il MALTEMPO
Pericoli in montagna
connessi al maltempo
Conoscere i pericoli è il primo passo per
dominarli; prima di affrontare una escursione
in montagna, per ridurre i rischi, bisogna
esaminare
dunque
gli
elementi
che
compongono l’insieme delle condizioni e delle
variazioni atmosferiche, per ricavarne ciò che
può essere utile ai fini dell’attività
ESCURSIONISTICA
GENERALITA’
Non si può conoscere bene un fenomeno
atmosferico né, tanto meno, prevederlo se
non si conoscono i fattori naturali che lo
determinano e che hanno, in qualche
misura, influenza su di esso.
Definizione: andamento del tempo meteorologico
durante tutto l’ anno.
Valutare il clima di una determinata località comporta
osservazioni che devono avere una durata almeno
trentennale, per evitare che eventi eccezionali
possano fuorviare.
Il clima è determinato dall’influenza di FATTORI
ed ELEMENTI.
I FATTORI, non variano ; gli ELEMENTI invece
variano, e dipendono dai fattori.
elementi
VARIANO
temperatura
pressione
venti
umidità e precipitazioni
Temperatura e precipitazioni sono gli elementi più importanti
FATTORI
Non variano
• Latitudine
• Presenza di montagne
• Vicinanza dal mare o da
grandi laghi
• Correnti marine
Temperatura e clima
E’ molto importante conoscere l’andamento della
temperatura di una località attraverso le medie diurne,
mensili e annue, che permettono ai meteorologi di
seguirne l’andamento.
• MEDIA DIURNE: media aritmetica tra le diverse
temperature registrate durante il giorno in una
determinata località.
• MEDIA MENSILE: media aritmetica
temperature medie diurne di un mese.
delle
•MEDIA ANNUA: media aritmetica delle medie
mensili di un anno.
Le isoterme
Sono linee che uniscono località aventi le medesime
temperature in una carta.
Le carte delle isoterme possono essere giornaliere,
mensili, annue.
Le più importanti sono quelle mensili riferite ai mesi di
Gennaio e Luglio, il mese più freddo e quello più caldo.
Se si vogliono ottenere informazioni sulla temperatura
senza tener conto dell’influenza dell’altitudine( salendo in
montagna la T diminuisce) alle temperature misurate si
aggiungono 0,6 °C ogni 100m di quota.
Si ottengono così le isoterme ridotte.
ISOTERME
Pressione atmosferica
La pressione atmosferica è dovuta
all’atmosfera terrestre che è
costituita da un miscuglio di gas
concentrati per la maggior parte
entro uno strato spesso 10 km
attorno alla Terra
Terra
atmosfera
L’atmosfera pesa sulla superficie terrestre e dà origine alla
pressione atmosferica
L’umidità
LA TROPOSFERA contiene umidità, sotto forma di vapore
acqueo, in quantità variabile da punto a punto e, nello stesso
punto, nei vari momenti.
UMIDITA’ ASSOLUTA: la quantità di vapore acqueo espressa
in grammi contenuta in un metro cubo di aria a una
determinata temperatura.
UMIDITA’ RELATIVA:il rapporto percentuale tra l’umidità
assoluta e l’umidità massima (definita come la quantità massima di vapore
acqueo che, a una data temperatura, può contenere un metro cubo di aria)
U.A. : U.MAX. = U.R. : 100
U.A.=
U. MAX. X U.R.
100
U.A. X 100
U.R. =
U.MAX.
Nuvole e nebbie
La quantità di vapore che un metro cubo d’aria può
contenere(umidità massima) dipende dalla temperatura;
all’aumentare della temperatura aumenta la quantità di
vapore. Quando tale quantità è superata, (aria satura)
l’eccesso di vapore condensa, cioè passa allo stato liquido.
Si formano
NUVOLE
E
NEBBIA
Un abbassamento di temperatura (punto di rugiada) della massa
d’aria è in sostanza la causa della condensazione del vapore acqueo.
Ciò può avvenire perché aria
carica d’umidità sale, si
dilata e si raffredda, si
formano NUVOLE
OPPURE
L’aria umida staziona al
suolo che è più freddo,
cedendogli
calore
e
raffreddandosi,
si
formano le NEBBIE.
Le nuvole
Parte dell’acqua in forma liquida
evapora a causa del
riscaldamento solare.
Quando il vapore incontra uno
strato di aria fredda, le piccole
gocce che costituiscono il vapore
acqueo si aggregano formano
piccoli nuclei di condensazione.
Sono nuvole che si formano
quando una massa d’aria si
solleva per superare un pendio
montuoso
La nebbia è un fenomeno che si
verifica quando una nube si trova
nello strato più basso
dell’atmosfera
•A temperature superiori a -4°C
nelle nuvole ci sono goccioline.
A temperature che oscillano tra i -4°C e i 40°C le nuvole saranno costituite da un
misto di goccioline e cristalli di ghiaccio.
A temperature inferiori ai -40°C le nuvole
saranno costituite esclusivamente da
cristalli di ghiaccio
La colorazione delle
nuvole dipende solamente
dall’angolo d’incidenza
della luce del sole sulla
massa nuvolosa. Un
esempio è il tramonto
I tipi:
CUMULI
Portano bel tempo se non troppo grandi
CUMULONEMBI
Sono le nubi dei temporali e delle raffiche di vento.
Possono formarsi in estate per il grande calore, i più
temibili sono quelli che arrivano da fronti freddi
CIRRI e CIRROSTRATI
La maggior parte della volte, se la pressione
scende, annunciano l’avvicinarsi di un fronte caldo
e quindi di tempo perturbato
CIRROSTRATI
ALTOCUMULI
Hanno spesso origine orografica e si formano
sottovento ad un rilievo dopo che il vento lo ha
scavalcato con forza. Solitamente indicano arrivo di
vento forte.
GLI STRATI
Portano solitamente deboli pioviggini
NEMBOSTRATI
Oscurano il cielo, portano precipitazioni, siamo in
mezzo al sistema frontale
CIRROCUMULI
STRATOCUMULI
ALTOSTRATI
ALTOCUMULI
LENTICOLARI
Precipitazioni
Possiamo avere diversi tipi di precipitazioni:
•
pioggia: l’acqua è allo stato liquido
• neve: si formano cristalli di ghiaccio, l’acqua ha una
temperatura inferiore allo zero.
• grandine: si formano strati di ghiaccio concentrici con una
struttura che ricorda la cipolla; si forma nelle nuvole molto
sviluppate in altezza, i cumuli, a causa di fenomeni convettivi.
Il monitoraggio delle precipitazione rappresenta un
altro importante elemento dello studio del clima. La
quantità di precipitazioni è misurata in mm di pioggia su
metro quadrato.
Le perturbazioni
Le perturbazioni delle medie latitudini si formano per l’incontro
delle masse d’aria calda proveniente dai tropici con le masse d’aria
fredda che proviene dal polo.
Le masse d’aria fredda allontanandosi dal polo incontrano le masse
d’aria calda le sollevano violentemente, queste si raffreddano e
producono nuvole cumuliformi con precipitazioni temporalesche
Le masse d’aria calda allontanandosi dai tropici incontrano le
masse d’aria fredde e si pongono sopra di esse, senza diventare
instabili e producono nuvole stratificate con precipitazioni di
scarsa entità.
Come si formano le
perturbazioni?
Si formano dall’incontro tra le masse d’aria calda proveniente dai
tropici (fronte caldo) con le masse d’aria fredda (fronte
freddo)proveniente dai poli.
La linea d’incontro al suolo tra le due masse d’aria si chiama fronte
polare.
Le due masse d’aria sono
sottoposte alla forza di
CORIOLIS:
l’aria fredda avanza in
direzione sud/ovest.
l’aria calda avanza in direzione
nord/est.
Cosa succede quando masse di aria si
incontrano ai fronti?
Cold
Warm
L’ area fredda solleva l’aria calda. Si formano
nuvole e precipitazioni
Ciò determina un’increspatura del fronte con la
formazione di un vortice depressionario.
L’aria calda salendo si raffredda e, a causa della
rotazione terrestre, assume un moto vorticoso in
senso antiorario, nell’emisfero boreale, orario in
quello australe.
Il
fronte freddo, essendo più veloce, si avvicina
progressivamente al fronte caldo, fino al loro
congiungimento (fronte occluso) con conseguente
sollevamento dell’aria calda dal suolo.
È nella fase di occlusione che il sistema frontale dà il meglio
o – se vogliamo – il peggio di sé: il ciclone raggiunge la
massima intensità, la pressione al livello del mare tocca i
valori minimi, i venti soffiano più forti che mai, i
fenomeni di condensazione assumono il ritmo più intenso.
In tal modo si formano le perturbazioni delle medie latitudini, in
gruppi di quattro o cinque e assumono un andamento che da
nord-ovest prosegue verso sud-est.
Pressioni, anticicloni e fronti
• .La massa d’aria è un grosso
corpo
che
si
estende
orizzontalmente con temperatura
uniforme.
• .Un ciclone rappresenta una zona
mobile di bassa pressione,e viene
chiamata anche depressione.
• .I venti all’interno del ciclone
girano in senso antiorario,e sono
tanto più forti tanto più grande è
la differenza barica.
• .Durante lo sviluppo del ciclone il
fronte freddo si muove in modo
più veloce del fronte caldo.
Depressioni,
anticicloni e fronti
•
•
•
•
•
Gli anticicloni rappresentano una
zona di alta pressione intorno alla
quale i venti girano in senso orario,
nei loro centri i venti sono quasi
assenti.
.Un fronte è una zona dove si creano
dei moti ascendenti a grande scala.
.Il maggior pericolo dato da un
fronte caldo è la lunga durata delle
precipitazioni.
.I
fronti
freddi
costituiscono
notevoli pericoli per gli alpinisti
inesperti dovuti a forti raffiche di
vento soprattutto in quota e un
notevole
abbassamento
della
temperatura.
.Grazie alla elevata altitudine le Alpi
hanno la capacità di costituire un
ostacolo per i fronti e quindi
ritardarne l’arrivo.
L’altimetro
è
uno
degli
strumenti più pratici e utili
soprattutto per chi pratica
escursionismo,
perché
permette
di
misurare
l’altezza in funzione della
pressione; questo permette
quindi un’informazione sia
sull’altezza
sia
sulle
condizioni atmosferiche
IL VENTO
Il vento è uno spostamento di una massa di
aria da una zona di alta pressione verso una
di bassa pressione.
Il vento si suddivide in : •Orizzontale, caratterizzato da velocità
e direzione
•Verticale, caratterizzato solo dalla
velocità, questo è il diretto
responsabile delle formazioni delle
nubi, temporali e precipitazioni
La velocità dei venti aumenta solitamente con l’alta quota ed è
calcolata in nodi. Al contrario la direzione viene stabilita in gradi
preceduti dai punti cardinali.
DIREZIONE del VENTO
La direzione del vento è quella di provenienza.
la direzione dalla quale soffia rispetto all’osservatore;
essa si può esprimere in diversi modi:
 In gradi rispetto al NORD (da 0° a 360°)
 In riferimento ai punti cardinali (es. da sud-est)
 Nel gergo meteo-marino attraverso la direzione in relazione ai quattro
quadranti il I da 0° a 90°, II da 90° a 180°, III da 180° a 270°, IV da 270° a
360°
 Con il nome proprio ( Maestrale, Scirocco, ecc…)
LE ATTIVITA’ DEL VENTO SUL MANTO NEVOSO:
Durante le precipitazioni nevose il vento tende ad accumulare
la neve sui versanti ad esso esposti, bisogna tenere conto
però che: •Il trasporto della neve in caso di superficie debole
inizia a 10 km/h.
•In caso di superficie del manto nevoso compatta il
trasporto inizia ad una velocità di 100km/h .
Le montagne influenzano moltissimo il movimento dei venti e quindi
anche la dispersione del calore. Le temperature dell’aria sono dovute
alla radiazione solare,all’umidità e soprattutto al vento.
I VENTI LOCALI
I venti locali sono caratterizzati da un marcato
ritmo giornaliero,stagionale e da direzioni
preferenziali.
Sono tipici della stagione estiva.
Si formano perché i raggi solari sulle pareti molto
ripide hanno un angolo di incidenza quasi retto e
ciò determina un più rapido riscaldamento delle
vette rispetto alla valle. Di conseguenza si crea una
forte depressione che attira masse d’aria dalla bassa
valle.
• La brezza di valle soffia
lungo l’asse principale della
valle dalla parte bassa a
quella alta durante il giorno
• La brezza di monte, invece,
dalla parte alta a quella
bassa,di notte,poiché il
raffreddamento è più lento
nella valle e ciò crea una
depressione notturna.
• La brezza di valle è più forte
e più regolare della brezza
di monte .
Venti da sud.
le situazioni con venti da sud sono
quelle
che
apportano
maggior
precipitazioni sul versante alpino. Per
far si che si formino questi venti c’è
bisogno di una zona di alta pressione
sul mediterraneo e una di bassa
pressione
sull’ Europa del nord.
Tempo bello
BAROMETRO
Superiore alla
norma.
TERMOMETRO
Sale dal levar
del
Sole fino alle
ore 13-14,
poi discende
lentamente.
NUBI
Cumuli
nani, cirri
provenienti
da EST,
isolati;
leggera
Nebbia che
si dirada
ai raggi
solari.
VENTO
Provenienza
EST o
NE;scende
le valli la
sera e sale
al
mattino.
CIELO
Grigio chiaro
al mattino,
rosa o
arancione al
calar
Del sole.
NOTE VARIE
Il fumo si
dissipa
rapidamente;
i jet non
lasciano la
scia.
TEMPO VARIABILE TENDENTE
AL BRUTTO
BAROMETRO
Scende a
sbalzi.
TERMO
METRO
Non
scende
alla
sera.
NUBI
VENTO
CIELO
NOTE VARIE
Annuvolamenti
provenienti da
sud e da ovest,
cirri
accompagnati da
altostrati o
cirrostrati.
Intensità a
provenienza
variabile;
scende le
valli
al mattino,
le sale alla
sera.
Strisce rosse
al tramonto,
spesso alone
solare e
lunare
provocato da
cirri-strati.
Il fumo è
denso, non
Si dissipa
rapidamente
, i jet
lasciano
lunghe scie.
VENTO
BAROMETRO
Scende e poi
Risale
bruscamente.
TERMO
METRO
NUBI
In
Cortina di nubi.
ascesa.
VENTO
CIELO
NOTE
VARIE
Soffi brevi
e violenti.
Stelle
scintillanti,
cielo
Rosso al
mattino e alla
sera.
Sfondo dei
panorami
molto
variabile.
PIOGGIA
BAROMETR
O
TERMOM
ETRO
NUBI
VENTO
CIELO
Rosso prima
Assenza di aria del levar del
Nembostrati
Scende
e Non sale
in movimento nelle valli,
sole;
poi
risale durante il
con
ciuffi Oppure
venti Arcobaleno; le
lentamente. giorno.
bassi.
da SUD o SO.
nubi
calano
dalle cime.
NOTE VARIE
Cattivi odori
emananti
dagli
scarichi.
TORMENTA E TEMPORALI
BAROMETRO
Scende
rapidamente.
TERMO
METRO
NUBI
In
sensibile
Cumulonembi e
ascesa
nembostrati.
al
mattino.
VENTO
Freddo e
turbinoso.
CIELO
Aloni solari e
lunari.
NOTE VARIE
Aria
pesante.
BOLLETTINI
METEOROLOGICI
• Essere in grado di interpretare correttamente i
segnali del tempo atmosferico e dedurre il tempo
previsto localmente, non può prescindere dal
consultare una previsione generale elaborata
dagli organi ufficiali preposti a tale attività.
L'ente
responsabile
per
le
previsioni
meteorologiche sull'intero territorio nazionale è il
CMNCA dell'Aeronautica Militare Italiana al quale
è possibile richiedere informazioni meteo al
numero telefonico 06.91292664.
I bollettini nazionali riportano i dati d’insieme della
situazione atmosferica e dell’evoluzione del tempo in
relazione ai fenomeni meteorologici attivi sull’Europa e
interessanti il territorio nazionale con una validità che va
dalle 12 alle 36 ore.
I bollettini regionali, generalmente trasmessi da
emittenti locali, forniscono previsioni più precise
limitatamente alle aree che sono interessate oltre che
dalle situazioni atmosferiche generali, da situazioni
climatiche locali e sono valide per periodi di tempo più
brevi, generalmente non superiori alle 24 ore.
OSSERVAZIONE DEL TEMPO
• OSSERVAZIONE DIRETTA
• L’escursionista per avere una visione d’insieme
dell’evolversi del tempo, oltre all’ascolto dei
bollettini può effettuare sul posto l’osservazione
del cielo e di alcuni fenomeni caratteristici legati
al mutare di certe situazioni meteorologiche.
Indicazioni importanti si possono trarre
dalla
osservazione della direzione e dell’intensità del vento
nonché dall’instaurarsi e dal modificarsi della
nuvolosità.
Senza analizzare le cause della direzione del vento e
dei tipi di nuvole (per le quali si rimanda ai specifici
manuali), si riscontra che generalmente nelle nostre
regioni la predominanza dei venti da sud e da ovest è
veicolo di tempo instabile con relative perturbazioni,
mentre i venti da nord e da est, salvo nel settore
orientale, portano ad un miglioramento del tempo.
OSSERVAZIONE DEL TEMPO
OSSERVAZIONE CON GLI STRUMENTI
Il barometro e il barometro aneroide o altimetro sono
strumenti che forniscono dati oggettivi di misura della
pressione atmosferica.
Annotando quindi misure successive nel tempo, si può
avere un quadro del mutare o del mantenersi di una data
situazione di pressione che è indicativa circa lo stato del
tempo.
Il funzionamento degli strumenti, che sono complementari, si
basa sulla misura del peso della colonna d’aria sovrastante e
del suo variare.
Il barometro ha una scala di lettura graduata in millimetri di
pressione, direttamente proporzionale al peso dell’aria,
mentre l’altimetro ha una scala graduata in metri di altitudine
inversamente proporzionale quindi alla pressione.
Per avere indicazioni attendibili, stando in un ceno luogo,
bisognerà tarare l’altimetro cioè far coincidere la posizione
dell’indicatore con quello della quota reale, mentre con il
barometro ci si riferirà alla pressione assoluta al livello del
mare cioè a 760 mm.
• Si prenderà quindi nota degli spostamenti relativi dell’indicatore
rispetto a queste posizioni, tenendo presente che la lancetta del
barometro salirà con l’aumentare della pressione, mentre quella
dell’altimetro scenderà.
Se l’aumento deI barometro è lento e regolare indica lo
stabilizzarsi del bel tempo, se invece è rapido ma incostante
segnala il miglioramento che solitamente si verifica fra due
successive perturbazioni di tempo instabile.
Un abbassamento lento e continuo indica l’avvicinarsi di un’area
di depressione e il sopraggiungere del cattivo tempo nell’arco di
12-24 ore, mentre una rapida caduta può indicare, d’estate,
vento con possibilità di tempeste e manifestazioni
temporalesche.
Da notare che per l’altimetro l’ordine di grandezza dello
spostamento è, nell’arco di 24 ore, di 30-70 metri per le brevi
perturbazioni e da 50 fino a 200 metri per le grandi
perturbazioni.
Stabilità atmosferica e
temporali
L’atmosfera può essere:
•Stabile
•Neutrale
•Instabile
Le termiche sono bolle d’aria calda
che si staccano e che salgono, verso
strati con pari temperatura o più
caldi.
Per ogni termica che sale vi è una
massa d’ aria fredda che scende
questo fenomeno prende il nome di
moto convettivo
I temporali
• Una termica salendo può diventare nube
a seconda dei diversi stati d’ equilibrio
che incontra durante la sua ascesa.
Temporali possono essere provocati:
•Da calore:con poco vento,con l’atmosfera
poco stabile e con aria umida, durata 30-60
minuti.
Da fronte caldo :sono molto rari e arrivano
improvvisamente.
Da fronte freddo :calo temperatura.
Da occlusione :brevi e dopo il loro
passaggio ritorna subito il sereno.
Prefrontali :molto pericolosi si possono
formare a molti km dal fronte freddo
•Presupposto indispensabile
perché avvenga un temporale,
è la presenza di aria calda
negli strati più bassi dell’
atmosfera
I fulmini
•
La potenza di un fulmine è
localmente molto grande ma
avviene in un lasso di tempo molto
breve.
•I tipi di fulmini:
•I fuochi di S.
S.Elmo
Elmo
•Fulmini globulari
•Fulmini a collana
•Fulmini a razzo
•Fulmini ramificati
•Fulmini superficiali o di calore
Su una carta al suolo si
possono vedere le isobare,
cioè linee che uniscono dei
punti con la medesima
pressione. Le linee più scure
indicano i fronti che si
spostano nella direzione
indicata
dalle
piccole
freccette. I numeri indicano
il valore della pressione,e
sono
accompagnati
da
alcune lettere, L(low) e H
(high)
che
indicano
rispettivamente bassa e alta
pressione.
Sono
anche
indicati
con
simboli
particolari il vento, la
nuvolosità e la quantità di
precipitazioni.
LA ROSA DEI VENTI
0
270
90
180
fine
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Meteorologia - AE-CMI