Avanza con un clic Volume tre di tre (continuo del volume due) Il tempo è la dimensione psicologica non solo della fluttuante psicologia degli umani, ma anche di quella dei mondi in cui viviamo. Essi muovono, si evolvono, e i nostri sistemi solari si spostano analogamente nel flusso dei loro stessi pensieri, nella loro energia mentale: così la nozione del tempo che scorre non è solo una funzione dell'emotività umana, ma ci sono dei 'chilometri temporali ' che riflettono esattamente la velocità dell'anima del nostro Cosmo nell'emettere la sua onda di pensiero. Tutte queste cose sono l'ABC di 'domani': già nascono sulla Terra bambini che si portano dentro queste nozioni di riserva, e che saranno le guide della civiltà a venire, capaci di maneggiare questi concetti con la facilità di chi modella la creta, e di muoversi in essi filosoficamente e matematicamente. Non cercateli: la maggior parte di essi si è tessuto intorno un velo di discrezione. Non spiate le famiglie che hanno sensibilizzato i loro cuori, perché il loto fiorisce più facilmente nelle paludi, da cui attinge un'energia che conferisce maggior fermezza alla sua volontà: la luce sboccia facilmente nella luce, Fratelli, ma può anche esserne soffocata... Non cerca la sua ombra per perpetrare un dualismo continuo, ma vuole penetrare tutte le nubi, per far nascere in sé ed intorno a sé la Luce che non ha ombra... Ecco la verità, e gli occhi che si apriranno nei secoli futuri avranno difficoltà a credere alla pesantezza degli uomini d'oggi. In realtà, tutti i pensieri della nube cosmica sui quali viaggiamo sono già stati emessi nel momento in cui essa è uscita dalla Fonte. Il risvegliato sa che tutto è già stato detto e compiuto, ma che la giusta comprensione di tutto questo si trova al polo opposto del fatalismo, perché solo la volontà e l'Amore permettono d'evitare le centomila tribolazioni di coloro che sognano le loro esistenze lungo una 'marcia d'avvicinamento' già conclusa fin dalla sua prima formulazione. Vi dico che l'Alfa contiene l'Omega: uno dei punti essenziali della Conoscenza consiste nel capire chiaramente che alcuni degli Esseri di luce che ci visitano non sono altro che noi stessi alla ricerca di noi. Noi stessi, realizzati in questo cosmo, veniamo ad aiutarci... Il tempo è un fantastico illusionista, sapete, e si può fare il giro del tempo con la facilità con cui si fa il giro di questo mondo; ma la non-personalità, che è un 'io' trasceso, neutralizza la sua bacchetta magica, unificando il tempo e lo spazio. Le dimensioni 'parallele' di corpo, anima e mente, appartengono al punto di vista episodico che possiamo avere di noi stessi. Bisogna conoscere queste dimensioni e padroneggiarle, e questo è fattibile impegnandosi a fondo in ognuna delle sette porte del corpo incarnato. Si viaggia allora nelle sfere dei nostri elementi, e ci si rende conto che ogni porta dà accesso a sette sfere. Dunque, sette colori per le energie della Terra, sette per quelle dell'Acqua, altrettanti per quelle del Fuoco, e così via. Saprete, di conseguenza, che non v'è ragione di dire che un chakra ha questo o quest'altro colore: tutto dipende contemporaneamente dal livello di apertura e dal livello di lettura. Quando i sette mondi saranno stati percorsi secondo i loro sette modi, si opererà la fusione di luce, e le prospettive dell'Essere aumenteranno fino al Dodici cosmico... e cinque altre porte brilleranno come altrettanti gioielli. L'oro che riempirà i cuori, Fratelli, svelerà allora cinque altre sfere in ognuno dei sette mondi già assimilati... e bisognerà conoscere le dodici volte dodici mondi moltiplicati per la potenza d'espansione dell'Amore... e sarà amare, amare, più di quanto si possa dire, le centoquarantaquattromila vibrazioni della Creazione divina. Siamo tutti come libri da decifrare, dischi da far suonare. Che improbo lavoro, direte, e che quantità incalcolabili di tempo e di morti... Certo, amici, è così. Ma verrà il giorno in cui saprete bene che tutto ciò è ancora un'apparenza, e allora il lavoro, le pene e le morti saranno altrettante felicità rinnovate ed altrettante resurrezioni. Allora avrete ritrovato... saprete... sarete! "Imparate a guardare, Fratelli..." Ecco l'Isola Bianca, Fratelli... la prima ambasciata di Kristos e dei Grandi Fratelli di Venere su questo pianeta. La forza dell'Amore è stata insufflata nelle vene dell'isola, elevandola fino a questo piano d'esistenza. È un fazzoletto di terra e d'acqua, tale e qual era diciotto milioni d'anni fa. Guardate come tutto è semplice: pochi alberi, pietre, il gioco delle onde. E come tutto il resto, a parte questo, può sembrare scialbo... Contemplate la bellezza della Pace, non della pace degli uomini ma di quella che s'è fatta Essere, quella che ha il volto del maestro e quello del servitore: questa Bellezza appartiene al Cristo di tutti gli uomini, ovvero tocca in sorte ad ognuno, e la forza solare del Maestro si appresta ad instaurarla sulla Terra. Guardate, ed impregnatevi di queste mute parole: sono le sole che non possono essere mal interpretate. Kristos viene tra voi, si rivolge agli umani in tutte le lingue, e poco Gli importa d'essere assimilato a un tronco d'albero, ad una statua di pietra informe o ad un'icona: poco Gli importa sotto che nome lo si vede giungere... Perché Egli viene... Perché Egli è già qui. La sua energia l'ha preceduto, ed ora il suo corpo sottile cammina sulla Terra. Non segue l'itinerario che prese duemila anni or sono: molti uomini si aspettano di vederlo arrivare con i tradizionali attributi del saggio, ma non avrà né veste bianca né bastone pastorale. I piedi della sua anima però saranno nudi. Non compirà i prodigi che tanti sperano, né sottolineerà la sua venuta dicendo 'eccomi'. Gli uomini non hanno più bisogno di maghi, perché sono stati addormentati già da troppi di essi. Sappiate che, tra coloro che confidano nella Sua venuta, solo chi l'avrà già ricevuto Lo vedrà: meditate ciò che significa, e chiedete a voi stessi: 'Sono tra questi?'... E se nel Santo dei Santi siete fra questi, Fratelli, allora saprete che non avrete più bisogno di vedere il Kristos perché in questo senso, più che in ogni altro, Egli dimora per sempre al vostro fianco. Duemila anni or sono, raccoglieva gli uomini intorno alla sua persona fisica; oggi non è più così, e poco importa sapere dove si trova, quale aspetto ha il suo volto: dovete corrergli incontro con il profondo del cuore, e là dove vi trovate Egli potrà abitare: basta che Lo invitiate... Diventerete a loro una piccola luce, una fiamma, o persino un faro, secondo la misura del vostro Amore. Non credano dunque gli uomini di dover attraversare gli oceani per agire: il Signore Maitreya ha assunto per gli umani una dimensione più che mai universale, e la Sua azione deve essere simultanea ovunque sulla Terra. Non cerca più uomini che Lo seguano, ma uomini che Lo ascoltino al di là delle montagne, e si disperdano in ogni direzione con il dono del Suo cuore. L'Iman Maadi non potrà essere il profeta d'una nazione, legato ad una terra. Egli sarà, Egli è già il rivelatore degli uomini veri, non il Salvatore, ma il catalizzatore delle migliori forze umane. Chiudete dunque gli occhi e aprite l'anima, perché fin da ora Lo si vede ovunque, o dicono di vederlo... è troppo difficile trovare il bandolo dell'aggrovigliata matassa dei falsi profeti e dei cuori puri tratti in inganno dal desiderio, dunque lavorate dove vi trovate senza giudicare. Guardatevi da ogni forma d'emotività, perché è altrettanto facile, che l'entusiasmo vi tenda una trappola così come la mancanza d'Amore. In ogni tempo tra l'iniziato e il mistico ci fu come una corda tesa, ed essa è l'Itinerario, giusto equilibrio fra la conoscenza e l'emozione; così, Fratelli, a tutti coloro che presagiscono l'Avvento, sono richieste temperanza e tolleranza: non perché siano tiepidi, ma perché sappiano discernere. Il mistico che non usa la frusta della ragione è un orbo destinato a cadere, e la ragione non più legata all'intuizione sacra è una spada destinata a spuntarsi su una roccia. Che chi intende queste parole sappia che la loro semplice comprensione comporta una responsabilità davanti a tutta l'umanità. La Grande Forza Cristica che si incarna, prega tutti di respingere le vecchie immagini del 'passato'; lo schema del Salvatore, del Messia non può più ripetersi, si è rivolto anche troppo ad esseri responsabili del loro divenire: il Cristo che chiede di esplodere nell'uomo non desidera che sappiate in quale Paese, sotto quale regime Egli si manifesta oggi tangibilmente, ma desidera soprattutto che ciascuno prenda bene in mano le redini della propria evoluzione. Il tempo della passività è finito, anzi bisogna scuotere i baluardi delle vecchie dottrine e guardarsi in faccia. A chi si interroga, possiamo dire che Kristos non riprenderà più il corpo di Sananda (il Maestro Gesù) perché le necessità sono cambiate ed Egli deve potersi tessere tutti i veicoli utili all‘azione su tutti i piani d'esistenza necessari e in altrettanti luoghi. Quasi lo stesso avviene per tutti i Grandi Fratelli della Terra, e anche quelli che si fondono oggi nella materia continuano ad essere presenti: non è una meraviglia superiore a quelle già prodotte dagli uomini sul loro pianeta, e non è meno sorprendente d'una voce portata dalle onde sulla superficie del globo e udibile simultaneamente da milioni di esseri. Amici, ditelo pure: non siamo qui per fare miracoli. Siamo degli amanti della Grande Forza della Natura a cui abbiamo donato il nostro essere, ed essa è scivolata in noi: Il Maestro viene nuovamente a dischiudere la porta di questa conoscenza più grande, più fulgida che mai, e vi ripeto: siete pronti? Se Egli assume il volto d'un uomo di razza nera, Lo riconoscerete? " Volume tre di tre