LA BILANCIA Una donna poveramente vestita, con un viso che rifletteva tristezza, entrò in un negozio, si avvicinò al negoziante in maniera umile e lo pregò se poteva darle alcune cose a credito; con voce supplichevole spiegò che il suo sposo era molto malato e che non poteva lavorare, aveva 6 figli, che avevano bisogno di cibo. Il negoziante non accettò e la sollecitò ad abbandonare il negozio. Sapendo la necessità della sua famiglia, la donna pregò: “Per favore signore, la pagherò presto, come potrò”. Ma il negoziante rispose che non poteva darle credito. Un cliente, che era entrato nel negozio, ascoltò la conversazione. Il cliente disse al negoziante, che si sarebbe fatto carico di quello che la donna necessitava per la sua famiglia. Allora il negoziante disse alla donna: “Ha una lista delle cose di cui ha bisogno?” La donna rispose: “Sì, signore” Bene, disse il negoziante, la metta sul piatto della bilancia e quello che pesa, io le darò in generi alimentari”. La donna rimase titubante per un momento, poi prese la sua carta e la pose sul piatto della bilancia. L’occhio del negoziante e quello del cliente si stupirono, quando videro il piatto della bilancia, dove stava la lista, che si sprofondava fino in fondo. Il negoziante guardando la bilancia disse: “Non lo posso credere”. Il cliente sorrise e il negoziante cominciò a mettere generi alimentari nell’altro piatto della bilancia; la bilancia non si muoveva, per cui continuò a mettere prodotti, fino a quando si alzò, allora il negoziante fece un gran sospiro. Finalmente prese la lista e la guardò con grande curiosità. Non era una lista di cose, era una preghiera che diceva: “MIO SIGNORE, TU CONOSCI LE MIE NECESSITA’ E IO VOGLIO RESTARE NELLE TUE MANI”. Il negoziante le consegnò il cibo che le aveva pesato e glielo diede in silenzio. La donna ringraziò e lasciò il negozio. Il cliente consegnò un biglietto di 50 dollari al negoziante e gli disse: “Vede quanto pesa questo biglietto, adesso sappiamo quanto pesa una preghiera”.