Il ruolo del Veterinario Aziendale nell’ambito della gestione degli allevamenti dott. Giovanni Turriziani Veterinario libero professionista Attività del veterinario condotto Ispezione degli alimenti Assistenza zooiatrica di origine animale • Visite mediche • Mattatoio contumaciale • Cura della sterilità • Bassa macelleria: allo • Fecondazione stato crudo, previa artificiale cottura o altri metodi di risanamento • Controllo malattie infettive: Piano Sanitario Nazionale Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale Legge 23 dicembre 1978 n° 833 Veterinario pubblico: • Area A • Area B • Area C • Veterinario l.p. Regolamento (CE) n. 852/2004 del 29 aprile 2004 “pacchetto igiene” Stabilisce le norme sull’igiene dei prodotti alimentari (rettifica in Guue n. L 226 del 25/06/2004). Il primo dei principi elencati enuncia che “la responsabilità principale per la sicurezza degli alimenti incombe all’operatore del settore alimentare “ Regolamento (CE) n. 853/2004 del 29 aprile 2004 Stabilisce norme specifiche in materia di: igiene per gli alimenti di origine animale. Integrando il n. 852/2004, entra nel merito, stabilendo norme che sostituiscono quelle verticali preesistenti. Regolamento (CE) n. 854/2004 del 29 aprile 2004 Stabilisce norme specifiche per l’organizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano. Regolamento (CE) n. 882/2004 del 29 aprile 2004 Relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali. REGOLAMENTO (CE) n. 178/2002 Altre normative di riferimento Stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare (tracciabilità e gestione del rischio) REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi, fissa le condizioni per la tracciabilità e rintracciabilità e quelle per la registrazione e il riconoscimento di tutte le aziende (anche allevamenti e semplici agricoltori) che producono, preparano, detengono e commercializzano alimenti per animali Perché elaborare un modello operativo? • Necessità di non ridurre il pacchetto igiene a semplice aggravio burocratico • Evitare risposte estemporanee e improvvisate ad eventuali emergenze • Necessità di coordinare le pratiche veterinarie con quelle di altre figure professionali che operano in azienda • Necessità di aprire un confronto all’interno della categoria da cui elaborare un modello condiviso da veterinari pubblici e privati • Cercare di interpretare le ricadute del pacchetto igiene sul futuro della nostra professione: definizione del ruolo del veterinario aziendale Parole chiave Filiera: autocontrollo – HACCP rintracciabilità Produzione primaria: autocontrollo tracciabilità benessere animale salute animale ambiente condizionalità Schema operativo generale: Servizi Veterinari ASL unità operative coinvolte,compiti ed interazioni : Azienda zootecnica Allevamento bestiame, produzione di foraggi, produzione di mangimi, allestimento e gestione strutture e impianti,… Caseifici Veterinario aziendale: Controllo e gestione sanità animale, impostazione piano autocontrollo, gestione farmaco, esecuzione prelievi, formazione personale, collaborazione per contenzioso,… Agronomo-Zoonomo aziendale Impostazione piano operativo, corretta prassi agronomica, corretta prassi alimentare bestiame, analisi alimenti bestiame, collaborazione per contenzioso, formazione tecnica, … Servizi Veterinari ASL Istituto Zooprofilattico Sperimentale Analisi campioni per diagnosi, indirizzi profilattici e terapeutici, potabilità acqua (?), collaborazione per contenzioso, formazione tecnica, … Schema operativo generale principali linee di intervento • • • • • • • • • • • • Corretta prassi agronomica Corretta prassi alimentazione bestiame Qualità alimenti per bestiame (potabilità acqua) Protocollo tracciabilità Controllo (certificazione) benessere animale Sanità animale Controllo impianti mungitura Carica batterica, cell.somatiche, ecc. Controllo, trattamento, prevenzione mastiti Gestione farmaco Ricerca contaminanti Formazione Schema descrittivo aziendale • Titolare: proprietario, indirizzo, cod. aziendale, specie allevata e n° capi, iscrizione ass.allevatori • Conduzione: personale addetto alle diverse mansioni • Situazione fondiaria: ha di proprietà e in affitto • Strutture: stalla, sala mungitura, sala latte, vitellaia, stoccaggio alimenti, magazzini, uffici, ecc. • Alimentazione: approvvigionamento, tecnologia utilizzata, modalità di somministrazione, esistenza di gruppi, n° di posti in mangiatoia, ecc. • Anagrafe bestiame: materiali e strumenti • Lettiera: tipologia e gestione • Mungitura: modalità e pratiche igienico-sanitarie, esame del secreto, messa in asciutta, gestione tank • Gestione riproduzione: registrazione parti, pratiche di FA o naturale, diagnosi di gravidanza, visite post-partum, protocolli di destagionalizzazione in caso di all. bufalino, criteri selettivi, registrazione • Gestione igienico-sanitaria: gestione del farmaco, pratiche di profilassi per mal. infettive o parassitarie, disinfezione e derattizzazione, analisi alimenti per micotossine e contaminanti, analisi delle produzioni, accertamenti diagnostici, ecc. Calendario di mandria • Cambiamenti piani alimentari (allegata tabella razionamenti) • Introduzione o uscita animali dall’azienda (da riportare sul registro di stalla) • Entrate in lattazione (parti) e messe in asciutta • Patologie e trattamenti (da registrare sul registro dei trattamenti) • Segnalazione decessi e causa (registro aziendale) • Eventuale cambiamento del personale addetto alla mungitura o alla somministrazione degli alimenti • Acquisto alimenti o inizio utilizzazione • Registrazione data visite ginecologiche (da riportare su schede individuali) • Registrazione interventi di massa sulla mandria (profilassi, vaccinazioni, pareggio, ecc.) • Campionamenti • Immissione o esclusione di tori dalla mandria (bufale) • Acquisto farmaci • Eventi formativi Scheda rilevamento sanitario mese …………… • • • • • • • • • • Pat. metaboliche Pat. gastro – intestinali Pat. muscolo – scheletriche Pat. mammarie Pat. podali Pat. urogenitali Pat. infettive Pat. parassitarie Pat. respiratorie Decessi • • • • Identificazione capi Trattamenti terapeutici Accertamenti diagnostici Misure di profilassi B Benessere Animale Parametri diretti • strutture • mq. per capo • n° cuccette • n° posti in mangiatoia • ventilazione • illuminazione • pavimentazione • ecc. Parametri indiretti • eff. produttiva • eff. riproduttiva • tasso di riforma • tasso di mortalità • rilevamento B.C.S. • frequenza patologie • consumo farmaci • qualità produzioni • ecc. Controllo parametri del latte • Controlli di legge: carica batterica, cell.somatiche, inibenti • Controllo dei parametri di qualità: grasso, proteine, cloruri, punto crioscopico, lattosio, caseina, ecc. • Urea • Ricerca contaminanti individuazione dell’azione da chimici e biologici correggere e comunicazione • Aspetti realogici: alla ASL • Gestione delle non conformità: lattodinamografia, °SH, pH, plasmina-plasminogeno, urea, ecc. • Ricerca patogeni Conclusioni • Rispetto normative • Assistenza tecnica • Rete di sorveglianza epidemiologica • Sviluppo piani di ricerca e sperimentazione • Formazione Grazie per l’attenzione