Dagli Uffizi
a
Palazzo Pitti
percorrendo il
“Corridoio Vasariano”
Per entrare al celebre “Corridoio del Vasari”
si deve passare dal Museo degli Uffizi
acquistando regolare biglietto.
Nell’attesa di esser chiamato per accedere al corridoio,
ho potuto fare delle foto da un’altezza insolita.
Vista della Loggia dei Lanzi e parte di Piazza Signoria.
Vista del Lungarno Torrigiani. In alto, a destra “Forte Belvedere”. Sempre
in alto, a sinistra la bellissima “Villa Bardini”. In questi due luoghi,
sovente vengono ospitate mostre e manifestazioni culturali.
Dalle finestre degli Uffizi, risalendo l’Arno con lo sguardo, sulla collina si
vede la “Basilica di S. Miniato” e più in basso a sinistra, dopo il gruppo di
cipressi, si intravede la terrazza del celebre “Piazzale Michelangelo”.
Il cortile degli Uffizi visto dall’alto.
In fondo alla galleria, proprio sopra la Loggia dei Lanzi c’è il Bar
del museo. Dopo aver preso un caffè, ho potuto ammirare il
cupolone e il campanile da una prospettiva bellissima.
Dettaglio.
Dettaglio.
Che dire di Palazzo Vecchio?
Non si ha l’impressione di poterlo toccare allungando la mano?
Il “Corridoio Vasariano”
un percorso fantastico!
ma non per tutti…
• Causa la delicatezza delle opere esposte e
motivi di sicurezza, per poter accedere al
corridoio è necessario fare domanda alla
segreteria del Museo degli Uffizi.
• Con l’assistenza di una guida e due custodi,
a piccoli gruppi, siamo stati introdotti nel
corridoio.
• Non ho fotografato le opere esposte (oltretutto è
vietato). Invece, ho cercato di dare risalto a
immagini caratteristiche e panoramiche che in
altre circostanze sarebbe stato impossibile
realizzare.
Il Corridoio Vasariano, è lungo più di 1 km e largo 3,5 m,
fu costruito nel 1565, nel tempo record di 5 mesi, da
Giorgio Vasari (Arezzo 1511-Firenze 1574), l'architetto
degli Uffizi, per volere del granduca Cosimo dé Medici in
occasione del matrimonio di suo figlio, il principe
Francesco, con Giovanna d'Austria. Il Corridoio è una
via coperta che unisce Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti,
passando attraverso la Galleria degli Uffizi e
attraversando il fiume Arno sopra il Ponte Vecchio. Fu
progettato come una via confortevole e privata per unire
la residenza del Granduca (Palazzo Pitti) con gli Uffizi
(che significa uffici), dove il Granduca lavorava. Inoltre
questo collegamento offriva, alla famiglia Medici, una via
di fuga sicura in caso di rivolta e una possibilità di
muoversi in segreto senza essere visti dall'esterno. Il
Corridoio, non rappresentava un passaggio segreto, ma
il simbolo del potere Mediceo in città.
Vista del Corridoio Vasariano dagli Uffizi. A destra, si vede da
dove inizia: dopo aver attraversato la strada, si mette in parallelo
all’Arno per proseguire in rettilineo fino all’ altezza del Ponte
Vecchio e poi svoltare sullo stesso in direzione di Palazzo Pitti.
Finalmente nel Corridoio!
I portici che si vedono, sono sotto gli Uffizi e in alto a sinistra, si
intravede la finestra da cui ho scattato la panoramica precedente.
Lungarno degli Archibusieri visto da qui, ha una prospettiva insolita…
Nota a margine: le inferriate delle finestre a oblò sono protese in avanti per
permettere alle guardie dell’epoca di allora di sporgersi e controllare meglio le
pareti esterne del corridoio.
Percorrendo il corridoio, siamo giunti al Ponte Vecchio.
Al tempo della costruzione del Corridoio, sul Ponte Vecchio si
svolgeva il mercato della carne, ma per non urtare l'olfatto del
Granduca, mentre passeggiava nel Corridoio, il mercato fu spostato e
sostituito dai negozi dei gioiellieri, che tuttora sono sul Ponte.
Nel Corridoio, oggi sono esposte opere che fanno parte della
collezione della Galleria degli Uffizi, alcune delle quali,
sfortunatamente seriamente danneggiate dai bombardamenti della
seconda guerra mondiale, dall'alluvione di Firenze del 1966 e dalla
bomba di via dei Georgofili del 1993. Nella collezione ci sono dipinti
italiani dei secoli XVI e XVII e la collezione di autoritratti di artisti
italiani e stranieri più grande del mondo, inoltre sono esposti molti
ritratti di personaggi illustri di ogni età e nazione.
Fra le curiosità di questo passaggio sopraelevato al centro del Ponte
Vecchio si aprono una serie di grandi finestre panoramiche sull'Arno
in direzione del Ponte di Santa Trinita. Queste finestre, ben diverse
dai piccoli e discreti oblò rinascimentali, furono realizzate nel 1939
su desiderio di Benito Mussolini. In quell'anno Adolf Hitler venne in
visita ufficiale per stringere l'Asse fra Italia e Germania, passando
anche da Firenze. Si dice che la vista fu molto gradita al Fuhrer ed
ai gerarchi nazisti che poterono goderne, e forse fu la possibile
ragione che salvò il ponte dalla distruzione, a differenza della sorte
di tutti gli altri Ponti cittadini in seguito alla ritirata nazista.
Vista guardando il lato centro città.
Vista verso ponte Santa Trinita.
Vista sul lato di Palazzo Pitti.
Nota a margine: questa e le due precedenti foto, sono state scattate
dalle finestre volute da Mussolini (Già citate nella descrizione di testo)
Nella piazzetta del ponte, il busto del maestro orafo
Benvenuto Cellini è attorniato dai “Lucchetti dell’amore”
Dal 1345, all’angolo del tetto di una bottega, si trova
un'antica meridiana, sostenuta da un pilastrino in marmo
bianco. La meridiana è formata da una coppa di marmo
bianco suddivisa da colonnine che indicano le ore canoniche.
Due terrazzini come questi?
Naturalmente sulle botteghe orafe del “Ponte Vecchio”…
Chissà se il fiume di turisti che abitualmente transita sul
Ponte Vecchio ha visto i dettagli che ho potuto vedere io…
Tra le curiosità del “Corridoio del Vasari”, c'è il giro intorno alla torre
dei Mannelli che è all'estremità del Ponte Vecchio. Per la strenua
opposizione della famiglia proprietaria di questo edificio medievale e
per non abbatterla, il Vasari fu costretto a baipassarla.
Altra curiosità: Attraversato l'Arno il corridoio passa sopra il loggiato
della facciata della chiesa di Santa Felicita e con un balcone, protetto
dagli sguardi da una pesante cancellata, si affaccia direttamente dentro
la chiesa, per far sì che i componenti della famiglia granducale potessero
assistere alla messa senza scendere tra il popolo.
Vista della facciata della chiesa Santa Felicita.
In evidenza, il corridoio che passa sopra il loggiato.
Per motivi organizzativi, non siamo arrivati al termine del corridoio.
Poco prima, siamo usciti da una porta di servizio che immette nel
“Giardino di Boboli” proprio all’altezza della “Grotta del Buontalenti”
Ci avviamo verso l’uscita. In cima alla scalinata, si vede “Palazzo
Pitti”. A destra, la parte terminale del corridoio per poter entrare
direttamente all’interno del palazzo.
Il percorso è terminato. Il giovanotto che ha fatto da guida, sta
recuperando le ricetrasmittenti dotate di auricolare, tramite le
quali, ha sapientemente illustrato tutto ciò che abbiamo visto.
Epilogo
• Desideravo percorrere il “Corridoio del Vasari”
da almeno 20 anni.
• Ora, che il desiderio si è avverato, sarei pronto
a ripetere l’esperienza anche subito! Mi è
piaciuta moltissimo e se qualcosa mi fosse
sfuggita, con la replica potrei recuperarla.
• Consiglio a tutti di fare questo percorso perché
è troppo bello ed interessante per non piacere.
Grazie della vostra attenzione.
Montaggio e realizzazione
a cura di UMBERTO PANTI
FINE
Altre presentazioni su www.panti.eu
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Dagli Uffizi a Palazzo Pitti passando dal Corridoio Vasariano