Scuola primaria”Parini” PROGETTO Gorla Minore “INFORMATICA CREATIVA” Anno scolastico 2009 - 2010 insegnante Cattaneo Rita Le classi 5°A e 5°B Alessia, Aurora, Azyza, Carlo, Claudia, Cristian A, Cristian R., Dominga, Elisa A, Elisa R., Emanuele, Giada, Gianluca, Greis, Marta, Mouhcine, Mounia, Rahma, Rigersa, Rosa, Sabeur, Sharon, Silvia, Stefania, Yuri. Alessio, Andrea, Antonio, Arkarn, Carlos, Claudio, David, Diana, Elena, Elisa F., Elisa G., Federico, Gabriele, Iman, Lorenzo, Marco, Melissa, Micaela, Omar, Pamela, Paul, Silvia M., Silvia P., Simone, Wafa. con le loro insegnanti Giovanna Agliardi e Laura Lanzillotti presentano … INTRODUZIONE MOSTRI IN LETTERATURA I NOSTRI MOSTRI: Mostramici Mostrorridi RACCONTI DA … BRIVIDO! 5°A 5°B I racconti horror vogliono suscitare nel lettore PAURA o addirittura TERRORE In genere, accanto a personaggi realistici, ci sono PERSONAGGI FANTASTICI dall’aspetto orripilante: FANTASMI MUMMIE VAMPIRI MOSTRI DI VARIA NATURA … castelli o case diroccate … caverne .. boschi bui … Anche il TEMPO è particolare … TEMPO CRONOLOGICO: le storie si svolgono solitamente di notte. TEMPO ATMOSFERICO: tuoni, lampi, pioggia scrosciante, raffiche di vento … Nel racconto di genere horror la SUSPENSE ha un ruolo importantissimo! Spesso per aumentarla, l’autore si sofferma a descrivere personaggi, luoghi o stati d’animo in modo che il lettore si immedesimi con il protagonista. E’ il capo del team. In testa ha tre antenne, in cima alle quali si trovano tre occhi sporgenti di color magenta, ha il naso triangolare verde selva e la bocca rettangolare blu; la sua voce è un po’ rauca, per questo sembra avere un tono minaccioso. Ha un corpo morbido che sprizza allegria da tutti i pori perché è di tutti i colori, ha quattro braccia ondulate con cui può compiere diverse operazioni; ha quattro gambe gelatinose che gli permettono di spostarsi rapidamente; ha due code a zig zag molto buffe ma utilissime, perché gli consentono di leggere nella mente di chiunque. Ha il corpo come una massa informe, fatto proprio di gelatina; è un tipo scherzoso, buonissimo e non fa male a nessuno. E’ viola e fucsia, ha tre occhi verdi e rossi, una bocca rosa e i denti blu. Sulla testa ha due piccole fiammelle che segnalano il suo passaggio lasciando una scia colorata, così tutti sanno sempre dove trovarlo; siccome è un vero burlone, spesso si diverte a fare scherzi ai suoi amici: con dei fiammiferi speciali, infatti riesce a rendere invisibili le sue tracce e si nasconde nei posti più impensati visto che il suo corpo si adatta a tutti gli spazi. All’occorrenza dalle fiammelle escono enormi chiazze appiccicose viola e fucsia che funzionano come vere e proprie trappole per nemici. Si nutre di erba, foglie e frutti e beve molta acqua per mantenere il corpo gelatinoso. Il suo nome richiama la forma del suo corpo morbido e tondeggiante. E’ di colore variabile tra il giallo e il rosso a seconda del suo umore (attenzione a non farlo arrabbiare, potrebbe diventare “lunatico”); si muove rotolando su se stesso ed è in grado di lanciare raggi laser molto potenti contro chi tenta di distruggere il suo pianeta preferito: la Terra. E’ l’astronave del team “MOSTRAMICI”. Ha la forma di una stella che può accendersi e spegnersi a seconda delle situazioni, quindi può diventare invisibile ed intrufolarsi fra i nemici per controllare le loro mosse. E’ sempre disponibile a proteggere gli amici, ad accoglierli e trasportarli nell’universo per vivere con loro nuove ed entusiasmanti avventure. E’ il capo della gang. Alto e imponente, ha il corpo arancione e fucsia e può camminare su qualsiasi superficie. Ha la faccia completamente nera ed è dotato di uno strano copricapo che funziona da occhi, naso, orecchie e bocca e gli consente di percepire tutto ciò che accade intorno a lui. Ha mani con dita appuntite che gli permettono di scagliare fulmini e saette e di neutralizzare raggi laser lanciati da altri mostri. E’ viola e blu, ha il corpo come quello dei fantasmi e come un fantasma si muove. Ha la bocca grande con quattro denti sopra: due arancioni e due fucsia disposti alternatamente, e tre denti sotto: uno rosso in centro e e due azzurri ai lati. Ha quattro occhi (tre piccoli di color verde scuro e uno più grande verde chiaro) con cui controlla tutto ciò che succede intorno a lui. Ha quattro braccia gommose che gli permettono di afferrare e nascondere tutto. Ha tre cicatrici, ricordo di precedenti battaglie. Assomiglia al Jolly delle carte da gioco. Può sembrare divertente con il suo cappello colorato e i campanellini che trillano, ma la sua bocca è un autentico strumento di distruzione: i suoi denti bianchi e affilati, infatti, lanciano guizzi infuocati che provocano effetti disastrosi anche a grande distanza. Non può muoversi in autonomia, perciò deve essere trasportato da un altro mostro. E’ il mostro-astronave della Gang. Ha una faccia enorme verde e viola con degli occhi piccoli che quasi non si vedono, sulla testa ha due antennine con le estremità tonde che gli permettono di sentire suoni e rumori anche molto lontani. Ha un corpo piuttosto piccolo rispetto al viso. La gamba sinistra, ferita tanto tempo fa in battaglia, mostra un risvolto della sua orribile pelle dal quale spunta una protesi di legno scheggiato che termina con un enorme chiodo arrugginito al posto del piede. Le mani e il piede rimasto hanno tante dita tutte arancioni. All’occorrenza riesce a ripiegare braccia e gambe in modo da trasformarsi in una specie di disco volante. Nella storia della letteratura diversi autori hanno fatto vivere nei loro racconti mostri di vario genere che terrorizzavano la gente. Anche le leggende popolari hanno spesso come protagonisti creature spaventose che vivono storie terrificanti. IL FANTASMA DI CANTERVILLE (Oscar Wilde, 1887) “Aveva gli occhi rossi come carboni ardenti, sulle spalle gli ricadevano ciocche arruffate di capelli grigi, gli abiti, di taglio antiquato, erano macchiati e sbrindellati, dai polsi e dalle caviglie gli pendevano pesanti manette e ceppi rugginosi.” FRANKENSTEIN (Mary Shelley, 1816) L’autrice scrive questo romanzo mentre si trova ospite di Lord Byron a Ginevra, spinta dal padrone di casa che propone ai suoi ospiti di comporre un racconto di paura. Frankenstein, la “Creatura”, è il risultato degli studi di biologia del dottor Victor Frankenstein, che assembla “pezzi” di corpi diversi per formare un unico essere mostruoso. DRACULA (leggenda rumena) Il mito di Dracula si perde nei secoli, anche se c’è un riferimento storico preciso che testimonia che un succhiatore di sangue è realmente esistito in Romania, precisamente in Transilvania, intorno al 1400: era il principe Vlad Tepes III Dracula, detto l’Impalatore. Si racconta che il suo passatempo preferito fosse impalare la gente, tanto che faceva imbandire la tavola dove mangiava e riceveva i suoi ospiti in mezzo a foreste di uomini impalati. IL LICANTROPO (antica leggenda che origina dall’età del bronzo) Secondo la leggenda, il licantropo, o uomo-lupo, è un uomo condannato da una maledizione a trasformarsi in una bestia feroce ad ogni plenilunio. Un tratto distintivo di questa natura è l’impronta che lascia a terra: un’orma a cinque artigli (i lupi ne lasciano quattro). Quello che è certo è che il licantropo è terribilmente goloso di carne fresca … Tutto cominciò venerdì 17 novembre 2017. Qualcosa di strano stava succedendo nel Sistema Solare: Marte e Giove si erano allineati, generando un campo elettromagnetico che avrebbe colpito la Terra con terribili conseguenze … Quella mattina, Marta e Giovanni si svegliarono più felici del solito perché era il giorno del loro tredicesimo compleanno e sapevano che sarebbero andati coi loro genitori a “Horror City”, il parco dell’orrore più terrificante del mondo. Ciò che non sapevano, però, era quale spaventosa realtà li attendeva … La giornata a “Horror City” trascorse velocemente tra spaventi e divertimenti; quando si fece buio, però, Marta e Giovanni si accorsero di essere rimasti gli unici visitatori del parco (mostri a parte, naturalmente!). Improvvisamente, il cielo si fece scuro e scoppiò un temporale; i due ragazzi cercarono un riparo e decisero di entrare in una caverna nella quale erano conservate le statue dei quattro mostri più terrificanti della storia: Frankenstein, Dracula, il Licantropo e il Fantasma di Canterville. Ad un tratto, un lampo squarciò le tenebre e illuminò la caverna e il tuono che lo seguì si confuse con il battito del cuore di Marta e Giovanni. Il silenzio fu rotto da rumori inquietanti: un ansimare profondo, un cigolio di catene, passi pesanti e … uuuuuhhhh … un terribile ululato! I ragazzi non sapevano perché, ma i mostri avevano preso vita. L’unico pensiero era … SCAPPARE!!! Il buio era illuminato da due occhi rossi che diventavano sempre più grandi: Marta si accorse che erano quelli di Dracula e, con tutto il fiato che aveva nei polmoni, urlò: “Scappiamo!”. I ragazzi corsero come non avevano mai fatto, Marta si voltò per guardarsi alle spalle, ma inciampò e cadde a terra. Dracula fu subito su di lei, la afferrò, stava per conficcarle i suoi canini nel collo, quando Giovanni gridò: “Marta, la stella di cristallo!”. La ragazza si ricordò del ciondolo di cristallo a forma di stella che i nonni le avevano regalato proprio quella mattina, lo prese tra le dita e lo mostrò al vampiro che subito la lasciò andare. Ma non era ancora finita; la fuga dei ragazzi continuò fino a che non si trovarono in un vicolo cieco. Giovanni disse a Marta: “Ormai è finita, diciamo le nostre ultime preghiere”. Accerchiati, erano senza via di scampo, quando si sentì il campanile battere dodici rintocchi: don … don … don … Come per magia, i mostri ritornarono statue e Marta e Giovanni furono salvi. La mattina dopo, sulle prime pagine di tutti i giornali, si leggeva questa notizia: “L’allineamento tra Marte e Giove semina il terrore a Horror City. Prossimo appuntamento tra 117 anni”. Ciao a tutti, io sono Giulia, una ragazzina di 11 anni un po’ curiosa e impicciona; frequento la quinta elementare e ho una sorella gemella, Giorgia. Abito con la mia famiglia in una villetta non molto lontana dal centro della città, ma circondata da campi; quindi, soprattutto in certi periodi dell’anno, ci si sente un po’ isolati e persi nel nulla. È una tetra serata di dicembre: sto per coricarmi, quando mi sembra di sentire uno strano rumore e di scorgere un punto luminoso che passa velocissimo nel buio della sera … ma forse è un’impressione, quindi me ne sto zitta per non allarmare i miei familiari. Durante la notte, però, rumori e urla provenienti dalla città ci svegliano di soprassalto: ci alziamo spaventati, guardiamo dalla finestra e … in lontananza si vedono dei mostri spaventosi che stanno distruggendo tutta la città. Dopo un po’, vicino a casa nostra vediamo atterrare un’astronave dalla quale scendono quattro strani personaggi. Mamma e papà dicono che bisogna chiudersi in casa e pensare a difendersi, ma a me questi individui sembrano simpatici; così, senza farmi vedere dai miei familiari, esco a … perlustrare la zona. Ho quasi raggiunto l’astronave quando mi ritrovo con i piedi appiccicati a terra: sono rimasta invischiata in una chiazza molliccia viola e fucsia che mi tiene prigioniera. Ben mi sta, così imparo a cacciare il naso negli affari che non mi riguardano! Il panico mi mette la tremarella, ma il peggio deve ancora arrivare: ad un tratto mi sento sollevare da terra e una voce minacciosa mi chiede: “Come ti chiami?” Mi sento svenire, ma mi sforzo di rispondere: “Mi chiamo Giulia”. All’improvviso mi sembra di sentire delle carezze che mi fanno il solletico e mi accorgo di essere fra le numerose braccia di un personaggio tutto colorato, ondulato e un po’ ridicolo che mi dice: “Non avere paura, io sono Arcobalen e appartengo al team dei Mostramici, insomma la squadra dei mostri buoni che ora ti presento”. Così Arcobalen, il capo, mi porta a conoscere Gelatina, Luna e Pulsar; poi mi spiega che il suo team è venuto sulla terra per combattere ed eliminare la gang dei Mostrorridi, composta da quattro personaggi molto cattivi -Pazzia, Strambo, Jolly e Ombra- che vogliono distruggere tutto l’universo facendo esplodere una bomba nascosta in una scatola magica, sepolta tanto tempo fa in questa zona della terra. Porto il team dei Mostramici a casa mia e spiego la situazione; i miei familiari capiscono che i mostri buoni hanno bisogno di una base dove preparare l’offensiva contro i cattivi, quindi accettano di ospitare Arcobalen e il suo gruppo perché solo così potremo aiutarci a vicenda. Quando il piano d’attacco è pronto, Pulsar (una stella-astronave che può diventare invisibile) esce per spiare le mosse dei Mostrorridi e riferisce che i cattivi stanno scavando per cercare la scatola dai poteri magici. Arcobalen, per impedire ai cattivi di trovare la scatola, ordina ai Mostramici di uscire allo scoperto, così inizia il combattimento fra i due gruppi. Luna lancia uno dei suoi raggi laser che però viene intercettato e neutralizzato da Pazzia. Strambo, nascosto da Ombra, si sposta molto velocemente portandosi dietro Jolly che, all’occorrenza, diventa uno sputafuoco eccezionale e riesce a scavare buchi enormi in pochi secondi. Gelatina tenta di fermare Strambo lasciando cadere qua e là grandi chiazze appiccicose, ma Jolly sembra un trapano impazzito e lancia ovunque i suoi devastanti guizzi infuocati. La città diventa un campo di battaglia; all’improvviso da un buco molto più ampio e profondo degli altri spunta la scatola magica che viene prontamente recuperata e nascosta da Ombra. Pazzia, il capo della gang Mostrorridi, tenta di aprire la scatola; non ci riesce, così ordina a Strambo di forarla con il suo piede chiodato … All’improvviso dalla scatola si sprigiona un fulmine così potente che neppure Pazzia riesce a neutralizzare: tutta la gang Mostrorridi si ritrova incenerita. Luna prende delicatamente la scatola magica che pronuncia queste parole: “Io sono stata costruita a prova di malvagità, perciò posso essere aperta solo da due bambine buone e da un mostro di color arcobaleno; tornate dai vostri amici terrestri e chiedete l’aiuto di Giulia e Giorgia.” Il team Mostramici torna a casa nostra: mia sorella ed io, aiutate da Arcobalen e dalle sue numerose braccia, apriamo la scatola con tanta curiosità e un po’ di timore, chiedendoci: “Che cosa succederà adesso?” Subito dalla scatola esce una polvere di tutti i colori che ci avvolge e poi si diffonde per la città. Usciamo di casa per controllare la situazione e … ogni cosa è tornata perfettamente a posto, è anche meglio di prima! I mostri cattivi sono scomparsi per sempre, eppure i miei familiari ed io siamo un po’ tristi: i nostri Mostramici stanno per partire e … chissà se e quando li rivedremo!