Torino, 29 maggio 2012
Analisi delle tendenze dell’assetto occupazionale
e produttivo nel settore Automotive
Ipotesi progettuale
Le comunicazioni obbligatorie sui flussi nel mercato del lavoro (avviamenti e cessazioni), gestite in Piemonte tramite l’applicativo gestionale su
base regionale SILP, forniscono un’informazione di particolare interesse sotto il profilo dell’andamento congiunturale, consentendo non solo di
valutare le dinamiche quantitative dei movimenti nel mercato del lavoro, ma offrendo anche, alla luce delle informazioni di dettaglio che
contengono sulle caratteristiche del lavoratore e dell’impresa che lo assume, l’opportunità di cogliere alcune tendenze strutturali delle
trasformazioni in atto nel sistema produttivo, rilevanti per le politiche industriali e del lavoro .
In particolare, ad un’analisi delle caratteristiche socio-anagrafiche del lavoratore (in specie genere, classe di età, nazionalità) si aggiunge la
possibilità di conoscere la qualifica professionale di ingresso e di far emergere non solo le tendenze della domanda, ma anche le trasformazioni
del sistema produttivo: in un’economia nella quale la divisione del lavoro fra imprese (e fra diversi paesi) tende sempre più a caratterizzarsi per la
specializzazione in compiti (più che prodotti), l’analisi delle figure più richieste permette di individuare le funzioni aziendali in sviluppo o in
arretramento, monitorando quindi i processi di mutamento qualitativo del sistema produttivo.
L’obiettivo del progetto è da un lato di sviluppare un’analisi della dinamica dei profili professionali rilevabili dai dati disponibili sul SILP, dall’altro
di agganciare queste informazioni con quelle delle imprese contenute nei database che descrivono la struttura produttiva, come l’archivio
statistico Istat ASIA, e alle informazioni sulla performance economica delle aziende interessate e sull’evoluzione del comparto sotto
osservazione derivanti da indagini di settore per relazionare i movimenti in entrata ed uscita agli stock di occupazione e alla situazione
economico e produttiva dell’area di attività indagata.
Si ritiene a tal fine di dover condurre una preventiva sperimentazione per la verifica di fattibilità e la messa a punto della metodologia e delle
procedure statistiche di riferimento, analizzando con questo approccio il settore Automotive, per il rilievo strategico che assume nell’economia
regionale e in considerazione della fase di profonda trasformazione e ricomposizione che quest’area produttiva sta attraversando nel contesto
del mercato globale.
L’individuazione della filiera auto è complessa per la molteplicità delle attività coinvolte.
Una stima è stata tentata a partire dall’individuazione di attività che hanno un diverso grado di connessione con il settore auto in termini di
destinazione del loro fatturato complessivo (A. Enrietti, R. Lanzetti ‘Il ruolo della componentistica nella crisi Fiat, in Economia e politica
industriale, n.116, 2002). con l’individuazione di tre aggregati merceologici che sottendono imprese con differenti gradi di coinvolgimento
all’interno della filiera, così definite:
- Core business (autoveicoli, carrozzerie, parti ed accessori) che risultano attività totalmente dedicate alla produzione di autoveicoli.
- Funzionali (cuscinetti, accumulatori e apparecchiature elettriche, pneumatici). per le quali si può ipotizzare che il mercato auto rappresenti uno
sbocco importante.
- Connesse (le produzioni metalmeccaniche come le fusioni, la fucinatura, la produzione di viti e bulloni, altri prodotti in gomma e plastica, vetro,
vernici, servizi di ricerca e sviluppo, ingegneria, certificazione).
Ovviamente, mentre le attività del core business hanno un riferimento chiaro al mercato dell’automotive, per le altre attività solo alcune imprese
operano su detto mercato e/ talvolta solo per porzioni di fatturato.
Per questa ragione pare opportuno restringere l’analisi nella sopracitata sperimentazione alle attività del core business, il cui riferimento al
settore automotive è certo, in relazione alla Divisione 29 del Codice Ateco 2007, che comprende la fabbricazione di autoveicoli, di carrozzerie, di
accessori, parti e sedili per auto.
Il progetto fa capo ad un gruppo di lavoro formato dalla Direzione Regionale Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale, dalla Direzione
Regionale Attività Produttive, dall’Agenzia Piemonte lavoro e dall’Ires Piemonte, che apportano diverse competenze e punti di osservazione sulle
tematiche citate che possono utilmente integrarsi, consentendo un utilizzo su più livelli dei risultati ottenuti, con riferimento alle rispettive missioni
e operatività.
Il progetto si avvale inoltre di una metodologia di tipo comparativo, messa a punto dall’ORML, mirante a razionalizzare le classificazioni delle
professioni adottate a livello regionale (figure standard in uso in Piemonte), nazionale (ISTAT / ISFOL e le declinazioni delle figure previste nei
vari CCNL) e internazionale (sistema ISCO 2008), in modo di dotarsi di criteri di lettura trasversale delle informazioni disponibili.
In prospettiva, la metodologia di analisi, testata sul campo, potrà essere estesa ad altre componenti del sistema produttivo regionale.
Alcune prime elaborazioni
La presentazione seguente, predisposta come contributo al Convegno su Nuovi Scenari e Strategie dell’Industria Piemontese del 29 maggio
scorso, fornisce un primo quadro delle piste di analisi che si intendono perseguire, tracciando un sommario bilancio occupazionale del comparto
automotive nell’ultimo periodo, caratterizzato da una pesante contrazione della domanda di lavoro nel 2009 e da una successiva ripresa, che si
va però spegnendo nella seconda metà del 2011.
Nel prossimo futuro si prevede di consolidare i dati, ora elaborati per lo più come confronti su base semestrale, a livello annuo, con
aggiornamenti periodici, introducendo alcuni indicatori utili ad una migliore comprensione delle dinamiche in atto e cercando, come previsto, di
collegare queste informazioni con quelle sullo stock di occupati o di natura economica e produttiva disponibili alla Direzione Attività Produttive.
L'elenco delle professioni è al link:http://www.regione.piemonte.it/lavoro/osservatorio/monografie.htm
Nel semestre pre-crisi il metalmeccanico rappresentava il 59,3% degli
avviamenti del settore industriale; tale percentuale si è drasticamente ridotta
nel 2009 (47,3%) per poi crescere nel 2010 (49,6%). Nei primi sei mesi del
2011 il suo peso sul totale è tornato ad avvicinarsi ai valori del 2008
raggiungendo il 53,8% degli avviamenti del settore industriale.
Comparti
I semestre 2008
I semestre 2009
I semestre 2010
I semestre 2011
Alimentare
9.869
11,1
7.681
19,1
8.963
17,0
9.946
15,1
Tessile-Abbigliam.-Pelli
5.423
6,1
2.611
6,5
3.784
7,2
4.543
6,9
Legno
1.703
1,9
1.027
2,5
1.084
2,1
1.041
1,6
Carta-Stampa
3.274
3,7
2.409
6,0
2.686
5,1
2.747
4,2
Chimica-Gomma Plast.
9.894
11,1
4.411
10,9
6.358
12,0
7.684
11,6
Minerali non metalliferi
2.048
2,3
1.051
2,6
1.343
2,5
1.516
2,3
52.826
59,3
19.051
47,3
26.181
49,6
35.527
53,8
Altri comparti industriali
4.044
4,5
2.065
5,1
2.372
4,5
3.018
4,6
Totale industria
89.081
100,0
40.306
100,0
52.771
100,0
66.022
100,0
Metalmeccanico
Fonte: Elaborazione APL su dati SILP
4
Il grafico mette a confronto l’andamento del metalmeccanico con quello
dell’industria manifatturiera, evidenziando il forte calo subito nel 2009, e i
segnali di ripresa riconoscibili nel biennio seguente.
100,000
90,000
89,081
80,000
70,000
66,022
60,000
52,826
52,771
50,000
Metalmeccanica
40,306
40,000
35,527
30,000
Totale industria
26,181
19,051
20,000
10,000
0
ISEM08
ISEM09
ISEM10
ISEM11
Fonte: Elaborazione Apl su dati Silp
5
Focus dell’indagine
- Metallurgia, fabbricazione di prodotti in metallo
- Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici
Metalmeccanico
- Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature
elettriche, elettroniche ed ottiche
- Fabbricazione di mezzi di trasporto
- Fabbricazione di autoveicoli
Fabbricazione di
mezzi di trasporto
- Fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi
e semirimorchi
- Fabbricazione di parti ed accessori per autoveicoli
e loro motori
- Fabbricazione di altri mezzi di trasporto
6
Nel comparto dell’automotive è soprattutto il ramo della componentistica
(“Fabbricazione di parti e accessori”) a segnare una marcata ripresa nel I
semestre 2011, mentre gli altri due rami non riescono a recuperare che in
piccola parte le perdite subite nel 2009.
6,000
5,211
5,000
4,694
4,000
Fabbricazione di autoveicoli
3,000
Fabbricazione di carrozzerie,
rimorchi,autorimorchi
2,628
2,000
Fabbricazione di parti accessori per autoveicoli e
loro motori
1,757
1,411
1,000
929
756
438
410
453 488
183
0
I sem 08
I sem 09
I sem 10
I sem 11
Fonte: Elaborazione APL su dati SILP
7
Il saldo fra movimenti in ingresso e in uscita dall’occupazione segnala una
forte flessione di addetti nel 2009 e nel 2010, che si riduce nel 2011
Figure N. 4: Saldi tra avviamenti e cessazioni. Andamenti annuali (v.a.)
Fonte: Elaborazione APL su dati SILP
8
Il grafico presenta l’andamento nel quadriennio di tre indicatori chiave (n. di
assunzioni e di persone ed imprese interessate). La ripresa è evidente, ma
comporta un aumento di assunzioni pro-capite (da 1,21 nel 2008 a 1,43 nel
2010, con una discesa a 1,35 nel 2011), che indica una crescita della
presenza di rapporti di lavoro più brevi e ripetuti.
Fonte: Elaborazione APL su dati SILP
9
Gli avviamenti si concentrano in provincia di Torino (69,1% del
totale), ma un peso importante assumono anche le province di
Cuneo (14,5%) e di Alessandria (6,5%)
Fonte: Elaborazione APL su dati SILP
10
Le caratteristiche socio anagrafiche
27%
delle persone avviate vedono la
Maschi
Femmine
prevalenza di uomini (73%), di
soggetti tra i 25 e i 34 anni (36,5%)
73%
di nazionalità italiana (82,9%)
Genere
7%
17.1
20%
<25
36%
25-34
Italiani
35-49
Stranieri
50 e oltre
37%
82.9
Cittadinanza
Classe di età
Fonte : Elaborazione APL su dati SILP
11
In questo comparto si fa un largo uso del contratto di somministrazione
(62%). Il lavoro a tempo determinato standard e al 17% come il tempo
indeterminato. L’apprendistato ha un rilievo marginale (1,6%).
Fonte: Elaborazione APL su dati SILP
12
La tabella successiva, riferita alle cessazioni dal lavoro, evidenzia come il
peso dei contratti di breve durata (fino a 1 mese) sia aumentato dal 4,5%
del I semestre 2008 al 41,0% del I semestre 2011, mentre il peso dei
contratti più lunghi (oltre 1 anno) sia passato dal 68,7% all’30,1%.
I semestre 2008
I semestre 2009
I semestre 2010
I semestre 2011
Durata Contratto
Val.ass.
Distr. %
Val.ass.
Distr. %
Val.ass.
Distr. %
Val.ass.
Distr. %
1-2 giorni
20
0,9
77
2,6
118
2,5
484
11,2
3 giorni - 1 settimana
11
0,5
181
6,0
258
5,4
451
10,5
Da 1 settim. a 1 mese
66
3,1
574
19,1
1.099
22,9
833
19,3
Da 1 a 3 mesi
137
6,4
332
11,0
960
20,0
641
14,9
Da 3 mesi a 6 mesi
189
8,8
242
8,0
447
9,3
320
7,4
Da 6 mesi a 1 anno
249
11,6
481
16,0
268
5,6
279
6,5
Da 1 a 2 anni
189
8,8
295
9,8
145
3,0
212
4,9
1.284
59,9
830
27,6
1.514
31,5
1.087
25,2
2.145
100,0
3.012
100,0
4.809
100,0
4.307
100,0
Oltre 2 anni
TOTALE
Fonte: Elaborazione APL su dati SILP
13
Tra le professioni più richieste si segnala un grande utilizzo di personale non
qualificato o semi-qualificato (33,4%), di Addetti alle M.U. (9,2%), di Conduttori di
catene di montaggio automatizzate (4,8%), di Assemblatori (2,7%) e Montatori (2,7%).
Si segnalano anche alcune figure trasversali, come il Personale di segreteria (5,8%) e
gli Addetti al facchinaggio (3,2%).
Descrizione qualifica
Assunzioni
Val. ass.
Persone assunte
Distr. %
Val .ass.
Assunzioni
pro capite
Distr. %
Personale non qualificato
5.166
16,8
4.433
16,9
1,17
Personale semi-qualificato
5.118
16,6
4.023
15,3
1,27
Addetti a macchine utensili
2.830
9,2
2.233
8,5
1,27
Personale di segreteria
1.784
5,8
1.770
6,7
1,01
Conduttori catene di montaggio
1.466
4,8
1.289
4,9
1,14
Addetti assemblaggio e produzione
di articoli industriali
1.117
3,6
839
3,2
1,33
Facchini ed assimilati
986
3,2
556
2,1
1,77
Assemblatori di parti di macchine
844
2,7
814
3,1
1,04
Meccanici e montatori
825
2,7
801
3,1
1,03
Meccanici artigianali ed assimilati
540
1,8
517
2
1,04
Fonte: Elaborazione APL su dati SILP
14
Prendendo in considerazione solo gli avviamenti ad elevato livello di qualificazione si
rileva una presenza significativa dei Disegnatori industriali (12,6%), dei Tecnici del
controllo qualità (8,9%), dei Contabili (6,6%), dei Tecnici meccanici (5,1%). Queste
professioni sono poco più del 10% del totale nel Comparto.
Professioni
altamente qualificate
Assunzioni
Val. ass.
Persone assunte
Distr. %
Val. ass.
Distr. %
Assunzioni
pro capite
Disegnatori industriali
485
12,6
464
12,9
1,05
Tecnici controllo qualità ind.le
343
8,9
238
6,6
1,44
Contabili ed assimilati
254
6,6
239
6,6
1,06
Tecnici meccanici
196
5,1
193
5,4
1,02
Tecnici degli affari generali
194
5,0
181
5,0
1,07
Tecnici area ingegneristica
170
4,4
163
4,5
1,04
Specialisti del personale
145
3,8
138
3,8
1,05
Specialisti rapporti col mercato
127
3,3
125
3,5
1,02
Tecnici informatici
112
2,9
110
3,1
1,02
Fonte: Elaborazione APL su dati SILP
15
Scarica

I processi occupazionali nel settore automotive