Il Cavaliere
sta attraversando
tranquillamente
una strada di Roma,
quando
viene investito e muore.
La sua anima arriva in Paradiso e incontra
San Pietro all’entrata.
-"Benvenuto in Paradiso!"; dice San
Pietro
-“Prima di entrare, c’è un problemino da
risolvere.
Raramente, mi consenta, vediamo gente
di governo da queste parti... Così non
sappiamo bene cosa fare con Lei.
-“Non vedo che tipo di problema...
Dovete solo lasciarmi entrare. D’altra
parte anche sulla terra i vostri
funzionari mi lasciavano sempre
entrare”, dice il Cavaliere.
-“E ciò che desidererei di più, ma
sa, ci sono ordini superiori. Facciamo
così:
Lei passerà un giorno
all’inferno e un giorno in
paradiso. Dopo di che
potrà scegliere dove
passare l’eternità.
-"Non c’è proprio bisogno, ho già deciso.
Voglio restare in Paradiso”, dice il Cavaliere.
-“Sono dolentissimo, ma abbiamo le nostre
regole."
Così dicendo, San Pietro lo accompagna
fino all’ascensore ed egli scende, scende,
scende fino all’inferno.
La porta si apre ed egli si vede in mezzo ad un
bellissimo campo da golf.
In fondo al club vede tutti i suoi amici e
altri politici con cui aveva lavorato.
Tutti molto felici ed elegantissimi.
Como lo vedono, gli si fanno incontro, lo
abbracciano e cominciano a parlare dei bei
tempi in cui si arricchirono a spese della povera
gente.
Dopo una rilassante partita, viene servito il
pranzo: aragosta e caviale. Il Cavaliere, come
di costume, si esibisce in ciò che sempre gli è
riuscito meglio: cantare e raccontar barzellette
Chi tenta di tenergli testa è il diavolo, un
tipo dall’aspressione molto amichevole (che gli
ricorda un po’ l’amico La Russa), che passa il
tempo danzando e dandogli di gomito
Si divertono tanto che, prima che possa
percepirlo, è già arrivata l’ora di andarsene.
Tutti si profondono in abbracci e restano a
salutarlo mentre l’ascensore sale, sale, sale,
fino a sparire.
Quando arriva in cima, la porta si
apre nuovamente. San Pietro lo sta
aspettando.
Ora basta soltanto visitare il
Paradiso.
Trascorre 24 ore assieme a un gruppo di
anime contente che passano di nube in nube,
suonando l’arpa e cantando.
Tutto procede al meglio e, prima di
accorgersene, il giorno finisce e San Pietro
ritorna.
-" E allora? Lei ha passato un giorno
all’inferno e un giorno in Paradiso.
Adesso deve solo scegliere quale sarà la
sua dimora eterna.” Il Cavaliere pensa un
minuto e risponde:
-“Guardi, io mai avrei pensato.... Il
Paradiso, consenta a me questa volta, è
molto, ma molto bello, ma io penso che starò
meglio all’inferno.
Allora San Pietro lo porta indietro fino
all’ascensore e questo scende, scende,
scende, fino all’inferno.
La porta si apre ed egli si ritrova in mezzo
a un enorme immondezzaio.
Vede tutti i suoi amici con vestiti
sdruciti e sporchi intenti a raccogliere
rifiuti e collocandoli in sacchi neri.
Il diavolo va incontro sorridente al
Cavaliere e gli passa il braccio intorno alla
spalla.
-" Non ci sto capendo niente” – balbetta
il Cavaliere – “Sono stato qui solo ieri e
qui c’era un campo di golf, un club, e
servivano aragosta e caviale, e noi
abbiamo ballato, cantato, raccontato
barzellette tutto il tempo. Adesso vedo
solo questo finimondo, pieno di spazzatura
e i miei amici esausti!!!"
Il diavolo lo guarda, sorride
ironicamente e dice:
-“Cavaliere, mi consenta: il fatto è che
ieri eravamo in campagna elettorale.
Ora, abbiamo ottenuto il suo voto!!
rsrsrs
Se ti è piaciuta,
girala a qualcuno dei “suoi” amici
FINE
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