MICROSCOPIA CONFOCALE: NOSTRA ESPERIENZA NELLA CHERATECTOMIA FOTOREFRATTIVA A. Guttuso, R. Sciacca, V.M. Marino, S. Lo Grasso U.O. di Oculistica – P.O. “S. Marta e S. Venera” di Acireale (CT) A.U.S.L. n. 3 - Catania MICROSCOPIA CONFOCALE • • • • • VANTAGGI Tecnica non invasiva: esame non-contact con gel sterile Immagini microscopiche con maggiore risoluzione, ingrandimento e dettaglio rispetto ai massimi ingrandimenti ottenibili con la lampada a fessura Ingrandimento fino a 1000X 350 immagini separate da distanza variabile e definibile da circa 3 micron ad alcune decine Durata di un singolo esame: pochi secondi SVANTAGGI • Esecuzione dell’esame non sempre facile • Training dell’operatore • Costi Nostra Casistica • 17 pazienti • 33 occhi sottoposti a Cheratectomia Fotorefrattiva (PRK) • Non tutti i pazienti erano collaboranti • 12 pazienti sottoposti a Microscopia Confocale: pre e post-PRK • Microscopia Confocale post-PRK a 15 giorni, ad 1 mese, 2 mesi ed a 3 mesi. • In un solo caso M. C. post-PRK ad 1 anno MODIFICHE STRUTTURALI DELLA CORNEA POST-PRK Modifiche Epiteliali Modifiche della M. di Bowmann Modifiche dello Stroma Modifiche endoteliali Cellule grandi ed immature con giunzioni non aderenti Pseudo-Bowmann (straterello irregolare connettivale) Cheratociti e matrice extracellulare (Collagene) Nessuna modifica MODIFICHE EPITELIALI • Durante la PRK l’epitelio corneale viene rimosso in una vasta area di circa 8 – 10 mm. La ricrescita epiteliale inizia a partenza dal margine periferico ed in media la riepitelizzazione si completa in 3 – 5 giorni. Essa è mediata da una complessa interazione tra proliferazione cellulare, meccanismi di adesione e stimolazione da parte dei fattori di crescita. • L’epitelio è più sottile, 2 o 3 soli strati di cell. Epiteliali immature compongono il neoepitelio. Le cellule appaiono più grandi, di morfologia irregolare, e la densità è notevolmente più bassa dei valori fisiologici. Anche lo strato basale mostra chiari segni di immaturità, presentando aspetti di pleomorfismo cellulare con giunzioni cellulari non ben serrate. C.L. post-PRK C.L. pre-PRK C.L. post-PRK C.L. pre-PRK A.A. post-PRK B.R. post-PRK A.A. post-PRK MODIFICHE DELLA M. DI BOWMANN • L’ablazione del laser ad eccimeri provoca la distruzione della membrana di Bowmann e di una quantità variabile di tessuto stromale. Al posto della m. di Bowmann si forma una nuova membrana di tessuto connettivale, definita Pseudo-Bowmann. • Ciò influenza anche i rapporti che esistono tra la vitalità epiteliale e le strutture stromali sottostanti, rendendo la superficie della cornea operata una struttura dinamica che necessita di molti mesi, prima che i processi riparativi e cicatriziali abbiano termine. A.A. post-PRK C.L. post-PRK C.L. post-PRK REINNERVAZIONE DEL PLESSO SUBEPITELIALE • Comincia dopo 7 giorni dalla PRK • Le ramificazioni arborescenti cominciano ad apprezzarsi da 1 a 3 mesi dall’intervento di PRK. B.G. post-PRK B.G. pre-PRK B.G. post-PRK MODIFICHE DELLO STROMA CORNEALE - 1) Risposta infiammatoria - 2) Funzione cellulare cheratocitica - 3) Produzione e organizzazione lamelle collagene Alterazione dei cheratociti + opacamento diffusamente omogeneo + ipocellularità Attivazione cheratociti con loro proliferazione (30 giorni) Produzione di nuovo collagene Dopo mesi stroma più quiescente e dopo 1 – 2 anni residuo cicatriziale non visibile alla lampada a fessura C.L. pre-PRK C.L. post-PRK M.M. post-PRK M.M. post-PRK A.A.post-PRK A.A. post-PRK B.G. post-PRK B.R. haze post-PRK B.R. haze post-PRK B.R. haze post-PRK MODIFICHE ENDOTELIALI • eccetto che nelle ore immediatamente successive alla PRK, l’endotelio rimane immodificato ai controlli (permangono le caratteristiche dell’endotelio dei pazienti portatori di LAC) A.A. pre-PRK A.A. post-PRK C.L. post-PRK C. L. pre-PRK CONCLUSIONI • La Microscopia Confocale è un valido strumento di indagine della risposta cellulare ad eventi infiammatori post-chirurgici e non, che può darci delle indicazioni utili sul timing terapeutico farmacologico e/o chirurgico. • Il controllo di una cicatrizzazione attiva e prolungata è un obiettivo primario nel decorso postoperatorio della PRK ed è alla base di complicanze quali l’haze e la regressione. • Laddove l’haze tendeva a non manifestarsi in maniera marcata alla slit-lamp si è intervenuti farmacologicamente ottenendo un miglioramento del quadro clinico. CONCLUSIONI • La M. C. è certamente più utile nello studio di un’interfaccia (Lasik e Cheratoplastica lamellare) e nella gestione di eventuali ritrattamenti che nel follow up in senso stretto della PRK. • Sicuramente utile, in concerto con medici non oculisti e biologi, nello studio delle risposte cellulari ai farmaci che possono produrre modifiche a noi non note. • Si prospetta la possibilità di un suo utilizzo nello studio della terapia cellulare. GRAZIE!!