Progetto europeo Comenius
“CHANT’EUROPE”
AZZURRO
Istituto Comprensivo Rignano Incisa
classi 3A/B Scuola Primaria Rignano sull’Arno
anno scolastico 2013/2014
Anno: 1968
Autori: Paolo Conte, Vito Pallavicino
Cantante: Adriano Celentano
Nato nel 1938, è un famosissimo cantautore, ballerino,
showman, attore, regista, produttore discografico italiano.
È soprannominato il Molleggiato per il modo di ballare. In
tutta la sua carriera Celentano ha venduto circa 150 milioni di
dischi ed è considerato uno dei più famosi cantanti della
musica leggera italiana.
Fu il primo a introdurre in Italia, influenzato dalle nuove stelle
del rock and roll proveniente dagli Stati Uniti, un nuovo tipo di
musica, sfrenata e di grande fascino, soprattutto per i giovani
degli anni 60.
La canzone parla di un uomo che, dopo
aver desiderato l'arrivo dell'estate per
tutto l'anno, si ritrova da solo in un
pomeriggio caldissimo, accorgendosi di
non poter sopportare di restare senza la
sua amata e rimpiangendo la sua
spensierata giovinezza.
E' una canzone molto famosa, che è
stata interpretata anche da tanti altri
cantanti.
Cerco l'estate tutto l'anno
e all'improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va.
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all'incontrario va.
Sembra quand'ero all'oratorio,
con tanto sole, tanti anni fa.
Quelle domeniche da solo
in un cortile,
a passeggiar…
ora mi annoio più di allora,
neanche un prete per chiacchierar...
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all'incontrario va.
Cerco un po' d'Africa in giardino,
tra l'oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c'è gente, non si può più,
stanno innaffiando le tue rose,
non c'è il leone, chissà dov'è…
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all'incontrario va.
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere
più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all'incontrario va.
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