La Disabilità: alcuni dati
ISTAT
1
Domande alle quali
rispondere:
Quanti
sono?
Quale
domanda
esprimono?
ISTAT
Chi
sono?
Come si
sentono?
Quali
servizi sono
offerti ?
2
Fonti dati
Indagine Multiscopo sulle
“Condizioni di salute e
ricorso ai servizi sanitari”
del 1999-2000. (ISTAT)
Indagine sui “Presidi
residenziali socio
assistenziali” del 2000.
(ISTAT-CISIS)
ISTAT
3
Fonti dati - descrizione
Indagine Multiscopo sulle “Condizioni di salute e
ricorso ai servizi sanitari”
Indagine campionaria che si configura come
strumento fondamentale d’osservazione delle
condizioni di salute della popolazione.
L’indagine costituisce attualmente l’unica
fonte di dati organizzata, informatizzata
ed uniforme a livello territoriale che sia
capace di fornire un quadro abbastanza
completo, sebbene non esaustivo, sulle
persone disabili.
ISTAT
4
Fonti dati - descrizione
Indagine Multiscopo sulle “Condizioni di salute e
ricorso ai servizi sanitari”
All’interno dell’indagine è definita disabile la persona
che, escludendo le condizioni riferite a limitazioni
temporanee, dichiara il massimo grado di difficoltà
in almeno una delle attività della vita quotidiana
(camminare, salire le scale,
chinarsi, coricarsi,
sedersi, vestirsi, lavarsi, fare il bagno, mangiare),
oppure chi dichiara di essere confinato a letto, su
una sedia (non a rotelle), a casa oppure chi ha
difficoltà di tipo sensoriale (sentire, vedere,
parlare).
Tutte le difficoltà sono valutate tenendo conto
dell’eventuale presenza di ausilio di apparecchi
sanitari (protesi, bastoni, occhiali, ecc.).
ISTAT
5
Fonti dati - limiti
Indagine Multiscopo sulle “Condizioni di salute e
ricorso ai servizi sanitari”
Limiti dell’Indagine
Non rileva i bambini sotto i sei anni che sono
disabili;
I disabili che vivono in istituto;
I disabili mentali che non hanno alcuna
limitazione nelle attività della vita quotidiana.
ISTAT
6
Fonti dati - descrizione
Indagine sui “Presidi residenziali socio assistenziali”
La nuova rilevazione sui presidi residenziali socioassistenziali è stata avviata nel 2000 dall’Istat.
La prima indagine fu avviata dall’Istat nel 1951 ed
è stata sospesa nel 1994. In seguito, l’Istat ha
deciso di rilanciare la rilevazione con riferimento ai
dati 1999.
ISTAT
7
Fonti dati - descrizione
Indagine sui “Presidi residenziali socio assistenziali”
Definzione di disabilità adottate:
•
per i minori di 18 anni si considerano disabili
le persone con handicap fisico, psichico, sensoriale
o con handicap plurimo;
•
per gli adulti tra 18 e 64 anni si considerano
disabili le persone con handicap fisico, psichico,
sensoriale, plurimo o con problemi psichiatrici.
•
per gli anziani con più di 65 anni si
considerano non autosufficienti le persone in stato
di invalidità permanente o affette da malattia
cronica, con conseguente riduzione dell'autonomia
personale.
ISTAT
8
Quanti
sono?
Persone con disabilità di 6 anni e più che
vivono in famiglia per regione. (1)
Tasso standardizzato per 100 persone.
ISTAT
9
Quanti
sono?
Persone con disabilità di 6 anni e più che
vivono in famiglia per regione (2)
Una volta depurate le misure dagli effetti dovuti
alla differente struttura per età nelle regioni, si
registra una maggiore frequenza di disabili in
Sicilia e in Calabria (rispettivamente 6,9% e
6,8%), mentre i tassi più bassi (3,6 %), si
osservano in Liguria, Friuli-Venezia Giulia e
Trento. In generale si osserva un gradiente
Nord-Sud.
ISTAT
10
Chi
sono?
Persone con disabilità di 6 anni e più che
vivono in famiglia per classi di età e regione (1)
Tasso standardizzato per 100 persone.
ISTAT
11
Chi
sono?
Persone con disabilità di 6 anni e più
che vivono in famiglia per classi di età
e regione (2)
Nella popolazione di età compresa tra i 6 e i 64 anni
la quota di persone con disabilità è pari all'1,52%,
mentre tra gli anziani la quota cresce sensibilmente
fino a interessare circa un terzo della popolazione
ultrasettantacinquenne (32, 97%).
ISTAT
12
Persone con disabilità di 6 anni e più che
vivono in famiglia per tipologia di
disabilità e regione (1)
Chi
sono?
Fig. 1 - Confinamento individuale
Fig. 2 - Difficoltà nel movimento
Quozienti per 100 persone.
-
-
+
+
Confinamento
individuale:
costrizione a
letto, su una
sedia non a
rotelle o in casa.
ISTAT
Disabilità nel
movimento:
difficoltà nel
camminare, nel
salire le scale,
nel chinarsi.
13
Persone con disabilità di 6 anni e più
che vivono in famiglia per tipologia di
disabilità e regione (2)
Chi
sono?
Fig. 3 - Difficoltà nelle funzioni
Fig. 4 - Difficoltà sensoriali
Quozienti per 100 persone.
-
-
Disabilità
+ sensoriali:
difficoltà a
sentire, vedere
o parlare.
+
ISTAT
Disabilità nelle
funzioni: difficoltà
nel vestirsi, nel
lavarsi, nel fare il
bagno, nel
magiare…)
14
Chi
sono?
Persone con disabilità di 6 anni e più che
vivono in famiglia per tipologia di
disabilità e regione (3)
Il 59,4% dei disabili in famiglia ha difficoltà
nelle funzioni, il 46,0% nel movimento, il 44,1 % è
in confinamento individuale e il 22,9 % ha
difficoltà
sensoriali.
La
distribuzione
territoriale per le diverse tipologie non sembra
presentare alcun pattern geografico.
ISTAT
15
Chi
sono?
ISTAT
Persone con disabilità di 6 anni e più
che vivono in famiglia per tipologia
familiare e regione (1)
16
Chi
sono?
Persone con disabilità di 6 anni e più che
vivono in famiglia per tipologia familiare e
regione (2)
L'elevata numerosità di persone anziane con
disabilità fa sì che la percentuale di persone con
disabilità che vivono da sole, oppure in coppia senza
figli, in Italia superi il 50 per cento, ad eccezione
della Sardegna dove tale percentuale è pari al
39,6%.
Le situazioni di maggiore criticità sono però quelle
rappresentate dai nuclei monogenitori soprattutto nel
caso in cui l'unico caregiver è anche l'unico
percettore di reddito.
ISTAT
17
Come si
sentono
?
Persone con disabilità di 6 anni e più che vivono
in famiglia e che dichiarano di percepire il loro
stato di salute male o molto male per regione (1)
Persone di 6 anni e più che vivono in famiglia e
che dichiarano di percepire il loro stato di salute
male o molto male per presenza di disabilità e
regione. Anni 1999-2000.
Quozienti standardizzati
Disabili
Piemonte e Valle d'Aosta
56,4
4,1
Lombardia
40,0
3,8
Trentino Alto Adige
26,3
2,6
Veneto
42,6
4,2
Friuli Venezia Giulia
49,1
4,5
Liguria
43,8
5,3
Emilia Romagna
48,1
4,9
Toscana
51,9
6,0
Umbria
58,5
5,4
Marche
52,4
6,7
Lazio
42,4
5,9
Abruzzo e Molise
54,5
6,0
Campania
40,7
4,6
Puglia
47,1
5,1
Basilicata
44,0
6,2
Calabria
54,3
8,3
Sicilia
50,1
6,4
Sardegna
ISTAT
Non disabili
Italia
53,0
8,0
46,4
5,1
Fonte: Indagine sulle Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari, 1999-2000.
ISTAT.
18
Come si
sentono
?
Persone con disabilità di 6 anni e più che
vivono in famiglia e che dichiarano di
percepire il loro stato di salute male o
molto male per regione (2)
Circa la metà delle persone con disabilità (46,4%)
dichiara di sentirsi male o molto male, tale percentuale
scende sensibilmente tra le persone senza disabilità che
solo nel 5,1% dei casi dichiarano di stare male o molto
male.
I divari territoriali emergono non solo tra le persone con
disabilità ma anche per quelle senza disabilità,
evidenziando in questo modo la presenza di un fattore
ambientale e culturale che influenza la percezione dello
stato di salute.
ISTAT
19
Quale
domanda
?
Numero medio standardizzato di
accertamenti diagnostici e visite mediche
effettuate nelle ultime quattro settimane
dalle persone con disabilità di 6 anni e
più che vivono in famiglia (1)
Accertamenti diagnostici:
Disabili
Non disabili
Italia: 46,5 Italia: 22,3
Liguria: 24,6
Lazio: 71,2
Visite mediche generiche:
Disabili
Non disabili
Italia: 49,4 Italia: 21,1
Liguria: 30,0
Basilicata: 77,1
Visite mediche specialistiche:
Disabili
Non disabili
Italia: 48,2 Italia: 22,9
Umbria: 30,6
Lazio: 74,4
ISTAT
20
Quale
domanda
?
Numero medio standardizzato di
accertamenti diagnostici e visite mediche
effettuate nelle ultime quattro settimane
dalle persone con disabilità di 6 anni e
più che vivono in famiglia (2)
I differenti livelli di prestazioni dichiarati
dalle persone con disabilità rispetto alle
persone senza disabilità sono giustificabili
alla luce dei differenziali di salute propri
delle due popolazioni analizzate.
ISTAT
21
Quale
domanda
?
Ospiti con disabilità dei presidi socio
assistenziali presenti al 31 dicembre
2001 per regione e classe di età (1)
Regioni italiane
da Colonna B
17.900 a 43.000
5.900 a 17.900
2.800 a 5.900
1.100 a 2.800
300 a 1.100
(4)
(4)
(3)
(5)
(4)
Anziani non
autosufficienti
65 anni e oltre
ISTAT
22
Quale
domanda
?
Ospiti con disabilità dei presidi socio
assistenziali presenti al 31 dicembre 2001
per regione e classe di età (2)
In Italia ci sono oltre 176.000 persone con disabilità
ospitate nei presidi socio assistenziali, la maggior parte
di essi, circa 149.000, sono anziani non autosufficienti,
mentre sono 26.000 le persone disabili con età
compresa tra i 18 e i 64 anni.
I minori con disabilità presenti nelle strutture socio
assistenziali sono 1.853, di cui il 70% (1.288) è
concentrato in quattro regioni (Lazio, Campania, Sicilia
e Piemonte).
ISTAT
23
Quale
offerta?
Dal lato dell'offerta è improponibile presentare dati regionali in
assenza di informazioni che definiscano i modelli organizzativi e le
modalità
di
erogazione
del
servizio
di
ogni
regione.
I dati disponibili sull'offerta, come il numero di strutture e posti letto
dedicati ai disabili offrirebbero una descrizione a livello regionale che
non permette un'analisi realistica dell'offerta o corrette comparazioni.
All'interno di modelli per l'assistenza integrata, sanitaria e sociale ai
disabili, mirati a soddisfare una domanda crescente di assistenza di
natura diversa da quella tradizionale, si sviluppano nuove modalità di
erogazione, basate sui principi della continuità delle cure per periodi di
lunga durata e dell'integrazione tra prestazioni sanitarie e sociali
erogate in ambiti di cura molto diversificati tra loro.
ISTAT
24
Speranza di vita
libera da disabilità
ISTAT
25
Significato
La speranza di vita libera da disabilità esprime
il numero medio di anni che restano da vivere
a una certa età x in assenza di disabilità.
Essa rappresenta una misura sintetica
dell’esperienza di morbosità e di mortalità di
una popolazione, dove la morbosità viene
misurata mediante la presenza o meno di
disabilità.
ISTAT
26
Fonte dati e definizioni
 Indagine ISTAT sulle “Condizioni di salute della
popolazione” condotte nel 1994 e nel 1999/2000
 Viene definita disabile una persona cha ha riferito
durante l’intervista una totale mancanza di
autonomia per almeno una funzione essenziale della
vita quotidiana
ISTAT
27
Metodi
 La speranza di vita libera da disabilità (SVLD)
si calcola rapportando la somma degli anni
vissuti (Lx,x+α) dall’età x all’età estrema ω
(Tx) ai sopravviventi all’età x (lx). Gli anni
vissuti (Lx,x+α) considerati sono quelli vissuti
in assenza di disabilità. Utilizzando il metodo
di Sullivan questa quota è calcolata
moltiplicando gli anni vissuti totali per la
percentuale di popolazione non disabile.
ISTAT
28
Risultati: confronto 1999 vs 1994
Gli uomini di 65 anni hanno sperimentato un
aumento del numero medio di anni in assenza di
disabilità da 12,7 a 13,7 anni, a fronte di un
incremento della speranza di vita alla stessa età
da 15,4 a 16,2 anni.
Per le donne i valori sono passati da 14,2 anni a
15,2 per la speranza di vita libera da disabilità e
da 19,1 a 20,2 anni per la speranza di vita.
ISTAT
29
SVLD a 65 anni - 1999/2000
Maschi
ISTAT
Femmine
30
Risultati
• In Itala la SVLD a 65 anni nel 1999 era di 13,7
anni per gli uomini e 15,2 per le donne.
• Per gli uomini a livello regionale la SVLD oscilla
dai 12,7 anni della Sicilia ai 14,9 della provincia
di Trento. Anche per le donne il valore più basso
di SVLD è quello siciliano (12,1) mentre il più
elevato si riscontra nella provincia di Bolzano
(17,5).
ISTAT
31
Commenti
La speranza di vita libera da disabilità tende a
riproporre le differenze Nord Sud riscontrate
nei dati sulla disabilità.
Valori più elevati si presentano al Centro-Nord
e una situazione di svantaggio delle aree
meridionali del paese.
Con l’eccezione per il Molise nel caso dei maschi
e per l'Abruzzo nel caso delle donne, tutte le
regioni del Sud presentano valori inferiori alla
media nazionale
ISTAT
32
Commenti
Nella maggior parte delle regioni le differenze di
genere sono a vantaggio delle donne, che
possono contare su una più elevata speranza
di vita libera da disabilità rispetto agli uomini.
Tuttavia la maggior sopravvivenza senza
disabilità delle donne rispetto agli uomini è
più contenuta rispetto a quella osservata per
la speranza di vita complessiva, delineando
per le donne un quadro meno favorevole di
quello che risulta guardando alla sola
mortalità.
ISTAT
33
Commenti
Nonostante l’Italia abbia una struttura per
età mediamente più anziana degli altri paesi
europei, il numero di anni con disabilità è
inferiore a quello degli altri paesi.
Ciò “attenua” il pessimismo che spesso
permea la valutazione del fenomeno
dell’invecchiamento della popolazione
italiana.
ISTAT
34
Scarica

Disabilità