PROGETTI: “Alfabetizzazione multimediale” e “I sapori sulla nostra tavola ieri e oggi” Scuola Primaria “Pietro Scuderi” anno scolastico 2008/2009 classe V sezione A / B “A minestra di campagna di terri niuri” Numerose sono le verdure spontanee commestibili che si trovano nel territorio etneo e che nel passato hanno rappresentato una fonte alimentare diffusa ed inesauribile. Al giorno d’oggi, purtroppo, si assiste al decadimento dell’abitudine di andare in campagna “pi fari minestra” e le nuove generazioni corrono il rischio di ignorare questa sana e buona abitudine tramandata dai nonni. Andare “a fari minestra” oggi perché? Crea un’alternativa all’usuale verdura e non è sottoposta a trattamenti chimici. Consente di eseguire antiche ricette. Induce a fare lunghe passeggiate all’aria aperta, salutari flessioni e inspirazioni di aria pura. Distende lo spirito perché si sta a contatto con la natura. Crea momenti di socializzazione perché “a minestra” si va in compagnia. Inoltre, studi recenti, hanno dimostrato che le verdure selvatiche sono ricche di sali minerali, proteine, vitamine, fibre, tutti elementi utili alla nostra salute. NON RACCOGLIERE VERDURE IN TERRENI TRATTATI. NON RACCOGLIERE VERDURE AI BORDI DELLE STRADE. Questo nostro breve lavoro vuole tentare di recuperare l’antica tradi- zione erborinatoria e far nascere il piacere di consumare un buon piatto di “minestra mischigghi”. ASPARAGO PUNGENTE NOMI IN LINGUA: Asparago pungente NOMI DIALETTALI: Spinipuggiu Spinapulici Sparacogna NOME SCIENTIFICO: Asparagus acutifolius FAMIGLIA BOTANICA: Liliacee In primavera i lunghi germogli vengono raccolti e sono molto apprezzati dai buongustai. Si cucinano in vari modi, ma, la ricetta più diffusa e tipica è quella di destinarli come ingredienti nelle frittate di uova. La lunga persistenza della forma e del colore verde dei tralci dell’asparago pungente ha creato in Sicilia la tradizione natalizia legata all’allestimento della grotta del presepe. TAMARO NOMI IN LINGUA: Tamaro NOMI DIALETTALI: Sparacognu Virriceddu NOME SCIENTIFICO: Tamus communis FAMIGLIA BOTANICA: Discoreacee Si tratta di un’erba rampicante che in primavera emette nuovi getti considerati “asparagi”. Questi germogli hanno sapore amaro e si cucinano negli stessi modi con cui si preparano i getti dell’Asparago Pungente e del Pungitopo. In autunno la pianta presenta bacche rosso vivo. COSTOLINA NOMI IN LINGUA: Costolina NOMI DIALETTALI: Cosc’i vecchia NOME SCIENTIFICO: Hypochoeris radicata FAMIGLIA BOTANICA: Composite Nella tradizione gastronomica etnea l’uso della Costolina è uno dei più noti. Questa verdura si consuma preferibilmente insieme ad altre verdure commestibili per dare corpo a “minestra mischigghi”. Questa pianta si presenta con una larga corona di foglie appiattite al suolo, in primavera i germogli “micci di scalora” vengono raccolti e utilizzati per farne frittate. Crespigno NOMI IN LINGUA: Crespino Lattarolo NOMI DIALETTALI: Cardedda NOME SCIENTIFICO: Sonchus FAMIGLIA BOTANICA: Composite Erba molto diffusa che cresce particolarmente nei luoghi abitati dall’uomo: colture, orti, bordi delle strade, muri delle case. E’ utilizzata come componente della “minestra mischigghi”. FINOCCHIO SELVATICO NOMI IN LINGUA: Finocchio selvatico NOMI DIALETTALI: Finucchieddu rizzu Finucchieddu di timpa NOME SCIENTIFICO: Foeniculum vulgare FAMIGLIA BOTANICA: Ombrellifere Questa pianta viene utilizzata come verdura ma soprattutto come aromatizzante. Si utilizzano, per scopi alimentari, le giovani foglie per dare profumo alla “minestra mischigghi”e per condire la “pasta chi sardi”. I semi vengono usati per infusi e tisane digestive, per aromatizzare le olive in salamoia e, a Linguaglossa come spezie nella confezione della salsiccia. LATTUGA ALATA NOMI IN LINGUA: Lattuga alata NOMI DIALETTALI: Pisciacunigghia Cardedda di petra NOME SCIENTIFICO: Lactuca viminea FAMIGLIA BOTANICA: Composite Erba molto diffusa e gustosa. La parte della pianta buona da mangiare è il ciuffo di foglie basali che si raccoglie tranciandolo con un coltello (sgorga un lattice bianco e appiccicoso). Questi ciuffi si cucinano lessi e si mangiano conditi con olio, si aggiungono tra la “minestra mischigghi”, qualcuno li preferisce anche crudi. PORCELLANA NOMI IN LINGUA: Porcellana Erba grassa NOMI DIALETTALI: Pucciddana NOME SCIENTIFICO: Portulaca oleracea FAMIGLIA BOTANICA: Portulacacee Si tratta di un’erba dalle foglie marcatamente succulente che si sviluppa in rami sdraiati al sole. Le sue foglie, prima della fioritura, crude si usano nelle insalate miste. STRIGOLO NOMI IN LINGUA: Strigolo Schioppetto NOMI DIALETTALI: Cannatedda NOME SCIENTIFICO: Silene vulgaris FAMIGLIA BOTANICA: Cariofillacee La “cannatedda” è una verdura comunissima che cresce perennemente sui muri e sulle sciare. I germogli sono la parte commestibile della pianta che si impiegano nella “minestra mischigghi” ma soprattutto per preparare gustose frittate. VITALBA NOMI IN LINGUA: Vitalba NOMI DIALETTALI: Viterbi NOME SCIENTIFICO: Clematis vitalba FAMIGLIA BOTANICA: Ranuncolacee La vitalba è una pianta rampicante perenne che cresce sui muri. Di questa pianta si raccolgono gli apici vegetativi che si consumano, dopo averli sbollentati in abbondante acqua, saltati in padella o in frittata con le uova. BORRAGINE NOMI IN LINGUA: Borragine NOMI DIALETTALI: Bburraina NOME SCIENTIFICO: Borago officinalis FAMIGLIA BOTANICA: Boracinacee Questa pianta presenta foglie rigide e pungenti che con la cottura si afflosciano. E’ un’erba annuale che raggiunge il pieno sviluppo in primavera quando emette fiori blu intenso. Si raccolgono le cime per preparare piatti di verdura. Tali pietanze hanno anche proprietà curative in quanto sembra che la pianta possegga doti antinfiammatorie e rinfrescanti. CACCIALEPRE NOMI IN LINGUA: Caccialebbra Caccialepre NOMI DIALETTALI: Caccialepri NOME SCIENTIFICO: Reichardia picroides FAMIGLIA BOTANICA: Composite E’ la classica verdura destinata ai piatti di “minestra mischigghi”, ma data la delicatezza del gusto si può consumare anche cruda. Di questa pianta si raccoglie la rosetta basale di foglie tranciandola con un coltello. CAPPERO NOMI IN LINGUA: Cappero NOME SCIENTIFICO: Capparis spinosa NOMI DIALETTALI: Chiappiru FAMIGLIA BOTANICA: Capparidacee La pianta del cappero è un arbusto che cresce tra le rocce e sui muri di vecchie costruzioni e predilige i luoghi caldi. Da maggio ad agosto si ricopre di fiori dai colori leggiadri e dalla forma armoniosa. La parte commestibile è costituita dai boccioli più maturi che si possono anche conservare sotto sale. L’impiego del cappero particolarmente diffusa in Sicilia. è un’usanza CAVOLICELLO NOMI IN LINGUA: Cavolicello NOMI DIALETTALI: Caulicedda NOME SCIENTIFICO: Brassica fruticulosa FAMIGLIA BOTANICA: Crocifere “A caulicedda” è la verdura regina del territorio etneo. Predilige i terreni lavici perciò è molto rara fuori del territorio etneo. Di questa pianta si raccolgono i giovani getti che si preparano cuocendoli in abbondante acqua e si consumano come piatto di verdura, condita con abbondante olio d’oliva o cotti con gli spaghetti. Ma la ricetta più famosa è sicuramente la preparazione come contorno della salsiccia. Alunni che hanno partecipato al progetto: Alves Noemia Alice Arsalane Mohamed Barbagallo Manuel Cavallaro Marco Alfio Cerra Flavia Correnti Maria Correnti Matteo Costanzo Emiliano Crimi Riccardo Damino Michela Domanti Giusy Emmi Carmelo Ferrara Roberta Garufi Angelo Damiano Giufrè Federica Iacob Maria Alessandra Le Mura Riccardo Lo Presti Salvatore Mattia Marano Clara Nicolosi Andrea Carmelo Purello Federica Raciti Laura Raiti Eleonora Raiti Emanuela Rapisarda Silvia Aurora Salvà Fabrizio Stagnitta Marco Tizzone Vincenza Tornatore Francesco Turrisi Ignazio Vecchio Thomas Zingale Daniele Insegnanti partecipanti: Di Mauro Francesca La Guzza Venera Salvatrice Papa Donata Sofia Maria Giuseppa Le insegnanti e gli alunni ringraziano il Rev.do Padre Don Vincenzo Di Mauro per averci ospitato nella sua proprietà in contrada terremorte. Si ringraziano le mamme presenti all’uscita del 17 aprile 2009 per aver messo a disposizione i autoveicoli. propri Un ringraziamento particolare va alla signora Lorenza Lo Castro, mamma di un alunno, che, con le sue competenze disponibilità ha e la sua permesso trasferire su CD il lavoro prodotto. di