PRESENTAZIONE Questo file, composto da 48 diapositive, è stato realizzato con Power Point a dimostrazione di come, per mezzo del computer, si può presentare una lezione che risulta, allo stesso tempo, gradevole ed efficace. Per andare avanti cliccare sulla freccetta VERDE, per tornare indietro su quella ROSSA CINEMATICA NAVALE Breve corso di cinematica navale rivolto a studenti che hanno già acquisito una certa padronanza sull’argomento Nozioni generali Navi con rotte incrocianti Manovra per evitare una situazione di pericolo Moto vero e Moto relativo Il Rapportatore Diagramma Cinematica navale: Prima Fase Cinematica Navale: Seconda Fase Manovra combinata Diamo innanzi tutto alcune informazioni di carattere generale che qualsiasi navigante deve avere ben chiare in mente Non appena due navi sono in vista l’una dell’altra, oppure si rilevano al radar, bisogna subito verificare se esiste rischio di collisione La verifica può effettuarsi in vari modi, a secondo delle situazioni ed anche delle condizioni meteomarine Per mezzo di Rilevamenti successivi del bersaglio con: Per mezzo di osservazioni al Radar il grafometro allineamenti ottici la Bussola Dopo aver effettuato alcune osservazioni , infatti, è possibile dedurre se le navi sono in rotta di collisione oppure no. Se, poi, vi è dubbio bisogna ritenere che il rischio di collisione esiste I. I. 3019 e quindi applicare le “Norme per evitare gli abbordi in mare” Istituto Idrografico Della Marina GENOVA NORME PER PREVENIRE GLI ABBORDI IN MARE Infatti, la Regola 7 del predetto regolamento recita quanto segue: Pericolo di collisione a) Ogni nave deve usare tutti i mezzi a disposizione, adatti alle circostanze ed alle condizioni del momento per stabilire se esiste il pericolo di collisione. In caso di dubbio il rischio deve ritenersi esistente. b) Se esiste a bordo un apparato radar…(omissis)…bisogna eseguire il tracciamento delle rotte (plotting)…. c) Si deve evitare di trarre conclusioni da insufficienti informazioni, specialmente da insufficienti informazioni radar. ……….(omissis) Menu Quando due navi sono in vista l’una dell’altra, se le loro rotte sono incrocianti, si possono verificare tre casi: 1) La nave che effettua i rilevamenti passa per prima nel punto di incrocio delle rotte 3) le due navi giungono insieme nel punto di incrocio delle loro rotte 2) La nave che effettua i rilevamenti passa dopo nel punto di incrocio delle rotte E’ rotta di collisione Primo caso N Punto di incrocio delle rotte A Osservazioni: La nave A passa per prima nel punto di incrocio delle rotte. In tal caso i rilevamenti effettuati (presi ad intervalli costanti) ruotano in modo apprezzabile verso poppa B Secondo caso N B Osservazioni: La nave A passa dopo la B nel punto di incrocio delle rotte. In questo caso i rilevamenti ruotano in modo evidente verso prora. A Terzo caso N Osservazioni: poiché il rilevamento rimane costante, le due navi giungeranno insieme al punto di incontro delle loro rotte. Siamo alla classica rotta di collisione A B Manovra per evitare una collisione oppure un passaggio troppo ravvicinato Esaminiamo i casi più classici 1 - Navi con prora contro prora. 2 - Navi con rotte incrocianti. Prora contro prora : ogni nave accosta alla propria dritta Per vedere l’animazione battere: SPAZIO Navi con rotte incrocianti: la nave che rileva alla propria dritta un’altra nave è tenuta a dare la precedenza. Per vedere l’animazione battere “Spazio” Nella maggior parte dei casi, quando c’è rischio di collisione, specialmente se le condizioni meteo sono buone, la manovra evasiva va fatta “a vista”. E’ ovvio che l’Ufficiale di guardia deve avere già acquisito una buona padronanza di manovra. Vediamo, con un grafico, come si procede affinchè durante la manovra si perda meno tempo possibile e quindi si percorra il minore cammino fuori rotta Spiegazione della manovra: La nave A, quando accosta per dare precedenza (posizione 3), dirige la prora sulla poppa del bersaglio e la insegue accostando gradatamente a sinistra. Così in breve tempo avrà ripreso la propria rotta (posiz.6) mentre ormai la nave B è “libera” a sinistra. Ma, attenzione, tale manovra va fatta con prudenza, controllando attentamente la reazione del bersaglio. Infatti questi, trovandosi sempre di prora alla nave A, potrebbe essere tentato di accostare Ma nei casi più difficili, a causa delle avverse condizioni meteomarine (come scarsa visibilità o mare molto mosso) è obbligatorio fare uso del radar, anzi, come si legge nella Regola 7 delle “Norme per prevenire gli abbordi in mare”, bisogna effettuare il “Plotting” prima di intraprendere una manovra evasiva Menu Dovendo esaminare più avanti come si esegue il Plotting sul Rapportatore Diagramma, è bene prima chiarire il concetto di Moto Vero (TM = True Motion) e Moto Relativo (RM = Relative Motion). Un moderno radar nautico, infatti, può essere regolato sia sulla rappresentazione in Moto Vero che in Moto relativo True Motion (TM) Su di uno schermo radar (PPI), regolato su TM, le navi si muovono tutte secondo la propria rotta e velocità. Battere “Spazio” per vedere l’animazione Relative Motion (RM) Su di uno schermo radar, regolato sulla rappresentazione di Moto Relativo, la nave propria (Np) rimane sempre ferma al centro dello schermo, mentre un’altra nave (bersaglio) si muove secondo una direzione ed una velocità che è la risultante tra il moto della Np e quello della nave bersaglio. Affinchè questo sia possibile, sia alla nave propria che alla nave bersaglio, viene applicato un vettore uguale e contrario al vettore velocità propria (-Vp) Possiamo vedere la rappresentazione grafica ed animata nella diapositiva che segue Il vettore velocità relativa (Vr) indica la velocità e la direzione di spostamento della nave bersaglio; la parallela a tale vettore indica il suo percorso relativo (pr). Mentre la nave propria resta ferma al centro dello schermo radar. Premere “Spazio” per l’animazione Va A (Bersaglio) Vr pr - Vp Vp Np (Nave propria) - Vp Schermo Radar Menu Prima di vedere come si esegue il Plotting è bene dare uno sguardo al... Rapportatore Diagramma 350° Scale 340° 0° 10° 330° 2:1 Scale 20° 30° 3:1 4:1 320° 40° 310° 50° 300° 60° 290° 70° 280° 80° 10 8 6 4 2 270° 90° 260° 100° 250° 110° 240° 120° 230° 130° 220° 140° 210° 150° 200° 160° 190° 180° 170° 5:1 Normalmente vengono adottate due diverse scale : • per le velocità La prima cosa da fare è la scelta della • per le distanze Scala da usare per il Plotting Queste scale, sul Rapportatore Diagramma vanno indicate nel seguente modo Scala V= 2:1 d = 1:1 Menu Ogni problema di cinematica navale può essere suddiviso in DUE FASI Prima fase : Calcolo degli elementi del bersaglio e valutazione del pericolo Seconda Fase : Calcolo della Rotta evasiva Passiamo ad esaminare la 350° 340° Scale 2:1 0° 10° 20° Bersaglio 30° 330° 3:1 320° Scale 4:1 Rp 40° 310° 12 06 00 50° Vp 300° 60° 290° 70° 280° 80° CPA 10 8 6 4 2 270° 90° 260° 100° 250° 110° Rr 240° 120° 230° 130° 220° 140° 210° 150° 200° 160° 190° 180° 170° Calcolo della Velocità relativa (Vr) del bersaglio: Si misurano le miglia percorse dal bersaglio nell’intervallo compreso tra gli istanti 00 e 12 Quindi, per mezzo della formula V= S : T si calcola la Velocità relativa Vr Scala V= d = 1:1 2:1 Con un’apertura di compasso pari alla Velocità ottenuta, presa sulla scala delle Velocità, si riporta il vettore Vr sulla parallela al percorso relativo a partire dalla cuspide di Vp Unendo la cuspide del vettore Vr con il centro del RD si ottiene la velocità (Va) e la Rotta (Ra) del bersaglio Vr Ra Va Il triangolo, formato dai vettori Vp , Vr, Va, si chiama Triangolo delle velocità Per avere una visione più chiara della situazione cinematica riportare, in una qualsiasi posizione del bersaglio, una freccetta che indica la direzione vera del bersaglio stesso Riepilogo delle operazioni eseguite nella prima fase del Plotting 1 Scelta della Scala 6 Tracciamento del vettore Va 2 Tracciamento del vettore Vp 5 Tracciamento della parallela al Percorso rel. Menu 3 Posizionamento del bersaglio in base ai Ril e d 4 Calcolo della Velocità relativa Vr Calcolo della Rotta evasiva Se dal grafico relativo risulta che il bersaglio passerà ad una distanza che non è ritenuta di sicurezza Per ottenere ciò si procederà come segue bisogna ricavare la rotta da assumere (Rotta evasiva) per farlo passare alla distanza voluta. 1) Si fissa la posizione del bersaglio relativa all’istante di inizio manovra (X); R’p 2) Da tale punto si traccia una tangente al cerchio della distanza di sicurezza stabilita (nuovo percorso relativo); 3) Dalla cuspide di Va si traccia una parallela al nuovo percorso relativo; 4) Ruotando il vettore Vp fino ad incontrare tale parallela si ottiene la Rotta evasiva R’p X Ra Va 350° Il nuovo triangolo delle velocità ora è formato 320° dai vettori 0° 340° 10° 20° R’p 330° 30° 40° V’r 310° Va, V’r, Vp’ Vr 50° Vp’ 300° Vp 60° 290° 70° Va 280° 80° 10 8 6 4 2 270° 90° 260° 250° 240° 230° Questa è la classica manovra con la sola variazione di rotta. Se viene intrapresa in tempo utile rimane la migliore in assoluto 220° 140° 210° 150° 200° 160° 190° 180° 170° 100° 110° 120° 130° Calcolo dell’ora di Rientro in rotta 350° 0° 340° Considerando che, se la Np riprende la Rotta iniziale, anche il bersaglio riprende il primo percorso relativo, 10° 20° R’p 330° 30° 320° 40° V’r 310° Vr si traccia una tangente 300° al cerchio di sicurezza parallela al primo percorso relativo290° 50° Vp’ Vp 60° 70° Va 280° 80° 10 8 6 4 2 270° 90° 260° 100° 250° 110° 240° 120° 230° 130° 220° 140° 210° 150° 200° 160° 190° 180° 170° 350° 0° 340° Il punto di intersezione di quest’ultima tangente con il secondo percorso è il punto di rientro in rotta 10° 330° 30° 320° 40° V’r 310° 50° Vr Vp’ 300° Per calcolare l’ora di rientro in rotta basta dividere la distanza tra X ed il punto suddetto per la nuova velocità relativa (V’r) 20° R’p Vp 60° X 290° 70° Va 280° 80° 10 8 6 4 2 270° 90° 260° 100° 250° 110° 240° 120° 230° 130° 220° 140° 210° 150° 200° Menu 160° 190° 180° 170° Vediamo ora quali altre manovre si possono effettuare per ottenere lo stesso effetto,cioè il passaggio alla stessa distanza stabilita Manovra con la sola Riduzione di velocità Il punto in cui il vettore V’r taglia il vettore Vp indica la velocità (V’p) da assumere per far passare il bersaglio alla distanza prestabilita . 350° 0° 340° 10° 330° 30° 320° 40° V’r 310° 50° Vr Ma come si può notare la velocità relativa (V’r)290° si riduce notevolmente: questo vuol dire che280° la nave impiega 10 più tempo per 270° portare a termine 260° la manovra evasiva. 20° R’p Vp’ 300° Vp V’p 60° X 70° Va 80° 8 6 4 2 90° Un altro inconveniente di questa manovra, 250° da non sottovalutare, consiste nel fatto che, 240° per essere attuata, 230° viene coinvolta 220° la macchina 210° 150° 200° 160° 190° 180° 170° 100° 110° 120° 130° 140° Infine si può effettuare una manovra combinata che consiste nel variare sia la rotta che la velocità 350° 0° 340° 10° 20° R’p 330° 30° 320° 40° V’r 310° Vr 50° Vp’ 300° Vp rappresentano le possibili 70° manovre combinate che producono tutte 80° il passaggio del bersaglio alla stessa 90° distanza prestabilita. 290° Va 280° 10 8 6 4 Tutti i vettori compresi nel secondo triangolo delle velocità, e che hanno origine dal centro del RD, 60° 2 270° 260° 100° 250° 110° 240° 120° 230° 130° 220° 140° 210° 150° 200° 160° 190° 180° 170° 350° 0° 340° 10° 20° R’p 330° 320° 310° C Vr V’r D 300° A V3 290° Ad esempio: i vettori V1, V2, V3, 30° Vp V2 40° B V1 50° Vp’ Va 280° 10 8 6 4 2 270° che rappresentano tutti cambiamenti 60° di rotta e velocità, 70° producono come risultato il passaggio del bersaglio 80° alla stessa distanza prestabilita 90° Ma assumendo le suddette 100° rotte e velocità è facile notare che le110°rispettive velocità relative: 120° AB, AC, AD 260° 250° Sono tutte inferiori a V’r 230° perciò meno convenienti. 240° 130° 220° 140° 210° 150° 200° 160° 190° 180° 170°