Saper ascoltare i minori
Accogliere
Paura, dolore, sofferenza.
Madre - bambino
costruire serenità.
Lunedì 28 maggio 2007 ore 9.00
Sala Azzurra – Casa famiglia Immacolata Concezione
San Gregorio - L’Aquila
Ragazzo che monda
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Per definizione l'abuso sessuale può
coinvolgere altre forme di abuso, come
quello fisico o psicologico. Mentre le
informazioni fornite dai media insistono
soprattutto sui casi di violenza
extrafamigliare, in realtà il problema più
grave e più frequente è rappresentato dalla
violenza sessuale intrafamiliare.
Ragazzo che monda
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Si tratta dell'aspetto più importante per diversi motivi:
- è quello meno denunciato alle autorità giudiziarie;
- riguarda prevalentemente i bambini;
- coinvolge molte donne che vengono abusate dai loro partners;
- la violenza sessuale intrafamiliare è quella che può provocare i danni
psicologici più seri e duraturi.
Musica di alcuni giovani
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
L'abuso sessuale è un problema diffuso del quale si sta parlando
sempre più spesso negli ultimi anni. In realtà, è un fenomeno
sempre esistito e non è confinato a particolari strati sociali o culture.
Amorino dormiente
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Se prendiamo in considerazione il rapporto EURISPES 2006 sulla casistica italiana in
merito all’ abuso sessuale sui minori emergono delle realtà veramente sconcertanti:
Un fenomeno in crescita.
Si registra una tendenza che può essere definita
in costante crescita dal 2002 (598) in poi (749 nel 2003)
e che raggiunge il picco più elevato nel 2004 con 845 casi.
Fa riflettere anche il dato parziale del 2005 dove solo nei
primi sei mesi dell’anno si sono registrate 455 vittime.
Ripartizione territoriale.
La casistica complessiva per regione vede
al primo posto la Lombardia (413 casi),
Campania (303 casi), Sicilia (241) e Toscana (174).
Vittime: più femmine che maschi.
Nel primo semestre del 2005 le femmine arrivano al 77%.
In relazione all’età la tendenza è stabile a partire
dal 2002 al 2004: 11-14 anni.
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Gli autori del reato.
Le persone tratte in arresto sono meno
della metà di quelle denunciate.
Rispetto alla nazionalità si registra
la preponderanza di autori di reato italiani
(502 nel 2002, 590 nel 2003, 716 nel 2004
e 355 nel primo semestre del 2005).
Relazione vittima – minore.
Dalla relazione vittima – autore emerge che nel 2004 l’82,4%
dei casi ha riguardato una relazione intraspecifica e per il 17,6% extraspecifica.
I principali artefici dell’abuso risultano essere i genitori,
gli zii e i conviventi dei genitori.
…Questi dati sembrano sufficientemente indicativi dell'entità del
problema.
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
La prima posizione è proprio quella meno attesa: la responsabilità dei genitori supera
sempre il 50%, raggiungendo il picco nel 2002 (57,2%); nel caso degli zii il valore
massimo si riscontra nel 2003 (16,4%), mentre sul versante dei conviventi dei genitori
la percentuale più elevata è stata raggiunta nel 2004 (16,5%).
Musica di alcuni giovani
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Affinché ci sia un abuso sessuale
non è assolutamente necessario che
esso includa l'atto della
penetrazione.
Ciò che determina la natura
dell'abuso, in qualunque modo sia
effettuato, è la condizione della
persona abusata: la non
consapevolezza del reale significato
di quanto viene proposto e
l'incapacità di essere responsabile
delle reali conseguenze di quanto
viene accettato.
Ragazzo morso da un ramarro
La maggior parte di questi abusi
sono effettuati dai padri, seguiti dai
parenti conviventi nel nucleo
famigliare, ed infine - anche se
raramente se ne parla - il 7% dei
casi è rappresentato dalle madri.
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Un abuso sessuale, che sia
avvenuto nella famiglia oppure
causato da sconosciuti, è una ferita
intima che può dare origine a molti
problemi. La ricerca sostiene che le
situazioni che possono causare i
maggiori disturbi sono caratterizzate
dalle seguenti caratteristiche: un
legame intenso con l'abusatore; una
lunga durata dell'abuso (per
esempio, molti anni); l'abuso resta
nascosto o non viene riconosciuto
dall'ambiente familiare; la persona
abusata non ha occasione di poter
parlare dell'accaduto; la persona
abusata è ancora un bambino.
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
In una percentuale significativa di
casi, molto difficile da stimare con
precisione, l'abuso sessuale genera
problemi di lunga durata o cronici.
L'abuso sessuale è un trauma, e
come tale può dare origine ad un
serio problema come il Disturbo
Post-Traumatico da Stress (PTSD).
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
I ricordi, sotto forma di immagini,
sensazioni, parole, odori, sapori,
incubi notturni possono ritornare
frequentemente alla mente della
persona abusata, con emozioni
fortemente disturbanti come
angoscia, panico, depressione o
rabbia (Evans E. et al., 2005).
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Nella maggior parte dei casi la
persona abusata cerca di tenere a
distanza i ricordi fonte del dolore.
Non è raro che, almeno in alcuni
periodi della vita, la persona abusata
abbia amnesie complete o parziali
per i fatti avvenuti. È come se una
persona avesse a che fare con
ricordi "indigesti", che continuano a
ritornare e con i quali bisogna
lottare.
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
L'abuso sessuale è un trauma
particolare perché, oltre ai sintomi
più tipici che nascono in seguito ad
un trauma, può causare problemi in
altre aree della vita di una persona
come ad esempio l’abuso di
sostanze stupefacenti (Bailey J.A. et
al., 2005; Dixon L., 2005; Danielson
CK, 2005; Leander L., 2005).
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Depressione, ansia e panico sono
i sintomi più frequenti. Quando
l'abuso è stato vissuto in tenera
età, questi sintomi possono
diventare cronici, quasi come una
seconda natura della persona
abusata, che si abitua a sentirsi in
questo modo.
La letteratura internazionale ci
conferma ampiamente la
risonanza emotiva di certi episodi.
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Nei bambini abusati
sessualmente il disturbo posttraumatico può sopragiungere
immediatamente oppure
comparire mesi o anni dopo.
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Le ricerche hanno dimostrato che
donne con una storia di abuso
sono maggiormente soggette,
rispetto ai gruppi di controllo, a
depressione o a episodi
depressivi, così come è una
evidenza diffusa il collegamento tra
una esperienza di abuso e un
basso livello di autostima,
stigmatizzazione e una immagine
di sé negativa.
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Da uno studio del 1996 su un
campione di bambini dai 5 ai 15
anni a tre mesi dal trauma si
notano meccanismi di:
· autoaccusa
· senso di colpa
· depressione
· paure sessuali
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
In un altro studio di Shapiro del ‘95 a
12 mesi sempre su un campione di
bambine tra i 5 e i 15 anni:
. declino della sofferenza post
traumatica e della depressione
· percezione disturbata delle
relazioni
· alto stress nell’ adattamento
· problemi di comportamento
· competenza sociale bassa
· alta ansietà sessuale
· acting out sessuale.
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
La rimozione è quasi sempre
presente e se non funziona compare
l‘ansia e interviene la
negazione.
Spesso il meccanismo che agisce è il
distanziamento affettivo dove le
emozioni sono sfumate e la scissione
consente la possibilità di mantenere
idealizzata la figura del
genitore.
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Per quanto rigurda il comportamento, i
bambini abusati imparano
rapidamente a
non esprimere la collera e la rabbia
per essere stati umiliati e maltrattati.
Se un bambino cresciuto nella
comprensione e nell’affetto viene
picchiato di solito reagisce
gridando, piangendo, esprimendo il
suo dolore, ma nulla di ciò avviene in
chi è abituato a subire violenza.
Ragazzo morso da un ramarro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
L’ASCOLTO
EMPATICO
Per ascolto empatico si
intende la capacità di
saper ascoltare in modo
tale da indurre la
controparte a riflettere e
chiarire anche a se stessa
i propri dubbi
Si tratta quindi, di acquisire
informazioni non evidenti,
alcune delle quali non
sono inizialmente chiare
neanche alla persone che
dovrà emetterle
Musica di alcuni giovani
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
L’ASCOLTO
EMPATICO
Presuppone di:
Essere disponibili
Essere presenti e solleciti
positivamente
Essere curiosi
Manifestare interesse, non
interrompere, non distrarsi
Capire cosa vuole comunicare
l’interlocutore
Capire a quale scopo lo sta
comunicando
Sospendere i giudizi di valore
Musica di alcuni giovani
Mettersi nei panni dell’altro
Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
L’ASCOLTO
EMPATICO
Presuppone di:
Evitare di interpretare
soggettivamente i messaggi
Individuare e rimuovere
possibili ostacoli alla
comunicazione
Far capire di aver capito
(espressioni di intesa)
Interpretare il linguaggio non
verbale
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Dott. Vittorio Sconci
Direttore DSM ASL 4 - L'Aquila
Solidarietà
Amore vincitore
Dott. Vittorio Sconci
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