N°56 CLIC PER IL TESTO Il Gujarat Per ben due volte ho dovuto rinunciare a recarmi in questo Stato indiano del nord ovest. La prima fu per il dilagare della peste diffusa dai topi, la seconda per il disastroso terremoto del gennaio 2001 (7.9 scala Richter) che uccise 20.000 persone e ne ferì oltre160.000. Ma, appena la vita riprese normalmente volai ad Allahabad, la vecchia capitale e iniziai la mia “esplorazione”. Tra le innumerevoli destinazioni possibili dell’India, il Gujarat è una delle meno visitate. Solo negli ultimi anni ha iniziato ad avere un discreto flusso di turisti. Personalmente, ritengo questa destinazione “fantastica”! Iniziando dai favolosi “mille templi” jain di Palitana dove ogni mattino all’alba migliaia di pellegrini giunti da tutto il Paese scalano la collina sacra percorrendo oltre 5000 gradini, alle spiagge dell’ex colonia portoghese di Diu, popolate da centinaia di pescatori, al Parco di Sasan Gir che custodisce gli ultimi esemplari al mondo di leoni asiatici. Dalla visita al luogo di nascita di Gandhi e al suo ashram, al deserto salato del Kuch dove s’incontrano asini selvatici di una razza particolarissima. Dal Porto di Dwarka che si affaccia sul mare Arabico e dove si possono ammirare stupendi templi (ora ricostruiti dopo il cataclisma) all’incontro coi pastori nomadi Rabari che spaziano tra le sabbie del deserto di Thar al confine col Rajasthan e col Sind a ridosso del Pakistan, è difficile dire cosa sia più affascinante. Per non parlare della zona di nord ovest dove si possono ammirare quelle spettacolari riserve idriche, veri capolavori architettonici e artistici che vanno sotto il nome di “Bauli”: Oppure dell’artigianato locale fra cui spicca l’industria tessile artigianale dei sari più lussuosi di tutta l’India che possono costare anche 15/20 mila euro. Terra di abili commercianti, allevatori e agricoltori, il Gujarat presenta oggi anche grandi zone industriali che hanno la punta di diamante nella produzione delle straordinarie stoffe ricamate dalle popolazioni tribali secondo la tecnica del “mirror work”, Inoltre, è anche uno dei principali centri mondiali per il commercio dei diamanti. Nel mio viaggio ho avuto la grande fortuna d’incontrare una delegazione di alte personalità religiose venute a Dwarka per inaugurare il tempio jain dopo la sua ricostruzione dai danni del terremoto. Per me che ,per decenni, anche grazie alla collaborazione con l’ufficio del turismo indiano, ho avuto l’opportunità di visitare il “sub-continente” nelle zone più remote, la “scoperta” del Gujarat è stata una piacevolissima e indimenticabile sorpresa. Spero in futuro di poter tornare da quelle parti che comunque, ancora oggi, conservano un fascino indescrivibile per l’autenticità della gente e per la varietà estrema del territorio. Eccovi la mia presentazione e buona visione. The Gujarat Twice I had to give a go in this Indian state's northwest. The first was for the spread of the plague spread by rats, the second for the disastrous earthquake of January 2001 (7.9 Richter scale) that killed 20,000 people and injured oltre160.000. But, as soon as life returned normally flew at Allahabad, the old capital and started my "exploration". Among the many possible destinations of India, Gujarat is one of the least visited. Only in recent years has started to have a decent flow of tourists. Personally, I think this destination "fantastic"! Starting from the fabulous "thousand temples" jain Palitana where every morning at dawn thousands of pilgrims from all over the country climb the sacred hill covering over 5000 steps to the beaches of the former Portuguese colony of Diu, populated by hundreds of fishermen, to Sasan Gir park which houses the last surviving Asiatic lions in the world. From the visit to the birthplace of Gandhi and his ashram, the salt desert of Kuch where they meet wild asses of a very special breed. From the Port of Dwarka overlooking the Arabian sea and where you can see beautiful temples (now rebuilt after the cataclysm) meeting with nomadic herders Rabari ranging in the sands of the Thar desert near the border with Rajasthan and Sind with the close of the Pakistan, it is difficult to say what is most fascinating. Not to mention the area of north west where you can admire the spectacular water reserves, real architectural and artistic masterpieces that go under the name of "Trunks": Or local handicrafts among which the textile crafts of the most luxurious saris across India that can cost 15-20 thousand euro. Land of skilled tradesmen, Farmer, Gujarat has today also large industrial areas that have the cutting edge in the production of unique embroidered fabrics from tribal people using the technique of "mirror work" In addition, it is also one of the leading centers in the world for the diamond trade. In my journey I had the great fortune to meet a delegation of religious dignitaries came to Dwarka to inaugurate the jain temple after its reconstruction from the earthquake damage. For me that, for decades, thanks to the collaboration with the Office of Indian tourism, I had the opportunity to visit the "sub-continent" in remote areas, the "discovery" of Gujarat has been a pleasant and memorable surprise . I hope to be able to return to those parts that still, even today, retain a charm for the authenticity of the people and for the extreme variety of the territory. Here's my presentation and good vision. LA SALITA A PALITANA …….. ALL’ALBA IL COMPLESSO DEI TEMPLI …….. SULLA COLLINA …….. CE NE SONO A CENTINAIA PELLEGRINI IN VISITA …….. IN FILA PER ENTRARE CHI NON CE LA FA …….. O NON VUOLE FATICARE …….. SI FA PORTARE A SPALLA …….. NON CERTO QUESTE RAGAZZINE ! SONO TUTTI TEMPLI MOLTO ELEGANTI …….. E SPETTACOLARI LA CATTEDRALE CRISTIANA DI DIU …….. COLONIA PORTOGHESE FINO AL 1961 IL FORTE PORTOGHESE …….. CON I SUOI CANNONI MOLTISSIMI SONO I PESCATORI …….. CON MODESTE IMBARCAZIONI ESSICATURA DEL PESCATO PROVVISTA D’ACQUA NELLA REGIONE DEL RUNN E’ FACILE INCONTRARE …… CAROVANE DI NOMADI RABARI …….. CHE SI SPOSTANO ……. NELLA ZONA DEL KUTCH UN VEICOLO PARTICOLARE PER L’AUTORE UNO SPETTACOLARE BAULI IMMAGINATELO COLMO D’ACQUA ! LE DECORAZIONI SONO VERI CAPOLAVORI SCULTOREI QUESTE COSTRUZIONI SONO SECOLARI ASINI SELVATICI NEL RUNN DONNE RABARI IN COSTUMI TRADIZIONALI LA RACCOLTA DELLA LEGNA …….. E’ DI VITALE IMPORTANZA DROMEDARI AL PASCOLO ARTIGIANI TESSILI AL TELAIO IL PARCO DI SASANGIR …….. ULTIMO ABITAT DEL LEONE ASIATICO UN BELLISSIMO TEMPIO …….. VISITATO DA MOLTI FEDELI ALCUNI SONO ANTICHI …….. ALTRI PIU RECENTI MA NELLO STESSO STILE QUI E’ NATO GANDHI IL SUO BUSTO IL KIRTIMANDIR VECCHIA FOTO DI UNA DELLE SUE MARCE DWARKA : QUI LA LEGNA E’ PIU REPERIBILE AL MERCATO IL GRANDE PORTO DI PESCATORI …….. E I LORO PESCHERECCI JUNAGADH : MOHABBAT MAQBARA PALAST UNA MOSCHEA DAI MINARETI PARTICOLARI LAVANDERIA STRADALE GHAT PER ABLUZIONI GRUPPO DI RELIGIOSI IN VISITA …….. PER LA RIAPERTURA DI UN TEMPIO …….. DISTRUTTO DAL TERREMOTO IL GRAN SACERDOTE MASSAIE RABARI I RABARI SONO UNA ETNIA …….. DI INDIVIDUI GENERALMENTE ALTI …….. BEN VESTITI E CORDIALI TIPICA CAPANNA RABARI