Avanti Breve lezione sui problemi delle correnti marine Uso delle diapositive Per spostarsi da una diapositiva alla successiva cliccare su: mentre per rivedere quella precedente cliccare sul simbolo: Questa lezione sulle correnti è costituita da 18 diapositive. Le sigle usate hanno il seguente significato : Rv = Rotta vera Pv = Prora vera Vpr = Velocità del propulsore Veff = Velocità effettiva Rc = Rotta corrente Vc = Velocità della corrente Pn = Punto nave Ps = Punto stimato Rilv = Rilevamento vero Perché la nave non ha seguito la traiettoria indicata dalla Pv ? Premere la barra Risposta al quesito: durante la navigazione, la nave può essere influenzata da altre forze esterne, quali vento, mare e correnti, che la fanno deviare dalla traiettoria indicata dalla prora. L’effetto che tali forze esercitano sulla nave va analizzato nei Problemi delle correnti A dire il vero la forza del vento e del mare, a meno che non ci si trovi in presenza di violenti tempeste, come cicloni, oppure su navi con grandi sovrastrutture (navi da passeggeri), non esercitano in genere, sulla nave, una forte azione deviante. Al contrario, le correnti marine hanno grande influenza sull’opera viva, perciò la loro conoscenza è importante per la navigazione. Vi sono, infatti, delle correnti marine che, in alcune zone, possono raggiungere oltre sei nodi di velocità. Sono dei veri fiumi nell’oceano! La Corrente del Golfo (corrente calda) Le Correnti del Nord e del Sud Equatoriale La Corrente del Labrador (corrente fredda) La Corrente del Bengala La Corrente delle Falkland La Corrente Kouro Sivo (Giappone) La Corrente di California Rimandiamo allo studio dell’Oceanografia per le caratteristiche di queste e di altre correnti. In ogni caso il navigante può attingere, dalle Pilot Charts, sufficienti informazioni sulle correnti marine. I Problemi delle correnti si basano essenzialmente sul Parallelogramma delle Forze Cioè Date due forze, F1 ed F2, Fr è la loro risultante. Veniamo al nostro caso: una nave in navigazione è sottoposta a due forze: 1) del propulsore (indicata con Vpr) [Velocità propulsore] 2) della corrente (indicata con Vc) [Velocità corrente] La risultante di queste due forze (indicata con Veff) rappresenta la Velocità effettiva e la traiettoria che seguirà la nave. Premere la Barra Per la comprensione dei problemi delle correnti è indispensabile avere sempre presente il parallelogramma delle forze visto nella precedente diapositiva. Esso è formato da tre parametri: due componenti (Vpr e Vc) ed una risultante (Veff). Tutti i problemi delle correnti si riducono ad un semplice concetto fondamentale, cioè: dati due parametri, trovare il terzo. Sempre in riferimento allo stesso parallelogramma: ogni vettore forma con il Nord un angolo che rappresenta rispettivamente: Pv = Prora vera Rc = Rotta corrente Rv = Rotta vera Nord Rv Rc Pv Ricorda che : la velocità effettiva (Veff) si misura sempre sul vettore della Rotta vera In pratica i Vettori che si impiegano nella risoluzione dei problemi delle correnti sono tre : Vc Vpr Veff La lunghezza dei vettori, secondo una scala prestabilita, indica la velocità: della corrente (Vc) del propulsore (Vpr) effettiva della nave (Veff) Mentre l’orientamento dei vettori stessi indica rispettivamente: la direzione della corrente (Rc) la prora della nave (Pv) la rotta della nave (Rv) Incominciamo con l’esaminare il problema che più comunemente si presenta al navigante : dopo aver effettuato un punto nave può risultare che la nave è fuori rotta, cioè non solo non ha seguita la traiettoria prestabilita, ma neppure la velocità prevista corrisponde a quella del propulsore (Vpr). E’ evidente che si è in presenza di una corrente. Vediamo, allora, come si procede per ricavare la velocità della corrente (Vc) e la sua direzione (Rc) PN Ore 10 Dati : Pv e Vpr; Ricavare: Veff, Rc, Vc PN ore 11 Dopo un’ora si trova il Ps ed il PN NB - sono noti : una componente (Vpr) ed una risultante (Veff); si ricava l’altra componente (Vc). Gp Fl (3) 10 sec 20 M Da notare che la congiungente Ps PN indica la Rc ma la stessa distanza deve essere rapportata a T per avere la velocità Vc Gp Fl 5 sec 18 M Ps ore 11 Un altro caso, frequente in navigazione, consiste nel trovare la Prora da assumere per seguire una determinata rotta, sapendo di trovarsi in presenza di una corrente della quale si conoscono gli elementi. Vediamo come si procede Faro di Ischia Dati : Rv, Vpr; Rc, Vc Ricavare : Pv, Veff NB : in questo problema sono date le due componenti (Vpr e Vc); si ricava la risultante(Veff) Premere Spazio Con un’apertura di compasso pari alla Vpr, a partire dalla cuspide di Vc, si interseca la Rv Dati: Pv e Vpr ; Rc e Vc Ricavare: Rv e Veff Nord Rc Rv Pv Come è stato detto all’inizio, anche in questo problema, dati due elementi (Vpr e Vc), si ricava il terzo (Veff) Vpr notare Prenere Spazio