Autori: Ariano Lucrezia e
Condemi Elisa
Questa rappresentazione di un tema mitologico fa parte
della famosa serie di "pitture nere" della Quinta del Sordo,
così chiamate per la predominanza di timbri tenebrosi.
Goya, in questa terribile figurazione, fa riferimento ad un
tema che iniziò ad essere trattato nell'arte occidentale a
partire dal medioevo, Saturno che divora un figlio, e lo
dipinge con inedita crudezza. Quest'opera, assieme alla
raffigurazione di Giuditta e Oloferne, dipinta nello stesso
luogo, ha probabilmente un significato politico. Giuditta e
Oloferne esalta, infatti, il tirannicidio, mentre Saturno che
divora uno dei suoi figli sembra simboleggiare il tiranno
che divora i suoi sudditi, un'allusione di Goya a
Ferdinando VII. L'atmosfera allucinata e la potenza
fantastica della scena si manifestano nel concentrare la
rappresentazione su pochi elementi, mediante un uso
altamente suggestivo della luce, che fa emergere dal
fondo scuro la figura mostruosa, trattata con toni ocra e
grigiastri, sui quali spicca, nota raccapricciante, il rosso
del sangue del corpo dilaniato del figlio. La modernità
nell'uso dei mezzi pittorici mette quest'opera tra i
principali precedenti dell'espressionismo.
Ed allora vale la pena di riconoscere
nell'uomo, in sé, questi demoni per non
esserne assoggettati. In svariate opere
Goya dà sfogo alle sue immagini oniriche ,
talvolta orride, di difficile interpretazione in
quanto è facile proiettare in esse le proprie
associazioni inconsce anziché risalire alle
motivazioni originarie. Psicotests per chi ha
fatto l'opera e per chi la interpreta.
Il clima sociale e politico della Spagna si faceva sempre più opprimente.
Ferdinando finirà per instaurare un regime del terrore inseguendo i
simpatizzanti dei francesi. In questo contesto Goya vive il periodo più
introverso e combattuto della sua esistenza come dimostrano le sue
acqueforti "disparates" e le pitture "nere" lasciate sul muri della sua casa
oltre il Manzanarre. Ma non fu mai solo anche quando gli morì la moglie nel
1812: le amicizie , gli affetti e gli amori occasionali furono una costante della
sua esistenza. Ritroverà pace e momenti di spensierata gaiezza a
Bordeaux, in Francia, dove lo aspettava una giovane vedova che condivise
con lui gli ultimi anni. Morirà alla fine di un viaggio di ritorno a Madrid per
incontrarsi con suo figlio. Forse l'emozione di felicità nel riabbracciarlo
spense i battiti del cuore di un uomo dall' aspetto burbero e distaccato ma
che non aveva mai smesso di sentire la sua anima e quindi di amare.
Goya porta sulla tela la guerra della resistenza spagnola alle
armate napoleoniche, prima speranza di libertà in tutta Europa poi
rivelatesi lo strumento di sopraffazione di un mitomane. Una nuova
ondata di martiri e di eroi delle opposte fazioni è pronta a riversarsi
nel continente. Per fede patriottica od ideologica sono pronti a
sacrificarsi centinaia di migliaia di giovani. Pronti a morire per gli
ideali indotti da chi muove col potere i propri interessi.
Compito della saggezza è anche quello di
documentare la stupidità e la follia umana. Nel quadro
che segue due giovani si stanno picchiando in uno
zona paludosa. Il colore dominante è di un giallo
sporco, il marcio dell'odio , dei pregiudizi e
dell'ignoranza umana. I due litiganti stanno per essere
risucchiati dalle sabbie mobili . Se si aiutassero
riuscirebbero a trovare una via di uscita ma il rancore
non permette loro di capire che la salvezza, quanto è
utile, dipende invece dalla collaborazione.
Globalmente l'opera di Goya è
un'analisi esistenziale con tutti i
suoi contrasti . Di essi infatti è
intessuta l'esistenza . Dalla loro
esperienza , accettazione ed
integrazione dipende lo sviluppo
della coscienza che dura
esattamente quanto dura la vita.
Goya ritrae l'opulenza e la
disperazione, il sacro ed il
profano. la vita e la morte,
il brutto ed il bello...
L'Illuminismo con la sua fede nella ragione
che supera i confini degli stati e delle culture
si rivelerà un fatto di élite . Degenererà nel
positivismo e nello scientismo, in un
materialismo pragmatico e popolare che
accomunerà nei secoli successivi diverse
ideologie , liberali , militari e comuniste.
Voltaire già in Micromegas paragonerà
l'umanità a batteri in lotta tra loro. Se non
distruggeranno il loro pianetino terrestre
avranno il tempo per crescere. E ce ne vuole
tanto... L'illuminismo rimane, come da
sempre, vissuto solo da una aristocrazia
spirituale che non è "del mondo". Al posto
dell'eclettismo e del cosmopolitismo l'Europa
sarà insanguinata da contese di stati ed
ideologie. Al posto della ragione l'imposizione
della forza bruta. Goya assiste al " sonno
della ragione che produce mostri".
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