Gruppo territorio e ambiente Progetto per la gestione dei rifiuti Il riciclaggio come terza scelta Una corretta gestione dei rifiuti richiede interventi sui seguenti fronti (in ordine di priorita’) 1. Riduzione dei rifiuti 2. Riutilizzo e reimpiego 3. Raccolta differenziata 4. Smaltimento Riduzione dei rifiuti Plastica Borse di plastica (shoppers) Secondo gli ambientalisti, una busta di plastica impiega fino a 1.000 anni per degradarsi, e nel frattempo rappresenta una seria minaccia alla vita marina, agli uccelli e ad altri animali. Riduzione dei rifiuti Plastica Borse di plastica (shoppers) Molti paesi hanno gia’ approvato leggi che vietano la commercializzazione, la distribuzione e l’utilizzo degli shoppers in plastica. ITALIA -- Il divieto scatterà dal 2010 FRANCIA -- Nel 2005, il Parlamento francese ha votato il divieto di utilizzo delle buste di plastica non biodegradabili dal 2010. La Corsica, regione autonoma, vieta già dal 1999 i sacchetti nei supermercati. Nella città di Parigi il divieto e’ stato anticipato al 1° gennaio 2007. IRLANDA -- Nel 2002 è stata approvata una tassa sulle buste di plastica. La norma ha provocato all'inizio una riduzione del 90% nell'uso delle buste, secondo i dati del ministero dell'Ambiente, anche se poi la percentuale di utilizzatori è poi tornata a crescere. AUSTRALIA -- Nel gennaio scorso, il ministro dell'Ambiente ha chiesto ai supermercati di escludere l'uso dei sacchetti a livello nazionale entro la fine dell'anno STATI UNITI -- San Francisco è per ora l'unica città statunitense ad aver messo al bando le buste di plastica per alimenti, nell'aprile scorso. Il divieto è limitato ai grandi supermercati. Lo stato del New Jersey vieterà l'uso dei sacchetti dal 2010. Nel gennaio scorso il sindaco di New York Michael Bloomberg ha firmato un decreto che impone ai venditori all'ingrosso di adottare programmi di riciclaggio delle buste e rendere disponibili al pubblico sacchetti riciclati INGHILTERRA -- Nel maggio 2007 il villaggio di Modbury nel Devon meridionale è diventata la prima località europea "plastic bag-free", adottando buste riutilizzabili e biodegradabili. Le 33 municipalità di Londra hanno in programma di vietare le buste ultraleggere dal 2009 e di tassare l'uso delle altre. Riduzione dei rifiuti Plastica Borse di plastica (shoppers) La nostra proposta: Vietare completamente (come e’ avvenuto per Francia e Italia) l’utilizzo degli shoppers in plastica. Al loro posto si possono utilizzare borse in carta, materiali biodegradabili (Mater-Bi) o tessuti (juta ecc…) Riduzione dei rifiuti Plastica Imballaggi leggeri Nel corso del Forum 2008 della Coldiretti è stato evidenziato che, in ambito domestico, la metà dello spazio nella pattumiera è occupato da bottiglie, scatole e pacchi con i quali sono confezionati i prodotti della spesa e che generano complessivamente 12 milioni di tonnellate di rifiuti, il 40 per cento della spazzatura che si produce ogni anno in Italia. Riduzione dei rifiuti Plastica Bottiglie in plastica Le nostre proposte: 1. Scuole: Utilizzo di depuratori d’acqua nelle mense scolastiche 2. Mense: Spinatore d’acqua depurata liberamente utilizzabile (come alternativa per chi vuole risparmiare i soldi dell’acqua ed evitare la bottiglia di plastica) 3. Campagna di sensibilizzazione per incentivare l’utilizzo di depuratori d’acqua domestici Riduzione dei rifiuti Plastica Bicchieri e stoviglie in plastica Le nostre proposte: 1. Mense: Eliminare i bicchieri in plastica usa e getta (nelle mense esistono gia’ i bicchieri in vetro) 2. Sagre, feste e manifestazioni : Obbligo di utilizzare materiale biodegradabile come stoviglie e contenitori nei punti di ristoro (come proposto anche dall’Associazione Micologica con un’istanza d’Arengo) Riduzione dei rifiuti Carta Obiettivo: Riduzione della pubblicita’ non richiesta ricevuta per posta (spedizioni senza indirizzo) Le nostre proposte: Vietare le spedizioni confezionate nella plastica Tariffe di spedizione incrementali in base al peso 2. RIUTILIZZO E REIMPIEGO Riutilizzo e reimpiego Le nostre proposte: 1. Al centro di multiraccolta spesso arrivano anche materiali che e’ possibile riutilizzare. Dovrebbe essere creata un’area aperta al pubblico dove questi materiali possano essere messi a disposizione di chi li vuole riutilizzare 2. Campagna di informazione verso i cittadini per segnalare enti e associazioni che effettuano la raccolta di beni di varia natura per il riutilizzo (abiti, ecc.) 3. RACCOLTA DIFFERENZIATA Raccolta differenziata Centri di multiraccolta Nel 2006 sono confluiti al centro di multiraccolta di S.Giovanni 1376 utenti (fonte bilancio AASS 2006). Nel 2007 il numero dei conferenti e’ addirittura passato a 1261 unita’ (ovvero una diminuzione dell’8%) Raccolta differenziata Centri di multiraccolta RESIDENZA La distribuzione residenziale dei conferenti, dimostra come la maggior parte di essi sia residente nei castelli piu’ prossimi al centro di multiraccolta. La nostra proposta : Realizzare altri 2 centri di multiraccolta nelle zone di Rovereta e Acquaviva per coprire in maniera piu’ uniforme il territorio Conferenti BORGO MAGGIORE 314 SAN MARINO 217 FIORENTINO 173 SERRAVALLE 137 DOMAGNANO 135 ACQUAVIVA 58 DOGANA 56 FAETANO 37 SAN GIOVANNI 36 CHIESANUOVA 36 FALCIANO 34 MONTEGIARDINO 28 TOTALE 1261 Raccolta differenziata Raccolta dell’umido La raccolta separata dell’umido e’ alla base di un buon sistema di raccolta differenziata - - L’umido e’ compostabile. Questo significa che questo tipo di rifiuto e’ completamente biodegradabile e facilmente smaltibile (anzi e’ una risorsa che permette di produrre compost per l’agricoltura) Il rifiuto indifferenziato, una volta privato della parte “umida”, e’ ulteriormente trattabile tramite impianti di separazione automatica o semiautomatica ed ha un minor costo di smaltimento La nostra proposta : Introdurre la raccolta dell’umido separata dai rifiuti indifferenziati Raccolta differenziata Quale metodo di raccolta? Già numerose ricerche hanno mostrato che: • la raccolta senza separazione secco/umido si attesta su basse rese di raccolta differenziata e solo raramente raggiunge l’obiettivo di legge del 35%; • la raccolta stradale con separazione secco/umido spesso non raggiunge l’obiettivo del 35% e in rari casi supera il 50%; • la raccolta domiciliare presenta le migliori rese di raccolta differenziata, praticamente sempre superiore all’obiettivo massimo di legge del 35%, ma nella maggior parte dei casi con rese superiori al 50% e punte oltre l’80%. (Fonte : ECOISTITUTO DI FAENZA - RACCOLTA STRADALE, RACCOLTA DOMICILIARE, 1.813 COMUNI A CONFRONTO – Studio di Settembre 2007 su dati raccolti negli ultimi 10 anni su 1813 comuni di LOMBARDIA E VENETO ) Raccolta differenziata Il porta a porta e’ realmente piu’ costoso? Su commissione di Federambiente e’ stata eseguita una ricerca dalla Scuola Agraria del Parco di Monza e dallo studio Francia che, nel 2003, hanno messo a confronto i risultati di 20 aziende che svolgevano il servizio su oltre 7 milioni di abitanti. Lo studio, sicuramente significativo e rappresentativo ha messo in evidenza che: • la raccolta stradale aveva rese mediamente inferiori al 35% e costi che aumentavano all’aumentare delle rese; • la raccolta domiciliare aveva rese che partono dal 35% per arrivare oltre il 70% e con costi che diminuivano con l’aumentare delle rese; • la media dei costi della raccolta stradale e della raccolta domiciliare tendevano ad equivalersi. (Fonte : ECOISTITUTO DI FAENZA - RACCOLTA STRADALE, RACCOLTA DOMICILIARE, 1.813 COMUNI A CONFRONTO – Studio di Settembre 2007 su dati raccolti negli ultimi 10 anni su 1813 comuni di LOMBARDIA E VENETO ) Raccolta differenziata Il porta a porta e’ realmente piu’ costoso? Andamento dei costi di raccolta trasporto e smaltimento in base alle rese di raccolta differenziata nei due sistemi a contenitore stradale e domiciliare contenitore stradale porta a porta Lineare (contenitore stradale) Lineare (porta a porta) 140 € abitante/anno 120 100 80 60 40 20 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 % raccolta differenziata (Fonte : ECOISTITUTO DI FAENZA - RACCOLTA STRADALE, RACCOLTA DOMICILIARE, 1.813 COMUNI A CONFRONTO – Studio di Settembre 2007 su dati raccolti negli ultimi 10 anni su 1813 comuni di LOMBARDIA E VENETO ) Raccolta differenziata Raccolta porta a porta La raccolta domiciliare con separazione secco/umido, presenta sempre in modo nettissimo i migliori risultati, perché: • ha la minore produzione di rifiuti; • ha le più alte rese di raccolta differenziata; • ha i minori costi procapite del servizio di igiene urbana (Fonte : ECOISTITUTO DI FAENZA - RACCOLTA STRADALE, RACCOLTA DOMICILIARE, 1.813 COMUNI A CONFRONTO – Studio di Settembre 2007 su dati raccolti negli ultimi 10 anni su 1813 comuni di LOMBARDIA E VENETO ) Raccolta differenziata Porta a porta : umido La nostra proposta : Iniziare da subito una sperimentazione della raccolta porta a porta partendo dalla raccolta dell’umido; chi è provvisto di un giardino, anche piccolo, può dotarsi di una compostiera. Raccolta differenziata Carta Uffici statali Negli uffici statali la raccolta differenziata e’ lasciata all’iniziativa dei singoli. La nostra proposta: Gli uffici dovrebbero essere attrezzati per la raccolta differenziata almeno della carta (se non della plastica). Raccolta differenziata Piu’ informazione Sui cassonetti spesso non e’ chiaro quale tipo di rifiuto va gettato esattamente in ognuno La nostra proposta : Aggiungere una segnaletica piu’ completa e chiara sui cassonetti, con l’ausilio anche di foto che sono piu’ chiare e facilmente comprensibili Sensibilizzazione La nostra proposta Creare un sito web istituzionale sul quale raccogliere informazioni di ogni tipo per la gestione dei rifiuti - Classificazione dei rifiuti, dove vanno conferiti e come vengono smaltiti - Cosa si puo’ indirizzare al riutilizzo e come - Come effettuare il compostaggio domestico - I vantaggi dell’utilizzo di un depuratore d’acqua - Mappa delle isole ecologiche presenti sul territorio - Forum x lo scambio di idee ed opinioni e per lo scambio di informazioni tra enti ed associazioni attivi sul fronte “rifiuti” PERCHE’ TUTTO QUESTO? RD A SAN MARINO – ANNO 2006 TOTALE RSU 151’582,80 Q TOTALE RD 35’852,7 Q RICAVI RD 107’534,7 € COSTI RD 152’339,29 € RD A SAN MARINO – ANNO 2007 TOTALE RSU 152’339,29 Q DIFF. 2006 + 756,49 Q TOTALE RD 35’875,93 Q DIFF. 2006 + 23,23 Q RD A SAN MARINO VOCI DI RITORNO ECONOMICO: CARTA – PLASTICA – METALLI ACCUMULATORI AL PIOMBO Dati di riferimento – anno 2006 RD A SAN MARINO VOCI DI SPESA: FRIGO – COMPUTER – TONER PESTICIDI – COLLE – TV – LAMPADE INCHIOSTRI – VERNICI – ELETTRONICI FARMACI – PILE – LEGNO – VETRO Dati di riferimento – anno 2006 GRAZIE !