MAL D’AFRICA
L’ ISLAM,
Invade l’EUROPA con
L’immigrazione clandestina ?
Tutti i dati cartografici e statistici sono stati elaborati visitando il sito www.globalgeografia.com
Diapositiva 1 di 29
Questa a rappresentazione non vuole essere di condanna, ma
solo una ricerca per capire i perché presumibili
dell’immigrazione clandestina, come questa può realizzarsi e
cosa può comportare, se non è controllata o meglio fermata.
Considerando con rispetto lo stato di povertà in cui vivono
molte popolazioni, non si giustifica il fatto di accettare una
immigrazione di massa, la quale potrebbe creare scompensi
nel possibile paese ospitante.
Per “mal d’Africa” s’intende quel particolare momento di
nostalgia, che si riscontra in chi ha avuto esperienze in
questo continente. Un mal d’Africa, che in ultima analisi
consiste nella nostalgia di un sistema di vita primordiale con
la natura, come quella che gli antichi popoli europei e
particolarmente i Celti praticavano e che solo le mire
imperialiste di Roma, portatrici già allora di una idea
globalizzante, riuscirono far dimenticare, ma che è rimasta
nella genetica dell’essere umano e pronta ad essere
riscoperta, con struggente visibilità, nel continente africano.
Diapositiva 2 di 29
Oggigiorno purtroppo, vi è un mal d’Africa che
colpisce parte dei popoli africani, quello di
dimenticare ( in favore del tutto e subito della civiltà
occidentale che tutto vuol globalizzare ), il lento
cammino della natura e vivere in simbiosi con essa;
ciò non vuol dire vivere da poveri o da affamati.
Un beduino che attraversa il deserto con i suoi
cammelli, non è meno ricco di chi da noi lavora in
officina. Tornato a casa, penso proprio che non gli
prenda il mal di fabbrica.
Osserviamo ora la seguente tabella riferita agli stati
dell’Africa settentrionale dai quali è maggiore il
flusso immigratorio.
DIAP. 2A DI 29
STATI AFRICANI
MAROCCO
2
AREA Km
ABITANTI
ABIT.xKm
2
RELIGIONI
724.852
30.896.000
43
Musulmana sunnita 99%
ALGERIA
2.381.741
31.736.000
13
Musulmana sunnita
TUNJSIA
164.191
9.705.000
59
1.757.512
5.241.000
3
998.002
69.537.000
70
MAURITANIA
1.031.088
2.747.000
NIGER
1.287.305
10.355.000
8
CIAD
1.284.339
8.707.000
7
Musul.44%,Animista33%,Cristiana 23%
SUDAN
2.503.883
36.080.000
14
Musul. 70%, Animista 18%, Cristiana 5%
SENEGAL
245.922
7.614.000
31
NIGERIA
924.012
126.636.000
137
Musul.50%, Cristiana 40%,Animista10%
GHANA
238.595
19.894.000
83
Animista 38%, Musul.30%, Cristiana 24%
ETIOPIA
1.134.181
65.892.000
58
Cristiana ortodossa 40%, Musulmana 40%
ERITREA
117.357
4.298.000
37
Musul.50%,Copta,Cattol.,Protes.,Animista
CAMERUN
475.567
15.803.000
33
Animista 51%, Crist.33%, Musul. 16%
1.248.904
11.009.000
9
245.922
7.614.000
31
AFRICA SETTENTR.
16.763.373
463.844.000
28
AFRICA MERIDION.
13.494.637
357.206.000
26,5
30.258.010
821.050.000
27
LIBIA
EGITTO
MALI
GUINEA
AFRICA
2,5
Musulmana 99%
Musulmana sunnita 97%
Musulmana sunnita90%,Cristiani copti7%
Musulmana 99%
Musulmana sunnita 80%
Musulmana 85%, Cristiana 10%
Musul.75%, Animista 15%, Crist. 10%
Musulmana 85%, Cristiana 10%
LA stima degli abitanti è riferita
agli anni 2001/2002
DESERTO DEL SAHARA - OLTRE 9 MILIONI DI Km^2 dei quali 207.000 occupati dalle OASI DP 3 di 29
Osservando la tabella, si nota che su un’ area di
circa 17 milioni di Km^2 sono stanziati 464 milioni di
abitanti, con una densità pari a 28 persone a Km^2 .
Questo rapporto, se si tiene conto delle zone deserte,
non corrisponde ad una cifra plausibile; togliendo i
9 milioni di Km^2 del deserto, dai 17 del nord Africa,
il rapporto cambia a 60 abitanti per Km^2 .
Da studi recenti, si considerano 200abit. per Km^2
una densità massima perché un popolo possa
vivere in simbiosi con il suo territorio, i 60 abitanti
per Km^2 dell’Africa Settentrionale, dovrebbero
essere un rapporto ottimale.
SEGUE
Diapositiva 4 di 29
NB: densità di numero abitanti per Km^2 di un
territorio, sta ad indicare che per un n° X di persone,
occorre un numero Y di Km^2 di territorio, che serve
al sostentamento ed al vivere nelle sue varie forme,
nel rispetto dell’ambiente.
E’ giunto il momento, in base a queste
considerazioni, di tentare di rispondere a delle
domande che giungono spontanee.
Prima vediamo in modo geografico gli eventuali
percorsi che usano gli emigranti Clandestini.
In questa diapositiva sono segnati in rosso, i luoghi da dove
provengono la maggior parte dei clandestini, che raggiungono la
Libia.
Se non si percorre la fascia costiera, notare la quantità di deserto
che si deve attraversare.
Passiamo ora alle domande e diamoci delle risposte
Diapositiva 5 di 29
• Perché si sceglie la Libia, nella maggioranza dei
casi, come trampolino per sbarcare in Europa o
meglio in Italia?
R: Si può dedurre, che il governo libico tenti di
trarne vantaggi dai paesi europei. Diversamente,
potrebbe essere complice nel progetto di
invasione islamica dell’Europa e si sceglie l’Italia
come approdo, perché abbiamo nell’arco
parlamentare un coacervo di Vaticanisti e
Comunisti che per motivi politici ed economici,
vogliono che gli Italiani siano “brava gente”… Noi,
non loro. Loro, invece con il loro falso buonismo
sono invece degli schiavisti.
segue
Diapositiva 6 di 29
2) Chi sono, quelle persone che tentano di emigrare
clandestinamente?
R:Dalla tabella precedente si nota che benché il
nord A. sia nella sua maggioranza Islamica, vi sono
altre comunità religiose. Un dubbio sorge se i
clandestini sono solo di religione Islamica.
3) Come abbiamo visto, l’Africa settentr. ha 460 mil.
di abitanti, dobbiamo aspettarci un esodo di massa,
o da noi arrivano solo gli affamati?
R: Vedendo le immagini dei clandestini che
sbarcano, non si nota che vi siano dei deperiti
fisicamente, ma solo le immagini di persone
stressate dal viaggio effettuato in precarie
condizioni.
segue
diap.6a di 29
4) Se sono i disadattati, chi li finanzia?
Considerando che per attraversare la parte di mare
di questo triste viaggio, si parla di 1200 $, quanto
costerà arrivare alle coste libiche tenendo presente
che bisogna attraversare chilometri di deserto?
R: Noi presumiamo che vi sia un gioco di interessi
che comprendono anche quelle associazioni
umanitarie asservite o usate da chi ha intenzione di
destabilizzare l’Europa, favorendo l’invasione
Islamica.
Diap.6b di 29
segue
5) Si sa per certo che nel tratto di mare che separa
l’Africa dall’Europa, molti clandestini hanno perso la
vita, quanti scheletri vi saranno nelle sabbie se si
tiene conto che più del 90% del territorio libico è
desertico?
R: Non è deducibile quantificare queste vittime, ma
se non ve ne fossero, vuol dire che chi tenta di
giungere sulle coste libiche è aiutato, diversamente
questo numero può essere taciuto, perché è più
conveniente per chi opera nella pseudoumanità,
salvarli in mare per poi portarli sulle nostre coste
per inserirli nei centri di accoglienza da cui ne
traggono vantaggi. ( segue cartina della Libia)
Diap. 6c di 29
“Alla fascia costiera e pianeggiante segue una serie di alteterre con pendii ripidi in Tripolitania, più modesti e
disposti a terrazze nella Sirtica e Cirenaica. A sud si estende il deserto Libico (90% del territorio), interrotto da
una costellazione di oasi. La popolazione si concentra sulla costa …” .
Dalle indicazioni succitate e prese da una
enciclopedia,Si può capire come sia
difficoltoso raggiungere le coste Libiche
dai paesi confinanti.Benché il deserto sia
costellato di oasi, esse sono distanti
l’una dall’altra più di 100Km, quindi delle
persone che decidono di attraversarlo, se
non sono accompagnate da un guida,
potrebbero perdersi facilmente.
Quindi se dei clandestini cercano di
raggiungere la costa, o sono aiutati dai
Libici o rischiano di lasciare i loro
scheletri tra le sabbie. Con recenti
accordi si pensa di creare siti
d’accoglienza In territorio Libico…Forse
non avremo più sbarchi sulle coste
Italiane, ma gli interessi dei falsi buonisti
sono salvaguardati sempre a spese del
contribuente Italiano.
NB: gli approdi Italiani distano circa Km:
150 dalla Tunisia; 300 dalla Libia; l’isola di Lampedusa è in posizione intermedia tra Libia e Italia.
Diapositiva 7 di 29
Diapositiva 9 di 29
L’IMPATTO CON L’EUROPA
Le diapositive seguenti, mostrano una
cartina dell’Europa in cui sono
evidenziate le nazioni dove più si
concentra il flusso immigratorio e la
tabella che ne esprime la superficie
totale e quella di ogni stato, con il
numero degli abitanti e la densità
di questi ultimi per Km^2
Diapositiva 8 di 29
STATI EUROPEI
2
AREA Km
ABITANTI
ABIT.xKm
2
ETNIE
Olandesi 81,7%, Indonesiani 2,5%, Tedeschi 2,4%,
Turchi 2%,Surinamesi1,9%,Marocchini 1,8%,altri7,7%
OLANDA
41.536
16.180.000
390
BELGIO
30.528
10.239.000
335
Fiamminghi 58%, Valloni 33%, altri 9%
GRANBRETAGNA+Irl.n
244.064
59.232.000
243
Bianchi 92%, Asiatici 4,5%, Neri 2%, altri 1,5%
GERMANIA
357.021
83.030.000
233
Tedeschi 91%, Turchi 2,5%, Slavi 1%,
Italiani 1%, altri 4,5%
ITALIA
301.401
57.844.000
192
Italiani 95%, altri 5%
2.588
443.000
171
Lussemburghesi 75%, Portoghesi 7%,
Italiani 6%, Francesi 3%, Tedeschi 2,5%
DANIMARCA
43.106
5.353.000
124
Danesi 97%, Tedeschi 2%, Svedesi 1%
PORTOGALLO
91.854
10.066.000
110
Portoghesi 99%
FRANCIA
543.965
59.344.000
109
AUSTRIA
83.871
8.067.000
96
Austriaci91%, Serbi e Montenegrini1,5%, Turchi 1,5%,
Bosniaci 1,5%, Tedeschi 1%, Croati 1%, altri 2,5%
SVEZIA
449.964
8.872.000
20
Svedesi 88,7%, Europei 3,7%,
Scandinavi 3,1%, Asiatici 2,8%, altri 1,7%
FINLANDIA
338.145
5.195.000
15
Finlandesi 92,5%, Svedesi 5,5%,
Russi 0,5%, Lapponi 0,03%
NORVEGIA
323.963
4.503.000
14
Norvegesi 99%, Lapponi 0,5%, Finlandesi 0,3%
2.852.006
7.297.247
328.368.000
372.622.000
115
51
10.149.253
700.990.000
69
LUSSENBURGO
EUROPA OCCIDENTALE
EUROPA ORIENTALE
EUROPA
Francesi 92%, altri (Slavi, Nordafricani, Asiatici) 8%
LA stima degli abitanti è riferita
agli anni 2001/2002
Diapositiva 10 di 29
Le considerazioni, che si traggono dall’osservazione
delle due diapositive precedenti possono essere
molteplici, quindi ci limiteremo a considerarne le più
evidenti
1) Attualmente le zone più industrializzate sono situate
nell’Europa occidentale ed è in questa che si
concentra l’immigrazione, che di conseguenza ne
aumenta la densità di abitanti per Km^2.
Ciò sta ad indicare che esiste la possibile nascita di
conflitti o divergenze tra le varie etnie in campo.
(riferendosi all’Italia dove il 70% del territorio è
montano e quindi poco abitabile, la densità data in
tabella di 192 abit. per Km^2 è di fatto superata e
superiore a quella cifra massima di 200 abit. che
permette ad un popolo, di vivere in simbiosi con il suo
territorio. Un ulteriore incremento si presume sia
controproducente)
segue
Diapositiva 11 di 29
2) Per paradosso, con la globalizzazione del libero
mercato in atto, varie aziende e quindi il settore
produttivo, tende a spostarsi dove il costo del
lavoro è minore creando così dei disoccupati dove
precedentemente erano stanziate.
3)In caso di bisogno di manodopera, perché non si
attinge dai paesi dell’Europa orientale, più adatta a
lavorare in fabbrica e più consone alla nostra
cultura?
Perché si favorisce invece una immigrazione di
popolazioni con culture e religioni molto diverse
che tendono ad integrarsi prevaricando i nostri usi
e costumi, creando astio che può portare a forme
di razzismo?
Segue
diap.11a di 29
4) In ultima analisi si può pensare che tutte queste
incongruenze, giocate sulle spalle dei popoli, non
siano altro che una mistificazione per nascondere,
supponiamo, il vero motivo che è quello di chi in
futuro dovrà governare il mondo globalizzato.
In questo disegno,dove ogni potere cerca di
tracciare l’ultima linea, non bisogna dimenticare la
richiesta della Turchia di far parte dell’Europa con
i suoi 70 mil. di abitanti, dei quali il 98% sono
mussulmani.( Questa è una percentuale che lascia
perplessi, se si pensa che alla caduta di Costantinopoli
,1453 dc, il cristianesimo era la religione predominante ed
ora dopo 600 anni, si può dire che non ne rimane traccia.
Quale fu la forza persuasiva che condusse a questo
cambiamento? Non osiamo pensare al peggio.)
Di questo disegno, valuteremo la concretezza
L’OMBRA DELLA MEZZALUNA ISLAMICA integralista SULL’EUROPA
E LA GUERRA IN CORSO. La globalizzazione per realizzarsi deve avere,
UN SOLO GOVERNO, UNA SOLA CULTURA, UNA SOLA RELIGIONE
PASSIAMO AD ANALIZZARE QUESTI TRE POTERI
Diapositiva 12 di 29
Il globalismo capitalista, penso che tutti lo conoscano, esso
consiste nello sfruttamento sconsiderato delle risorse terrestri e
delle masse umane per creare immense ricchezze per pochi.
A suo favore, se così si può dire, vi è da considerare che chi ne
ha la capacità o la fortuna, ha la speranza di poter far parte di
quei pochi.
Diapositiva 13 di 29
Il globalismo comunista Marxista… no, non è scomparso con la caduta del
muro di Berlino e la conseguente fine dell’Unione Sovietica.
Sopravvive nel centro-sinistra occidentale in forma democratica con la sua idea
di rendere uguale, nella povertà tramite un governo centralista e burocratico tutta
l’umanità ( perché non è facile rendere questa ultima tutta benestante). Cerca
inoltre di sfruttare il globalismo capitalista per realizzare quell’ internazionale
socialista che mai è riuscito ottenere e che non tiene conto dell’indole di libertà
che è in ogni essere umano … quella di progredire.
Naturalmente gli agi ed il benessere, sono solo per la classe dirigente ed a chi si
adegua a questo sistema per trarne profitti.
Diapositiva 14 di 29
INTEGRALISMO ISLAMICO
IL globalismo islamico, penso sia per il momento il più
pericoloso perché a mio avviso congloba gli altri due ed è
basato su un fondamento politico-religioso e la sua
espansione dipende ( a differenza del cristianesimo che
sino all’epoca di Costantino, circa 300dc, si era divulgato
tramite il verbo) dalla conquista di nuovi territori e popoli
che ne subiranno il credo religioso e la nuova legge che li
governerà. Così fu conquistata la Mecca, circa nel 630dc.)
Intrinseco nella legge coranica, è che Maometto,
ritenendosi l’ultimo profeta che rivela le volontà del Dio
unico e comune alle tre religioni monoteiste, sostiene che
la sua, è l’ultima volontà rivelata, quindi questa deve sostituire le altre. IL guaio è,
che si usa la conquista per tale scopo. Oggigiorno, penso sia impossibile
immaginare che l’Islam possa imporre la sua egemonia tramite battaglie campali e
quindi a tale scopo sfrutta le leggi democratiche in quei paesi dove vige la
democrazia e usa l’atto terroristico per destabilizzarla ed il falso pacifismo con il
buonismo dell’accoglienza, quale arma segreta per infettarla. Notare che talvolta
le idee del globalismo comunista e le necessità del globalismo capitalista,
concordi nel realizzare delle società multiraziali, non sono contrarie a queste
occupazioni territoriali ed allora è triste pensare cosa ciò può comportare. Non
dimentichiamo inoltre la frase di un Imam che così si esprime:
CON LE VOSTRE LEGGI VI CONQUISTERMO E CON LE NOSTRE VI
DOMINEREMO
Diapositiva 15 di 29
Fatte queste considerazioni sui tre sistemi globalisti in lotta,
è palese che la sinistra e l’Islam terroristico sono uniti nel
disegno di prevaricare sul capitalismo occidentale.
A sostegno di quest’ipotesi, è sufficiente costatare l’aiuto
incondizionato che le sinistre porgono a tutto ciò che è
Islamico (vedi la guerra nel Kosovo, che con la scusa
dell’avallo dell’ONU e alla faccia del pacifismo hanno aiutato i
musulmani albanesi, che con una immigrazione clandestina,
si sono conquistati questo martoriato territorio diventandone
maggioranza )
In ultima analisi, ecco tre globalismi un contro l’altro armati
e a secondo dei casi crearsi effimere alleanze a due per
prevaricare sul terzo. Infine questi si batteranno in un mondo
già devastato. Attualmente si può considerare alleati la
sinistra europea ed il modo islamico.
segue
Diap.16 di 29
La battaglia tra questi ultimi due potrà essere evitata
se tutti saremo poveri e islamici. Per l’umanità poco
cambia in questo caso; dovrà subire governi
burocratici e dispostici.
Quali tristi conseguenze tutto ciò può portare?
Sicuramente non vi saranno ne vinti né vincitori ma
certamente tante sofferenze, a meno che i popoli
non cesseranno di essere massa inerte e si
decideranno a non essere più manipolati da tali
sistemi, difendendo il proprio territorio con i suoi usi
e costumi.
Forse però, certe coscienze per svegliarsi hanno
bisogna di sofferenza, per poi dire, perché non ci ho
pensato prima.
segue
Diap.16a di 29
Nel frattempo Israele ed i Palestinesi vivono il loro dramma
che non avrà mai fine, perché ogni tentativo di pace sarà
sempre sabotato, succube del Globalismo Islamico e di
quello capitalista. Il primo perché non può sopportare una
presenza avversaria in una fascia mediterranea che è tutta
islamica ed il secondo non può perdere tale posizione perché
usa Israele, per fiaccare e tenere impegnate le forze islamiche
espansioniste, che libere da tale spina nel fianco, userebbero
tutte le risorse per ottenere il loro disegno globalista.
RIMANE UNA GRANDE INCOGNITA, DELLA QUALE
NON COMMENTIAMO E LASCIAMO AL VOSTRO
LIBERO PENSIERO DI MEDITARE.
ESSA E’:
Diap.16b di 29
LA CINA, CHE STA DIVENTANDO UNA
SUPERPOTENZA
ECONOMICA,TECNOLOGICA E MILITARE, la quale, GRAZIE AI
TRANSFUGHI CAPITALISTI OCCIDENTALI, SEMPRE PIU’ SI
RAFFORZA.
CINA
NEL FRATTEMPO ED IN MODO SILENZIOSO, I SUOI EMIGRANTI SI SPANDONO
IN TUTTO IL MONDO
Diapositiva 17 di 29
LA CARRELLATA SUI PROBLEMI CHE ASSILLANO IL NOSTRO MOMENTO
STORICO E’ TERMINATA. ESSA E’ STATA REALIZZATA IN MODO
PRAGMATICO E SENZ’ ALTRO QUALCOSA E’ STATO DIMENTICATO. AD
ESEMPIO, CI SAREBBE DA VALUTARE ANCHE IL FLUSSO IMMIGRATORIO
CLANDESTINO, PROVENIENTE DALLA TERRA FERMA, CHE INTERESSA I
TERRITORI VENETO PADANI DEL NORD-EST.
NON RESTA CHE CAPIRE, COME IMPEDIRE CHE SI REALIZZI QUESTO
DISEGNO TENDENTE A CANCELLARE OGNI PECULIARITA’ UMANA PER
RENDERE UN MONDO PIATTO E SENZA I DIVERSI COLORI DELLA VITA, A
SCAPITO DI UN MERCATO GLOBALIZZATO. MERAVIGLIOSO SAREBBE
VIAGGIARE PER IL MONDO SENZA L’ASSILLO DI ESSERE DIVERSI, DOVE
TUTTI RISPETTANO I TUOI USI E COSTUMI E RELIGIONE MENTRE NEL
CONTEMPO TU RISPETTI IL LORO MODO DI VIVERE E GIOISCI DELLE
DIVERSITA’.
NOI COMUNISTI FEDERALISTI, A RIGUARDO ABBIAMO LE IDEE CHIARE, LA
PRIMA DELLE QUALI E’ CHE OGNI POPOLO DEVE ESSERE PADRONE A
CASA SUA E SE QUESTO POPOLO HA BISOGNO DI AIUTO NON DEVE
ESSERE TRATTATO ALLA STREGUA DEGLI INDIANI D’AMERICA, I QUALI
CHIUSI IN RISERVE COME IN GABBIA, ASPETTANO IN PIENA APATIA CHE
ARRIVI L’INSERVIENTE A PORTARE IL CIBO.
SEGUE
Diapositiva 18 di 29
AIUTARE UN POPOLO IN QUESTO MODO, SIGNIFICA
CANCELLARNE L’IDENTITA’ E RENDERE SOLO RICCHI
QUELLI CHE PORTANO QUESTO TIPO DI AIUTO.
NOI INTENDIAMO PORTARE UN’ALTRA FORMA DI AIUTO,
QUELLA CHE CONDUCE ALL’AUTOSOSTENTAMENTO IN
TUTTE LE NECESSITA’ DELLA VITA.
FINE
Diapositiva 18a di 29
IN MEMORIA DI BAKUNIN
FINE
Edgardo Ciravegna sett. 2004
Scarica

del dodocumento in pps