La voce della baita
di Elena Alberti Nulli
by Macc Dany
Il pastore zufolava
Sulla mia porta spalancata al sole
Del mattino.
Il secchio dell’acqua
Cigolava.
Sentivo odore di latte,
Di fieno maturo,
Di ricotta.
Io stavo molto bene,
Era molto bello
Essere una baita
Appoggiata ai piedi
Dell’Adamello.
In una notte
Di neve e di tormenta
Ho aperto la mia porta
Ai partigiani.
Si sono scaldati al fuoco
Hanno mangiato polenta,
Hanno cantato con me
Canzoni d’amore.
Erano di Corteno,
Erano di Saviore,
Di Brescia, di Milano.
Ricamavano con le dita
Sopra i miei sassi
Una parola sola:
“Libertà”.
Io stavo molto bene,
Ero molto contenta
Di essere diventata
Una baita della Resistenza.
Ma una sera di aprile
Sotto due stelle che luccicavano
Come candele in chiesa,
Alla mia porta
Che sapeva di latte
Hanno gettato un ragazzo
Di vent’anni
E l’hanno inchiodato.
Mi hanno coperta
Di paglia e di benzina,
Mi hanno dato fuoco,
Ma, potete credere,
Ero morta prima .
Sono diventata
Un mazzo di fiori
Tutti rossi
Accesi
Ai piedi del mio “ribelle” crocifisso.
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