Riflettere per educare Katia Montalbetti (UCSC) Milano, 11 dicembre 2008 Planning Quali ragioni (generali e specifiche) giustificano la crescente attenzione all’approccio riflessivo nell’àmbito degli studi sulla professione docente? In che cosa consiste l’indagine riflessiva? Che rapporto c’è tra atteggiamento riflessivo e sviluppo dell’identità professionale docente? Che impatto può avere l’atteggiamento riflessivo sull’impostazione dell’attività didattica? Che relazione sussiste fra atteggiamento riflessivo e habitus di ricerca nello sviluppo della professionalità docente? 1) Quali ragioni giustificano la crescente attenzione all’approccio riflessivo nell’àmbito degli studi sulla professione docente? (I Direttrice) La società della conoscenza non può che essere una società riflessiva … Modernità liquida, crisi delle certezze, crisi identitaria, rischio della paura liquida (Bauman) Individualizzazione e globalizzazione e conseguente aumento del bisogno di distinzione, identificazione, appartenenza. La società della conoscenza non può che avvalorare il ruolo della pratica … Pratica come contesto epistemologico, fonte per la costruzione di sapere e conseguente rimessa in discussione della distinzione tra fini e mezzi (Schon) Perché questo ragionamento non può non essere applicato anche all’ambito educativo … Complessità del contesto educativo contraddistinto da paradigmi eterogenei talvolta conflittuali Incertezza e unicità della situazione educativa rendono la conoscenza professionale sfuggente ai canoni della razionalità tecnica Conoscenza professionale non può essere del tutto preesistente all’azione ma si costruisce in corso d’opera conversando con “la situazione” 1) Quali ragioni giustificano la crescente attenzione all’approccio riflessivo nell’àmbito degli studi sulla professione docente? (II Direttrice) Ricerca empirica svolta su un campione di circa 600 insegnanti per valutare la presenza dell’approccio riflessivo e rilevare le rappresentazioni dei concetti di riflessività, ricerca e identità professionale* Ha mai sentito associare l’immagine del professionista riflessivo alla funzione docente? Conoscenze circa l'approccio riflessivo riferito alla professione docente si no N.R. Reputa che la competenza riflessiva qualifichi la professionalità docente? Competenza riflessiva e professionalità docente Si No N.R. Emerge che … La conoscenza circa l’approccio riflessivo è scarsa ma la competenza riflessiva è reputata essenziale nello svolgimento dell’attività docente La pratica precede la teoria Il bisogno di riflessività è indotto piuttosto che ricavato dal riferimento a modelli teorico-concettuali → Riflessività non come ennesima competenza o panacea ma come “modo” di fare ed essere docenti richiesto dalla scuola di oggi 2) In che cosa consiste l’indagine riflessiva? … distinta da un generico ed estemporaneo “pensare a” dovuto a motivi contingenti e circoscritto a problematiche di natura tecnica. … riferita non solo all’azione ma anche al cosiddetto “quadro interpretativo personale” (insieme delle motivazioni, rappresentazioni, idee che in maniera più o meno implicita orientano l’azione dell’insegnante). … continuum contraddistinto da due poli: pragmatico e identitario Verso un possibile modello.. 3) Che rapporto c’è tra atteggiamento riflessivo e sviluppo dell’identità professionale docente? Alcuni dati da cui partire In quale misura le competenze relazionali, disciplinari, metodologiche qualificano la Sua identità professionale insegnante? N.R. M o lto A bbastanza P o co P er nulla a. relazionali b. disciplinari c. metodologiche In quale misura essere riflessivi permette di accrescere le competenze metodologiche, relazionali, disciplinari? N.R. M olto Abbastanza Poco Per nulla a. metodologiche b. disciplinari c. relazionali → “I docenti affermano che la riflessività influisce in maniera considerevole sulle competenze metodologiche e relazionali e in modo meno accentuato su quelle disciplinari. Le prime due corrispondono alle dimensioni giudicate strategiche nella costruzione identitaria; perciò la riflessività assume un ruolo importante nella definizione del sé professionale”. In quale misura le dimensioni di seguito indicate (funzioni, contenuti, obiettivi, motivazioni, metodi, valori) costituiscono criteri per la definizione della Sua identità professionale insegnante? f. Valori e. etodi/strumenti didattici d. Motivazioni professionali c. Obiettivi b. Contenuti a. Funzioni N.R. Molto Abbastanza Poco Per nulla → “Il processo di definizione identitaria si sostanzia non solo di elementi concreti e legati alla prassi didattica ma anche di dimensioni remote come le motivazioni e i valori; perciò… la riflessività dovrebbe assumere a proprio oggetto non solo questioni tecnico-pratiche ma anche altre dimensioni non meno significative” Riflessività e identità… L’identità educativa spesso è stata giudicata debole a motivo della sua frammentarietà e della apparente mancanza di un nucleo fondante. L’unitarietà dell’identità educativa non sta in qualcosa di esterno ma nel suo essere fondata sulla progettualità; in tal senso, il costante esercizio della riflessività può aiutare il docente ad appropriarsi e a (ri)scoprire il fondamento della sua identità professionale. Il recupero del nucleo educativo su cui si fonda l’identità professionale docente appare fondamentale per gestire gli spazi di libertà in maniera positiva coniugandoli con la responsabilità sui piani sociale, etico e politico. Che impatto può avere l’atteggiamento riflessivo sull’impostazione dell’attività didattica? Il docente che opera sostanziato da un atteggiamento riflessivo non offre soluzioni certe ma formula domande e propone risposte, consapevole della loro provvisorietà e limitatezza Ad una attività di insegnamento improntata alla riflessività nella quale il docente è impegnato nella costruzione di contesti significativi corrisponde un apprendimento di tipo attivo poiché qualificato da un processo di acquisizione e di rielaborazione del sapere Guidare l’alunno verso l’assunzione di un atteggiamento di analisi critica dinanzi al proprio agire rappresenta un compito educativo importante poiché da esso dipende lo sviluppo della capacità di appropriarsi il sapere in maniera personale In ottica valutativa è posta attenzione non solo al prodotto ma anche al processo Che relazione sussiste fra atteggiamento riflessivo e habitus di ricerca nello sviluppo della professionalità docente? Riflessività come forma mentis che poggia sulla capacità di interrogare se stessi e il proprio agire, di costruire risposte documentate e disponibili per il confronto, di accostare il compito educativo in modo dinamico senza con ciò negare il riferimento ad alcuni valori principali cui ancorare il senso delle proprie azioni. Sviluppare una pratica riflessiva consente di declinare la ricerca “dall’interno” della propria professione assumendola come orizzonte di senso e di significato nella gestione della quotidianità La ricerca si radica nella pratica e smette di essere una scelta tecnica divenendo espressione di quel sapere pratico che compenetra l’identità professionale del docente. Per concludere.. La situazione in cui i docenti agiscono richiede lo sviluppo di un habitus riflessivo → “La pratica si muove non in quel terreno stabile, elevato, dove i professionisti potrebbero far uso di quelle teorie e tecniche fondate sulla ricerca, ma per lo più in quella pianura paludosa ove le situazioni sono grovigli fuorvianti che non si prestano a soluzioni tecniche” (Schon) Lo sviluppo di un habitus riflessivo rappresenta una grande opportunità per i docenti → Adesione convinta al paradigma della riflessività dà al docente la possibilità di migliorare l’efficacia tecnica e metodologica del suo intervento e al tempo stesso gli offre una risorsa preziosa per recuperare pienamente la sua funzione educativa Lo sviluppo di un habitus riflessivo rappresenta una risorsa per consolidare la dimensione collaborativa nel lavoro fra docenti → La competenza riflessiva autenticamente intesa implica l’assunzione di un atteggiamento di apertura e di rimessa in discussione delle proprie azioni e perciò rappresenta in sé una condizione facilitante la costruzione di una cultura aperta alla condivisione. Considerare l’investimento sulla riflessione come compito esclusivamente individuale tradisce il suo significato e rischia di ingenerare autorefenzialità. Lo sviluppo di un habitus riflessivo rappresenta una risorsa per l’innovazione → Correttamente inteso l’approccio riflessivo porta ben al di là della semplice rottura rispetto agli schemi tradizionali e al sapere pre-costituito in quanto contiene un enorme potenziale di cambiamento dentro le organizzazioni che occorre avere il coraggio di assumere. Pertanto….. Data l’importanza strategica occorre evitare che l’habitus riflessivo rimanga appannaggio di pochi … e avvalorare le possibilità dischiuse dalla nuova epistemologia della pratica professionale ai fini della delineazione di una corrispondente epistemologia della formazione che supporti intenzionalmente tale processo considerando la formazione stessa come “un laboratorio di pensiero riflessivo”. Un’ultima citazione … La competenza si configura come “una inesauribile conversazione riflessiva con la situazione .. Si è competenti quando si decidono le azioni mentre si compiono, le si valuta e le si corregge seduta stante, si esplorano gli elementi impliciti nelle azioni stesse per tenerne immediatamente conto in quelle successive, si ristrutturano significati e fini contemporaneamente all’impiego di determinati mezzi, si scopre, si genera e si condivide un senso di tutto ciò che si fa, senso che si adatta e segue ogni modificazione dei dati del sistema e delle dinamiche relazionali che lo accompagnano” (OCDE-CERI, Definition et selection des competences: fondements, théoriques et conceptuels. Document de stratégie, Bruxelles, 2002) Grazie per l’attenzione!