FOGLIO MONDO DELLA PRESENTAZIONE SU CESARE PAVESE CESARE PAVESE INDICE La vita e le opere I romanzi La casa in collina La luna e i falò Le poesie La casa in collina Il titolo La trama I personaggi I luoghi I temi Il periodo storico Il fascismo La seconda guerra mondiale La resistenza Cesare Pavese… Cosa resta del mito… Liceo scientifico statale “F. Severi” Castellammare diStabia-Napoli Classe V A Brocca Linguistico e Prof.ssa Dora Di Capua Indice Indice La vita e l’opera Alle radici del “male di vivere I giudizi critici Le opere Il mestiere di vivere Le poesie analisi I romanzi La poetica Il mito Feria d’agosto Bibliografia La vita e l’opera 1936 1941 1908 nasce a S.Stefano Belbo: 1930 si laurea con una tesi su Walt Whitman. 1931 Muore la madre 1933 Comincia a lavorare, insieme a Carlo Levi, Massimo Mila, Leone Ginzburg e altri, alla casa editrice Einaudi. 1941/44 Feria d'agosto 1945 1947 I Dialoghi con Leucò Il compagno 1947/48 La casa in collina 1948 Prima che il gallo canti 1935 Viene arrestato e condannato al confino a Brancaleone, in Calabria, vi resta fino al Marzo del '36. Inizia intanto a registrare un diario (Il mestiere di vivere). Al ritorno dal confino sfiora il suicidio. La donna amata si era sposata. Lavorare stanca Paesi tuoi 27 Agosto 1950 muore suicida in una camera al secondo piano dell'hôtel Roma a Torino. 1949 La bella estate 1950 La luna e i falò. Nello stesso anno vince il Premio Strega con il volume La bella estate. Indice Alle radici del “male di vivere •Trasferimento a Torino dalla città natale •Infanzia difficile Morte prematura del padre; irrigidimento della madre •Incontro con “la donna dalla voce roca” •Confino a Brancaleone Calabro • Abbandono di Costance Dowing • Impotenza “Queste dure colline che hanno fatto il mio corpo” “Non è già chiaro tutto il suo destino in un bimbo di 3 anni che, mentre lo vestono, pensa inquieto a vestirsi da grande, lui che non sa?” “Se sia bella, non so “ “ Non c’è cosa più amara che l’alba di un giorno in cui nulla accadrà” “Verrà la morte e avrà i” tuoi occhi” SUICIDIO Indice I giudizi critici Norberto Bobbio Natalia Ginzburg Italo Calvino Eugenio Montale Alberto Moravia Il nostro “giudizio” Indice Norberto Bobbio Bobbio ne ricordava l’annuncio della morte al telefono Nella dedica de la luna e i falò Bobbio fu ribattezzato “conterraneo” Infatti le sue origini sono nelle campagne di S.Stefano Belbo “Cesare era il mio maestro d’inglese, traducevamo i classici insieme” Indice Natalia Ginzburg da “Ritratto di un amico” Pavese era come un adolescente, le sue giornate erano sempre piene di tempo Stimolava l’intelletto “I suoi versi risuonano al nostro orecchio, quando ritorniamo alla città o quando ci pensiamo; e non sappiamo neppure più se siano bei versi, tanto fanno parte di noi, tanto riflettono per noi l'immagine della nostra giovinezza” Era un tipo difficile… “Diventavamo, in sua compagnia, molto più intelligenti; ci sentivamo spinti a portare nelle nostre parole quanto avevamo in noi di migliore e di più serio; buttavamo via i luoghi comuni, i pensieri imprecisi, le incoerenze.” Spesso era molto triste e conversare con lui non era facile “noi pensammo, per lungo tempo, che sarebbe guarito di quella tristezza, quando si Indice fosse deciso a diventare adulto” Italo Calvino da“Pavese: essere e fare” Un uomo dall’esatta operosità felicità Un uomo disperato che brama di felicità dolore Immagine di Pavese contorta e tormentata Indice Eugenio Montale da “Il secondo mestiere” Pavese, borghese, si trova a suo agio quando esprime la vita dei contadini e degli operai Riscontra una certa somiglianza con Verga per il suo gusto dell'asindeto, per la sua frase calcata sul dialetto Fra Verga e Pavese c'è però di mezzo il romanzo americano Riduce quell’enfasi umanitaria che Verga non sempre sa nascondere. Indice Alberto Moravia Apprezza di Pavese solo “La casa in collina” Il mestiere di vivere è interessante ma anche pieno di cose insopportabili. Ne emerge un'immaturità etica e psicologica da sbalordire. Pavese cerca di creare dei miti dall'esterno, per motivi letterari, culturali, tutto da solo: Non è riuscito a creare il mito nella pagina: il suo suicidio va interpretato come un tentativo di crearlo nella vita Pavese aveva della propria opera un'opinione altissima, come si può vedere nel diario. Mito delle Langhe, dell’America, della campagna… Questa idea esagerata di se stesso in parte ne ha provocato la morte Indice Il “nostro” Pavese dalle testimonianze raccolte: Ripeness in all maturità in tutto Cesare Pavese è stato un uomo solo, che ha cercato per tutta la vita di vincere la propria solitudine in vario modo, con la letteratura e il lavoro.Il gesto estremo fu compiuto solo dopo che la letteratura non gli era più di conforto e i miti dei suoi libri non gli davano più forza di andare avanti, così, come dice Montale, ha cercato di rendere la sua vita un mito. Non bisognerebbe ricordare questo grande autore del ‘900 solo per la rassegnazione alla morte, ma bensì anche per la dura lotta contro questa pulsione, questo vizio assurdo. Egli stesso è stato spinto al gesto non da mera follia, ma da una profonda meditazione di cui è testimonianza il suo diario, meditazione che può culminare solo nell’accettazione della propria condizione esistenziale. Indice Le opere Il mestiere di vivere Lavorare stanca I dialoghi con Leucò I romanzi La casa in collina La luna e i falò Il carcere Indice Il mestiere di vivere Il mestiere di vivere 1935-1950 Il diario può essere suddiviso in due parti Secretum professionale Scelta di adottare un nuovo genere: il romanzo fu ritrovato il 27 Agosto 1950, giorno della sua morte Lenta acquisizione di coscienza La poesia non riesce più ad esprimere l’io del poeta In mezzo alla vita che ci circonda non è più possibile scrivere in metro rimato… Indice Il diario non è una preparazione alla morte, ma una lotta contro essa! Crescente senso d’inutilità e vuoto Il vizio assurdo Il suicidio è l’unico sbocco Ritorno alla liricità per Constance Dowling “l’ultimo dono della vita” Le poesie Analisi Lavorare stanca Incontro Lo steddazzu Mania di solitudine Verrà la morte e avrà i tuoi occhi Indice Lavorare stanca PRIMA EDIZIONE: 1936 – 45 poesie SECONDA EDIZIONE: 1943 – 70 poesie RIEVOCAZIONE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA: autoanalisi– riflessione sulla condizione esistenziale dell’uomoriscoperta del mito GENERE: “ poesia- racconto” che nasce da un’immagine Metro lungo Indice Lavorare stanca Val la pena essere solo, per essere sempre più solo? L’uomo che gira le vie della città è inquieto e disperato La città, le piazze e le strade sono deserte in quei lunghi pomeriggi estivi La città vuota è metafora di una condizione esistenziale assurda Si sta bene soli solo se c’è qualcuno che soffre per non averti con sè Il tempo per lui di scappare di casa, come un ragazzo, è lontano. Probabilmente anche la sera della sua morte Torino doveva essere così Ci sarà una donna per strada, ma sapere ciò basta per uscire dalla solitudine? Che si può colmare solo se c’è una donna ad aspettare Indice Lo steddazzu Trasposizione lirica de “Il carcere Val la pena che il sole si levi dal mare e/la lunga giornata cominci? È l’alba, l’ora in cui nulla può accadere Per sottrarsi a ciò l’uomo solo vorrebbe dormire Al tramontare dell’ultima stella l’uomo solo accetta la sua condizione Ha preso leopardianamente coscienza di una situazione cosmica Il confino è metafora di una condizione umana La domanda di Lavorare stanca è ripresa più drammaticamente Il senso di un’amara inutilità si estende a tutta la giornata Il sonno diventa metafora della morte Cosa ha consentito all’uomo di superare la disperazione? La bellezza della natura è stato il suo conforto Indice Analisi “Incontro” Temi •Impossibilità di comprendere la donna (nonostante uomo e donna siano nati entrambi dalle colline •Impossibilita’ di comprendere la misteriosa e immutabile vita della natura • Identificazione: donna-terra-collina Due percorsi • Confusione tra donna-collina • Ricordi d’infanzia nel poeta Tre nuclei tematici • I ricordi d’infanzia •Le colline • Impossibilita’ di comprendere la donna-terra Indice “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” Temi delle ultime Amore Morte poesie Attrice americana Costance Dowling Sola possibilità di vita autentica Nella donna si uniscono la vita e la morte: Sei la vita e la morte (You, wind of March) Verrà la morte e avrà i tuoi occhi/ questa morte che ci accompagna /dal mattino alla sera, insonne/sorda, come un vecchio rimorso/ o un vizio assurdo Indice Mania di solitudine La solitudine è accettata serenamente perché in armonia col mondo esterno LA FINESTRA unisce/separa INTERNO: l’uomo che mangia un poco di cena ESTERNO: le vie tranquille conducono…..]in aperta campagna Il poeta è tranquillo e vive la serenità di chi è padrone di se stesso Qui al buio,da solo, il mio corpo è tranquillo e si sente padrone Indice I romanzi La luna e i falò La casa in collina Indice La luna e i falò Il titolo La trama I personaggi I luoghi I temi Tecniche narrative Indice La luna e i falò Titolo La luna Il protagonista ha dimenticato l’importanza della luna (cap. XI) Valore legato alla tradizione agricola influenza la terra e la vita dei contadini Distacco dalle proprie radici I falò Rituali contadini Elemento purificatore Rito di passaggio Rogo di Santina Fine/inizio di ciclo storico La luna e i falò Rogo di Valino Fine dell’infanzia Indice La luna e i falò La luna e i falò Il paesaggio delle Langhe e la memoria sono il fulcro dell’ultimo romanzo di Pavese scritto fra il settembre e il novembre del 1949 e pubblicato nell’aprile del 1950 Il protagonista è Anguilla, un orfano, un “bastardo” cresciuto nelle Langhe, che ritorna nei luoghi dell’infanzia e della giovinezza dopo aver fatto fortuna al di là dell’oceano, in un mondo che pare lontanissimo: l’America Indice La luna e i falò Personaggi Anguilla Cinto Nuto Irene, Silvia, Santina Il protagonista Simbolo dell’infanzia solitaria e disperata Amico di infanzia di Anguilla Le sorelle della “Mora” La luna e i falò Indice La luna e i falò I luoghi Il romanzo è ambientato nelle Langhe, nella valle del Belbo, che rappresenta un mondo arcaico, collegato al resto del mondo dallo stradone e dalla ferrovia, che portano il protagonista lontano dalle sue radici, a Genova e in America. Indice La luna e i falò La luna e i falò Temi «Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante. nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti». ritorno alle "radici" mondo dell'infanzia fallimento del processo di ricongiungimento e di reintegrazione campagna città colta dal punto di vista dell'uomo di città, dell'intellettuale che, negli antichi riti di sangue e di sesso, vuole recuperare il senso vero dell'esistenza e finisce ogni volta per riscoprire la propria solitudine. l'adolescente o l'intellettuale scopre il proprio "sradicamento" dalle radici primordiali e la propria estraneità dalla società. La luna e i falò Indice La luna e i falò Tecniche narrative continua interferenza di due piani temporali presente precisione di notazioni e di dettagli, una vocazione "realistica" per la rappresentazione del presente; modalità stilistiche specifiche passato una vocazione "lirica", un abbandono a tonalità di «una straziata e straziante melanconia» (A. Guiducci) nella rievocazione del passato, La luna e i falò Indice “Il carcere” romanzo della solitudine Pubblicato insieme a “La casa in collina” in Prima che il gallo canti Mare:quarta parete della cella Relazione con Elena Nasce dall’esperienza del confino a Brancaleone(1935-36) Confino causato dalla scoperta di alcune lettere anti-fasciste Si estranea dalla realtà di quel paesucolo,dove anche il mare assume una valenza negativa Indirizzate a la donna dalla voce roca Stefano-Pavese cerca delle vie di fuga da questa condizione: Amicizia con Giannino Alla fine del confino lei sarà sposata Delusione amorosa Tocca il fondo della solitudine Indice “Il carcere” Trama Stefano ingegnere torinese va in confino a Brancaleone Si propone di vivere il confino positivamente L’abitudine della cella preclude ogni contatto umano Non si conoscono i veri motivi Stringe legami con le persone del posto Tematica politica non trattata Se ne allontana (Elena) Gli eventi lo allontanano(Giannino) Rifiuta la solidarietà proposta da un altro confinato Condizione esistenziale di escluso Uscire dal carcere. Ma poi?Meglio restarci per sognare di uscirne, che uscirne davvero. Indice La casa in collina Il titolo La trama I personaggi I temi I luoghi Il tempo Indice La casa in collina Il titolo La casa Gretti valori di sicurezza, tranquillità, chiusura verso gli altri simbolo della mitologia borghese La collina La casa in collina luogo di pace, rifugio “non era un luogo come gli altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere” Luogo simbolico, condizione di vita di chi vuole tenersi lontano dalla vita Indice La casa in collina La casa in collina La casa in collina La casa in collina sviluppa con grande rigore uno dei motivi fondamentale dell'indagine di Pavese: quello dell'isolamento e dell'impotenza ad agire come intellettuale, affrontando quindi il dramma esistenziale della solitudine rapportato ad un fatto storico preciso : la guerra, la caduta del fascismo, l'occupazione tedesca.Scritto nel 1947-1948, La casa in collina – idealmente inserito dall’autore in un ciclo che comprende Il carcere, Il compagno e La luna e i falò – è forse il testo nel quale, grazie a una narrazione tesa ma ricca di stimoli lirici, la magia del paesaggio, il richiamo alla responsabilità storica e il senso doloroso di una maturazione personale si armonizzano nel modo piú compiuto. «ogni guerra è una guerra civile» Indice La casa in collina Personaggi La casa in collina Corrado Cate Dino Elvira protagonista amore di gioventù di Corrado forse figlio di Corrado vive nella casa in collina il cane di Elvira intellettuale- personaggio autobiografico madre di Dino allegro e molto intelligente innamorata di Corrado è sempre in compagnia di Corrado Belbo altri personaggi Egle e la sua famiglia, Fonso e gli altri partigiani Indice La casa in collina I luoghi La casa in collina È il posto in cui Corrado preferisce passare il suo tempo libero Il bosco l'osteria "Le Fontane" le colline di Santo Stefano Belbo si trascorrono in compagnia, cantando e ballando, alcuni momenti della giornata. Inoltre si ascoltano tutti insieme, dalla radio, le ultime notizie e si parla di politica e della guerra stessa, esprimendo ognuno le proprie opinioni. rappresentano un ritorno all'infanzia Indice La casa in collina I temi La casa in collina campagna città solitudine l’impegno luogo dove si concentrano tutti i miti infantili rappresenta la solitudine, il luogo dove avvengono brutali eventi che nascono dalla volontà umana. come sordo rancore il disimpegno Consapevole accettazione del proprio destino Indice La casa in collina Il tempo La casa in collina Il periodo storico nel quale è ambientato il romanzo è quello della seconda guerra mondiale più precisamente l'estate del 1943, periodo in cui la popolazione civile era chiamata a fare una scelta precisa in campo politico: se stare dalla parte dei fascisti e dei nazisti Il fascismo oppure prendere parte alle organizzazioni clandestine di gruppi di partigiani. La Resistenza Indice In Italia prima del fascismo La casa in collina TENTATIVI DI ORGANIZZAZIONE DEL GOVERNO GOVERNO DI FRANCESCO NITTI EPISODIO DI FIUME Gabriele D’Annunzio occupò la città GOVERNO DI GIOVANNI GIOLITTI QUESTIONE DI FIUME CONTROVERSIE SINDACALI DATORI DI LAVORO TRATTATO DI RAPALLO MIGLIORAMENT SALARIALI Nitti punì l’atto ma l’opinione pubblica si dichiarava favorevole a G.D. Indice DIMISSIONI DI NITTI FASCISMO La casa in collina Movimento antiliberale e antidemocratico, dittatura totalitaria che si affermò in Italia tra il 1918-19122 fino al 1943 Indice Cause dell’affermazione del fascismo CRISI DELLO STATO LIBERALE FRAMMENTAZIONE DEL SISTEMA POLITICO CONGELAMENTO POLITICO DELLE FORZE CATTOLICHE E SOCIALISTE PARTITO POPOLARE ITALIANO ( 1919 LUIGI STURZO) 1919 ELEZIONI: -Partito popolare -Partito socialista -Partiti minori Controllo del potere con una forza militare nel paese RIFORMA ELETTORALE Sistema uninominale> Sistema proporzionale 1921 PARTITO COMUNISTA D’ITALIA Indice Avvento del Fascismo La casa in collina •APPOGGIO FINANZIARIO da parte dei proprietari fondiari e delle grandi industrie • ELIMINAZIONE DELL’OPPOSIZIONE attraverso le squadre d’azione 24 OTTOBRE 1922: MARCIA SU ROMA 1924 ELEZIONI: Facta, che presiedeva il governo, propose al re di proclamare lo stato d’assedio Violenza verso gli elettori Il re convocò Mussolini a Roma e gli affidò l’incarico di Il deputato socialista formare un nuovo Matteotti, governo denunciando le illegalità elettorali, fu ucciso da una squadra fascista Indice LA SECONDA GUERRA MONDIALE La casa in collina Hitler: Occupazione Parigi Guerra aerea vs Inghilterra Occupazione Jugoslavia e Grecia INTERVENTO FRANCIA E INGHILTERRA 1 SETTEMBRE 1939 HITLER INIZIA LA GUERRA LAMPO INVASIONE DELLA POLONIA Indice Guerra europea- guerra mondiale La casa in collina GUERRA GUERRA MONDIALE MONDIALE GIUGNO GIUGNO 1941 1941 HITLER HITLER vs vs URSS URSS 1942 1942 BATTAGLIA DI BATTAGLIA DI STALINGRADO STALINGRADO RESA TEDESCHI RESA TEDESCHI 1941 1941 ATTACCO ATTACCO A A SORPRESA SORPRESA DEL DEL GIAPPONE GIAPPONE A A PEARL PEARL HARBOR HARBOR (( AMERICA) AMERICA) 1943 1943 CONTROFFENSIVA CONTROFFENSIVA AMERICANA AMERICANA ““ SALTO DEL MONTONE” SALTO DEL MONTONE” Indice La fine della seconda guerra mondiale FINE DELLA GUERRA FRONTE AFRICANO FRONTE TEDESCO GUERRA NEL PACIFICO Le truppe anglo-americane Sconfissero gli italiani Maggio 1945 Resa della Germania 6 agosto 1945 Bombardamento atomico A Hiroshima e Nagasaki 25 luglio 1943 Caduta fascismo Resistenza La casa in collina Indice La Resistenza Per Resistenza si intende l'opposizione che venne attuata dalle popolazioni del Nord Italia in particolare, dopo l'Armistizio dell'8 Settembre 1943. La popolazione italiana si divise tra sostenitori del fascismo e partigiani, che lottavano contro fascismo e nazismo. Fu una guerra civile caratterizzata da stragi e rappresaglie anche contro la popolazione civile da parte dei tedeschi: ne sono tragico esempio le stragi operate a Marzabotto e il massacro di oltre 300 civili avvenuto alle Fosse Ardeatine, La casa in collina Indice La scoperta del mito La poetica di Pavese coincide con la poetica del mito, ossia "del vedere sempre la seconda volta“ Nell’infanzia, in un primigenio contatto con il mondo, si sono formati in noi dei miti, dei simboli che vivranno poi sempre nel nostro inconscio. "Pavese delinea una connessione: infanzia –mito -destino per la quale ogni vita risulta predeterminata da alcuni eventi fondamentali delle origini ll ritorno all’infanzia, per Pavese non è dunque un recupero memoriale (Proust) o un ricordo di un periodo felice e per sempre perduto. (Leopardi), ma è un ritrovare nel nostro inconscio questi miti Le immagini esemplari e significative della raccolta Lavorare stanca sono quelle del ragazzo vagabondo che, fiducioso, scappa di casa va in città ma non sa raggiungere la "maturità" ; o quella del vecchio ubriaco che non ha saputo impegnarsi, trovare una donna , mettere su casa. Il risultato più diretto della scoperta del mito è “Feria d’agosto”; la fusione tra meditazione esistenziale e immagine mitica si realizza con i “Dialoghi di Leucò” La casa in collina Indice IL MITO PAVESIANO MITO Tesoro di verità affetti e sensazioni derivanti dall’infanzia Mezzo per conoscere una vasta realtà POETICA: Terra natia: le Langhe possibilità di rappresentare la conoscenza di sé e del mondo Indice Feria d’agosto il titolo richiama il ricordo delle vacanze trascorse a S. Stefano Belbo, dove al ragazzo che torna d’estate si rivela il mistero della vita: nascita, morte, sesso la raccolta è divisa in tre sezioni La vigna Il mare La città bisogno di libertà e sogno dell’avventura che sono propri dell’adolescenza; del momento in cui il bambino deve staccarsi dalla figura del padre e conquistare l’autonomia interiore rappresenta la campagna e si identifica con il mito fuori del tempo e della storia è il luogo dove il giovane affronta le sue prove di rapporto sociale; dove inizia a conoscere se stesso Indice Feria d’agosto temi nella prima parte il processo del diventare grande viene rappresentato dall’incontroscontro con la figura paterna nella seconda parte i protagonisti non sono più bambini ma giovani adulti la terza parte si apre con tre testi Del mito Del simbolo Stato di grazia Indice Bibliografia e Risorse Internet L’intera opera di Pavese è pubblicata da Einaudi. http://www.einaudi.it/ Il mestiere di vivere1935-1950 (1952)* Einaudi, 2000 Einaudi Tascabili, pp. 570 Euro 12,39 La luna e i falò Einaudi tascabili, 2001 pp. 173, Euro 7,74 La casa in collina Einaudi tascabili, 1990 pp.192 Euro 8,16 Feria d'agosto Einaudi - Collana: Tascabili – Euro 9.00 http://www.centrostudipavese.it/ http://www.italialibri.net/autori/pavesec.html La musica di sottofondo è Butterfly di Yiannis Chrysomallis Indice