A.S 2005-2006 PROGETTO: S. MEDIA DI PANTIGLIATE CLASSE 2B Che Cosa contiene la sigaretta I danni del fumo La dipendenza da nicotina Fumo story Dati statistici sul fumo I giovani fumatori Donne e fumo non dirne più…. Campagne antifumo Le leggi sono servite? CATRAME TUMORI AGENTI OSSIDANTI B.P.C.O MONOSSIDO DI CARBONIO NICOTINA MALATTIE CARDIOVASCOLARI Il fumo di tabacco è un aerosol micidiale di sostanze nocive, infatti, contiene oltre 4000 sostanze tra cui: -Nitrosamine -Benzopirene -Benzoantracene Tutte queste sostanze sono sicuramente cancerogene, cioè possono provocare tumori NICOTINA -Il tabacco contiene la nicotina che provoca dipendenza. - quando i non fumatori assumono nicotina, stanno male: mal di testa, nausea e palpitazioni sono i sintomi di chi fuma per la prima volta. CATRAME Il catrame è costituito da piccole particelle che si infiltrano nei polmoni e nei bronchi. I polmoni dei fumatori di lunga data sono neri di catrame rispetto alla normale colorazione rosso porpora, mentre quelli dei bambini sono bianchi. Poi vi sono sostanze irritanti quali: - acido cianidrico -Acetaldeide -Formaldeide -ammoniaca Queste sostanze infiammano la mucosa bronchiale provocando una maggiore produzione di catarro. Inoltre il fumo contiene monossido di carbonio che si lega all’ emoglobina ; così viene trasportato meno ossigeno in tutto l’organismo. I muscoli si stancano più facilmente e per questo le prestazioni fisiche di un fumatore sono peggiori di quelle di un non fumatore. IL FUMO E’ UN VIZIO? Non è un vizio né un’ abitudine, ma una MALATTIA!!! (lo afferma anche l’OMS) LA DIPENDENZA DA NICOTINA la nicotina è una sostanza che arriva al cervello in pochi secondi, provoca benessere e piacere che spingono ad accendere un’ altra sigaretta. ASTINENZA DA NICOTINA il 40% dei fumatori italiani vuole smettere di fumare ma non ci riesce. -INSONNIA -DESIDERIO DI FUMARE -FRUSTRAZIONE -IRREQUIETEZZA -IMPAZIENZA -RABBIA -DEPRESSIONE -IRRITABILITA’ -STIPSI SMETTERE DI FUMARE esistono vari modi: terapie farmacologiche o terapie psicologiche. Cerotti, gomme da masticare, compresse contengono meno nicotina delle sigarette, si alleviano così gli stimoli che spingono a fumare e si evita di assumere anche le altre 4000 sostanze nocive presenti nelle sigarette… … ma è bene che alla terapia farmacologica venga affiancata quella psicologica. ALCUNI CONSIGLI -Stabilire la data precisa in cui si intende smettere -comunicarla ai familiari e agli amici - programmare le giornate immediatamente successive alla data di cessazione -non frequentare luoghi in cui si fuma o persone che fumano - buttare tutti i pacchetti di sigarette che si hanno -lavare per bene la macchina e ripromettersi di non affumicarla più -quando viene la voglia di fumare lavarsi i denti e cercare una persona che non sopporta il fumo Il tabacco provoca più decessi di alcool, aids, droghe, incidenti stradali e omicidi messi insieme; oltre 4 milioni di morti all’anno nel mondo. In Italia muoiono per cause collegate al fumo circa 85 000 persone l’anno. Nel mondo muoiono ogni anno circa 3 000 000 per il fumo. DATI ISTAT 10 /01 /06 Oggi fuma il 28,5% dei maschI e il 16,6% delle femmine. I fumatori abituali (coloro che fumano ogni giorno) sono l’89,7% del totale dei fumatori e il 20,3% della popolazione e consumano mediamente 14,8 sigarette al giorno. Questo è un dato importante perché un fattore di rischio è la quantità giornaliera di tabacco fumato. Inoltre la metà dei fumatori in Italia dichiara di fumare da 20 e più anni e, com’è noto, gli anni di esposizione al fumo rappresentano un altro importante fattore di rischio per la popolazione. Confrontando i dati registrati nel dicembre 2004 con quelli del marzo 2005, tra i fumatori adulti (30-59 anni) si evidenzia un incremento di circa 4 punti percentuali (dal 19,7% al 23,6%). Si inizia a fumare nell’adolescenza e in età giovanile: il 44,8% dei fumatori ha iniziato a fumare tra i 14 e i 17 anni. Si riscontrano differenze legate al sesso, infatti l’età media in cui gli uomini incominciano a fumare è più bassa rispetto a quella delle donne (17,6 contro 19,5). Inoltre fuma quasi un maschio su 3 nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, mentre tra le donne fuma 1 su 5. Nei prossimi anni si consoliderà il trend nella caduta del consumo di tabacco nei paesi occidentali, cui farà riscontro un notevole aumento della diffusione del fumo nei paesi in via di sviluppo che costituiranno per anni un mercato di enormi proporzioni. A dimostrazione di ciò la pubblicità del fumo è particolarmente attiva in Sud America e nei Paesi dell’Europa dell’Est. UNO STUDIO DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE HA STABILITO CHE: LE DONNE FUMANO MENO DEGLI UOMINI, MA SMETTONO CON MAGGIORE FATICA E SONO PIU A RISCHIO DI RICOMINCIARE Se i target sono le donne adolescenti, il fumo viene associato a una immagine di forza. Più le donne crescono più le immagini cui si ricorre sono quelle di sex-appeal indipendenza e avventura. I pubblicitari così non devono mettere in evidenzia gli attributi fisici della sigaretta in sé e si può omettere tranquillamente l’atto del fumare facendo vedere solo le marche delle sigarette. Le solite strategie ingannevoli!!! - Alcuni adolescenti traggono piacere dal fumo e cercano di calmare i nervi. - Alcune persone pensano che fumare stimoli e aumenti la concentrazione. - Per alcuni adolescenti è simbolo dell’essere già adulti. - Alcuni pensano di avere stile. - Alcuni fumano per sembrare più sicuri di sé. - Alcuni provano per curiosità. - Alcune persone sono sedotte dalla pubblicità. In molti casi il fumo inizia in modo insidioso. All’inizio i giovani lo provano senza pensarci tanto. Poi diventa un’abitudine fissa e ben consolidata, difficile da interrompere. Il quadro dei ragazzi tra i 12 e 14 anni, che probabilmente inizieranno a fumare, è il seguente: - un giro di amici, con alta percentuale di fumatori, - un genitore che fumi, - esperienza con l’alcool, - parecchi soldi a disposizione, - poco interesse verso la scuola e verso i risultati scolastici, - retroscena familiare spezzato - ricerca di altri servizi, - maturazione biologica precoce. Attivo o passivo, il fumo occupa un posto eminente nella storia della medicina. Era già presente dall’età del bronzo. Le prime notizie documentate si trovano in uno scritto intitolato Storia Generale delle Indie. Ma la storia del tabacco e del fumo ha inizio ufficialmente con la scoperta dell’America. IL fumo era usato dagli indigeni per le sue proprietà terapeutiche eccellenti, per curare l’asma e le patologie dell’apparato respiratorio, l’ulcera e le piaghe. Il petum o tabago veniva annusato, masticato o fumato in delle specie di pipe di pietra rossastra. Sia per i Maya, che per i pellirosse il far ardere il tabacco rappresentava anche un fatto religioso: osannare il dio Balan. Sembra che a portare il tabacco in Europa fosse il frate Romano Pace; l’ambasciatore portoghese Jean Nicot fece omaggio a Caterina de Medici non solo delle foglie ma anche dei semi della pianta che venne denominata herba nicotina. Nel 700 il tabacco era usato per combattere la peste, le ulcere gastriche e le polmoniti. 1565- Walter Raleight, viene decapitato a Londra per aver portato un carico di tabacco, . pipe e un indiano come istruttore. 1570- La pianta del tabacco venne importata in Italia da Niccolò Tornabuoni. 1604- Giacomo I d’Inghilterra smentì pubblicamente le proprietà terapeutiche della sostanza. 1611- Nell’ impero Ottomano i fumatori venivano trascinati alla gogna per le vie della città. 1628- In Iran ad alcuni mercanti di tabacco vennero pubblicamente tagliati il naso e le orecchie. 1660- L’ Inghilterra sottopose a tassazione il tabacco. 1674- La Francia istituì il monopolio di Stato per il tabacco. 1634- In Russia i fumatori venivano scudisciati e condannati a morte se recidivi. 1642- Il Papa Urbano VIII scomunicò tutti i fumatori. 1689- Pietro il Grande, fumatore di pipa, liberalizzò l’ uso del tabacco in Russia. XVIII sec.- nacque la sigaretta. 1880- Il 14 settembre James Bonsak presentò un brevetto per una macchina che sfornava 100.000 sigarette al giorno. 1921- Negli USA 15 Stati misero fuori legge l’uso del tabacco. Il provvedimento venne ritirato nel 1927 Gia nel 1604, in Inghilterra I Stuart (1566-1625) aveva indetto pubblici dibattiti in cui si mostravano cervelli e polmoni di fumatori deceduti ricoperti di incrostazioni nere dovute al fumo. “Oltre a far male a se stessi – sosteneva il sovrano – i fumatori, agitando pipe di tabacco e soffiando il fumo addosso agli altri, infettano l’ aria e le persone che li circondano”. A sostegno delle proprie convinzioni il sovrano pubblicò uno studio “counterblast against tobacco”in cui anticipò alcuni degli effetti dannosi del fumo tra cui il danno polmonare.L’invettiva fu molto dura tanto che venne emanato un decreto che imponeva una tassa altissima sull’importazione del tabacco Anche la Chiesa provò ad ostacolare la diffusione del fumo.Urbano VIII, papa dal 1623 al l644,per richiesta della Chiesa di Siviglia,emanò nel 1642 la bolla “Ad futuram Rei Memoriam”con la quale veniva scomunicato chiunque avesse fumato o fiutato in chiesa. Da allora si susseguirono altre campagne, anche molto repressive, contro i fumatori. In Cina, ad esempio, chi era sorpreso a fumare veniva atrocemente torturato e in Iran subiva il taglio di orecchie e naso. Denti e dita ingialliti, pelle spenta e solcata da rughe, il respiro mozzato alla prima fatica: sarebbe questo il biglietto di presentazione di un fumatore? Forse nei film… perché quando facciamo ritorno nella realtà, scopriamo che il fumo fa male all’amore del maschio e aumenta sensibilmente il rischio di impotenza. La ragione è semplice: la nicotina tende a stringere i vasi sanguigni e a ridurre l’afflusso al pene del sangue necessario all’erezione. Questa idea è diffusa soprattutto tra gli adolescenti. Ed è un’idea debole. Con una sigaretta in bocca a 13 o 14 anni si diventa solamente “pecore” che imitano un modello imposto da altri. FUMARE AIUTA LA CONCENTRAZIONE Il fumo produce questo risultato solo a breve termine; poi segue un effetto esattamente opposto che fa accendere una sigaretta dopo l’altra, aggiungendo danno a danno. Anche nei confronti dello stress, il fumo sviluppa una reazione analoga. Le prove scientifiche sui danni del fumo passivo sono ormai una montagna. Chi assorbe il fumo degli altri aumenta del 50% il rischio di ammalarsi di cancro al polmone, ma soprattutto di bronchite cronica e di enfisema polmonare Fumare non dà la certezza di subire il cancro, ma aumenta sensibilmente la probabilità che prima o poi accada. Al nonno fumatore, insomma, è andata bene. È stato fortunato. Perché chi fuma aumenta di oltre 25-30 volte le proprie probabilità di avere un tumore. Già dopo 2 ore che si è spenta l’ ultima sigaretta, la nicotina comincia a essere eliminata dal corpo. Dopo 24 ore il monossido di carbonio scompare dall’organismo e i polmoni cominciano a espellere sostanze nocive. Dopo 2 settimane migliora la circolazione. Falso!! Le sigarette a basso tenore di catrame e nicotina servono a poco perché si finisce per fumare di più e si tende ad aspirarle in modo più profondo. Il fumo provoca gravi danni all’ organismo: • Apparato respiratorio. • Apparato circolatorio. • Apparato digerente. • Effetti sulla donna. • Cecità. • Calvizie. • Effetti endocrini e matabolici. • BPCO • Peggioramento del funzionamento. • Riduzione delle difese immunitarie. • Distruzione del polmone. • Invecchiamento precoce. • Trasformazione del DNA cellulare • Displasie tessutali e trasformazione tumorale dei tessuti • Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa causata dalla nicotina. • Inadeguata ossigenazione del miocardio a causa della corbossiemoglobina. • Aumento della coaugulabilità del sangue provocata dalla nicotina • Aumento dell’ormone noradrenalina con stimolazioni intense che possono portare a morte improvvisa. • Tutti i fumatori hanno notato che una sigaretta sembra calmare i morsi della fame, almeno temporaneamente. •La sensazione di fame è causata dalle contrazioni delle pareti dello stomaco e il fumo può sopprimere tali contrazioni. • Il fumo può causare gastrite, favorendo l’accumolo di secrezioni acide e provocando bruciore di stomaco, creando le condizioni favorevoli per lo sviluppo di un’ulcera. • Sembra che il tabagismo diminuisca la fecondità. •Le fumatrici presentano un rischio 2 volte più grande di gravidanze extrauterine; sono maggiormente esposte al cancro del collo dell’utero ed entrano in menopausa 2 anni prima. • Anche il feto è esposto ad una serie di rischi importanti: aborto spontaneo, parto prematuro, nascita di bambini sottopeso. • In base a una ricerca il fumo può causare gravi problemi di salute agli occhi e portare alla cecità. • L a nicotina è direttamente responsabile della degenerazione maculare senile, una malattia progressiva che costituisce la cecità nei pazienti con più di 60 anni di età. • Il fumo è un veleno e crea una quantità elevatissima di radicali liberi. • Uno studio mostra che il fumo incrementa quasi tutti i maggiori ormoni androgeni, responsabili della calvizie • Fumare, quindi, può peggiorare una calvizie androgenetica già in atto. • Aumento dei livelli di endorfine, causa della dipendenza da nicotina • Il peso corporeo dei fumatori è mediamente inferiore di 3-5 Kg rispetto ai non fumatori. • Il monossido di carbonio contenuto nel fumo, legandosi con l’emoglobina, forma la carbossiemoglobina: quindi diminuisce la quantità di ossigeno che può essere trasportato. • La pelle assume un colore grigiastro. • La BPCO o Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva è una malattia polmonare progressiva, non completamente reversibile. La BPCO ostruisce le vie aeree, rendendo difficoltosa la respirazione. • Il fattore di rischio più importante nella BPCO è il fumo di sigaretta, ma anche quello di pipa, sigaro e altri tipi di tabacco; anche il fumo passivo contribuisce a scatenare i sintomi respiratori della BPCO. Dal 10 gennaio 2005 il divieto di fumo viene esteso agli ospedali e a tutti i locali pubblici e privati aperti al pubblico compresi bar e ristoranti. Tutti i locali pubblici devono avere una area riservata ai fumatori con adeguati impianti di ventilazione e di ricambio di aria La legge stabilisce che i ristoratori debbano adibire ai non fumatori uno o più locali di superficie rispetto alla superficie complessiva dell’ esercizio, mentre non sono obbligati a destinare spazi attrezzati ai fumatori. Tra gli effetti della legge 3/2003 ci sono per i trasgressori multe salate che vanno dai 25 ai 250 euro. L’importo della sanzione si raddoppia se si fuma in presenza di donne in gravidanza o di bambini fino a 12 anni. Sono anche previste sanzioni da 200 a 2.000 euro per chi deve far rispettare il divieto e non svolge il proprio ruolo ; anche in questo caso gli importi si raddoppiano se sono presenti donne incinte o bambini. Sono chiamati a vigilare i titolali degli esercizi pubblici e il datore di lavoro A un anno dall’entrata in vigore della legge , il trend evidenzia un ottimo risultato: più di 500000 italiani hanno smesso di fumare. I fumatori si sono adeguati alle nuove disposizioni e in molti casi hanno colto l’occasione per smettere di fumare!