Infermieristica in area
chirurgica specialistica
CHIRURGIA
MAXILLO – FACCIALE
Dott.ssa Désirée Vallone
CLASSIFICAZIONE DELLE PATOLOGIE TRATTATE IN
CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE
Post –traumatiche(traumi
cranio-facciali):
fratture del terzo superiore
f. terzo medio
f. terzo inferiore
Dismorfismi :
mascellari,mandibolari,
dento alveolari (in difetto o
eccesso)
Malformazioni craniofacciali congenite:
Cranio-stenosi
Neoplasie
benigne-maligne:
Neoplasie benigne-maligne:
Cavo
orale
Cavo
orale(labbra,bocca,gengive),
(labbra,bocca,gengive),
faringe,scheletro
della
faccia
faringe,
scheletro
della
faccia
DISMORFISMI
Anomalia dello sviluppo scheletrico
Cause ereditarie oppure fattori
predisponenti
Mascellari – Mandibolari
In difetto o in eccesso
Dento-alveolari
Trattamento ortodontico+
chirurgico successivo alla
dentatura definitiva (12/13 a)
Trattamento
soprattutto
ortodontico in età
pediatrica
MALFORMAZIONI CRANIO -FACCIALI
Anomalie dello scheletro congenite
cause genetiche o fattori
predisponenti
Trattamento chirurgico precoce
che comincia in età neonatale
ASSISTENZA ALLA PERSONA CON
MALFORMAZIONI FACCIALI CONGENITE
O ACQUISITE
OBIETTIVI FORMATIVI
Identificare e pianificare le fasi
fondamentali dell’assistenza
pre e post operatoria al paziente
affetto da malformazioni
cranio/facciali
congenite e acquisite
Malformazioni cranio-facciali
•
•
•
•
Patologie rare;
Alla nascita possibili complicanze respiratorie;
Difficoltà alla suzione e deglutizione;
Trattamento chirurgico in età neonatale (dai
sei mesi di vita/6 kg di peso).
I neonati affetti da queste gravi anomalie
devono essere seguiti e trattati in centri
specializzati
DISMORFISMI
• La cura comincia con il trattamento
ortodontico, talvolta in età pediatrica;
• Trattamento chirurgico per la
demolizione e ricostruzione delle ossa
interessate e dell’articolazione temporomandibolare, in seguito alla dentatura
definitiva, talvolta in età adulta.
Ricovero per intervento
•Ricovero programmato;
• Persone che hanno subito un lungo percorso
diagnostico;
• Consapevoli del loro percorso chirurgico e
clinico anche faticoso
e doloroso;
• Molto speranzosi di
migliorare il proprio
aspetto fisico.
Accertamento
infermieristico
Diagnosi infermieristiche più frequenti
•
•
•
•
•
(Dolore);
Alterazione della mucosa del cavo orale;
Alimentazione insufficiente;
Rischio di infezione delle ferite;
Disturbi legati all’alterazione della percezione
dell’immagine corporea;
• Interferenza del trattamento in atto con la
comunicazione verbale.
Brunner,Suddarth.Nursing medico chirurgico.Ed Casa editrice ambrosiana 2
PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO
• Interventi generali
(doccia,digiuno,consenso..);
• Tricotomia solo se necessario, rasatura della
barba;
• Igiene del cavo orale;
• Allegare alla cartella clinica, oltre alla
documentazione clinica e diagnostica
completa, foto, protesi e apparecchi
ortodontici .
Interventi nel post operatorio
Controllo nell’immediato post operatorio per
24 / 48 ore del:
• Dolore importante;
• Monitoraggio dei parametri vitali;
• Sanguinamento dai drenaggi e dalle ferite
chirurgiche;
• Dell’aspirazione, rischio molto elevato.
La ripresa dell’alimentazione
Nelle prime 48 ore solo dieta liquida
Succesivamente…
dieta semi-liquida frullata che
consentirà, nonostante l'intervento
eseguito e la presenza di elastici o
fili metallici intermascellari, un
apporto calorico sufficiente e una
dieta equilibrata e completa.
La dimissione
La dimissione
Informare sul percorso clinico successivo.
Educare:
alla gestione del blocco intermascellare
•Prevenzione dell’aspirazione;
•Cura dell’alimentazione;
•Corretta e accurata igiene del cavo orale.
In seguito:
•Ginnastica passiva/attiva dei muscoli
masticatori, eventuale fisioterapia.
IL BLOCCAGGIO INTERMASCELLARE
Che cos’è?
Sistema di contenzione esterna necessario per
ripristinare la fisiologica occlusione dentaria .
Quando?
• Trattamento pre-post operatorio delle
fratture (talvolta applicato in anestesia locale
direttamente in reparto);
• Trattamento post operatorio dei dismorfismi
(per guidare la nuova occlusione).
IL BLOCCAGGIO
INTERMASCELLARE
Come si ottiene?
Con il fissaggio della mascella e
della mandibola tramite
l’ applicazione di presidi metallici
ed elastici:
FERULE – LEGATURE ERNEST –
IMF…
Per quanto tempo?
Minimo 2 settimane
Max 4
diagnosi/interventi infermieristici più frequenti
Rischio di aspirazione molto elevato!!!
• Tenere un aspiratore ad alti flussi funzionante
vicino al letto di degenza per aspirare naso e
orofaringe, se necessario svuotare il contenuto
gastrico;
• Lasciare un tranciafili metallico sul comodino e
istruire il caregiver a tagliare i fili del blocco nel
caso sia necessario (vomito);
• Somm.re antiemetici ad orario;
• Possibilmente mantenere il letto sollevato di 30°
durante il riposo.
diagnosi/interventi infermieristici più frequenti
Alimentazione insufficente
• Garantire un apporto calorico e nutrizionale
adeguato sottoforma di liquidi, cibi morbidi e
frullati a temperatura controllata, che
soddisfino i gusti e le esigenze soggettive.
• Evitare cibi piccanti e speziati;
• Chiedere la consulenza di un dietista.
diagnosi/interventi infermieristici più
frequenti
Rischio di ansia
Molto elevato in quanto la bocca chiusa può
provocare senso di soffocamento soprattutto
nei soggetti psicologicamente instabili o
molto provati.
Sorvegliarli, ascoltarli, informarli ed
incoraggiarli
se prescritti somministrare ansiolitici ad orario
diagnosi/interventi infermieristici più frequenti
RISCHIO D’ INFEZIONE DEL CAVO ORALE
Se il paziente è sveglio:
Istruire adeguatamente all’igiene del cavo orale
dopo ogni pasto.
• Spazzolatura della dentatura esterna;
• Risciacquo del cavo orale con acqua tiepida
eventuale colluttorio antisettico;
• Educare all’ uso dell’idropulsore.
Se il paziente è intubato:
Effettuare l’ igiene del cavo orale interno :
• Iniettando con una siringa 50/60 ml di
acqua tiepida event. con aggiunta di
bicarbonato o colluttorio e
contemporaneamente aspirare il liquido
prodotto.
Esterno:
• Con spazzolatura leggera oppure
tamponi di garza imbibiti di fisiologica.
Alla dimissione
La persona malata e il caregiver saranno
in grado di:
• Dimostrare l’uso delle forbici per fili metallici;
• Dimostrare di provvedere alla cura del cavo
orale;
• Descrivere le proprie necessità in termini di
apporto calorico;
• Dimostrare di alimentarsi nel modo più
appropriato.
BIBLIOGRAFIA
 Brunner – Suddart, “ Nursing medico-Chirurgico”, volume n. 1
e 2, Ed Ambrosiana, Milano, 2001
 Sandra M. Nettina, “Il manuale dell’infermiere” II edizione,
Vol. 1, Ed. Piccin, 2006.
 R.Brusati,E.Sesenna.”Chirurgia delle deformità mascellari”.Ed.
Masson.
 www.oralmax.it
 Nursing care of patients in intermaxillary fixation.Heart lung
1983 Sep;12(5):524-8
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Dismorfismi e blocco int. masc.