido
d'ape costruita dalla Compagnia sotto la superficie incandescente
di Baras III, il pianeta minerario ricco di preziosi giacimenti di
"turalitium". In un ambiente di sole donne non è difficile
coesistere, se si ha abbastanza Chew-9 e gli olovideo non si
danneggiano. Ma quando gli incidenti si susseguono e il dubbio
sulla reale sorte dei cadaveri sfiora la mente di Talia, insieme alla
certezza di non ottenere quanto pattuito allo scadere del
contratto, la frustrazione e il Chew-9 possono scatenare una
rabbia incontrollata.
Michela Pierpaoli, marchigiana, classe 1973. Dopo
aver frequentato un corso di scrittura tenuto da
Franco Forte, si è dedicata con maggiore
entusiasmo a questa sua passione ed è riuscita a
pubblicare il primo e-book, settimo capitolo della
collana The Tube, intitolato "Legame di sangue",
con Fabio Pasquale, uscito a gennaio 2014. Altri
racconti pubblicati in diverse antologie "365",
Racconti di Natale 2013 e Racconti d'estate 2014,
intitolati: "Odio il Natale" e "Sognando l'Egitto",
editi da Delos Book.
L’incipit:
– Da qui in avanti, la morte è in agguato. – La
frase un po' teatrale di Standish risuonò, bassa e
ammonitrice, nell'auricolare di Patrick. Né
Wang né Mendoza replicarono. Il secondo era
di fatto un veterano, mentre il primo era un tipo
di poche parole. Quanto a lui non era in vena di
battute, e una risposta priva di ironia sarebbe
sembrata retorica o futile, o forse entrambe le
cose.
Si voltò verso la sagoma affusolata e compatta
della piccola nave, che se ne stava in attesa
sulla spianata che era stata usata per
l'atterraggio. Se fossero usciti vivi da quella
escursione su Babelion, li avrebbe ricondotti a
casa con la stessa efficienza con cui li aveva
fatti arrivare lì. Riportò lo sguardo in avanti. Il
corpo agile di Standish, avvolto dalla tuta a
bassa pressione, si stava muovendo verso la
scala intagliata nella roccia basaltica, nera come
giaietto.
Patrick si avviò, precedendo la figura massiccia
di Mendoza e quella molto più minuta di Wang.
Le suole antiscivolo degli scarponcini gli
davano la ragionevole sicurezza che non
sarebbe morto a causa di un'occasionale caduta.
Chew-9 n.21 – BABELION
di Antonino Fazio
Che cosa spinge una piccola squadra di temerari a violare gli
anfratti di una costruzione aliena scavata direttamente nella
roccia di uno sperduto pianeta, all'interno della quale la morte
può colpire in qualunque momento? Il miraggio di un misterioso
premio o una motivazione più profonda?
Patrick ha seguito Standish nella sua folle avventura su Babelion,
insieme a Wang e a Mendoza. Il loro percorso è costellato di
pericoli di ogni tipo, trappole letali predisposte dagli enigmatici
costruttori per rendere la loro impresa un azzardo assoluto, un
rischio ai limiti dell'assurdo, per correre il quale occorrono nervi
d'acciaio. Ma quando le cose diventeranno davvero difficili non
basterà nemmeno il coraggio. Bisognerà per forza ricorrere alle
proprietà miracolose del Chew-9, la sostanza più potente
dell'universo, pur sapendo che usarlo all'interno della Dimora
Scolpita, invece della salvezza, potrebbe avere come diretta
conseguenza la morte.
Antonino Fazio è laureato in filosofia e in psicologia. Ha
pubblicato l'antologia personale di fantascienza "CyClone" e
ha curato, con Riccardo Valla, il volume saggistico su
Cornell Woolrich "L'incubo ha mille occhi". Con il racconto
"La sparizione di Majorana" ha vinto il Premio Italia nel 2011.
Molti dei suoi racconti e articoli sono inclusi in varie
antologie e riviste. In eBook sono disponibili: "Perché gli
uomini uccidono le donne" (saggio), il giallo "Il cimitero
degli impiccati" (finalista al Premio Tedeschi), i romanzi "Gli
ultimi tre giorni" e "L'uovo della Fenice" (finalisti al Premio
Urania), "Lavoro notturno" (racconto), "Ripiegamento
tattico" (racconto), "Zona infestata "(romanzo breve),
"Giorno Zero" e "Il bacio della morte" (serie "The Tube", con
Alain Voudì), "Survive" (serie "The Tube Exposed"),
"Spectrum 3" (serie "The Tube Nomads"), "Babelion" (Serie
"Chew-9"), "Terrore a Whitechapel" (Serie "History Crime").
L’incipit:
«Elisabeth, con me può parlare. Cosa la
turba oggi?»
Lizzie continuava a fissare le mattonelle
ambrate del pavimento, seguendone i disegni
regolari. Una, due, tre, quattro losanghe.
Cambio di tonalità. Una, due, tre, quattro
losanghe. Nuovo cambio di tonalità.
«Elisabeth, mi sente?»
Alzò lo sguardo quel tanto necessario a
incrociare lo sguardo del proprio
interlocutore.
«Il mio nome è Lizzie.»
«No, il suo nome è Elisabeth O’Mallery. Ma
se preferisce posso chiamarla Lizzie. È così
importante per lei?»
Lizzie abbassò di nuovo lo sguardo,
scrollando le spalle. Una, due, tre, quattro
losanghe. Ancora quindici minuti e tutto
sarebbe finito. Almeno per quella settimana.
Novecento secondi al termine
dell’interrogatorio. Una, due, tre, quattro
losanghe. Fosse stata lei il piastrellista,
avrebbe inserito una decorazione per
spezzare quella monotonia.
Chew-9 n.22 – EFFETTI COLLATERALI
di Greta Cerretti
Una ragazza smarrita, uno psicoterapeuta d'eccezione e un
nascondiglio perfetto. Perché per i Rems esiste una dimensione
nella quale è possibile trovare, se non la salvezza, almeno un po'
di pace. Ma per quanto ancora?
Lizzie O' Mallery si è risvegliata in un vicolo buio, con le
braccia piene di tagli e la memoria azzerata. Condotta in una
clinica che sembra una prigione, con la sola compagnia di un
androide, cerca di recuperare i ricordi attraverso un percorso
terapeutico forzato. Il segreto che la ragazza custodisce è di
vitale importanza: le scorte di Chew-9 si stanno esaurendo e
nessuno sa dove Lizzie abbia nascosto i Rems, la razza aliena da
cui la droga del benessere viene estratta. Mentre due membri
dell'Organizzazione seguono ogni sua mossa, il padre della
psicoanalisi, Sigmund Freud, si barcamena tra l'etica
professionale, la voglia di sapere e il desiderio di non perdere i
benefici del Chew-9. Perché non esiste droga che non abbia
effetti collaterali.
Greta Cerretti, classe '75, è psicologa e
psicoterapeuta, specializzata in Addictive
Behaviours. Vive e lavora sotto il segno della M:
Moglie, Mamma, Mondoscrittura, l'agenzia di
servizi editoriali di cui è socia fondatrice. Nel 2011
esordisce con il romanzo "La Catena" edito da
Nulla Die. Nel 2014 il suo racconto "Vulcano" è
pubblicato nell'antologia "365 Racconti
d'estate" edita da Delos Books, mentre per Delos
Digital pubblica il racconto "Effetti
Collaterali" nella collana "Chew-9".
L’incipit:
Ci precipitammo nell’ufficio, convocati
d’urgenza.
Missione importante, pensai subito. Anzi:
importante e pericolosa. Ci giocherei le palle.
– Trevor, James, Sue, sedetevi… – esordì il
comandante, accarezzandosi nervosamente i
baffi grigi. L’espressione di disagio mista a
dispiacere. – Siete i miei pezzi migliori. Lo
sapete, vero?
I suoi uomini erano “pezzi”. Nulla di offensivo.
Ogni caso, per lui, era come una partita a
scacchi.
Ci accomodammo. Nel mezzo, l’ampia
scrivania, piena di monitor e scartoffie.
– Quelli del Dipartimento Governativo
Intergalattico mi stanno stressando – si lamentò.
– Dicono che a questo punto siamo noi della
S.I.I.A. a dovercene occupare, come da
protocollo. Ma stavolta, se non mando voi –
sbuffò – dubito che otterremo qualche risultato.
È strano vedere il vecchio Wilson così inquieto.
– Di che si tratta? – chiesi.
Si grattò la nuca e sospirò.
– Tengo acceso il proiettore a induzione vocale,
okay? Così tutto sarà più chiaro.
Chew-9 n.23 – QUBIX 9001
di Daniele Pisani
Soltanto il Chew-9 può fermare un computer quantico sfuggito a
qualunque controllo.
James, Trevor e Sue, i migliori agenti della S.I.I.A., la Special
Intergalactic Investigation Agency, sono stati scelti per indagare
sulla misteriosa scomparsa di tre astronavi. Ben presto, la
missione prenderà una piega da incubo. Sarà necessario, infatti,
affrontare un nemico potente e insidioso, capace di sferrare
attacchi che agiscono sia sul piano fisico sia mentale evocando le
paure più profonde. Un nemico divorato da un'ambizione senza
limiti, intenzionato a distruggere chiunque tenti di fermarlo ma
anche alla disperata ricerca dell'alleato ideale; di un prescelto,
per realizzare un sogno che va al di là di ogni immaginazione
possibile.
L’incipit:
Maverick gorgogliò qualcosa, sputando
mozziconi di parole e sangue, che gli stava
risalendo caldo in gola. Aveva un sapore
ferroso, viscido. Sapeva di organi andati a male.
— Vaffanculo… — farfugliò.
Premette la schiena contro la parete di freddo
acciaio, per cercare un momentaneo sollievo
alle piaghe, e strisciò di lato, arrancando sui
moncherini che gli erano rimasti al posto delle
gambe.
Uno spettacolo disgustoso, pensò.
Il ragazzo arricciò il naso, quando una zaffata di
carne marcia gli ferì le narici. Spostò lo sguardo
sul braccio destro, dove la pelle si stava
desquamando. Nell’incavo dell’avambraccio, la
carne si era aperta in uno squarcio simile a un
sorriso malato e, sotto di esso, si vedevano le
vene che pulsavano sofferenti.
Maverick sapeva cosa gli stava accadendo.
— Porca puttana! — ululò, quando il sorriso di
carne putrescente si allargò di più e il tessuto
scivolò, con un rumore liquido, staccandosi
dall’osso.
— Porca puttana… — ripeté, piangendo.
Maverick stava morendo.
Chew-9 n.24 – LE OMBRE DI AVERNO
di Oriana Ramunno
I Rems: un popolo soppresso per anni. Il Chew-9: una droga per
aprirgli gli occhi. La rivoluzione su Averno ha inizio...
Maverick vive nella periferia di Averno, un luogo buio e
maleodorante, arso dal sole di giorno e battuto dalle piogge la
sera. Per strada, si aggirano i mutilati dalle radiazioni della
centrale e i reietti che vagano come fantasmi. Oltre il deserto
rosso, lontano da quell'inferno, sorge la Città Nucleo abitata dai
Signori di Averno. Bianca e sinuosa, si erge con i suoi pinnacoli
sotto una cupola trasparente, che protegge i suoi perfetti abitanti
dalle brutture dell'esterno. Ogni mattina, Maverick si reca al
cantiere Alpha-9 per lavorare e ricevere, in cambio, una dose di
FDA, surrogato del Chew-9. Solo quando la Sacerdotessa di
Averno lo sceglierà tra i campioni destinati a lottare nell'Arena
per divertire gli abitanti della Città Nucleo, Maverick capirà cosa
sono davvero la FDA e il Chew-9 e scoprirà il terribile segreto
che nascondo i Signori di Averno. La rivoluzione ha inizio.
Oriana Ramunno è nata a Melfi nel 1980 e risiede a
Bologna. "Laureata in Scienze della comunicazione,
diplomata alla scuola di fumetto e illustrazione" "La
Nuova Eloisa"", n"el 2012 vince il primo premio di
"Estremamente Fumetto" con "Harutzuki – Luna di
Primavera". Nel 2013 il racconto "Lupus
Hominarius" si classifica secondo al concorso
letterario "Nero Premio". Altri racconti dell'autrice
sono apparsi nelle collane "365 Racconti erotici per
un anno, 365 Racconti horror per un anno, 365
Racconti sulla fine del mondo e 365 Racconti
d'estate", tutti editi dalla Delos Book. A settembre
2014 pubblica il racconto "Gli dei di Akihabara" per
la collana Urban Fantasy della Delos Book.
L’incipit:
«Voi vi limitate a osservare. Qualsiasi cosa
accada, nessuno di voi due muove un dito. Ci
siamo capiti?»
I due ragazzi annuiscono all'unisono. Uno dei
due tenta un sorriso ma gli esce una smorfia
così impacciata che deve schiaffeggiarsi per
scacciare l'espressione ebete che gli resta
impigliata in faccia. Respirazione accelerata,
sguardo inquieto che salta da un punto all'altro,
la fronte che frigge di sudore. Classico panico
da prima volta.
Mentre il pistone li spinge in superficie, Leo
Feng si domanda di nuovo se sia giusto esporre
due novellini a una scena così cruenta. Fosse
successo a lui, quando aveva la loro età,
probabilmente si sarebbe...
«È inutile che ti torturi in questo modo» lo
interrompe il suo collega Hui «ormai non c'è
più tempo per un addestramento come si deve.
Le cose sono cambiate, Leo.»
Hui riesce sempre a leggergli nel pensiero, ma
in questo caso non è merito del Chew 9.
Lavorano insieme da quasi vent’anni. Più
fratelli che colleghi, ormai.
«Altroché, se sono cambiate» …
Chew-9 n.25 – DOPPIO GIOCO
di Fabrizio Fondi
Per evitare il declino dell'umanità c'è solo un'arma davvero
funzionale: il Chew-9, la droga del benessere...
Sulla Terra infuria la battaglia per il controllo del Chew-9. Le
macchine ne sono ormai dipendenti e hanno la chiara intenzione
di sostituirsi alla razza umana. Ne stanno assimilando usi e
comportamenti, perfino vizi e manie, e il loro potere pare
inarrestabile. Gli umani non sanno fare a meno di loro e questo
limite li sta condannando al declino. Ma il funzionario Leo Feng
è intenzionato a combattere fino alla fine. E, con l'aiuto del
Chew-9, a ricorrere al doppio gioco più subdolo per rovesciare le
sorti della guerra in corso.
L’incipit: – Povero piccolo.
L’infermiera entrò nello studio del professor
Bartol con aria corrucciata mormorando tra sé
e sé. Spingeva una lettiga gravitazionale sulla
quale era stato deposto un fagottino avvolto da
una stoffa colorata.
Bartol, appena la vide, corrugò la fronte e
strinse le labbra. – Che succede, Gynevì? Che
ci fa lui qui e… sono forse lacrime quelle che
vedo sulle sue guance?
La donna annuì mentre si strofinava gli occhi
con le dita. – Mi scusi, professore. Il piccolo
non fa che lamentarsi e svegliare gli altri
neonati nelle sfere d’incubazione. Si calma un
poco solo quando lo porto in giro con me, ma
appena lei mi darà il consenso tutto avrà fine.
Terminata la frase l’infermiera sfilò una
cartella digitale dalla lettiga e gliela porse.
– Dunque è vero – borbottò il medico
azionando l’olovideo del documento. – I suoi
genitori si sono tolti la vita a poche ore dal
parto…
– Poveri disgraziati – soffiò l’infermiera.
– Poveri? – trasalì il dottore da dietro la
scrivania, sollevandosi in piedi. – Blasfemia,
piuttosto!
Chew-9 n.26 – L’OLTRE
di Michela Pierpaoli
La legge nel sistema levoriano impone il passaggio verso l'Oltre a chiunque compia
i sessantacinque anni di età o sia colpito da gravi malattie o infermità. La vita di
Racal, affetto da osteogenesi imperfetta, è segnata dalla nascita. Sarà collegato a una
macchina, fino a quando il suo cervello sarà in grado di acconsentire al passaggio
verso l'Oltre: il paradiso levoriano. Ma il suo triste destino di vegetale, sarà
sconvolto dalle strepitose potenzialità del Chew-9 che gli cambierà l'esistenza... ma
non sarà per sempre.
Racal, un bambino levoriano nato con parto naturale, è affetto da osteogenesi
imperfetta. Le sue ossa fragili come cristallo lo costringono a una "non vita" (sordo,
cieco e deforme) collegato a una macchina in attesa del passaggio verso l'Oltre.
Bartol, il professore che lo ha visto nascere, dopo il suicidio dei genitori, decide di
prenderlo in affidamento. Per lui costruirà un ambiente perfetto dove il piccolo potrà
crescere senza problemi in attesa di scoprire una cura che possa liberarlo per sempre
dalla sua condizione di disabile, ma dovrà fare in fretta. L'infermiera che lo ha
assistito ha avvisato le autorità e i guardiani dell'Oltre sono sulle sue tracce. Hanno
dato a Bartol un ultimatum, scaduto il quale, Racal dovrà, per forza di cose,
acconsentire al passaggio verso l'Oltre. Ma Bartol scopre ciò che gli umani
chiamano Chew-9, il potente allucinogeno in grado di rendere possibile
l'impossibile e reale l'irreale. Grazie a uno speciale dispositivo collegato al suo
cervello, il corpo di Racal crescerà e guarirà. Ma il suo destino sul pianeta levoriano
è destinato a finire. Grazie alla vita regalatagli dalle potenzialità del Chew-9 Racal
viaggierà su mondi lontani fino quanto il suo cervello e la droga gli permetteranno
di farlo, ma tutto questo ha solo rimandato l'inevitabile passaggio verso l'Oltre...
L’incipit:
«Dove mi trovo?»
Sigmund aprì gli occhi, soffiando fuori le
parole dal labbro dolorante.
«Si è svegliato» gracchiò con voce metallica
B71.
In pochi secondi Lizzie si materializzò al
fianco del dottore. Sorrideva, senza dare
voce ai propri pensieri.
«Lizzie» sussurrò Sigmund, facendosi scuro
in volto. «Come sono angusti e tetri i tuoi
sogni.»
La ragazza spense il sorriso, asciugando
piano il sudore dalla fronte del medico.
«Non sono i miei sogni, Doc.» Quel
soprannome, così confidenziale, pareva volto
ad azzerare ogni sbilanciamento nel loro
rapporto.
«Immaginavo che i tuoi sogni fossero più
belli di così, bambina.»
Il sangue rappreso non intaccava il sarcasmo
di Sigmund. Quel ‘bambina’, appoggiato lì
con apparente noncuranza, rimarcava che i
ruoli tra loro non erano mutati. L’uomo e la
ragazza. Il luminare e la paziente.
«Come ti senti, Doc?» indagò lei…
Chew-9 n.27 – HYPNOSIS
di Greta Cerretti
Assicurarsi i benefici del Chew-9 oppure salvare la fragile
paziente? La scelta di Sigmund Freud non potrebbe essere più
difficile di così: l'etica professionale da una parte, il proprio
benessere dall'altra. Maschio e femmina, egoismo e generosità si
sfidano per liberare i Rems. Ma ogni salvataggio ha un prezzo:
chi lo pagherà?
Lizzie O' Mallery e Sigmund Freud sono sfuggiti per un soffio
alla morte. Purtroppo la salvezza è ancora lontana:
l'Organizzazione non intende certo lasciarli andare, ma
soprattutto i Rems non possono rimanere per sempre nella
dimensione onirica. Mentre Mr. Owe e l'agente Iulti limano le
loro incomprensioni tentando di collaborare, Sigmund estrae
dalla manica l'ultimo asso del Vecchio Mondo: l'ipnosi.
Attraverso un viaggio ultradimensionale potrà ribaltare a proprio
vantaggio l'intera situazione, ma alla fine la brama di Chew-9
avrà la meglio sulle sue intenzioni. Per fortuna accanto a Lizzie
c'è l'immancabile B71, il cui ruolo sarà ancora più determinante
nella salvezza dei Rems e nel commiato verso la loro salvatrice.
L’incipit:
"Call me Ishmael. Some years ago—never mind
how long precisely— having little or no money
in my purse, and nothing particular to interest
me on shore, I thought I would sail about a little
and see the watery part of the world. It is a way
I have of driving off the spleen and regulating
the circulation".
Non ci siete cascati, vero? Ok, ecco la mia
solita prosa verbosa:
"PROLOGO
Luogo: assenza di coordinate.
Tempo: nel momento esatto.
Apre gli occhi, risvegliata dal tocco gelido e per
nulla carezzevole dell'acqua; ma subito li
richiude, per lo stesso motivo: l'acqua. Non si
tratta soltanto dell'intensità della pioggia o della
dimensione delle gocce, l'acqua brucia come
fosse acida, sembra persino oleosa.
E' persino improprio chiamarla pioggia, e' una
bufera - e lei è allo scoperto. Voltandosi a
pancia in sotto ottiene almeno di sottrarre, in
parte, la vista a quel bombardamento; ha
bisogno di qualche istante prima che il bruciore
agli occhi si plachi e le palpebre possano
tornare ad aprirsi sulla realtà esterna.
Chew-9 n.28 – I CANCELLI DEL DELIRIO
di Andrea Montalbò
Quando i cancelli del delirio si spalancano, entrare non è una
scelta, uscire non è un'opzione. E quello che resta in mezzo,
eventualmente, è la realtà.
La terrazza di un palazzo misterioso, eretto a sfidare le
gigantesche onde di un oceano senza confini; una cella dalle
pareti cangianti, nascosta in un tempio; un giardino rigoglioso,
adagiato in un cratere lunare. Hannah apre gli occhi e neppure
ricorda il suo nome: rimettere insieme i pezzi, poi, sarà soltanto
doloroso. Il dolore magnifico e insormontabile del Chew-9, la
droga del benessere.
Andrea Montalbò, classe 1960, ha all'attivo i
racconti "L'Ultimo Rito", "M.o.o.d.", "Urbania",
pubblicati nelle antologie "L'Ultimo Rito" (1997),
"È sempre tempo di Eroi "(1998) e "Le ali
dell'Impero" (1999); i racconti a puntate
"Questione di Classe" e "Sotto La Pioggia" (2014),
pubblicati su "THe iNCIPIT" (www.theincipit.com)
e due romanzi di fantascienza: "Extreme
Defence" (2004) e "Extreme Defence:
Sandriders" (2012). Per Delos Digital ha
pubblicato, nella serie "The Tube Exposed", i
racconti "Paranoia Park" e "Paranoia Park: Il
Branco" (2014).
L’incipit:
Prima delle selezioni, prima della
guerra, prima delle decisioni che
avrebbe dovuto prendere
guardando dentro se stesso…
prima di tutto questo, per Ted
Roberts c'era lei: Susan Seldon. A
nove giorni dalla grande Adunanza
dei Prediletti, lui era ancora lì, a
perdersi dentro lo scintillio
impetuoso dei suoi occhi blu.
Quello non era il luogo giusto, o
forse sarebbe stato meglio dire il
quantum giusto; qualcosa nel suo
“viaggio” doveva essere andato
storto. Eppure… eppure era come
se lui fosse sempre stato lì, come
se il fine ultimo di tutte le cose
fosse lei.
Chew-9 n.29 – I PREDILETTI
di Diego Matteucci
Può l'amore attraversare il tempo e lo spazio? Con l'aiuto del
Chew-9 tutto è possibile. E se nel passato scoprissimo che la
droga del benessere non è mai esistita?
Pianeta Genesi. Ted Roberts è l'uomo che sarà ricordato nei trid
di storia come il padre fondatore di Genesi II, e colui che ha dato
veramente inizio alla colonizzazione della Galassia. C'è solo un
ostacolo da superare: la Terra. Il pianeta di origine sembra aver
scordato i quasi mille anni di incessante lavoro dei Prediletti per
tornare a rendere la Terra un pianeta vivibile, mentre la maggior
parte della popolazione mondiale veniva spostata su Genesi. Per
capire il presente bisogna conoscere il passato, e talvolta anche il
futuro. Che cosa spinge Ted Roberts ad attraversare il tempo e lo
spazio grazie al Chew-9? Forse per ritrovare quell'ardore e quella
passione che quasi mille anni prima avevano motivato le azioni
dei Prediletti? Oppure per una donna di nome Susan Seldon?
Ferrarese, classe '76, assicuratore, Diego
Matteucci ha pubblicato il romanzo horror
"Seguimi!" (Editrice Clinamen), la raccolta di
racconti "Lame nell'anima" (0111 Edizioni). Altri
suoi racconti si possono trovare nelle antologie
Dodici Giovani Narratori Ferraresi (Este Edition),
nonché "365 Racconti Horror", "365 Racconti sulla
fine del mondo", "365 Storie d'amore", "365 Storie
di Natale" e "Il magazzino dei mondi 2" di Delos
Books. Con Delos Digital ha pubblicato "Il tempio
della notte" (The Tube Exposed 5), "Il bianco e il
nero" (The Tube Exposed 14) e "La svolta" (terzo
capitolo di The Tube 2).
L’incipit:
«Siamo in ritardo» lamenta Kobe
torturandosi le mani. Non so quanto sia
davvero preoccupato, visto che l'espressione
angosciata da orientale in castigo lo
accompagna anche quando dorme. Scuote la
testa contrariato e tra le sue smorfie leggo a
chiare lettere il rimprovero che non ha il
coraggio di rivolgermi apertamente.
Continua a posare gli occhi sul display orario
posizionato sopra la testa del pilota. Sembra
quasi pregare che il tempo si fermi.
«Aspetteranno» gli rispondo io.
«Non essere arrogante. Con gente di quella
caratura non puoi permettertelo nemmeno tu,
Stefan. Il tempo è l'unica risorsa sulla quale
non sono disposti a trattare. Fosse capitato a
me, di essere chiamato a ritirare centomila
vram...»
«Quello è il primo premio, Kobe, ma non è
ancora mio. Potrebbero essere anche solo
trentamila.»
«Sarebbe una cifra colossale lo stesso, no?
Ma quest'anno vinci tu, ne sono sicuro. E non
è il caso di farsi desiderare troppo.»
Chew-9 n.30 – SAVE THEM
di Fabrizio Fondi
Anche in un Emogioco la fantasia diventa realtà, grazie alle
proprietà inquietanti del Chew-9, la droga del benessere
In una Terra ridotta a deserto, gli Emogiochi rappresentano ormai
la più alta e ricercata forma di evasione. Quelli programmati da
Stefan Zelezny sono tra i più apprezzati, ma il Virtualmaster,
ossia il premio più ambito per un Emowriter, va puntualmente al
suo rivale Iuppiter. Frustrato da anni di brucianti sconfitte, Stefan
ricorre al Chew-9 per amplificare le proprie capacità. Si trova
così dentro una anomala versione di "Save Them", il gioco di
Iuppiter che gli ha soffiato l'ultimo Virtualmaster. Là dentro la
finzione è talmente intrecciata con la realtà che solo il Chew-9
potrà aiutarlo a restare in vita e tentare di uscirne indenne. E a
scoprire cose sorprendenti perfino su se stesso...
Fabrizio Fondi è nato nel 1967 a Orbetello, dove vive e lavora
come consulente del lavoro. Nel 2003 ha pubblicato il
racconto "Quattro caffè per favore" nella raccolta "I racconti
sul caffè" che ha selezionato i migliori racconti al concorso
"Caffè letterario" di Ragusa. Diversi suoi racconti sono stati
pubblicati da Effequ nelle antologie "Dipinto di noir" e "La
voce dei matti". Nel 2007 ha pubblicato con Effequ il romanzo
"La ballata dello straniero". Nel Giallo Mondadori ha
pubblicato il racconto "La Corriera n°32," secondo al
concorso Carabinieri in Giallo del 2007 e il racconto "Tre
mosse avanti", primo al concorso Carabinieri in Giallo 2012.
Nel 2013 pubblica con Mondoscrittura il romanzo "L'erba del
diavolo" (edizioni rivista e rieditata de "La ballata dello
straniero").
L’incipit:
Data astrale 6115.8. Cargo Jupiter
Inguainata in una tuta viola, Anja raggiunse il
Self Pub. Pieno, anche a quell’ora del mattino.
Scorse una poltroncina singola con i braccioli e
vi si sedette. Il bankbook olografico era acceso.
Fece scorrere i titoli, soffermandosi sulle
testate più famose, sorridendo alla vista di
Stargate, notizie e attualità. Scelse invece
Redemption, antagonista d’eccellenza al suo
giornale e indugiò sull’immagine pubblicitaria
di un paio di scarponi in goretex.
– Sta scegliendo l’abbigliamento per la nostra
gita, Kellermann? – la sorprese Riley. –
Ragazzi, venite! Prendo io da bere – aggiunse
allontanandosi.
Gus e Zraél la raggiunsero trascinando alcune
sedie. Il fracasso attirò gli sguardi degli
avventori: il gruppo di ricerca era riunito.
– Nettare di mela per noi… e per la dolce
giornalista con gli occhiali – esordì Riley al
ritorno. Con un po’ troppo slancio, appoggiò
sul tavolo i quattro bicchieri che stringeva in
mano. Un po’ di liquido schizzò attorno, e sulla
guancia di Anja.
Stronzo.
Chew-9 n.31 – SPIRALI DI GHIACCIO
di Simonetta Brambilla
Accadono strane anomalie su Mary Anne. Quali e quanti segreti
nasconde il pianeta? Per conoscere la verità non resta che unirsi
alla missione e imbarcarsi sulla Jupiter.
Anja è una giornalista che dietro alla determinazione nasconde
un passato recente di dolore e rabbia. Dopo aver scoperto i
risultati delle osservazioni sull'abnorme vegetazione di Mary
Anne riesce a unirsi alla spedizione e si imbarca sulla Jupiter che
accompagnerà i protagonisti sul pianeta. Ma i ragazzi del gruppo
di ricerca non le lasciano troppo agio, e Potere e Chew-9 si
nascondono ovunque. Anja ha un braccio e una gamba bionici
che l'aiuteranno a togliersi dai guai, ma i pericoli e i nemici
abbondano fin nel gelo marmoreo delle spirali di ghiaccio. E
sparare non è sufficiente...
Nata e vissuta a Milano fino al 1994, Simonetta
Brambilla si trasferisce in Valle Imagna dove vive
tutt'oggi con la famiglia, coltivando passioni e
dedicandosi alla scrittura. Legge di tutto e
pubblica racconti in diverse antologie tra le quali:
"Il magazzino dei Mondi 1 e 2, 365 Racconti horror,
365 Racconti sulla fine del mondo, 365 Storie
d'amore, 365 Racconti di Natale, 365 Racconti
d'estate," di Delos Books. Ottiene una doppia
pubblicazione per il racconto "Interludio finale"
per la rivista "Robot" n. 68, Delos Books 2013, e in
digitale per "Tutti i mondi di Mondo9", Delos
Digital 2014.
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