Lo stile della biblioteca – Pesaro, 17 gennaio 2006
Il digital divide
Alberto Salarelli
Dipartimento dei Beni Culturali e dello Spettacolo
Università di Parma
Il digital divide
Il tema sarà affrontato da tre punti
di vista:
storico/sociale
 giuridico
 biblioteconomico

Il digital divide è un
problema eminentemente
biblioteconomico?
Crawford & Gorman

“There is little that is new about people
obtaining information directly – it can be
argued that the history of progress in
librarianship is one of decreasing the need
for mediation. What else are public
catalogues, open shelves, accessible
reference collections, etc., all about? […]
The question therefore is not the
presence or absence of mediation but the
degree of mediation that is desiderable
and affordable”.

Gabriel Naudé,
Advis pour
dresser une
bibliothèque,
Paris, 1627

Federico Borromeo,
Constitutiones
Collegii ac
Bibliothecae
Ambrosianae, 1610
XVII secolo
Libraria1947.mpg
1957
The educational paradigm









Compulsory
Teaching
Collective
Civil society
Sectarian/religious
Hierarchies of knowledge
Hierarchies of transmission
Ordered by age
Institutional space
The leisure paradigm









Voluntary
Learning
Individual
The open market
Secular
Pick and mix
Autodidactic
Lifelong
Public realm
Qualsiasi evoluzione
tecnologica porta a una
trasformazione sociale
L’evoluzione di una
tecnologia della
comunicazione porta a
una rifondazione
sociale perché muta la
natura di base degli
“oggetti sociali” che
sono iscritti e
idiomatici (Derrida)
Paul Veyne

“il fatto di sapere che alcuni sanno
ha un’enorme importanza, perché
equivale a sapere che si può avere
fiducia”
Perché ridurre il gap


Pari opportunità di realizzazione
personale
Crescita economica



Non solo grandi mercati ma anche
economia “alternativa”
Partecipazione democratica
Antiterrorismo
Definizioni e cause
Il digital divide

Pare si debba all’exvicepresidente Al Gore la
paternità dell’uso pubblico
dell’espressione “digital
divide”: fu in occasione di
un discorso tenuto durante
una cerimonia in onore
delle Blue Ribbon Schools
il 29 maggio 1996.
digital divide – definizione 1

the gulf between those who have
ready access to computers and the
Internet and those who do not.
(The Concise Oxford English Dictionary. Ed. Catherine
Soanes and Angus Stevenson. Oxford University
Press, 2004).
digital divide – definizione 2

The socio-economic difference between
communities in their access to computers
and the Internet. The term also refers to
gaps between groups in their ability to use
ICTs (Information and Communications
Technologies) effectively, due to differing
literacy and technical skills, and the gap in
availability of quality, useful digital content.
The divide is seen as a social/political
problem. It became an issue among
concerned parties, such as scholars, policy
makers, and advocacy groups, in the late
1990s.
(Wikipedia)
Livelli di digital divide
1.
2.
3.
4.
5.
technical means (software, hardware,
connectivity quality);
autonomy of use (location of access, freedom to
use the medium for one's preferred activities);
use patterns (types of uses of the Internet);
social support networks (availability of others
one can turn to for assistance with use, size of
networks to encourage use); and,
skill (one's ability to use the medium
effectively).
DiMaggio and Hargittai (2001)
Cause di digital divide
1.
2.
3.
4.
5.
Fattori
Fattori
Fattori
Fattori
Fattori
economici
sociali
geografici
culturali
anagrafici
Le dimensioni del
fenomeno
Statistiche EU sul digital divide


In Europa l’uso di Internet è ormai
ampiamente maggioritario tra gli studenti di
età compresa tra i 16 e i 24 anni: l'85% degli
studenti Ue ha utilizzato la rete nei primi tre
mesi del 2004.
In media nell'Ue-25 ad usare Internet è stato
nello stesso periodo il 47% della popolazione
compresa tra i 16 ed i 74 anni, con differenze
molto ampie tra paesi: 82% (Svezia), 76%
(Danimarca), 70% (Finlandia), Olanda (69%),
Germania (61%).
Statistiche EU sul digital divide


La minor diffusione del web tra i 16-74enni
dell'Unione si registra invece tra la
popolazione complessiva di Ungheria (28%),
Polonia, Portogallo e Lituania (29%) e Italia
(31%).
Gli studenti hanno ormai imparato a fare
ricorso regolarmente ad Internet con picchi
che vanno dal 97% della Finlandia al 96% di
Svezia e Danimarca al 94% della Germania. I
livelli più bassi sono invece quelli di Irlanda
(54%) e Italia (72%).
Statistiche EU sul digital divide



Il popolo dei pensionati è quello che ha meno
dimestichezza con Internet e ne fa un uso molto
limitato, 13% nella UE con picchi massimi del 54%
in Olanda e del 45% in Svezia.
I livelli più bassi sono quelli di Grecia e Lituania
(1%), Ungheria e Repubblica ceca (3%), Slovenia
(4%), Slovacchia Italia e Spagna (6%).
Se si estende l'analisi al solo fattore dell'età
(allargando dunque la definizione di studenti e
pensionati alle fasce d'età under 24 e 64-74) si
evidenzia che usa Internet il 75% degli under 24,
contro l'11% del gruppo di età 64-74 anni.
Statistiche EU sul digital divide
I dati Eurostat confermano infine le
differenze di penetrazione di Internet a
seconda del livello di istruzione:
- usa il web il 77% degli europei con
un alto livello di istruzione, il 52% di
quelli con un livello medio e il 25% di
quelli con un livello basso.
Statistiche EU sul digital divide

A gennaio 2005 la banda larga
era disponibile per più del 90%
della popolazione urbana
EU15/EEA, ma solo per il 62%
della popolazione rurale
Digital divide in Italia


Nell’ambito della UE l'Italia è uno
dei paesi con il più alto divario tra
ricchi e poveri in fatto di utilizzo
della Rete.
Uso del web:



Redditi più elevati 71% (77% UE)
Redditi medi
51%
Redditi bassi
13%
Qual è in assoluto il sito
più visitato dagli utenti di
Internet in Italia?
Le linee di azione
WSIS
La Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani

Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà
di opinione e di espressione incluso
il diritto di non essere molestato per
la propria opinione e quello di
cercare, ricevere e diffondere
informazioni e idee attraverso ogni
mezzo e senza riguardo a frontiere.
WSIS – Declaration of principles

“We are fully committed to
turning this digital divide into a
digital
opportunity
for
all,
particularly for those who risk
being left behind and being
further marginalized.”
WSIS – Declaration of principles

“We recognize that building an inclusive
Information Society requires new forms of
solidarity, partnership and cooperation
among
governments
and
other
stakeholders, i.e. the private sector, civil
society and international organizations.
Realizing that the ambitious goal of this
Declaration - bridging the digital divide
and ensuring harmonious, fair and
equitable development for all - will require
strong commitment by all stakeholders,
we call for digital solidarity, both at
national and international levels ”
WSIS – Plan of action




Quadro legislativo
Partnership pubblico / privato
Infrastrutture
Digital literacy
e-Europe 2005
e-Europe 2005



people who are disadvantaged due
to limited resources or education,
age, gender, ethnicity...
(eInclusion policies & activities)
people with disabilities (eAccessibility)
and those living in less favoured
areas (remote regions policies)
i2010
i2010



an Action Plan on e-Government for citizencentred services (2006);
three “quality of life” ICT flagship initiatives
(technologies for an ageing society,
intelligent vehicles that are smarter, safer
and cleaner, and digital libraries making
multimedia and multilingual European
culture available to all (2007);
and actions to overcome the geographic and
social “digital divide”, culminating in a
European Initiative on e-Inclusion (2008).
MIT (Ministro per l’innovazione e
le teconologie)
MIT (Ministro per l’innovazione e
le teconologie)

Comitato dei Ministri per la
Società dell'Informazione


coordinare l'azione delle
amministrazioni;
assicurare la definizione e realizzazione
di una strategia coerente per lo
sviluppo della Società dell'Informazione
e delle politiche di settore collegate.
MIT (Ministro per l’innovazione e
le teconologie)















Il Comitato, presieduto dal Ministro Stanca, è composto dal
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, on.
Gianni Letta, e dai Ministri
delle attività produttive
per l'attuazione del programma di Governo
dei beni culturali e delle attività culturali
delle comunicazioni
dell'economia e delle finanze
per la funzione pubblica e il coordinamento dei servizi di informazione
e sicurezza
dell'interno
del lavoro e delle politiche sociali
per le politiche comunitarie
dell'istruzione, università e della ricerca
della salute
degli affari esteri
degli affari regionali
MIT (Ministro per l’innovazione e
le teconologie)

L'Osservatorio Permanente sulla
Società dell'Informazione



Il Dipartimento per l'Innovazione e le
Tecnologie, Federcomin, IDC e Nielsen
Media Research
periodicità semestrale
analizza la domanda nei segmenti delle
imprese, cittadini ed istituzioni,
aggregando i dati intorno a due focus
principali: l'utilizzo dell'ICT, come misura
della competitività del Paese, e lo sviluppo
dei servizi innovativi
MIT (Ministro per l’innovazione e
le teconologie)

Accessibilità


Fornitura di hw/sw


(Legge 4/2004)
PC alle famiglie, ai docenti, agli
studenti, ai dipendenti pubblici
Alfabetizzazione

Non è m@i troppo tardi
Il Codice dell’Amministrazione
Digitale
Decreto Legislativo n. 82 del 7 marzo
2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
del 16 maggio 2005 n. 112
Codice dell’Amministrazione
Digitale
Capo I – Principi generali
• Sezione II – Diritti dei cittadini e delle
imprese
• Sezione III – Organizzazione delle PA
Capo II – Documento informatico e firme
elettroniche
• Sezione I – Documento informatico
• Sezione II – Firme elettroniche
• Sezione III – Contratti, pagamenti, libri e
scritture
Codice dell’Amministrazione
Digitale
Capo III – Formazione, gestione e
conservazione dei documenti informatici
Capo IV – Trasmissione informatica dei
documenti
Capo V – Dati della Pubblica
Amministrazione e servizi in rete
• Sezione I – Dati della PA
• Sezione II – Fruibilità dei dati
• Sezione III – Servizi in rete
• Sezione IV – Carte elettroniche
Codice dell’Amministrazione
Digitale
Capo VI – Sviluppo, acquisizione e riuso di
sistemi informatici nelle pubbliche
amministrazioni
Capo VII – Regole tecniche
Capo VIII – Disposizioni transitorie, finali e
abrogazioni
Codice dell’Amministrazione
Digitale
ART. 3 (Diritto all'uso delle tecnologie)
1. I cittadini e le imprese hanno diritto a
richiedere ed ottenere l'uso delle
tecnologie telematiche nelle
comunicazioni con le pubbliche
amministrazioni centrali e con i gestori di
pubblici servizi statali nei limiti di quanto
previsto nel presente codice.
Codice dell’Amministrazione
Digitale
ART. 8 (Alfabetizzazione informatica
dei cittadini)
1. Lo Stato promuove iniziative volte a
favorire l'alfabetizzazione informatica dei
cittadini con particolare riguardo alle
categorie a rischio di esclusione, anche al
fine di favorire l'utilizzo dei servizi
telematici delle pubbliche
amministrazioni.
Codice dell’Amministrazione
Digitale
ART. 9 (Partecipazione democratica
elettronica)
1. Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle
nuove tecnologie per promuovere una
maggiore partecipazione dei cittadini,
anche residenti all'estero, al processo
democratico e per facilitare l'esercizio dei
diritti politici e civili sia individuali che
collettivi.
Le biblioteche
The public library service:
IFLA/UNESCO guidelines for
development
“The public library should provide material
in the appropriate media to support
formal and informal learning processes. It
should also help the user to make use of
these learning resources effectively as
well as providing facilities that enable
people to study. The ability to access
information and make effective use of it is
vital to successful education and, where
possible, public libraries should cooperate
with
other
educational
organizations in teaching the use of
information resources”
Manifesto IFLA per Internet
“Le biblioteche e i servizi informativi
rappresentano punti di accesso
fondamentali a Internet. Alcuni vi
trovano comodità, orientamento e
assistenza,
mentre
per
altri
costituiscono gli unici punti di
accesso disponibili. Le biblioteche e
i servizi informativi forniscono un
meccanismo capace di superare le
barriere create dal divario di risorse,
di tecnologie e di formazione”
e-Europe 2002
“Saranno necessari ulteriori sforzi per
affrontare i problemi di quanti rischiano di
essere
esclusi
dalla
società
dell'informazione e dalla forza lavoro. Si
dovrebbero installare terminali Internet in
alcuni luoghi pubblici (biblioteche, uffici
di collocamento, scuole), e prevedere
opportunità di formazione sul posto per
offrire un accesso a tutti e per aumentare
l’occupabilità”
e-Europe 2005
“Entro la fine del 2005, gli Stati membri
dovranno mirare a far sì che tutte le
scuole e le università dispongano di un
accesso a Internet per scopi didattici e di
ricerca basato su connessioni a banda
larga. Saranno collegati alle reti a banda
larga anche i musei, le biblioteche, gli
archivi e le altre istituzioni simili che
svolgono un ruolo chiave in materia di
apprendimento elettronico”
MIT – MIUR 2003






Biblioteche nelle scuole
Progetto MIUR
Collegamenti a larga banda nelle scuole con i servizi bibliotecari
offerti dal Servizio Bibliotecario Nazionale (materiale cartaceo, siti
web, etc.).
Formazione dei fruitori (docenti-allievi) mediante e-learning
(pacchetto realizzato per la scuola sul sito del MIUR, visibile in
rete).
Attivazione di altri servizi a valore aggiunto quali : digitalizzazione
ed accesso a documenti di particolare interesse storico-culturale
conservati nelle biblioteche scolastiche, realizzazione e offerta di
percorsi didattici digitali tematici.
Offerta di un programma di formazione integrata specifica rivolta a
Docenti documentaristi, Bibliotecari scolastici.
Risorse finanziarie:
Fabbisogno: 18.0 mln € - Cofinanziamento richiesto: 8.0 mln €
MIT – MBAC 2003


Centri di e-Learning nelle biblioteche pubbliche
Progetto MBAC
Creazione di Internet point presso le biblioteche pubbliche nazionali per
l'apprendimento delle tecnologie informatiche di base.

Formazione dei bibliotecari e degli operatori delle sale multimediali operanti
presso biblioteche, musei, etc.

Sviluppo di materiali per la formazione a distanza

Certificazione dell'apprendimento.



Estensione della rete dei 12 nodi esistenti (1 Piemonte, 2 Lombardia, 2
Emilia-Romagna, 1 Toscana, 2 Lazio, 2 Campania, 1 Basilicata, 1 Calabria)
attraverso la creazione di 2-5 nodi per ogni Regione.
Realizzazione di nuovi corsi di e-Learning oltre a quelli attualmente
sviluppati (16 corsi su tematiche varie), rivolti sia agli operatori che agli
utenti delle biblioteche.
Risorse finanziarie:
Fabbisogno: 5.0 mln € - Disponibilità : 3.5 mln €
Cofinanziamento richiesto: 1.5 mln €
Linee guida del Piano Telematico
della Regione Emilia-Romagna
(1999)


“… promuovere l’istituzione di punti di
accesso
gratuito
alla
rete,
possibilmente in luoghi ad accesso
pubblico (biblioteche, scuole, centri
ricreativi,
sedi
comunali),
che
consentano una continuità d’uso a chi
fosse interessato”
“… alfabetizzazione delle comunità
residenti,
attraverso
i
laboratori
scolastici, le biblioteche, e altri punti
di accesso pubblico”
Biblioteche come punti di accesso
alla Rete


Biblioteche pubbliche ->
alfabetizzazione informativa
generalista
Biblioteche universitarie ->
alfabetizzazione informativa
specializzata
Ma qual è lo stile della
biblioteca?
The time was when a
library was very like a
museum and the
librarian a mouser in
musty books.
The time is when the
library is a school and
the librarian in the
highest sense a teacher.
-- Melvil Dewey
Far di necessità virtù

“Library instruction is seriously
troubled by the absence of sound
philosophical and theoretical
foundations upon which to base its
programs”
-- John Mark Tucker
Library Trends
Far di necessità virtù

“Information literacy is an issue for
librarians, but it is not a «library»
issue”
-- Alan Bundy
Australian Academic and Research Libraries
Il caos

“The academic library should be
restructured with the intent of
establishing it over and beyond its
custodial duties and functions and should
attain the status of a teaching
department”
-- Edward K. Owusu-Ansah
The Journal of Academic Librarianship
Il buonsenso

“Librarians should collaborate frequently
with classroom faculty; they should
participate in curriculum planning, as well
as educational outcomes assessment”
-- ALA Standards for College
Libraries 2000 Edition
Progetto “Nessuno escluso”





Biblioteca di Cologno Monzese
1997
Over 60 e portatori di handicap
Circa 90 iscritti per corso
Formazione di tutor
<http://www.biblioteca.colognomonzese.mi.it/resto/nessuno_escluso/>
Progetto “L’utente indipendente”





Sistema bibliotecario dell’Università di Parma
1999
Studenti
Circa 130 iscritti per corso suddivisi per aree
tematiche
Attribuzione di crediti formativi
<http://didattica.spbo.unibo.it/bibliotime/num-viii-1/mamoli.htm>
Grazie per l’attenzione e
buon lavoro
[email protected]
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digital divide - Attività culturali ed editoria