Progetto “Verso una scuola Amica”
Tabulazione e lettura dei dati aggregati a cura
di Roberto Benes (f. s. Intercultura)
Ai docenti è stato chiesto di esprimere delle valutazioni con un punteggio da 1
a 5 sugli indicatori didattici, agiti nella classe, riferibili agli indicatori di qualità
generale definiti dal progetto.
Hanno partecipato all’autovalutazione i docenti di 20 classi dell’Istituto, di tutti
gli ordini di scuola.
I dati sono letti in aggregato.
Il progetto è stato pensato prevedendo una valutazione iniziale ed una
valutazione finale.
Indicatori generali:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
La “Scuola Amica” è una scuola che promuove e valorizza la
Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC ).
La “Scuola Amica” è una scuola che valorizza le diversità: accoglienza e
qualità delle relazioni sono al centro della vita scolastica.
La “Scuola Amica” è una scuola che pratica attivamente la solidarietà con
aiuti concreti per garantire i diritti a tutti i bambini in ogni parte del mondo.
La “Scuola Amica” è una scuola che ascolta le opinioni degli studenti, ne
promuove la partecipazione e il protagonismo e li coinvolge direttamente
nella gestione dell’Istituto e nei processi di apprendimento.
La “Scuola Amica” è una scuola che costruisce il “Patto Educativo di
Corresponsabilità” con la collaborazione di tutte le componenti
scolastiche e con il coinvolgimento della più ampia comunità territoriale.
La “Scuola Amica” è una scuola che progetta spazi e tempi funzionali
all’apprendimento e allo sviluppo della relazionalità.
I) La “Scuola Amica” è una scuola che promuove e valorizza la
Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC ).
• 1 Gli studenti
conoscono la CRC?
8
7
6
5
iniziale
finale
4
3
2
1
0
1
2
3
4
5
2 Gli studenti hanno accesso ai
testi CRC?
9
8
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
3 Sono stati fatti dei progetti di riflessione e
discussione in classe relativi alla CRC e ad altre
Carte Internazionali?
9
8
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
4 Nella vita quotidiana della classe i Diritti
sono concretamente vissuti? ( ascolto,
valorizzazione differenze, uguaglianza…)
9
8
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
5 L’attività didattica di ogni giorno prevede
momenti di confronto democratico tra
studenti e docenti e tra studenti?
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
6 Viene stimolata, oltre alla riflessione sui diritti,
una riflessione sui doveri degli studenti con
conseguente assunzione di responsabilità?
9
8
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
7 Di questa assunzione di responsabilità
sono compartecipi, oltre alla scuola e gli
studenti anche le famiglie degli studenti?
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
Considerazioni di valutazione
iniziale sull’indicatore 1
• Come valutazione iniziale risulta scarsa la conoscenza da parte
degli studenti della CRC (item 1-3), e pochi insegnanti hanno
avviato su di essa delle riflessioni in classe.
• Su valori medio-alti (valutazioni 3-4)si posiziona
l’autovalutazione dei docenti relativa a come i valori della CRC
sono effettivamente “vissuti” nella vita di classe (item 4-6),con
una considerazione medio-alta sulla democraticità della vita in
classe (item 5)
• Con valori medi, ma più orientati verso il basso (10 classi
attestate tra valori 1 e 2), invece la percezione di come si riesca
a coinvolgere le famiglie nelle assunzioni di responsabilità
richieste dai valori della CRC (item 7)
II) La “Scuola Amica” è una scuola che valorizza le diversità:
accoglienza e qualità delle relazioni sono al centro della vita scolastica
•
1 Sono previste delle iniziative
di accoglienza per i nuovi
alunni?
8
7
6
5
iniziale
finale
4
3
2
1
0
1
2
3
4
5
2 Ci sono in classe attività per l’integrazione
degli alunni diversamente abili?
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
3 Sono state attivate attività o progetti per la
conoscenza e la valorizzazione delle culture degli
studenti stranieri della classe
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
4 Gli studenti stranieri che ne hanno bisogno sono
inseriti in attività di L2?
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
5 Vengono utilizzati in classe strumenti di comunicazione
non verbale (teatro, film, mimica, danza..) per favorire la
comunicazione con persone di lingue e attitudini diverse?
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
6 Nella vita della classe si svolgono attività
di prevenzione degli atti di intolleranza e
degli episodi di bullismo?
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
iniziale
finale
1
2
3
4
5
7 Nelle normali attività curricolari, affronto le
discipline scolastiche dando spazio ad
un’impostazione interculturale?
8
7
6
5
iniziale
finale
4
3
2
1
0
1
2
3
4
5
Considerazioni di valutazione
iniziale sull’indicatore 2
•
•
•
•
Questa serie di item è molto importante, in quanto rende merito dei valori
di quella che potrebbe essere considerata l’”integrazione” percepita
all’interno del sistema-classe.
Come si nota, da una parte c’è la percezione di offrire una buona
accoglienza degli studenti appena iscritti (item 1 con valutazioni medioalte),mentre dall’altra si è conspevoli di svolgere in modo limitato attività
didattiche per la conoscenza e la valorizzazione delle culture diverse
presenti in classe (item 3), di più si può fare anche per dare alla didattica
un’impostazione interculturale ( item 7 con valori medio- medio/bassi).
Buona sembra invece la capacità dell’Istituto di offrire un servizio di
Italiano L2 (item 4)
Molto scarsa invece sembra l’integrazione del diversamente abile nella
vita della classe (2), tanto da chiedersi se la domanda rivolta sia stata
correttamente interpretata dai docenti (forse coloro che non avevano
studenti diversamente abili hanno inserito ugualmente un punteggio, però
molto basso).
Considerazioni iniziali 2- continua
• Particolare impegno sembra essere invece dedicato al fronteggiare,
anche con attività di prevenzione, gli atti di bullismo, con
un’autovalutazione fondamentalmente molto elevata (item
6),peraltro in accordo con le considerazioni relative all’impostazione
democratica della vita di classe, di cui alla scheda di valutazione di
sopra.
• Elemento invece che potrebbe essere maggiormente sviluppato è
l’uso di strumenti di comunicazione non verbale, o non solamente
verbale (teatro, musica, danza) come strumenti di integrazione.
• In definitiva, da questa serie di item, si nota a fianco di una
percezione di democraticità sostanziale della vita scolastica, anche
una certa difficoltà da parte dei docenti nel realizzare
un’educazione interculturale, unita alla difficoltà di valorizzare,
all’interno dell’attività didattica, le differenze culturali, uscendo da
un’ottica folcloristica, verso una dimensione fenomenologica e
riflessiva.
III) La “Scuola Amica” è una scuola che pratica attivamente
la solidarietà con aiuti concreti per garantire i diritti a
tutti i bambini in ogni parte del mondo.
• Sono previste delle iniziative di
solidarietà concreta (anche
raccolta fondi)
12
10
8
iniziale
finale
6
4
2
0
1
2
3
4
5
Le attività di solidarietà vengono
promosse come valore?
8
7
6
5
iniziale
finale
4
3
2
1
0
1
2
3
4
5
Considerazioni di valutazione
iniziale sull’indicatore 3
• I dati evidenziati indicano un livello di attenzione iniziale molto basso
a queste problematiche nella vita di classe.
• Livelli di attenzione così bassi sulle tematiche della solidarietà forse
possono essere spiegati, da un lato con la percezione, da parte dei
docenti, e forse anche delle famiglie, della scuola come uno spazio
di puro apprendimento, dove non devono trovare luogo interessi
economici di sorta (neanche finalizzati ad attività solidaristiche)
• Come ulteriore considerazione si può osservare come una
percezione di questo genere si inserisce in una visione di scuola
come “esterna” alla società.
• Un maggiore interesse verso attività solidali, insieme alle ovvie
difficoltà, anche di comunicazione alle famiglie che questo
comporta, avrebbe però il merito di inserirsi in un processo di
“apertura” riflessiva e critica della scuola verso la società, uno degli
obiettivi di questo progetto.
IV/V) La “Scuola Amica” è una scuola che ascolta le opinioni degli
studenti, ne promuove la partecipazione e il protagonismo e li
coinvolge direttamente nella gestione dell’Istituto e nei processi
di apprendimento.
• 1 Vengono ascoltate
promosse le opinioni degli
studenti nella gestione delle
attività della classe?
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
2 Vengono ascoltate e promosse le opinioni dei
genitori sulla gestione della classe?
8
7
6
5
iniziale
finale
4
3
2
1
0
1
2
3
4
5
3 Vengono promosse delle attività di autovalutazione da parte degli
studenti (in un’ottica di triangolazione delle valutazioni per lo sviluppo di
competenze complesse)?
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
4 Sono promossi momenti di discussione di
gruppo degli studenti su problemi di vita
scolastica?
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
5 Esistono all’interno dell’attività didattica
momenti di peer-education tra studenti?
7
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
6 Vengono promossi all’interno dell’attività
didattica lavori in gruppi cooperativi?
12
10
8
iniziale
finale
6
4
2
0
1
2
3
4
5
7 POF, Carta dei Servizi, Patto Educativo di Corresponsabilità
Regolamento, sono documenti discussi e condivisi con gli studenti e/o i
genitori in specifici momenti della vita di classe?
8
7
6
5
iniziale
finale
4
3
2
1
0
1
2
3
4
5
Considerazioni di valutazione
iniziale sugli indicatori 4/5
•
•
•
•
•
•
Molto interessante questo indicatore perché permette di “leggere in controluce”
quanto detto nei punti 4, 5, 6 dell’indicatore 1, relativo alla democraticità della vita
nella classe.
Si nota come a fronte di valutazioni buone di democraticità della vita di classe
espresse nell’indicatore di cui sopra, quando si entra nel merito di alcuni strumenti
attraverso cui la democraticità può essere effettivamente realizzata, le autovalutazioni
cambiano:
Al punto 4/1 si nota una considerevole “spaccatura dei dati”, tra docenti che ritengono
importante ascoltare le opinioni degli studenti nella gestione della classe, e docenti
che non lo ritengono per nulla necessario (valutazione 1).
Bassissimi inoltre i dati sulla promozione di auto-valutazioni da parte degli studenti (3)
e sui momenti di peer-education (5)
Più confortanti invece i dati relativi ai momenti di discussione comuni su problemi di
vita scolastica.
In definitiva, riguardo a questi item, forse si nota una considerazione della
democraticità come qualcosa di valido per discutere su un problema, ma non tanto
valido da mettere “in discussione”, neppure in modo consultivo, le logiche di potere
presenti nella scuola, che assegnano ai docenti l’autorità indiscussa su valutazione e
gestione normativa della comunità di classe.
Continuazione considerazioni
iniziali indicatori 4/5
•
•
•
•
•
Quindi, si può parlare, più che di una democraticità partecipata, di una
democraticità “controllata”, che forse si esplica al suo meglio nelle attività di
gruppo, che con un livello di intensità media quasi tutti i docenti utilizzano.
Maggiore sembra essere lo spazio dato ai genitori nella gestione della
classe (4), anche se con valori medio- medio/bassi.
Particolarmente interessante è anche il dato sulla condivisione con studenti
e genitori del POF e della Carta dei Servizi.
Il dato presenta dei livelli di condivisione bassissimi (13 classi danno un
valore di 1 e 2), che propone ulteriori domande: 1 quanto questi documenti
sono stati interiorizzati dagli stessi docenti come indispensabili per
l’esplicazione dell’attività educativa e didattica e 2 quanto questi documenti
(di conseguenza) siano effettivamente conosciuti dagli stessi docenti.
Per concludere, sembra che ci sia ancora della strada da fare per il
passaggio da una democraticità centrata sulla figura autorevole
dell’insegnante ad una democraticità effettivamente riflessiva (e quindi
davvero democratica) dove, nel rispetto delle diverse prerogative, ognuno
possa sentirsi co-autore della comunità di apprendimento.
VI La “Scuola Amica” è una scuola che progetta
spazi e tempi funzionali all’apprendimento e
allo sviluppo della relazionalità.
•
1 È previsto un uso flessibile dei
tempi di insegnamento per uscite
didattiche, lavori di gruppo, attività
particolari
14
12
10
8
iniziale
finale
6
4
2
0
1
2
3
4
5
2 È buona l’accessibilità ai
laboratori?
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
3 È accessibile il servizio di
segreteria?
6
5
4
iniziale
finale
3
2
1
0
1
2
3
4
5
Considerazioni di valutazione
iniziale sull’indicatore 6
• Si nota anzitutto un grande impegno di flessibilità offerto
dai docenti per riuscire, anche in tempi di consistenti
riduzioni orarie, a realizzare comunque le attività
didattiche che si ritengono indispensabili (uscite, attività
comuni ecc…)
• Piuttosto bassa invece la valutazione relativa
all’accessibilità dei laboratori, che pur essendoci,
evidentemente, nella percezione dei docenti non
rappresentano un punto di forza del nostro Istituto, o
almeno non per la loro facilità di accesso.
• Attestata su valutazioni medie invece la percezione di
accessibilità del servizio di segreteria, con gli orari e le
giornate di apertura al pubblico definite ma
evidentemente chiare e abbastanza fruibili.
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Valutazione Unicef iniziale - Istituto Comprensivo San Giovanni