TRATTAMENTO DELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO Relatore: Dr. Geol. Paolo Montin Geosolution S.r.l. Via Galilei 129/A 35020 Albignasego (PD) www.geosolution.it OBIETTIVI E CONTENUTI Fornire un riferimento per la progettazione di impianti di trattamento delle acque meteoriche alla luce delle prescrizioni legislative e delle norme vigenti in materia ARGOMENTI cenni di idrologia ed idraulica riferimenti normativi e legislativi tipologia sistemi di trattamento dimensionamento IDROLOGIA Bacino idrografico Precipitazione Superficie scolante S CHIMICA IDRAULICA NORMATIVA Sostanze chimiche dilavate Portata da trattare Q Limiti normativi allo scarico SCELTA E DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE METEORICHE Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione BACINO IDROGRAFICO Area di raccolta delle acque che scorrono superficialmente e confluiscono verso un corpo recettore Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione ESEMPIO: BACINO SCOLANTE IN LAGUNA DI VENEZIA Scala infracomunale Scala comunale Scala locale Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione CARATTERISTICHE DI UNA PRECIPITAZIONE Altezza di precipitazione, h Spessore dello strato d’acqua che rimarrebbe al suolo se non vi fosse scorrimento, infiltrazione ed evaporazione Durata di precipitazione, t Tempo che intercorre fra l’inizio e la fine di un singolo evento meteorico Intensità di precipitazione, j Rapporto tra una determinata altezza di precipitazione, h, ed il tempo, t, in cui essa si verifica: j=h/t Tempo di ritorno Tempo medio di attesa tra il verificarsi di due eventi successivi Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione ALTEZZA DI PRECIPITAZIONE h Spessore dello strato d’acqua che rimarrebbe al suolo se non vi fosse scorrimento, infiltrazione ed evaporazione L’altezza di precipitazione h può essere stimata tramite: Curva di possibilità pluviometrica a 2 parametri Curva di possibilità pluviometrica a 3 parametri h = a ∙ tn h = [a /(t + b)c] ∙ t Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione CURVA DI POSSIBILITÀ PLUVIOMETRICA A 2 PARAMETRI h = a ∙ tn con: h a altezza della precipitazione [mm]; coefficiente pluviometrico orario, altezza di pioggia per una durata unitaria dell’evento piovoso [mm/oren]; t n durata della precipitazione [ore]; esponente di scala, parametro dipendente dal tempo di ritorno [-]. Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione EQUAZIONI DI POSSIBILITA' PLUVIOMETRICA - METODO DI GUMBEL TEMPI DI RITORNO PER SCROSCI E PIOGGE INTENSE Stazione di: CHIOGGIA (VE) - Ca' Bianca Tr = anni a= n= minuti 5 10 15 30 45 5 49,47 0,496 14,44 25,05 39,84 49,09 55,97 (1996-2001) 10 61,03 0,504 25 50 75,64 86,48 0,512 0,516 h pioggia (mm) 17,43 21,20 24,00 31,58 39,84 45,97 42,61 54,44 63,23 63,11 80,82 93,96 71,55 91,24 105,84 100 97,24 0,519 26,78 52,05 71,94 107,01 120,34 (1960-2001) Tr = anni 5 a = 49,47 n = 0,262 ore 1 49,47 3 70,24 6 82,47 12 99,37 24 113,64 10 61,03 0,262 25 50 75,64 86,48 0,262 0,263 h pioggia (mm) 61,03 75,64 86,48 87,70 109,76 126,13 102,23 127,19 145,71 122,79 152,38 174,33 140,40 174,20 199,27 100 97,24 0,263 97,24 142,37 164,09 196,12 224,16 CURVA DI POSSIBILITÀ PLUVIOMETRICA A 2 PARAMETRI Esempio – elaborazione dati con Tr = 25 anni h = 75,64 t^0.512 (t<1 ora) h = 75,64 t^0.262 (t≥ 1 ora) Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione CURVA DI POSSIBILITÀ PLUVIOMETRICA A 2 PARAMETRI Esempio – rappresentazione grafica cartesiana T=2 T=5 T=10 T=20 T=50 LSPP 1- 24 ore Spazializzata 150 120 mm 90 60 30 0 0 3 6 9 12 ore 15 18 21 24 27 Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione CURVA DI POSSIBILITÀ PLUVIOMETRICA A 2 PARAMETRI Esempio – rappresentazione grafica semilogaritmica Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione CURVA DI POSSIBILITÀ PLUVIOMETRICA A 3 PARAMETRI h = [a /(t + b)c] ∙ t con: h a, b, c altezza di precipitazione [mm]; parametri della curva forniti dall’elaborazione statistica in relazione alla zona territoriale di riferimento e al tempo di ritorno assunto; t durata della precipitazione [minuti]. Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione CURVA DI POSSIBILITÀ PLUVIOMETRICA A 3 PARAMETRI Esempio – rappresentazione grafica semilogaritmica Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione PORTATA DI PIENA, Q Metodo cinematico o razionale: si presta ad essere applicato a bacini di modesta estensione Q S h tc in cui tc S h φ tempo di corrivazione superficie del bacino altezza della precipitazione coefficiente di deflusso [s] [m2] [m] [-] Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione COEFFICIENTE DI DEFLUSSO, Rapporto tra il volume di pioggia che defluisce superficialmente ed il volume totale precipitato TIPO DI SUPERFICIE, S COEFFICIENTE DI DEFLUSSO, φ Superfici a verde 0,10 – 0,20 Edifici 0,90 Area pavimentata 0,90 Area pavimentate drenanti 0,40 Sii med S tot i in cui Si i superficie i-esima coeffciente i-esimo [m2] [-] Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione TEMPO DI CORRIVAZIONE (tc ) Tempo impiegato da una goccia che cade nel punto idraulicamente più lontano del bacino per raggiungere la sezione di chiusura (intersezione del bacino con il ricettore finale) 0, 6 L KS t 26,3 c j 0, 4 i 0,3 in cui L Ks j i è la lunghezza della superficie scolante è il coefficiente di resistenza Gauckler - Strickler è l’intensità della precipitazione è la pendenza media della superficie scolante [m] [m1/3/s] [m/ora] [-] Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione COEFFICIENTE DI GAUCKLER STRICKLER, KS [m1/3/s] CONDOTTE CHIUSE Materiale KS [m1/3/s] Calcestruzzo 62÷95 Materiali plastici 70÷95 Acciaio zincato corrugato Rivestiti di conglomerati bituminosi CANALI 40÷67 57÷75 Rivestiti di calcestruzzo 57÷77 In terra 20÷60 Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione Nei grandi bacini l’andamento delle portate, in virtù del tempo di corrivazione, è il seguente (immagine tratta da Da Deppo - Datei “Fognature” – Libreria Cortina 2003): E nei bacini a scala locale? Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione Nazionali Limiti allo scarico (Allegato 5 alla Parte III, Tabella 3) D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Spetta alle regioni regolamentare le acque meteoriche di dilavamento su aree esterne (Art. 113, comma 3) Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione Regionali Piani Tutela delle Acque (P. T. A.) o Piani Regionali Risanamento delle Acque (P. R. R. A.) Regione Veneto: Delibera Consiglio Regionale Veneto 107 del 05/11/2009 “Piano di tutela delle acque“ e s.m.i. Regione Toscana: D.P.G.R. Toscana 8 settembre 2008 n. 46/R “Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 "Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento" Regione Lombardia: Regolamento Regionale n. 4 del 24.03.2006 “Disciplina dello smaltimento delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne, in attuazione dell'articolo 52, comma 1, lettera a) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26” Leggi speciali o locali D.M. 30/07/99: “Limiti agli scarichi industriali e civili che recapitano nella Laguna di Venezia e nei corpi idrici del Bacino Scolante” Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione Acque meteoriche di dilavamento: la frazione delle acque di una precipitazione atmosferica che, non infiltrata nel sottosuolo o evaporata, dilava le superfici scolanti Acque di prima pioggia: acque corrispondenti, per ogni evento meteorico, ad una precipitazione di 5 mm uniformemente distribuita sull’intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio; si considerano eventi meteorici distinti quelli che si succedono a distanza di 48 ore Acque di seconda pioggia: parte delle acque meteoriche di dilavamento eccedente le acque di prima pioggia Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione Le acque meteoriche che dilavano superfici ove vi sia la presenza di depositi di rifiuti, materie prime, prodotti, non protetti dall’azione degli agenti atmosferici, oppure in cui avvengano lavorazioni, comprese operazioni di carico e scarico, o ricorrano altre circostanze, che comportino la possibilità di dilavamento di sostanze pericolose o comunque di sostanze in grado di determinare effettivi pregiudizi ambientali, sono soggette a: TRATTAMENTO funzione di: • sostanze chimiche dilavate • estensione superfici scoperte SOLO ACQUE I^ PIOGGIA ACQUE I^ e II^ PIOGGIA AUTORIZZAZIONE da parte degli Enti gestori Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione 1. 2. 3. Che tipo di trattamento adottare? Quale tipologia di impianto scegliere? Quale tempo di ritorno scegliere? Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione TRATTAMENTO FISICO TRATTAMENTO CHIMICO – FISICO Separazione degli elementi contaminanti all’interno dell’acqua mediante barriere fisiche (non avvengono reazioni chimiche) Separazione degli elementi contaminanti all’interno dell’acqua mediante barriere fisiche e reazioni chimiche Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione Solo I pioggia CHIMICO FISICO FISICO ACQUE METEORICHE CHIMICO FISICO (I pioggia) I e II pioggia FISICO (I e II pioggia) FISICO (II pioggia) Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione Acque I pioggia Chimico fisico Fognatura acque nere/ corso d’acqua Disoleazione Disoleazione Accumulo Dissabbiatura Pozzetto scolmatore Piazzale produttivo Pozzetto scolmatore Piazzale produttivo Accumulo Dissabbiatura Acque II oltre pioggia Acque 25 mc Acque I pioggia Fognatura acque nere Fognatura acque bianche Campionamento Disoleazione Accumulo Dissabbiatura Acque II pioggia Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione TRATTAMENTO FISICO Dissabbiatura Processo per la rimozione di sabbie, ghiaie e altri solidi. Inserita generalmente a monte della disoleazione. Disoleazione Processo per la rimozione di oli, grassi, particelle di materiali sintetici e altri materiali leggeri. Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione DISOLEATORE STATICO CON FILTRI A COALESCENZA Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione DISOLEATORE A PACCHI LAMELLARI L’acqua attraversa il pacco lamellare con flusso in controcorrente rispetto alle due tipologie di impiego (disoleazione e sedimentazione) Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione DISOLEATORE STATICO SEPARATORE DI LIQUIDI Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione Norme UNI EN 858-1:2005 e UNI EN 858-2:2004 “Impianti di separazione per liquidi leggeri (per esempio benzina e petrolio)” REGOLA I SISTEMI DI DISOLEAZIONE Per la parte costruttiva: UNI EN 858-1 Per la scelta delle dimensioni nominali: UNI EN 858-2 Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione ATTENZIONE Dal 01/09/06: OBBLIGATORIA MARCATURA CE (sistema 4) per i separatori di liquidi leggeri (disoleatori) in seguito al recepimento della direttiva 89/106/CE “Ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti i prodotti da costruzione” Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione TRATTAMENTO CHIMICO-FISICO Consente il trattamento dei reflui industriali il cui inquinamento sia da attribuire alla presenza in soluzione e/o sospensione di sostanze quali: TENSIOATTIVI (in tutte le loro forme), FOSFORO, METALLI, OLI e GRASSI MINERALI, SOLVENTI ORGANICI, ecc… Le acque da trattare giungono alle vasche di reazione, nelle quali avviene l'intimo contatto di reagenti chimici (flocculante, coagulante e coadiuvante) preventivamente dosati Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione TRATTAMENTO CHIMICO Tipologia di trattamento basata su reazioni chimiche quali: ossidazione, riduzione, alcalinizzazione, flocculazione e sedimentazione a gravità. Indicata per acque reflue ad elevato contenuto di sostanze sospese e/o disciolte non trattenibili dalla separazione meccanica. Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione DATI DI INPUT Limiti allo scarico = normativa vigente Estensione superfici scolanti e planimetria sottoservizi Tipologia materiali/rifiuti e/o attività presenti su superfici scolanti SCELTA TRATTAMENTO NOMINAL SIZE NS (Tr > 20 anni, consigliato Tr = 50 anni) Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione OBIETTIVI (punto 4.1 UNI EN 858-2): In generale, gli impianti di separazione possono essere installati per una o più delle seguenti ragioni: a) trattamento acque reflue di processi industriali, lavaggio veicoli, pulizia di parti coperte di olio o altre sorgenti b) trattamento acqua piovana contaminata da olio proveniente da aree impervie (parcheggi auto, strade, …) c) contenimento di qualunque rovesciamento di liquido leggero per la protezione dell’area circostante Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione Componenti Contenuto max ammissibile di olio residuo (mg/l) Sedimentatore Lettera codice S Classe II 100 (separazione a gravità) II IIb (con bypass) Classe I 5.0 (separazione a coalescenza) I Ib (con bypass) Separatore Condotto di campionamento P Cenni di idrologia Cenni di idraulica Riferimenti legislativi Trattamento dell’acqua Criteri di progettazione CONFIGURAZIONI IMPIANTISTICHE (Appendice B UNI EN 858-2) Tipologia Qualità dell’ effluente S – II - P Consigliata per immissioni in sistemi di scarico/reti fognarie e impianti per reti fognarie S–I-P Consigliata se si desidera un grado di separazione maggiore S – II – I - P Consigliata per tipologia S – I – P ma con quantità di liquidi leggeri maggiori nella portata di afflusso S – IIb - P Consigliata per contenere sversamento di liquido leggero S – Ib - P Utilizzata per contaminato trattenere primo deflusso superficiale Caratteristiche impianto: impianto di recupero, messa in riserva e deposito preliminare di rifiuti speciali non pericolosi (imballaggi, rifiuti plastici, legno, carta) superficie complessiva: 7.159 mq (1.093 mq coperti, 5.271 mq scoperti e 797 mq a verde) attività non prevede utilizzo d’acqua (acque reflue = acque dilavamento superfici esterne) scarico in corso d’acqua superficiale SEDIMENTAZIONE + SEPARAZIONE IN CONTINUO Equazione di possibilità pluviometrica (Tr=50 anni) h = 78,51 t0,556 Intensità precipitazioni piovose i 218 l/s*ha Area che raccoglie le precipitazioni A 0.5271 ha Coefficiente di deflusso superficiale ᶲ 0.9 Portata massima dell’acqua piovana Qr 104 l/s Fattore di impedimento fx 0 Densità dei possibili liquidi leggeri Fattore di massa volumica 0.95 g/cm3 fd 1 Quantità di fango prevista Dimensione teorica calcolata NS = (Qr + fx Qs) fd Configurazione Dim. nominale preferenziale Volume minimo sedimentatore Scelgo la classe nominale immediatamente superiore Ridotta NS 104 l/s S – II – I – P NS 125 l/s 11 m3 Dati di input: parcheggio scoperto 5.000 mq scarico in corso d’acqua superficiale Trattamento previsto: Sedimentazione + disoleatura Volume 1^ pioggia = 5.000 mq x 5 mm = 25 mc Caso A: Vasca di accumulo con pompa (svuotamento in 48 h) Caso B: Vasca di accumulo senza pompa NS = 25.000 l /900 s = 28.8 l/s (30) Grazie per l’attenzione! Il materiale oggetto della presenta trattazione costituisce proprietà intellettuale di Geosolution S.r.l. e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n. 633, art. 2575 e segg. C.C.) Paolo Montin Laureato con lode in Scienze Geologiche indirizzo geologico-applicativo presso l’Università degli Studi di Padova nel 1998, ha conseguito l’abilitazione professionale nello stesso anno. Nel 1998 ha frequentato un Master in Idrogeologia e Geofisica presso la University of California - Santa Barbara (UCSB). Nel 2005 ha ottenuto il Master di I° Livello in “Gestione Ambientale di Sistema e di Prodotto” presso il l’Università di Padova – Facoltà di Ingegneria dei Processi Chimici. Svolge attività professionale nel settore ambientale dal 1998 ed ha maturato la sua esperienza quale project - manager e responsabile tecnico presso primarie società di ingegneria ed imprese di costruzioni. È membro di commissioni tecniche comunali e provinciali ed è consulente tecnico del Parco Regionale dei Colli Euganei. Collabora, in qualità di "Environmental Management System Auditor" dall’anno 2006 con l’Ente di Certificazione DNV, per il quale ha svolto oltre 500 audit aziendali È autore di articoli tecnici su importanti riviste di settore.