Nicola Pisano
E’ stato uno scultore e architetto italiano tra i
principali maestri della scultura gotica a
livello europeo che contribuì in maniera
determinante alla formazione di un
linguaggio figurativo "italiano". Il luogo della
sua nascita è sconosciuto. Infatti, benché
abbia ricevuto l'appellativo di "Pisano", è
probabile che Pisa non fu la sua città natale,
dato che alcuni documenti lo indicano come
"de Apulia", ossia proveniente dall'Italia
meridionale. Si stabilì quindi a Pisa forse per
volontà di Federico II, donde il suo nome e
dove nacque. Nel 1247 Nicola era già a capo
di una bottega molto ampia e ramificata, con
un grande numero di aiutanti alle sue
dipendenze.
Nel 1260 circa Nicola fece il pergamo del
Battistero di Pisa.
Pulpito del Battistero di Pisa
Il pulpito del Battistero di Pisa, firmato e datato
1260 è un'opera di piena maturità, con la
quale vengono introdotte
contemporaneamente una serie cospicua di
novità di assoluto rilievo. La struttura è a
base esagonale sostenuto da sei colonne
laterali tre delle quali poggianti su leoni
stilofori ed una centrale con basamento
scolpito con tre telamoni, ha il parapetto
ornato da cinque pannelli a bassorilievo con
scene della vita di Cristo:
La natività
L’adorazione dei Magi
La presentazione al tempio
La crocifissione
Il giudizio Universale
Sul sesto lato si trova l'apertura per accedere al
vano rialzato.
Inoltre tra le colonne sono ricavati archetti
trilobati con rilievi nei pennacchi con Profeti
e evangelisti e sopra i capitelli si trovano
altrettante statue con Quattro virtù cardinali,
San Giovanni Battista e l'Arcangelo Michele.
L'adorazione dei Magi
Una grande compostezza pervade la
scena, animata da un numero
limitatissimo di personaggi. Il
panneggio ampio che rivela le
forme sottostanti e le nobili teste
dai profili netti sono un riferimento
all'Antico . Al mondo classico
riconducono anche altri elementi e
persino la tecnica esecutiva come
l'uso del trapano comune in età
tardo-antica, per accentuare i forti
effetti chiaroscurali dei capelli e
delle barbe ricciute dei Magi. Per la
Vergine velata e come assisa in
trono è stato possibile identificare la
fonte. Si tratta della figura
femminile seduta del sarcofago
ellenistico, con storie di Fedra e
Ippòlito, un tempo collocato nella
Piazza dei Miracoli e attualmente
nel camposanto monumentale di
Pisa.
Presentazione al Tempio
Il sacerdote e sorretto da un
fanciullo all'estremità destra
della lastra, deriva da un
bacco raffigurato in un vaso
greco marmoreo anch'esso
ora al Camposanto
Monumentale di Pisa
Pulpito della cattedrale di Siena
La sua realizzazione risale al periodo tra il
1265 e il 1269. La struttura venne
ripresa dal precedente pergamo del
Battistero pisano sette colonne delle quali
tre con leoni stilofori, archetti trilobati
con pennacchi scolpiti e statue a tutto
tondo al di sopra dei capitelli, ma molte
furono le novità sia architettoniche che
nelle sculture: la struttura a pannelli
scolpiti a favore di uno schema più
continuo e animato, intervallato solo da
sculture di figure più grandi collocate agli
angoli, anziché dalle cornici e dalle
colonnine. La figura di base divenne
ottagonale, per questo fu aggiunta la
Strage degli Innocenti, mentre il Giudizio
Universale venne dilatato su due pannelli
con al centro il Cristo giudice. La
struttura dei rilievi è molto diversa, con
scene molto affollate nelle quali i piccoli
personaggi sono disposti su ben quattro
o cinque piani sovrapposti, secondo un
ritmo molto concitato, sottolineato anche
da gesti più animati ed espressioni più
corrucciate.
Pulpito della Chiesa di
sant'Andrea a Pistoia
E' un'opera terminata nel 1301 nella quale si
può misurare il rapporto con le analoghe
opere scolpite dal padre (i pulpiti del
Battistero di Pisa e del Duomo di Siena).
Poche sono le testimonianze relative a
questa opera se non l'iscrizione in lingua
latina che corre tra le arcatelle ed i
parapetti in cui si testimonia l'artista
Giovanni Pisano, lodatissimo artefice che
in questo pulpito "seppe superare il padre
in sapienza".
La struttura riprende quella del pulpito del
Battistero pisano: di forma esagonale
appoggia su sette colonne sei ai vertici
ed una centrale di cui due sorrette da
leoni stilofori ed una da uno straordinario
telamone ricurvo, mentre la colonna
centrale poggiante su tre grifoni alati ed
infine le ultime tre poggiano direttamente
a terra. L'organizzazione dei rilievi del
parapetto, intervallati solo da altre figure
collocate agli angoli, riprende invece il
pulpito di Siena. Gli archetti trilobati che
sorreggono la parte superiore sono più
rialzati, quindi maggiore è lo slancio
verticale dell'opera.
Pulpito della Chiesa di
sant'Andrea a Pistoia
Il programma iconografico del pergamo
riprende i modelli paterni, con
Allegorie nei pennacchio degli archetti,
Profezie (ovvero Sibille e Profeti a
figura intera) appoggiate sulle
mensole dei capitelli, ed i cinque
parapetti del pulpito con Storie della
vita di Cristo:
Annunciazione, Natività, Bagno di Gesù e
Annuncio ai pastori
Sogno dei Magi
Strage degli Innocenti
Crocifissione
Giudizio Universale
Le scene sono molto affollate, come nel
pulpito di Siena, ma rispetto alla
composta organizzazione ritmica di
Nicola Pisano, qui Giovanni scolpì le
figure come emergenti all'improvviso
dallo sfondo, con bruschi giochi di luci
ed ombre derivati dal diverso rilievo di
ciascuna figura e un'estrema ricerca
del dinamismo.
Natività di Giovanni
• Questo rilievo comprende
anche l'Annunciazione e
l'annuncio ai Pastori. La
vergine annunciata si
ritrae con timorosa
verecondia. Di umana
sensibilità è il gesto di
coprire il Bambino,
compiuto da Maria distesa
al centro della
composizione.
La Madonna con il Bambino
La Vergine è libera da ogni
costrizione. Il suo profilo ci
suggerisce che il Pisano
dovette studiare la statuaria
classica, mentre la forma
complessiva ad arco ritmato
delle pieghe del manto e della
veste rivela i contatti
dell'artista con la scultura
francese. Il gesto affettuoso
del Bambino che appoggia un
braccino sulla spalla della
madre e del tutto naturale. I
loro sguardi si incrociano in
modo del tutto colloquiare.
La Vergine appare come una
regina raffinata e dai modi
eleganti.
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