La scuola a Salvaterra
La scuola di Salvaterra si trovava nel Castello che
veniva preso in affitto dal Comune e in precedenza
era frequentata solo da chi poteva permettersela,
infatti i bambini erano veramente pochi (es. 47
bambini).
Prima i bambini erano raggruppati in un’unica sezione,
venivano tenuti in custodia da Perelli Marianna Farri,
che faceva funzioni di maestra e assistente incaricata
dal Presidente del Consiglio Comunale.
A quel tempo nel nostro paese non esisteva una
struttura scolastica vera e propria e si faceva
riferimento all’ unica scuola di Casalgrande.
Erano suddivisi in
prima sezione,
seconda sezione,
terza sezione e
sezione
preparatoria,
destinata al
recupero dei
bambini che non
avevano potuto
frequentare
assiduamente
l’anno scolastico.
Venne inoltre
stabilito che ‘’lo
stipendio annuo del
maestro sia di lire
700,00 in base alle
disposizioni delle
vigenti leggi ’’.
La scuola nuova è
stata costruita nel
2003. Non si trova
più nel castello o
sulla strada statale,
ma ha una sua
propria struttura.
Ci
sono
la
prima,
seconda, terza, quarta,
quinta classe. Queste
classi sono suddivise in
due o tre sezioni. Ogni
classe ha due o tre
maestre.
La scuola di oggi
La scuola è dotata di
laboratori informatici,
scientifici, di lingue e una
biblioteca. È presente
un’ampia palestra con
spogliatoi e bagni.
All’esterno è circondata da
un cortile piantumato con
ampie zone verdi dove gli
alunni trascorrono gli
intervalli durante la bella
stagione.
La scuola è intitolata a Enzo
Debbi, personaggio illustre
di Salvaterra.
Intervista alla moglie di
Enzo Debbi
Prima di insegnare nelle scuole medie era
assistente all’istituto ciechi di Reggio
Emilia. Arrivava in treno da Casalgrande
che raggiungeva in bicicletta o in corriera
da Salvaterra. Successivamente diventò
vice direttore dell’ istituto ciechi che
raggiungeva con la prima macchina
acquistata: la 600 del 1967. In seguito
entrò di ruolo nella scuola media a
Castellarano, poi a Scandiano e infine a
Casalgrande dove divenne vice preside.
Era insegnante di lettere.
Insegnava: italiano, storia e geografia.
Gli piaceva molto istruire ed era molto amato dai
suoi scolari.
Con le sue classi fece diverse ricerche sul territorio
di Casalgrande e sulla sua storia. Ogni anno portava
i suoi ragazzi in gita, anche per più di un giorno,
perché era convinto che si potesse imparare tanto
vedendo direttamente i luoghi .
Era molto allegro, gli piaceva scherzare, ma sapeva
farsi rispettare e farsi ubbidire. Insegnava con molto
entusiasmo e poiché aveva una bella voce incantava
i suoi ragazzi leggendo poesie e libri di narrativa.
Gli piaceva cantare e recitare in diverse
commedie e amava molto la musica lirica.
Enzo era anche un tipo sportivo: gli
piaceva camminare in montagna e fare
passeggiate.
Era un uomo molto buono, altruista e molto
impegnato nel volontariato, soprattutto in
parrocchia: ha aiutato diverse persone e
famiglie in difficoltà. Persona molto
responsabile e capace, fu anche
presidente della scuola materna di
Salvaterra, egli portava a termine ogni
impegno con serietà e onestà.
Ottenne una medaglia d’argento dal
ministro della pubblica istruzione per aver
svolto sempre bene il proprio dovere.
Preparava le
lezioni con
molto scrupolo
e si aggiornava
continuamente
facendo corsi e
leggendo libri.
Enzo era una
persone molto
gentile: salutava tutti
col sorriso, in sua
compagnia non ci si
annoiava mai.
Era una persona
credente ed era
contento della sua
vita.
ieri
Scuola
e
oggi
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