Un’alleanza per lo sviluppo
FORUM P.A.
Roma, 10 maggio 2005
dott.ssa Mara Bernardini
Direttore Generale del Comune di Modena
IL COMUNE COME MOTORE DELLO
SVILUPPO DEL TERRITORIO
Ambiti di intervento dei Programmi dell’Amministrazione:
• Sviluppo Economico (iniziative a supporto dei Settori MKTG territoriale)
• Qualità Urbana (Urbanistica, infrastrutturale e mobilità)
• Coesione sociale (Iniziative culturali, Promozione del territorio, Iniziative
turistiche, ricreative e sociali)
Esiste una stretta interdipendenza fra questi ambiti di intervento
che può alimentare circoli virtuosi
Nella realtà modenese si è verificata una positiva relazione,
favorita dalle politiche dell’Amministrazione, tra sviluppo
dell’economia, politiche di welfare e sviluppo infrastrutturale
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Ne sono esempi tipici:
• le reti di servizi offerti, la realizzazione dei servizi per anziani e
per l’infanzia ha contribuito ad aumentare il reddito a
disposizione delle famiglie
• la realizzazione dei piani per gli insediamenti produttivi hanno
consentito alle piccole e medie imprese di acquistare le aree
necessarie per costruire la sede delle proprie aziende a prezzi
contenuti e in zone accessibili ai servizi
• la continua ricerca della qualità urbana concorre a sostenere lo
sviluppo economico e per altri aspetti rappresenta un fattore di
coesione sociale
• la rivitalizzazione del Centro Storico e il recupero di contenitori
storici oltre a migliorare la qualità edilizia hanno rappresentato
una risorsa a livello culturale e turistico
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• l’attuazione dei Piani per l’edilizia Economica Popolare che
coniugano le esigenze della famiglie con la qualità urbana di
importanti parti della città
• la realizzazione di investimenti pubblici
• la promozione di iniziative turistiche, culturali, ricreative
• le iniziative a favore dell’economia (commercio, piccole imprese)
rappresentano un notevole sostegno all’economia
Da un’indagine dell’Osservatorio Provinciale sugli appalti pubblici
risulta che, nel 2004, l’economia modenese è stata trainata
dall’edilizia pubblica; la metà delle imprese sono nate in quel
settore e l’ammontare degli appalti ha raggiunto il valore di 270
milioni di Euro rispetto ai 182 dell’anno precedente
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Dinamica demografica
punti di forza e di criticità
 Anche la dinamica demografica offre uno spunto per
evidenziare la interdipendenza dei diversi ambiti di intervento
dell’Amministrazione Comunale
 La dimensione demografica e la composizione per classi di età
a Modena non rappresentano solo un elemento di criticità,
soprattutto grazie all’immigrazione di lavoratori stranieri e al
ricongiungimento dei loro familiari
 Da un lato l’immigrazione è fattore positivo per lo sviluppo
economico in quanto supplisce alla carenza di mano d’opera per
certi settori produttivi
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 Dall’altro lato richiede che il Comune adegui l’offerta di servizi
sociali, si adoperi per risolvere il bisogno di alloggi, di istruzione
e ponga attenzione alla sicurezza e alla qualità urbana
 I servizi sociali rappresentano uno dei principali punti di forza
anche se le attuali dinamiche demografiche (invecchiamento
popolazione e immigrazione) pongono problemi di integrazione
tra diversi soggetti gestionali e di differenziazione dell’offerta in
relazione alle nuove esigenze e alle capacità di spesa delle
famiglie
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welfare, politiche abitative, rete sociale
punti di forza e di criticità
La propensione dei cittadini modenesi ad aggregarsi in organizzazioni sia
pubbliche che private e a ricercare la cooperazione di altri partner per
definire ed attuare progetti comuni (parte delle polisportive, società di
capitale pubblico/privato, convenzioni pubblico/privato) rappresenta
sicuramente una peculiarità positiva
La diffusa presenza di associazioni del terzo settore costituisce un
importante tassello del sistema di relazioni tra economia e welfare,
in questo ambito il rapporto tra istituzioni, volontariato e associazioni
non profit è molto stretto e collaborativo
L’aumento della domanda di case in affitto a canone moderato a cui non
corrisponde un’adeguata offerta, procura un disagio abitativo che è
particolarmente avvertito dalle fasce a basso reddito.
Tale aumento è dovuto principalmente e all’aumento del numero di famiglie
e alla contestuale diminuzione del numero dei loro componenti.
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Le condizioni strutturali del mercato immobiliare a Modena, come
in tante altre città, producono un livello dei prezzi molto alto tale da
comprimere la qualità della vita di molte famiglie
L’aumento della popolazione in età scolare dovuta in gran parte ai
ricongiungimenti familiari dei lavoratori extracomunitari ha
provocato un forte aumento delle richieste rispetto ai posti
disponibili negli asili nido
Le polisportive, continuano a rappresentare una risorsa importante
per la città, ma vanno aiutate a superare le odierne difficoltà
derivanti dalla flessione del volontariato e dall’aumento degli oneri
gestionali e finanziari che ne limitano l’attività e la reale capacità di
sostentamento
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sicurezza, esigenza primaria
Tutti questi interventi, unitamente ai Piani di sicurezza, ai contratti
di quartiere, a specifici interventi mirati e alle iniziative congiunte
della Polizia Municipale con Carabinieri e Polizia di Stato,
mantengono la città vivibile sul piano della sicurezza personale.
La garanzia di sicurezza dei luoghi e personale è un problema
aperto e da coniugare con altri fenomeni (immigrazione,
disoccupazione, benessere).
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mobilità, problema dell’intero territorio
Modena è caratterizzata da un’alta accessibilità nei confronti di un
territorio ampio e qualificato. Si trova infatti vicina alle aree
metropolitane di Milano e Bologna e ad un importante nodo
infrastrutturale, beneficia della attiguità con l’aeroporto di Bologna
Nonostante questa posizione favorevole l’accessibilità è penalizzata
dalla congestione delle arterie autostradali che l’attraversano
A questo riguardo il Comune si è fatto promotore di accordi con altri
Enti locali, le Società concessionarie del servizio autostradale e il
Ministero competente per realizzare alcune importanti infrastrutture
necessarie per decongestionare il traffico sia di merci che di persone
Questi accordi sono un esempio di quanto si è fatto e si sta facendo
per superare il limite che i confini amministrativi possono
rappresentare nella ricerca delle soluzioni ottimali per la realizzazione
delle infrastrutture, delle reti dei servizi e delle grandi opere
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INOLTRE:
 Il Comune reperisce le risorse per i propri bilanci
prevalentemente nel proprio territorio (ICI, IRPEF, TARSU,
RETTE, TARIFFE)
 Nel 2004 il bilancio del Comune di Modena si è chiuso con un
ammontare di prelievo locale, comprensivo delle entrate
tributarie e proventi dei servizi, pari a circa 189 milioni di Euro a
fronte di circa 20 milioni di Euro di trasferimenti provenienti da
altri enti ( 9.82% delle entrate correnti)
 Per quanto riguarda la parte in conto capitale il consuntivo 2004
si è chiuso con un ammontare di investimenti pari 69 milioni di
euro di cui 42 autofinanziati, 12 da indebitamento e 15 da
trasferimenti da altri soggetti ( 85% autofinanziati )
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Il Territorio come fattore di sviluppo
 In un’economia globale, oltre ai fattori direttamente dipendenti
dalle imprese, anche il territorio ha un’importanza
fondamentale per l’innalzamento della competitività del settore
produttivo a livello internazionale
 Nella competizione internazionale non entrano solo le imprese
in quanto tali, ma il complesso di risorse sul territorio, che
dovrebbero tendere a fare sistema
 Da uno studio della Camera di Commercio di Modena emerge
come nel nostro territorio “i fattori di competitività locale
rappresentino i fattori chiave di attrazione di investimenti
stranieri”
 Tali fattori sono stati individuati anche nella tecnologia e nella
disponibilità di manodopera specializzata
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 Le attività produttive dell’area modenese, che si sono sviluppate
secondo il modello dei Distretti industriali, si distinguono a livello
internazionale in particolare nel settore della meccanica per
l’elevata specializzazione e per l’alta qualità del prodotto, ma
fondamentalmente nella diversificazione dei settori produttivi e
in una realtà fatta di industrie e molte piccole aziende
 Nonostante la solidità, l’articolazione e la vitalità del sistema
produttivo rappresentino un punto di forza della realtà
modenese esistono alcune criticità legate proprio a quel
modello di sviluppo:
 il modello organizzativo (piccola media dimensione che fatica ad
accedere alla ricerca tecnologica, alla progettazione, alla
distribuzione commerciale)
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 l’esigenza di incrementare le figure professionali con più elevati
livelli di istruzione in quanto il cosiddetto sapere informale cioè la
professionalità che si imparava operando, non basta più, servono
figure professionali preparate tecnicamente ma anche in grado di
organizzare e individuare strategie per il futuro
 i problemi legati al ricambio generazionale nelle imprese
 Ambiti nei quali l’amministrazione pubblica, di concerto con le
Associazioni, gli Istituti di credito ecc., può svolgere un ruolo
importante soprattutto nei confronti delle piccole e medie
imprese che caratterizzano il tessuto produttivo modenese
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Ricerca e innovazione
 Dagli incontri effettuati con le imprese, le loro associazioni e
alcuni ricercatori, in occasione della elaborazione del Piano
Strategico, è stata individuata la ricerca quale fattore di
importanza strategica per il futuro della città
 Occorre quindi perseguire l’integrazione tra ricerca scientifica
dell’Università e mondo della produzione
 In questo ambito sono state attivate alcune esperienze pilota
presso aziende meccaniche con la costituzione di “laboratori
universitari aziendali”; saranno inoltre effettuati programmi di
ricerca avanzata nell’ambito del progetto “Hi Mec” promosso
dalla Regione Emilia Romagna insieme con lUniversità e
cofinanziato dal MIUR
 La collettività modenese si è dotata di una struttura per lo
sviluppo locale (ProMo), alla quale partecipano componenti
pubbliche e private, che si occupa di marketing territoriale e
attua azioni volte ad accrescere la competitività del territorio
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 L’azione dell’Amministrazione comunale si indirizzerà verso la
valorizzazione del ruolo di ProMo come strumento per la
definizione congiunta fra gli enti locali e le forze economiche
delle linee strategiche di sviluppo e di promozione del territorio e
dell’economia modenese
 Democenter, struttura, che vede la partecipazione di Camera di
Commercio, Associazioni economiche, Provincia e Comune,
Fondazioni Bancarie, ha invece come mission l’innovazione
tecnologica. Attraverso sinergie con un’altra struttura simile (ex
SIPE) esistente in altro Comune della Provincia di Modena, mira
alla razionalizzazione di strutture e costi in modo da organizzare
e valorizzare le risorse professionali esistenti nonché il rapporto
con l’Università e i Centri di Ricerca, al fine di contribuire alla
diffusione dell’innovazione tecnologica della PMI
 Tale società si sta fondendo con SIPE - analoga società di
Comuni e imprese dell’area di Comuni viciniori (Vignola Spilamberto…) Cioè si applica già un concetto di area vasta
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Formazione Professionale
 Per quanto riguarda la formazione professionale vi è un’offerta
molto frammentata, proveniente da diversi soggetti verso la
quale occorre mettere in campo un’azione di razionalizzazione e
ulteriore qualificazione
 A Modena esiste un Centro di Formazione Professionale, in
forma di società mista controllata dal Comune (con soci anche i
Comuni di Carpi, Vignola e Pavullo; l’Università degli Studi di
Modena e Reggio E.; l’Azienda USL e l’Azienda Ospedaliera di
Modena; META S.p.A.; CNA Finanziaria S.r.l.; CESVIT e
QUADRANTE), il quale sta ridefinendo i suoi programmi alla
luce delle politiche comunitarie per il periodo 2007/2013 in
materia di formazione e si cerca di ragionare in un’ottica
dimensionale trasversale e con tematiche e corsi che
guardano a specializzazioni di area più ampia (da anni è anche
allo studio la fusione con Carpi Formazione).
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Ambiente
 Investire per la qualità dell’ambiente significa qualità del
territorio, efficienza delle infrastrutture e dei servizi erogati, ma
anche promuovere la salute e la sicurezza migliorando i contesti
di vita e di lavoro.
 La politica ambientale degli Enti locali ha contrastato i processi
di degrado ambientale e conseguito risultati che qualificano
l’ambiente urbano: ogni modenese dispone di oltre 32 mq di
verde pubblico, negli ultimi anni è stata quadruplicata la raccolta
differenziata dei rifiuti.
 Anche in questo settore è determinante impostare politiche che
travalichino i confini amministrativi della città e che tengano
conto del più ampio contesto in cui si colloca.
 L’ambiente può diventare fenomeno di attrazione per famiglie,
gruppi, turisti.
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Nelle principali politiche territoriali occorre
infatti andare oltre il territorio comunale e
diventare un polo d’interesse
 Occorre proseguire nella strada già intrapresa negli anni scorsi
che, attraverso accordi, convenzioni conferenze dei servizi ha
consentito di concepire le politiche del territorio avendo come
ambito di riferimento non solo quello comunale, ma un’area più
vasta in un ambito metropolitano.
 Ad esempio l’accessibilità verso Modena non interessa solo i
Modenesi ma anche gli abitanti dei Comuni limitrofi, che per
esigenze di studio, lavoro, fruizioni di eventi culturali, sportivi
hanno esigenze di spostamento verso la città
 Pianificazione strategica di aree vaste
 Ruolo Provincie col concorso di attori non solo istituzionali
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Bilanci Sociali, Piani Strategici e Piani
di sviluppo per fare sistema
 Bilanci Sociali, Piani Strategici e Piani di sviluppo non concepiti
come meri documenti formali ma effettivi strumenti di analisi
delle realtà, di definizione delle linee strategiche e degli obiettivi
che consentono in modo trasparente la partecipazione e il
confronto tra le diverse componenti della società (economiche,
sociali, università, ricerca) .
 Fare sistema vuole dire quindi perseguire gli stessi obiettivi e
condividere gli strumenti.
 Ad esempio la Costruzione del Bilancio Sociale per il periodo
1996-2004 finalizzato alla definizione del Piano Strategico per la
città di Modena si è articolata nelle seguenti fasi:
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 elaborazione del Bilancio di fine mandato dell’amministrazione
finalizzato a sintetizzare i risultati conseguiti dall’amministrazione
stessa nel periodo considerato
 redazione di un documento sullo stato della popolazione, del
territorio e dell’economia finalizzato a fornire un quadro
interpretativo aggiornato della realtà modenese volto a mettere in
risalto, da un lato, i punti di forza e di debolezza e, dall’altro, le
opportunità e le minacce del futuro
 coinvolgimento degli attori chiave della comunità modenese
attraverso interviste per definire:
 posizionamento criticità, punti di forza e di debolezza
 linee di indirizzo
 azioni concrete
 costruzione di un quadro di riferimento comune con individuazione
dei possibili scenari futuri utili per la definizione del Piano
Strategico
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INIZIATIVE DIRETTE, TRAMITE LA
RETE DELLE NOSTRE SOCIETA’
 BILANCIO PARTECIPATO
 SPORTELLO UNICO, SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA,
ASSEVERAZIONI, ACCORDI DI PROGRAMMA, ACCORDI DI
PIANIFICAZIONE
 PIANO URBANO DELLA MOBILITA’ (infrastrutture, ciclabili,
metrotranvia, logistica, parcheggi)
 PIANI URBANISTICI, COMMERCIALI, RIDISEGNO
URBANISTICO E FUNZIONALE DI PARTI DELLA CITTA’
 PATTO COL SINDACATO E CON LE CATEGORIE
ECONOMICHE/IMPRENDITORIALI, TERZO SETTORE PER
LINEE DI AZIONE (WELLFARE, ECONOMIA, POLITICHE
ABITATIVE, ISTRUZIONE, IMMIGRAZIONE, OCCUPAZIONE)
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 CONTRATTI DI QUARTIERE E INIZIATIVE
SICUREZZA
 QUALITA’ DEI SERVIZI E QUALITA’ DELLA VITA
 PIANO TELEMATICO - POSA DI FIBRA - BANDA
LARGA
 FONDO PER L’INNOVAZIONE
 FONDO GARANZIA AFFITTI
 ALLOGGI PER LAVORATORI IN MOBILITA’
 INIZIATIVE PROMOZIONE (economica, territoriale, culturale)
 PENSIERO COMUNE
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UN’ALLEANZA PER LO SVILUPPO
 che esprima PENSIERO COMUNE E PER AREE OMOGENEE
 che individui STRATEGIE PRIORITARIE
 che punti a SINERGIE TRA PUBBLICO E PRIVATO
 che limiti le DELOCALIZZAZIONI E RENDA ATTRATTIVI I TERRITORI
 che rafforzi il RUOLO DELLE PP.AA. ATTIVE E MENO
BUROCRATIZZATE
 che possa avvalersi di un DIVERSO COMPLESSO NORMATIVO
(iter più snelli, flessibilità, strumenti per operare)
 che valorizzi i PIANI TELEMATICI REGIONALI
 che cerchi di catturare tutte le RISORSE FINANZIARIE REPERIBILI
(CEE - nazionali, locali, private)
 che punti su RISORSE UMANE CAPACI - NUOVA CULTURA
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