Un tempo per pensare Ricorda PARTICOLARMENTE i 40 giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico. Ma anche i 40 anni del popolo ebraico nel deserto dura 44 giorni a partire dal mercoledì delle Ceneri, subito dopo il Martedì Grasso. dura 40 giorni partendo dalla domenica successiva al Martedì Grasso. MERCOLEDI’ delle CENERI GIOVEDI’ SANTO ai Vespri Ricorda … i 40 giorni • La durata della Quaresima richiama numerosi eventi dell'Antico Testamento: • i quaranta giorni del diluvio universale • … passati da Mosè sul monte Sinai • … che impiegarono gli esploratori ebrei per esplorare la terra in cui sarebbero entrati • i quaranta giorni camminati dal profeta Elia per giungere al monte Oreb • i quaranta giorni di tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Ninive prima di distruggerla. • Anche nel Nuovo Testamento è possibile trovare simili analogie, in particolare: • i quaranta giorni che Gesù passò digiunando nel deserto • i quaranta giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli tra la resurrezione e l'Ascensione. Nell'Antico Testamento • La durata della Quaresima richiama numerosi eventi dell'Antico Testamento: • il diluvio universale • i 40 giorni passati da Mosè sul monte Sinai • i 40 giorni che impiegarono gli esploratori ebrei per esplorare la terra in cui sarebbero entrati • i 40 giorni camminati dal profeta Elia per giungere al monte Oreb • i 40 giorni di tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Ninive prima di distruggerla. Nell'Antico Testamento Il diluvio universale Genesi 7 Michelangelo Cappella Sistina Nell'Antico Testamento Il diluvio universale Genesi 7,4 "Allora Dio disse a Noè: "E' venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. Fatti un'arca di legno di cipresso (Genesi 6,13-14)...Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per 40 giorni e 40 notti; sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto". (Gn 7,4) ...Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra..."(Genesi 7,10). AT Mosè sul Monte Sinai Esodo 24,18 Mosè entrò dunque in mezzo alla nube e salì sul monte. Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti. Il Mosè è una scultura marmorea (altezza 235 cm) di Michelangelo, databile al 1513-1515 circa, ritoccata nel 1542, e conservata nella basilica di San Pietro in Vincoli a Roma, nel complesso statuario concepito quale Tomba di Giulio II (in effetti il papa è sepolto in S. Pietro insieme allo zio Sisto IV). I giorni per esplorare la Terra Santa Nm 13, 34 34 ”Come avete messo quaranta giorni a esplorare il paese, porterete la pena delle vostre iniquità per quarant'anni, un anno per ogni giorno, e saprete che cosa sia cadere in disgrazia presso di me”. I giorni camminati dal profeta Elia per giungere al monte Oreb 1Re 19,8 8 Egli si alzò, mangiò e bevve; e per la forza che quel cibo gli aveva dato, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino a Oreb, il monte di Dio. Il tempo che Dio dà ai Niniviti Dal libro di Giona 3,4 4 Giona cominciò a inoltrarsi nella città per il cammino di una giornata e predicando diceva: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta». Dal sito: www.fmboschetto.it/religione/libri_storici/Gio na.htm Il Profeta Giona, Mosaico della Basilica del Rosario a Lourdes, foto dell'autore del sito Anche nel Nuovo Testamento è possibile trovare simili analogie in particolare: • i quaranta giorni che Gesù passò digiunando nel deserto • i quaranta giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli tra la resurrezione e l'Ascensione. Gesù nel deserto Marco 1,12-13 12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; 13 e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana. Stava tra le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Luca 4,1-13 Matteo 4,1-11 Cristo nel deserto Moretto da Brescia Gesù rimane con i discepoli per 40 giorni dopo la resurrezione Atti 1,3 Ai quali anche, dopo che ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi vedere da loro per quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio. Caravaggio - Cena in Emmaus 1601-1602 olio su tela cm 139×195 National Gallery, Londra Non si sa con certezza dove, per mezzo di chi e come sia sorta la Quaresima che i cristiani dedicano alla preparazione della Pasqua. Si sa solo che ha avuto uno sviluppo lento e progressivo. Per semplicità espositiva possiamo identificare, in modo sintetico, sei periodi corrispondenti ad altrettante prassi liturgiche. 1 Il digiuno del Venerdì e del Sabato santo (fino al II secolo) Nella chiesa primitiva la celebrazione della Pasqua era anticipata da uno o due giorni di digiuno. Comunque tale digiuno sembra fosse orientato non tanto alla celebrazione pasquale quanto all’amministrazione del battesimo che pian piano veniva riservata alla veglia pasquale. 2 Una settimana di preparazione (III secolo) In questo periodo a Roma la Domenica precedente la Pasqua era denominata "Domenica di passione" e nel Venerdì e Mercoledì di questa stessa settimana non si celebrava l’Eucaristia. L’estensione del digiuno per tutta la settimana precedente la Pasqua è certa solamente per la Chiesa di Alessandria. 3 Tre settimane di preparazione (IV secolo) Di tale consuetudine è testimone uno storico del V secolo, Socrate. Durante le tre settimane si proclamava il Vangelo di Giovanni. La lettura di questo testo è giustificata dal fatto che esso è ricco di brani che si riferiscono alla prossimità della Pasqua e alla presenza di Gesù a Gerusalemme. 4 Sei settimane di preparazione (verso la fine del IV secolo) Questa preparazione prolungata fu motivata dalla prassi penitenziale. Coloro che desideravano essere riconciliati con Dio e con la Chiesa iniziavano il loro cammino di preparazione nella prima di queste Domeniche (più tardi verrà anticipata al Mercoledì immediatamente precedente) e veniva concluso la mattina del Giovedì santo, giorno in cui ottenevano la riconciliazione. In tal modo i penitenti si sottoponevano a un periodo di preparazione che durava 40 giorni. Da qui il termine latino Quadragesima. I penitenti intraprendevano questo cammino attraverso l’imposizione delle ceneri e l’utilizzazione di un abito di sacco in segno della propria contrizione e del proprio impegno ascetico. 5 Ulteriore prolungamento: il Mercoledì delle ceneri (fine del V secolo) Verso la fine del V secolo, ha inizio la celebrazione del Mercoledì e del Venerdì precedenti la Quaresima come se ne facessero parte. Si giunge a imporre le ceneri ai penitenti il Mercoledì di questa settimana antecedente la prima Domenica di quaresima, rito che verrà poi esteso a tutti i cristiani. 6. Sette settimane di preparazione (VI secolo) Nel corso del VI secolo, tutta la settimana che precede la prima Domenica di Quaresima è dedicata alla celebrazione pasquale. La Domenica con cui ha inizio è chiamata Quinquagesima perché è il cinquantesimo giorno prima di Pasqua. Tra il VI e il VII secolo si costituì un ulteriore prolungamento con altre due Domeniche. La tendenza ad anticipare il tempo forte della Quaresima ne svigorisce in qualche modo la peculiarità. Testo base Wikipedia e www.lachiesa.it/liturgia Immagini internet www.mb.unisal.it Elaborazione Maria Rita Poscia S. Quaresima 2013