LA SEMINA
La semina
Scuola primaria “Giovanni Cena” (3° Circolo di Perugia)
Classi 2^B – 2^C Anno scolastico 2008-2009
PREMESSA
La proposta di lavoro che viene presentata è stata realizzata in due classi seconde a
modulo (38 alunni) durante il secondo quadrimestre dell’anno scolastico. Il lavoro
è da intendere come prosecuzione di attività svolte nel primo quadrimestre.
L’attività era iniziata con brevi escursioni nel giardino della scuola, nel parco, nel bosco
e in un ambiente di campagna, per favorire ed esercitare l’attenzione,
l’osservazione e la verbalizzazione. Questo lavoro ha consentito agli alunni di
definire, identificare e raggruppare per somiglianze e differenze le piante
conosciute e di compilare la carta di identità di ognuna. Particolare attenzione era
stata rivolta ai frutti raccolti.
Obiettivi specifici di apprendimento
- Comprendere cosa è un seme e a cosa serve.
- Individuare quali elementi consentono la vitalità di un seme.
- Esplorare l’interno di un seme a livello macroscopico.
- Conoscere il processo di disseminazione.
Conversazione collettiva: cosa è un seme?
Osservazione e classificazione
Il 10 Gennaio ho
portato a scuola una
scatola di semi e li
abbiamo osservati,
classificati e separati.
Gli alunni, divisi per
gruppi, hanno
osservato i semi con i
5 sensi; poi ogni
gruppo ha
Per essere un cece è bello
grande, è di colore marrone
chiarissimo, sembra un minipollo arrosto
Il seme di cece ha una forma
strana e un aspetto simile al
seme di nocciola. Quando lo
tocco sento una ruvidezza come
fossero tanti sassolini messi
insieme.
Il seme di avena ha la forma
allungata ed assomiglia ad un
chicco di riso, è di colore
marroncino quasi giallo. Ha la
buccia sottilissima.
Il seme di mais ha la forma di
una campana. E’ un po’
grande, di colore bianco e
arancione. Sembra uno zaino
pieno. E’ un po’ ruvido e certe
parti sono lisce.
Il seme di fagiolo ha la forma
ovale, sembra una patata non
ancora sbucciata. E’ di colore
rosso fuoco e nero. Sembra
una pallottola rossa e se lo
tocco è tutto liscio.
Il seme d’orzo ha la forma
lanceolata, con due punte.
Sembra una foglia che punge,
sento che è molto liscio.
Il seme di zucca ha la forma
ovale ed ha l’aspetto di una
mandorla. Rispetto agli altri
semi è grande, di colore
giallo chiaro. Se lo tocchi
senti che è ruvido.
Cosa sappiamo di un seme?
Cosa sono i semi per te?
Di cosa sono fatti, secondo te?
I semi sono i frutti delle piante.
Secondo me sono fatti con il legno.
I semi sono dei piccolissimi sassolini
Sono fatti di ferro.
Sono delle cose da mangiare
Sono fatti di Sali minerali.
Sono delle piccole cose che se tu gli dai l’acqua
ogni giorno, dinentano alberi o cespugli,
Sono fatti di fibre.
Sono fatti di piccole particelle.
Se li metti nella sabbia e metti l’acqua crescono.
Cosa ti sembrano?
Sembrano dei sassolini dipinti a mano.
Sembrano come delle gocce, sembrano dei
bastoncini.
Sembrano delle piccole foglie.
Sembrano cereali.
Sembrano delle pallottole che si piantano nel
terreno
Chi li produce?
Le piante,
Gesù, la terra, l’erba, acqua sole e terra, i frutti, gli alberi,
le piccole piante che crescono.
La semina nell’ovatta con il bicchiere
trasparente
Dopo la semina si osserva, si
disegna, si descrive.
Le nostre ipotesi
•
•
•
•
•
•
•
•
COSA ACCADRA’?
Secondo me germoglieranno prima le radici
Secondo me nascerà un fiore
Io penso che crescerà una pianta molto bella
Io penso che i semi vanno sotto l’ovatta e che si ingrandiscono
Secondo me cresce una zucca
Mettendo l’acqua, dopo dai semi crescono molti alberi
Nascerà una pianta piccola, poi dopo 10 mesi nasce una
pianta più grande.
Se tutti i giorni gli dai un po’ d’acqua crescerà una pianta
meravigliosa.
Le registrazioni (codifica dell’osservazione)
La semina sull’ovatta
Conclusioni parziali
Io ha messo sull’ovatta molti semi di orzo. Il primo giorno si è aperto il seme:
è uscita la radichetta e il giorno ancora dopo ho visto la piantina.
La semina nel bicchiere serve per vedere le radici e il germoglio.
La crescita delle piante si chiama germinazione.
I semi si sono sgonfiati come palloncini perché le sostanze che erano dentro il
seme hanno nutrito la nuova piantina.
I semi senza acqua sono rimasti quiescenti, cioè dormienti.
Il gesso anche se lo abbiamo innaffiato, non ha messo radici perché forse il
gesso non è una sostanza vivente; invece il seme è una parte vegetale
della pianta e serve per la riproduzione.
L’acqua e l’ovatta non bastano per far crescere le piantine…
Ora la semina sulla terra
5 febbraio 2009
Dal quaderno:
Il 5 febbraio abbiamo
deciso di mettere i semi
sulla terra perché i semi
messi sull’ovatta ci hanno
permesso di vedere la
germinazione però, dopo
un po’ di giorni, le piantine
Dopo una settimana
DOPO UNA SETTIMANA
I bambini raccontano
“Dai semi è uscita la radichetta che è sotto terra
e noi non la vediamo”.
“Sopra la terra vediamo spuntare un piccolo
fusto e poi le nuove foglioline”.
“Con la terra le piantine crescono forti e
rigogliose”.
Cosa c’è dentro al seme? Smontiamo i
semi
I semi sono stati a “bagno” 24 ore
Dopo aver smontato il seme riflettiamo
• Classifichiamo per somiglianze e differenze
• Quali somiglianze e quali differenze hai trovato? Scrivi le tue idee
• - I semi di grano e di orzo sono molto simili
• - tutti i semi hanno la buccia o tegumento.
• Quasi tutti i semi hanno il tegumento giallo-marrone, il mais è gialloarancio e il fagiolo è rosso
• Tutti i semi hanno all’interno un embrione.
• Il fagiolo, il cece e la zucca hanno 2 parti: sono DICOTILEDONI
• Il grano, l’orzo, l’avena e il mais hanno solo una parte all’interno e si
chiamano MONOCOTILEDONI
• Avvio alla schematizzazione secondo un
parametro scientifico
Dopo lo “smontaggio” dei semi abbiamo visto che:
TUTTI I SEMI HANNO
LA BUCCIA
La parte interna
Una puntina
TEGUMENTO
COTILEDONE
EMBRIONE
Alcuni hanno una parte interna
Alcuni hanno 2 parti interne
ORZO,MAIS,GRANO,AVENA
CECE,ZUCCA,FAGIOLO
MONOCOTILEDONI
DICOTILEDONI
Testo conclusivo
• I bambini ricordano le esperienze della scuola
dell’infanzia sulle prove di vitalità della
piantina con e senza luce, senza innaffiatura.
Abbiamo provato perciò a verificare se si
ottenevano gli stessi risultati. Al termine delle
esperienze, ciascun bambino ha scritto le
proprie valutazioni sugli elementi necessari
per far vivere una pianta. Dal confronto
collettivo dei testi è emerso che:
Conclusione dell’esperienza
• Le piante per germogliare e crescere hanno
bisogno di:
• - acqua in giusta quantità,
• - luce,
• - terra.
• ALTRE DOMANDE CI ASPETTANO …
Da dove vengono i semi?
Per rispondere alla domanda, abbiamo
osservati frutti e non frutti: arance,
ravanelli, uva, piselli, mele, prugne,
patate,melanzane,zucchine, cetrioli, fave,
pomodori …
Ad ogni bambino è stato consegnato un
frutto o un non frutto; lo scopo era quello
di aprirlo e scoprire se contiene SEMI.
QUALI SONO FRUTTI?
FORMULIAMO LE NOSTRE IPOTESI
Dalla conversazione emerge che la
maggior parte di noi considera
FRUTTI soltanto quelli che si
mangiano come frutta alla fine del
pranzo
Dove si formano i semi?
Nella tabella i bambini hanno registrato,
dopo l’osservazione individuale, le
conclusioni a cui sono giunti: la patata e il
ravanello non sono frutti.
Verifichiamo le ipotesi
Tutti i frutti hanno un seme o più
semi, che si trovano all’interno del
frutto stesso.
I non frutti non hanno semi.
Al termine del percorso i bambini
classificano di nuovo i semi.
Ampliamo le conoscenze: giochiamo con la
disseminazione
Utilizzando l’offerta dell’associazione scientifica Psiquadro,
abbiamo parlato della disseminazione. Attraverso un modello
di elicottero che ciascun bambino ha costruito, abbiamo
giocato a far volare i semi di acero e di soffione per l’aula. Poi
ci siamo divertiti a costruire eliche e paracaduti di carta che
imitavano la disseminazione dei semi.
Seme di acero
Modellino di elicottero per simulare il volo del
seme di acero
Per simulare l’atterraggio del seme
di soffione, insieme agli operatori di
Psiquadro, abbiamo costruito un
paracadute con la carta velina e il
filo di cotone; è interessante vedere
che con 4 fili l’atterraggio è più
“bilanciato” che con 2.
Concludendo:
Il vento e l’acqua favoriscono la
disseminazione
RIMANE UN’ULTIMA DOMANDA
Come si forma il SEME?
Nell’ultima parte dell’anno abbiamo
iniziato a parlare dell’impollinazione,
partendo dall’osservazione delle parti
del fiore, ma il lavoro proseguirà nei
prossimi anni …
Alcune considerazioni finali
Sono vicina alla fine della carriera professionale e in questo mio lavoro ho spesso insegnato
scienze, sia come maestra unica che come maestra di ambito.
Lo scorso anno mi sono inserita nel gruppo di ricerca del piano ISS attivo nel mio circolo.
Ho vissuto un periodo di disorientamento perché pensavo di ricevere dai colleghi nuove
idee, nuovi argomenti da proporre, invece mi sono trovata a discutere con loro il mio
insegnamento. Non è facile mettere a nudo il proprio operato davanti a tutti, ricevere
domande, obiezioni, commenti. Ma, dando fiducia al gruppo e al prof. Fiorentini, sin
dall’anno scorso ho ridimensionato il mio programma di scienze.
Quest’anno, seguendo le loro indicazioni, ho proposto pochi contenuti, anzi prima di
mettere mano alla documentazione presente, mi sembrava di non aver fatto nulla di
eccezionale, di aver fatto poco.
La ricostruzione dell’attività esposta, è stato per me un vero processo di autovalutazione:
ho riflettuto sul percorso, su come i bambini hanno reagito, su quanto hanno detto, scritto
e disegnato per giungere a cercare, con me, soluzioni e conclusioni. Ritengo che la
proposta li abbia messi nella giusta difficoltà logica di riflettere e ricercare.
Hanno imparato ad osservare con cura, si sono accorti di alcuni errori presenti nel libro di
testo, hanno ampliato il linguaggio e usato la creatività realistica per esporre le proprie
idee. Ed io mi sono sentita finalmente libera dai tempi forzati, dallo spiegare termini e
concetti difficili se non vissuti, sicura di sapere che il percorso era già stato sperimentato e
validato.
Scarica

Diapositiva 1