Prato e i suoi edifici Un po’ su Prato Prato è la seconda città della Toscana per numero di abitanti. Si trova nel cuore della regione, vicina alle città d’arte più famose nel mondo. La storia di questa città comincia con l’invasione dei Longobardi nel VI sec. D.C., che si stanziano nella Val di Bisenzio e nella zona di Montemurlo. In seguito sarà abitata da liguri, da etruschi e infine dai romani. Nel 1653, con l’istituzione della diocesi, a Prato viene concesso il titolo di “Città”, mentre sino ad allora era stata chiamata “Terra”. Passeggiata d’Arte A Prato sono presenti molti edifici e opere da visitare come il Duomo con il bellissimo Pulpito di Donatello, Palazzo Pretorio, Palazzo Comunale, il Castello dell’Imperatore e le altre varie chiese. Gli edifici che prenderemo in considerazione sono le casetorri e i palazzi Rinascimentali. Casetorri La casatorre (o casa a torre) è una costruzione fortificata, una rocca con funzioni sia militari che abitative in uso nel Medioevo a partire dal X secolo. Venivano costruite per i nobili e fungevano da struttura difensiva. La casatorre è dotata di un pozzo per l’acqua, un cortile ed un rimessaggio per animali e mezzi; le mura sono sempre spesse e le piccole finestre protette da inferriate. Queste case venivano per lo più costruite ed impiegate in zone di difficile accesso durante il Medioevo per presidiare ed all’occasione difendere, con forze esigue ma efficacemente un passo o un punto strategico in aree montagnose o costituite da rilievi importanti; erano inoltre costruite su crocevia o direttive da controllare (possono anche essere utilizzate come abitazioni padronali). Palazzo Inghirami Il palazzo Inghirami è situato a Prato ed è un palazzo Trecentesco. È stato costruito da Geminiano Inghirami, un religioso, umanista, giureconsulto e mecenate italiano. Questo palazzo non aveva più una funzione difensiva, era abitato da persone borghesi ed era costruito per le persone che non desideravano più abitare in casetorri ma cercavano palazzi più comodi. Palazzi Rinascimentali L'architettura del Rinascimento è quella fase dell'architettura europea, ed italiana in particolare, che ebbe origine agli inizi del Quattrocento a Firenze. In questo periodo si ha una riscoperta della cultura classica, in particolare quella romana. Pertanto, a partire dal XV secolo troviamo una ripresa degli ordini classici e delle proporzioni armoniche, nonché la ricerca di articolazioni ortogonali e l'impiego di semplici forme geometriche nella definizione delle piante. La tipologia del palazzo rinascimentale prevede un complesso edilizio chiuso attorno ad un cortile, con piccole aperture al piano terreno e finestre regolari, di dimensioni più ampie, nei registri superiori; il rivestimento parietale, nel primo Rinascimento, è costituito dai semipilastri. Le superfici esterne erano alleggerite da numerose finestre ed erano rivestite da pietre più o meno sporgenti. Questo rivestimento, che crea per effetto della luce una decorazione di chiari e scuri sulle superfici, si chiama bugnato. Un cornicione sporgente e decorato completava in alto l'edificio.